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Autore: Poisonerlady    14/03/2007    1 recensioni
un piccolo racconto morale ad opera di un certo Sindacalista....mi ha censurato e nn posso fare nomi...
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disse il riccio alla formica “vieni fuori dolce amica, apri il cuore alla passione non temere la ventura e spalanca il tuo portone. Stare soli è la sciagura che amareggia le persone. Esci, spegni il mio dolore che le viscere m’infiamma, mi divora quest’amore, poni fine a questo dramma!” Disse la formica al riccio “di ‘sti cazzi non m’impiccio, sono sola e qui rimango e non certo per capriccio. Tu m’incanti e mi lusinghi perché resto nel terriccio, al sicuro sotto il fango sotto l’ombra del traliccio. Ma son certa, in cuore ringhi, mentre il muso disperato dentro la mia tana spingi. Bada bene, sprechi il fiato, quando la premura fingi quel tuo sguardo assatanato. Non l’amore inconsolato arde nelle tue meningi bensì il lugubre latrato che proviene dalla pancia e risuona nel palato di chi da molto non mangia.”
   
 
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