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Autore: musa07    30/08/2012    1 recensioni
"Anche questa notte ho fatto lo stesso sogno.
È lo stesso sogno ormai, da tempo. E come ogni volta arrivo sempre allo stesso punto ..."
E' la fic che volevo scrivere sui fratelli Hihara^^
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                    E’ UNA BELLA PRIGIONE, IL MONDO
 
TADANNN! E come promesso, ecco una fic sui fratelli Hihara! Non potevo non scrivere una fic sul nostro amato Senpai, oltretutto - tra tutti (che cacofonica ‘sta frase, me tapina e infelice) - è il personaggio che più mi somiglia caratterialmente parlando … hum, forse sarà per questo che non riesco mai a scrivere una fic che sia seria dall’inizio alla fine Mumble mumble …ndClau           Ma Clau!Almeno tu!ndHihara     Scusa, scusa. Bon, bando alle ciance e diamo inizio alla lettura. Solo una piccola segnalazione: è narrata in prima persona. Sì, ho capito Kanazawa Sensei: la gente se ne sarebbe accorta anche da sola. Eh, deviazione professionale cosa vuole che le dica. A dopo^^
 
CAPITOLO 1
 
“Non sarai mai felice se continui a cercare in che cosa consista la felicità”
 
Pow Hihara
Anche questa notte ho fatto lo stesso sogno.
È lo stesso sogno ormai, da tempo. E come ogni volta arrivo sempre allo stesso punto, vengo interrotto sempre sul più bello quando, dopo averle fatto scivolare dolcemente le dita tra i boccoli dei setosi capelli castani, dopo essermi soffermato ad indugiare un secondo in più ad accarezzare la pelle liscia del viso e quando finalmente, cingendola delicatamente per la vita, l’ho attirata verso di me tanto che ora i nostri respiri si mescolano e riesco a vedere le striature nocciola nei suoi occhi verdi, arriva sempre qualcuno o qualcosa a svegliarmi. Di solito è il mio Super-Io che mi castra ma nel caso specifico di oggi, è il bussare – per niente delicato e sempre più insistente – di mio fratello che sembra aver deciso che sfondare la porta di camera mia sia diventato il suo nuovo hobby. E mi trova ancora disteso a letto, le lenzuola completamente sfatte quasi avessi sostenuto un incontro di lotta greco-romana durante la notte, avvinghiato al cuscino … sì, avete capito bene: avvinghiato al cuscino. Oh: i miei sogni sono sempre così realistici, che vi devo dire?
- Oh no, c’ero quasi … - mugugno ancora mezzo addormentato grattandomi la nuca mentre sbadiglio copiosamente da terra dove sono finito dopo che Haruki mi ha gentilmente sbrandato, poi vedo gli occhi color caramello di mio fratello che mi fissano e mi sveglio completamente. “ Merda, no! Ma a cosa diavolo vado a pensare?” mi rimprovero mentalmente.
Questa mattina ci siamo svegliati prima del solito ma non per fare la nostra solita corsetta mattutina, no, quella sarà rimandata a più tardi perché oggi c’è qualcosa di molto più importante da fare: andare a prendere lei all’aeroporto. Sì, proprio lei che non mi lascia tregua nei sogni, come se non fosse già abbastanza una dolce tortura avere il pensiero che si rivolge a lei in ogni istante, in ogni momento e più cerco di cacciarlo, più lui torna maligno. S’insinua, penetra dentro di me, mi avvolge ma al tempo stesso mi si stringe addosso tanto da impedirmi di respirare. È come essere scisso dentro, lacerato: una parte che implora di smetterla, l’altra che mi prega di continuare a pensare a lei, di ricordare di lei ogni singolo dettaglio e quando suono … beh: quando suono e sono tutt’uno con la musica, quando quindi non posso più mentire a me stesso, lei esplode dentro di me, è in me.
Anche adesso che siamo in macchina e ci stiamo dirigendo verso l’aeroporto, prego e maledico ogni semaforo che frena la nostra corsa. Lo maledico perché vorrei già essere lì, perché son tre mesi che non la vedo e muoio dalla voglia di guardare il suo sorriso aprirsi quando uscirà dalla stanza preposta al ritiro dei bagagli e si accorgerà di noi, lo prego perché quando questo accadrà, sarà al contempo uno strazio perché non so se sarò capace – come ho sempre fatto – di gioire di quel sorriso, custodirlo e farmelo bastare …
 
Ecco, alla fine siamo arrivati e attendiamo, in quelle che sembrano ore e penso a come può essere cambiata in questo tempo, da quella volta che ha percorso questo stesso aeroporto in senso inverso, prima di andare in America dopo aver vinto una borsa di studio per uno stage di Danza Classica.
Sento il cuore che inizia a galoppare all’impazzata nel momento in cui le porte scorrevoli si sono aperte e sono riuscito a scorgere il suo profilo e, inevitabile, il rossore mi sale alle guance e trattengo il fiato.
- Kazuki, che c’è? – mi chiede ridente Haruki.
- Niente. – rispondo io di rimando voltandomi a guardarlo e sorridendo felice. Sì, felice: perché comunque sia, comunque vada, sono radioso all’idea di vederla, sono al settimo cielo e quando finalmente la intravedo uscire, tutto attorno a me si fa silenzio e istintivamente muovo un passo verso di lei, grato per quello che mi fa provare, grato per la sua vicinanza per quanto frugale e per quanto possa essere silenzioso il mio amore. Sì, perché io sono perdutamente innamorato di questa persona.
Mi ricordo di una poesia che c’è stata insegnata a scuola, di un poeta italiano del trecento che parla di come questi si sia innamorato di una ragazza, di come ne sia stato investito come un fiume in piena quando non se l’aspettava minimamente e si lamenta con Cupido per il fatto di esser stato travolto solo lui, dicendo: “Non mi sembrava quello il tempo di cercar riparo
contro i colpi che Amore poteva arrecarmi; perciò andai
sicuro, senza sospetto alcuno … Amore mi trovò del tutto disarmato … Però, al mio parer, non gli fu onore ferir me di saetta e a voi, armata,  non mostrar neppur l'arco.”*
Sì, perché anch’io come Petrarca – Ecco! Era questo il nome, non me lo ricordavo più! – ero completamente disarmato, non me lo sarei mai aspettato, non ero pronto e talmente innamorato dell’idea dell’amore che ero convinto che quando sarebbe successo a me, sarebbe stato tutto perfetto … E invece, sono follemente innamorato e non posso gioire di questo con la persona della quale sono invaghito, perché lei non sa. Non sa ciò che provo e d’altra parte, come potrei dirglielo?
Non ricordo nemmeno quando lei sia entrata così fugacemente dentro i miei pensieri, dentro alla mia testa, dentro al mio cuore. Non ricordo proprio di aver mai fatto nulla perché questo accadesse ma neanche lei del resto, fatto sta che un giorno - da un momento all’altro - ho iniziato a sentire le cosiddette “ farfalle allo stomaco” quando sentivo la sua voce, quando capitava di incontrarsi per strada e quando ho capito, era inevitabilmente troppo tardi, la frittata era fatta, non potevo più tornare indietro perché non ci si può opporre all’amore, è come la marea, per quanto sbagliato sia, per quanto ti maledici per questo.
Qual è il problema direte voi? Beh, semplice: lei è la ragazza di mio fratello.
 
 
 
CONTINUA …
 
 
Hihara: Nooo, Clau! Ma sarebbe questa la fic che mi aveva promesso su me e mio fratello, io che cerco di fregare la ragazza al mio adorato fratellone??! Nooo!T_T
Clau: Sta calmo Kazuki, tu non faresti mai una cosa simile, non saresti neanche più tu, ma tipo che so – uno a caso – Yunoki^^Hi hi hi
Hihara: Ah sì, è vero!^^ Fiuuu! Io non farei mai una cosa del genere.
Yunoki: Clau scusa, ma ti sembrano cose da dire?
Clau: Eh vabbè, anche te: ho ragione oppure no?
Yunoki: Tu sei peggio anche di quell’altra, la rossa.
Hihara: Hai detto qualcosa Yunoki? Chi sarebbe quell’altra?
Yunoki: No no Hihara, io non ho detto niente^^. È Clau che vaneggia.
Clau: -____- Ma tu senti questo. Ovviamente i saluti non li faccio fare a te.
Yunoki: Sai che mi frega.
Hihara: Eh? Hai detto qualcosa?
Yunoki: No, niente^^.
Clau: -_____- Ciao gente, se volete saper…
Hihara: Oh Clau, faccio io faccio io! Se volete sapere come proseguiranno le mie solite odissee amorose, non mancate al prossimo capitolo, dove saranno presenti feste in spiaggia, balli e tutto ciò che fa estate^^. Certo che anche te però Clau: già nell’anime non batto chiodo, almeno nelle fic potresti farmi coronare qualche sogno d’amore!
Clau: Hai ragione fratello, scusaT_T
Hihara: Oh sì, che bello: la mia sorellona^^!!
TsuXTsu (questi due ormai sono un'entità inscindibile nella mia mente): Maledetta, ecco dove ti eri nascosta, ti abbiamo trovata finalmente! Va avanti con la nostra fic! Siamo stati abbastanza chiari?!
Clau: FratellinoT_T
Hihara: Sorellona^^
TsuXTsu:  -____- Non si può mica continuare così …
 
 
*”Era 'l giorno ch'al sol si scoloraro” F.Petrarca
   
 
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