Film > Brokeback Mountain
Segui la storia  |      
Autore: QAFlife    31/08/2012    0 recensioni
Jack ed Ennis si incontrano per la prima volta, ma dopo quell'incontro capiteranno cose che segneranno la vita di tutti e due.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Ennis Del Mar , Jack Twist, Nuovo personaggio
Note: Lime, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 1 - L'inizio di tutto.

Wyoming, 1963. Ennis Del Mar, scese dal camion che gli diede un passaggio fino a Signal. Mettendosi la giacca si diresse dritto davanti alla baracca dove sperava di trovare lavoro. Fumando e pensando, arrivò un altro uomo, Jack Twist, a bordo della sua macchina un po rotta color blu scuro invecchiato. I due si osservarono, ma Jack ne rimase più colpito. Prendendo la scusa di radersi quel poco di barba che aveva, dallo specchietto osservava Ennis. Aveva un cappello da cowboy beige chiaro, un cappotto in marroncino, jeans blu chiari e stivali marroni stra usati per via dei lavori che faceva, capelli biondi, occhi scuri e misteriosi, e fisico abbastanza atletico. Ennis non si lasciò nemmeno sfuggire qualche occhiata all'altro uomo. Jack aveva un cappello nero, camicia e jeans denim, con una cintura nera e stivali marroni, un viso dai lineamenti dolci e capelli mori che si intravedevano dal cappello, con degli occhioni color blu intenso. Nell'attesa, arrivò Joe Aguirre, ovvero, l'uomo che avrebbe dato lavoro ai due. Abbigliato in modo non meno differente dagli altri due, Joe Aguirre aveva una camicia rossa, con un gilet color terra, jeans neri e stivali dal colore non definito. Si poteva notare che l'uomo era abbastanza in carne. Entrò dentro la baracca, chiuse la porta, ma la riaprì pochissimi secondi dopo. "Se è un lavoro che volete fate almeno lo sforzo di venire dentro a sentire cosa ho da dirvi" disse il signore. Ennis in piedi, e Jack messo comodo appoggiato alla sua automobile, entrarono dentro. Il signor Aguirre posò il cappello, mentre gli altri due lo tolsero tenendoselo semplicemente in mano. Si accomodò nella sua poltrona dietro una scrivania piena di cianfrusaglie in disordine. La faccia del signore era tonda e piena di rughe, cadente per via dell'età. Aveva un paio di baffi e due sopracciglia quasi scomparse, era quasi calvo, ma comunque aveva i capelli cortissimi. Mentre parlava, le rughe di espressione erano evidenti, sembrava anche quasi che non avesse più un collo.
"Su a Brokeback mountain, è la guardia forestale che decide dove vanno sistemati gli accampamenti. Devono essere almeno cinque chilometri dai pascoli che ci danno in concessione. Ma se non c'è nessuno a sorvegliare le pecore, i predatori fanno festa! Quindi mi serve Uno che stia fisso all'accampamento. Così facciamo contenti quelli della forestale e ci lasciano in pace." Disse guardando Ennis. "E poi, un guardiano vero." Rivolgendosi a Jack. "dovrai stare sempre al pascolo a tenere al sicuro il gregge, dormire lassù in una piccola tenda. A colazione, pranzo e cena scenderai all'accampamento. Ma dormirai OGNI NOTTE insieme alle pecore. Niente fuochi, niente tracce in giro, e smontare la tenda tutte le mattine, caso mai i forestali venissero a curiosare."
"Aguirre... No... NO! Neanche morto, andate all'inferno." Disse rispondendo al telefono il signor Aguirre, interrompendo la spiegazione ai due impiegati.
"Hai i cani da guardia, hai il tuo fucile, e non ti muovi di là. L'anno scorso ho perso una pecora su quattro e non deve più succedere. Tu invece" Rivolgendosi ad Ennis, "Ti farai trovare al ponte ogni venerdì alle 12:00, con i muli e la lista delle provviste... Ci sarà uno con un camioncino. Ti darà tutto quello che vi occorre." Disse lanciandogli un orologio. "Domani mattina vi accompagniamo su." Si accese una sigaretta, riprese la cornetta del telefono e guardò sia Jack che Ennis in un modo abbastanza acido "Beh?" Disse come a cacciarli dalla baracca/ufficio. I due si rimisero i cappelli e uscirono.
"Jack Twist" disse presentandosi con un sorriso in bocca e la sigaretta appena accesa nell'altra mano.
"Ennis" disse, dando la mano al ragazzo, presentandosi.
"Un cognome non te l'hanno dato?"
"Del Mar"
"piacere Ennis Del Mal"
I due si diressero in un bar di Signal. Si accomodarono e presero tutti e due una birra. Sorseggiando chiacchieravano:
"E' il mio secondo anno qua su" disse Jack. "L'estate scorsa per un temporale sono morte quaranta pecore. C'era un tanfo da morire asfissiati." Ennis lo guardò scioccato. "E Aguirre mi ha mangiato vivo, come se il brutto tempo fosse colpa mia... Comunque, meglio che lavorare per mio padre, quello è impossibile accontentarlo. E così ho fatto i rodei, tu ne hai mai fatti?"
"Eh, insomma, ogni tanto quando capita. Se ho soldi per pagare l'iscrizione..."
Jack tirò un sorriso, e rivolgendosi ad Ennis disse:
"Anche i tuoi sono gente di campagna?"
"lo erano."
"Come mai se ne sono andati in città?"
"Ma che città, se ne sono andati e basta. C'era una curva, l'unica curva in sessanta chilometri di strada e... sono andati dritti... Così, la banca si è presa la fattoria e mi hanno tirato su mio fratello e mia sorella."
"Cazzo... Bella sfortuna" disse Jack quasi dispiaciuto.
"Ti dispiace?" Disse Ennis volendo accendere una sigaretta con l'accendino di Jack. Il suo era in tasca, e gli seccava prenderlo.
"Grazie."
"Di nulla."
I due finirono le birre. Alloggiarono in un motel, e l'indomani partirono per Brokeback. Appena arrivati, trovarono un enorme distesa d'erba, e le pecore erano davvero tante. Jack, stava caricando la sua carabina, mentre un pastore contava le pecore e un altro le marchiava.
"Non farle disperdere, se no aguirre a chi lo sente... Un altra cosa, non chiedere mai la zuppa perché i cartoni si trasportano male" disse il signore che, evidentemente, aveva l'incarico di portare le provviste sotto il ponte.
"Tanto non la mangio la zuppa" disse Ennis, sempre di poche parole.
"Occhio fa attenzione. Quella bestia ha un brutto carattere mi sa!" Disse Ennis guardando Jack sopra la puledra. In effetti quell'animale non ne voleva di stare calmo.
Jack, avvicinandosi disse chiaramente ad Ennis "Non mi faccio buttare giù da una puledra, andiamo o vuoi star la fino a 'sta sera a fare nodi?"
I due quindi si avviarono, l'ambiente era verde, qualche pietra e qualche fiume di tanto in tanto, e c'erano alberi dappertutto. Jack, con il suo giaccone verde che a volte metteva e toglieva, aveva fatto calmare l'animale che cavalcava. Ennis, rimase sempre a cavallo, mentre Jack a volte scendeva aiutando le pecore in difficoltà, anche medicandole. Trovato l'accampamento, i due iniziarono a montare la tenda e a fare il cerchio di pietre con dento la legna per il fuoco. Arrivata la sera, Jack salì per sorvegliare le pecore. C'era la luna piena, e fumando rimase a guardare la luna con aria pensierosa, qualche volta guardando anche l'accampamento dove stava Ennis. -Chissà com'è quel tipo la giù. E' davvero strano, ha pochissime parole. Ho paura di non andare d'accordo con lui, però mi devo sforzare, dobbiamo stare insieme per tre fottuti mesi. Speriamo che sia solo stanchezza la sua, non voglio passare tutto il tempo senza spiaccicare una parola.- Pensava Jack. Lui aveva un viso dai lineamenti dolci e seducenti, due grandi occhi azzurri, un naso proporzionato al viso e denti bianchi e perfetti. Quando rideva catturava il cuore a chiunque. E' sempre stato solare, anche avendo avuto una vita difficile. Ma certo, non come quella di Ennis. I genitori morti in tenera età, allevato da due fratelli che se lo sono levato dalle palle appena sposati. Si poteva comprendere il suo stato d'animo. Era molto chiuso, introverso, di poche parole e una testa dura quanto il marmo.

Capitolo 2 - Tra colleghi.

Arrivata la mattina, Jack scese per la colazione. Ennis stava cuocendo fagioli. Jack ancora assonnato, tirò uno sbadiglio. In effetti era stressante doversi alzare così presto per poi andare a finire lontano dall'accampamento solo per fare colazione.
"Ah, ma cambierà! Non vedo l'ora di avere una fattoria tutta mia e di mandare Aguirre a quel paese."
"Anch'io sto mettendo dei soldi da parte. E quando avrò finito qui, io e Alma, la mia ragazza ci sposiamo."
"A me non va giù di stare con le pecore ma senza accendere il fuoco. Aguirre non può vietarci di fare cose vietate dalla legge."
Finita la colazione, Ennis buttò i barattoli, ripulì la padella e vide Jack che saliva, con quella puledra impazzita. -Si vede che fa i rodei, riesce a domare l'impossibile tra poco- Pensava Ennis. Jack, si era disteso con il cappello davanti agli occhi per fare una dormitina, ma un temporale si avvicinava. Ennis, dato che non aveva molto da fare, si mise dentro la tenda al riparo dalla pioggia e iniziò a tagliare la legna fino a formare un cavallino. -Almeno è un modo carino per ammazzare il tempo- Diceva tra se e se. I giorni passavano, ma Jack si stufò dei fagioli che ennis gli faceva trovare ogni giorno.
"Basta fagioli!" Disse Jack prima di ripartire. Quindi Ennis, ripulendo quello che c'era da ripulire, Osservava Jack sopra la montagna con le pecore. Stufo dei fagioli, tentò anche di sparare ad un coyote, magari per evitare di fargli mangiare le pecore, e mangiarselo a cena. -Fanculo.. Cazzo!- pensò Jack. -Speriamo di non trovare ancora fagioli anche 'sta sera!-
Ennis, andò a prendere le provviste sotto il ponte, sperando di non trovare le solite cose.
"Qualcosa che non va?" Disse in signore che aveva portato le provviste.
"Si. Mi dici perché non hai portato il latte in polvere e le patate?"
"Quello che ho te l'ho dato."
"Fa niente... La lista di venerdì prossimo."
"Ma la zuppa non la mangiavi"
"Non ne posso più dei fagioli."
"E' un po presto per stancarsi dei fagioli lo sai..."
Ennis, senza rispondere, portò con se i muli e il cavallo per portare le provviste all'accampamento. E, durante la sua "gita" tra le montagne e i boschi, un orso stava pappando pesci al fiume. Il cavallo era impaurito, e buttò giù Ennis per scappare in tranquillità, e i muli altrettanto.
"ACCIDENTI A VOI!" Gridò Ennis. -Bene sono rimasti solo i fagioli. Che palle, non può andare sempre così. Così sia io che Jack ci intossichiamo, non mangiamo altro!-
Nel mentre, Jack tornò all'accampamento. Non trovò nessuno, sperava di trovare Ennis almeno con un po di provviste e mangiare diversamente dal solito. Purtroppo, lo aspettò finché non arrivò seduto davanti al fuoco bevendo Whiskey.
"Dove diavolo eri finito? Sto tutto il giorno con le pecore, scendo con una fame che non ti dico e trovo solo fagioli!"
"Porco Giuda..."
"Hei che ti è successo?"
"mi sono trovato davanti un orso" Disse Ennis togliendosi il cappello. "Il cavallo si è imbizzarrito e i muli sono scappati seminando roba dappertutto. In pratica sono rimasti solo i fagioli."
Jack prese una borraccia piena d'acqua, porgendola ad Ennis.
"Whiskey non ne abbiamo?"
"Si.."
"Grazie."
Jack aprì la pentola dove bolliva acqua. Andò per immergere un fazzoletto per disinfettare la ferita di Ennis.
"Fermo..."
"Faccio io."
"Il problema dei viveri lo dobbiamo risolvere. Si potrebbe ammazzare una pecora!"
"Nah e se poi Aguirre se ne accorge? Dobbiamo sorvegliarle non mangiarle."
"Dai non sarà una tragedia ce ne sono centinaia."
"Vado avanti a fagioli."
"Io no."
Passò la notte e con lei la solita routine, di pomeriggio, andò con Ennis a caccia, sperando di poter mangiare qualcosa di diverso la sera.
Ennis sparò un cervo, con una grande mira e precisione.
"Sei un grande! L'hai centrato!" Disse Jack ad Ennis con una spintarella.
"Ero stufo di vederti sbagliare"
"Muoviamoci dai, meglio non farci beccare dai guardia caccia!"
E così fu. La sera mangiarono finalmente qualcosa di decente, oltre i fagioli. E così poteva essere per le altre sere, dato che avevano messo su una piramide di bistecche di cervo.
La mattina seguente, Jack scese con il cavallo.
"Quattro ore al giorno due per tornare giù e due per venire su. Scendo per colazione, poi torno dalle pecore. La sera mi metto a dormire, e vengo ancora per cena! Poi torno dalle pecore e passo la notte a tenere lontani i coyote. Aguirre non può rovinarmi la vita così."
"Se vuoi facciamo cambio e ci vado io a dormire su."
"Che c'entra il fatto è che dovremmo stare tutti e due qui all'accampamento. E lassù, quella tenda del cazzo puzza di piscio di gatto."
"Qui o la per me è lo stesso."
Jack lo guardò compiaciuto. "Io sarei contento di fare cambio. Però a cucinare sono negato, ti avverto. In compenso sono bravo con l'apriscatole."
"peggio di me non puoi essere di sicuro. E' pronto."
Dopo mangiato quindi, Ennis montò il cavallo, Jack lo raggiunse con una sigaretta in bocca dicendogli "Te l'ho detto non dormirai un gran che." "Lo so..."
Quindi la sera passò senza problemi. L'indomani Ennis arrivò all'accampamento, si stava lavando. Mentre si faceva la barba raccontava a Jack: "Ho sparato a un coyote, un bestione che non finiva più. Con due palle grosse come meloni... E l'aria di potersi mangiare un cammello. Vuoi un po d'acqua calda?"
Jack stava aprendo una scatola di fagioli. Per sbaglio gli si versò tutto addosso. "Va all'inferno..." Disse sottovoce "No, grazie."

Capitolo 3 - Futuro stravolto.

Jack stava orinando nel fiume. Ennis se ne fregava, e mangiava. Appena finito, chiusa la lampo e legata la cintura, andrò da Ennis dando due colpettini alla cinta, aveva uno stemma in oro placato, probabilmente visto a un rodeo, con un uomo che cavalcava un toro.
"Mmh?"
"Non li frequento molto i rodei. Che motivo c'è di montare una bestia pe qualche secondo?"
"I soldi sono un buon motivo."
"Mh, vero. Basta non farsi calpestare, no?"
"Eh già. Mio padre da giovane, cavalcava i tori" Disse versando del whiskey nel bicchiere di Ennis. "Ai suoi tempi era conosciuto. E tutti i trucchi che sapeva se li teneva per se. Non mi ha mai insegnato niente, non mi è mai venuto a vedere. I tuoi fratelli ti hanno trattato bene invece?"
"Hanno fatto quello che potevano dopo l'incidente. Se consideri che i miei non ci hanno lasciato niente apparte 24 dollari in un barattolo." Disse sorseggiando whiskey. "Mi ero iscritto al primo anno di liceo, un giorno si è rotto il differenziale di un camioncino. Poi mia sorella ha sposato un operaio dei pozzi ed è andata a Casper, allora io e mio fratello ce ne siamo andati anche noi, ci hanno presi a lavorare in una fattoria di Worland, E quando avevo 19 anni lui si è sposato. E... Per me non c'era più posto. E poi tra una cosa e l'altra... Sono arrivato qui."
Jack lo fissava costantemente senza togliergli gli occhi di dosso.
"Che c'è?" Disse Ennis.
"No, niente. Hai parlato più oggi che in due settimane"
"Ho parlato di più oggi che in un anno intero. Mio padre comunque era bravo con il lazo, ma non faceva i rodei, per lui i cowboy da rodeo erano solo dei buoni annulla."
Jack riprese a guardarlo con uno sguardo misto di disgusto e indifferenza. "Questa è una stronzata..."
"Sarà..."
Jack lo riguardò un altra volta e dopo due secondi si mise a gridare: "IH AHA! E VAI CON GLI SPERONI, UN SALUTO ALLE RAGAZZE IN TRIBUNA! SCACCIA A PIU' NON POSSO LA BESTIACCIA, MA NON CE LA FA..." E si ritrova ad inciampare sulle selle dei cavalli. Tutti e due si misero a ridere con le lacrime agli occhi, ed Ennis disse "Mi sa che mio apdre aveva ragione."
Più tardo Jack ed Ennis dovettero portare le pecore al pascolo, per poi ritornare nell'accampamento e montare la tenda.
"La tenda non è apposto." Disse Ennis con la faccia curiosa.
"Tanto non va da nessuna parte, fregatene!" Rispose Jack suonando.
"Neanche la tua armonica sembra tanto apposto."
"Si è ammaccata quando la puledra mi ha disarcionato."
"Ah si? Non dicevi che a te non succede mai?"
"Beh.. Ha avuto fortuna."
"Io un po meno visto che l'armonica non si è spaccata in due." Jack iniziò a ridere per la battuta di Ennis, mentre quest'ultimo si scaldava le mani sul fuoco. Successivamente, si sedettero e parlavano. Jack iniziò a cantare un canto di lode, della chiesa dove sua madre andava ogni domenica, ovviamente stonava, ed Ennis se la stava ridendo come non mai.
"Bravissimo."
"Grazie!! Ahaha, sai mia madre frequenta la chiesa pentecostale."
"Ah si? E che razza di chiesa è in che cosa credono? I miei mi ricordo che erano metodisti."
"I pentecostali... Non lo so, non ti so dire a cosa credono. Mia madre non me l'ha mai spiegato. Più o meno è che alla fine del mondo, quelli come me e come te andranno dritti all'inferno..."
"Vacci piano parla per te. Tu avrai già peccato, io non ne ho ancora avuto l'occasione." Si dissero ridendo e passandosi del whiskey.
Si fece sera, e dopo cena si sentivano tutti e due come mattoni da cinquecento chili. Erano stanchi ed era comprensibile dopo tutto quello che avevano fatto quel giorno, quindi, Ennis, con aria responsabile disse a Jack: "Beh... Io torno dalle pecore."
"Salutamele." Jack guardava Ennis. -Dio, al posto suo dovrei esserci io. Adesso deve andare la sopra e nemmeno si regge in piedi. Abbiamo anche bevuto e come se non bastasse mi sento in colpa, ma non me la sento nemmeno io di salire.- Pensava tra se e se Jack.
"Non riesci neanche ad alzarti in piedi, è troppo tardi per andare su, dammi retta."
"Ce l'hai una coperta che ti avanza? Quasi quasi mi stendo un po qui e faccio un sonnellino... E appena c'è luce mi metto in marcia." Jack andò a prendere la coperta, dicendogli "Quando si spegnerà il fuoco morirai di freddo."
"Grazie Jack. Grazie."
"E' meglio se dormi nella tenda."
"Si, si...."
"Come vuoi..."
Mancava poco e il fuoco si spegneva, Ennis era distrutto, non aveva nemmeno steso la coperta su di lui. Ce l'aveva ancora piegata e addosso.  Infatti poco dopo il fuoco si spense, e lui stese la coperta su se stesso. Per quanto tremava, svegliò Jack.
"Ennis!"
"Che c'è?"
"Smetti di battere i denti e vieni qui!"
Ennis non ci pensò due volte: moriva di freddo, il fuoco si era spento e non intendeva riaccenderlo. Doveva essere sopra dalle pecore, ma era già troppo tardi. Quindi l'unica alternativa era morire di freddo o dormire nella tenda con Jack, anche se questo non gli portava problemi. Quindi si alzò, ed era abbastanza stordito dal sonno, quindi si portò con se la coperta andando a sbandare un po qua e la, anche facendo cadere dei tegami che erano rimasti sul fuoco prima di addormentarsi. Quindi Ennis, entrando nella tenda, non fece che tremare di brutto, mettendosi la coperta addosso scompigliando un poco pure quella del collega accanto. Per quanto poteva essere bello la tenda era grande abbastanza per entrarci almeno due persone. -Per una notte non accadrà nulla- Pensò tra se e se Ennis. Passarono le ore, Ennis ormai si era addormentato, ma Jack non proprio. Era abbastanza che non faceva sesso, e purtroppo si trovava con un uomo, un amico per giunta. Jack si era sempre di più avvicinato al collega, tanto Ennis poteva che pensare che stesse dormendo, e quando dormiamo non ci accorgiamo di cosa facciamo. Ma quello che aveva in mente era ben diverso. Arrivato alla spalla di Ennis, Jack (disteso sul fianco sinistro in posizione fetale) prese la mano sinistra di Ennis, la portò sul fianco, e piano piano la portava sempre più giù, fino ad arrivare alla patta dei pantaloni. Ennis si svegliò, anche perché Jack l'aveva spinto (Da disteso a pancia in su era arrivato a girarsi sul fianco destro). Si alzò di scatto come se uno scorpione lo stesse mordendo, ed era arrivato a sedersi. -Mio dio questo che sta facendo?- Jack lo prese dal cappotto, lo girò come per tranquillizarlo, ed Ennis lo guardava negli occhi. Jack non sapendo cosa fare, si tolse la solita giacca verde "Cosa fai?" Disse Ennis. Jack si avvicinò fino a toccargli il naso. In effetti i nasi si sfioravano a vicenda, ma l'altro non era d'accordo, quindi lo prese dal collo fino ad arrivare a dietro la testa, come per baciarlo. Jack pure non fece gran che per fermarsi, gli prese la testa e fece in modo che arrivasse giù per baciarlo e questa volta Ennis non si ribellò. Jack si stava slacciando i pantaloni, ed Ennis lo spinse fino a farlo atterrare a pecora, si abbassò i pantaloni pure lui, e abbassò gli slip al collega di lavoro per poi insalivarsi il dito, lubricifare tutto e penetrare. Ennis reagiva d'istinto: lo voleva, voleva scoparlo fino a che non sarebbe venuto, non doveva essere Jack a comandare il gioco. Ennis era quello forte, quello duro! E comunque Jack non fece nulla per protestare, certo, faceva male, Ma dopo un poco iniziò a piacergli. I due gemevano dal piacere, soprattutto Jack che era penetrato da Ennis. -Cazzo! Fa male! Te la sei cercata , Jack Twist- Si diceva. Ennis gli afferrò la camicia denim e lo abbracciò per fare meglio il suo lavoro, dopo un pò, Ennis venne soddisfatto, almeno per quell'istante. Il giorno seguente, Ennis guardò Jack -Cristo, che cosa ho fatto? Che cosa mi HA fatto?- aveva ancora tutto di fuori, non si era nemmeno legato i pantaloni, ma lo fece in un lampo, alzandosi. Jack si sveglio, e appena Ennis ebbe raggiunto il cavallo, lui si affrettò per dirgli "Ci vediamo sta sera a cena?"
Ennis era sconvolto. Jack l'aveva coinvolto in questa situazione, solo per una scopata. Si sentiva in colpa, Ennis l'ha guardato con occhi impauriti, scappando da lui. -E' stato un errore, io non voglio che finisca tutto... Io non so che mi è preso. Non ci siamo nemmeno baciati, cosa faccio per sistemare le cose? Cristo...-.
Ennis si avviò per andare dalle pecore, non le trovò dove le aveva lasciate il giorno prima. Andò in panico e le cercava, ma infine le trovò. Una pecora fu uccisa da un coyote, aveva la pancia aperta in due, tutte le interiora mangiate e il sangue che colava da tutte le parti. Ennis la guardò con disgusto facendo un breve cenno con la testa. -E' la mia punizione per quello che ho fatto ieri sera? Che ho fatto di così male per meritarmi questo? Dio...-.
Dall'altra parte, all'accampamento, Jack stava lavando i vestiti della sera prima. Li sentiva sporchi, anche se non lo erano. Strofonava i pantaloni, soprattutto dalla parte del sedere, si erano macchiati di sangue. Ma nonostante tutto, li rindossò il pomeriggio stesso. Era steso a terra a sorvegliare le pecore, Ennis lo raggiunse si sedette insieme a lui sull'erba con una carabina per difendere le pecore. Jack si sentì imbarazzato, non sapeva cosa dire e quindi abbassò gli occhi.
"E' una cosa che comincia e fiinisce qui." Disse Ennis.
Jack aveva il cuore a pezzi. Non sapeva cosa dire. Una pausa di dieci secondi, e gli venne in mente qualcosa da dire, ma che non voleva. "Non c'è bisogno che lo sappia nessuno." Jack sapeva che dopo aver detto quelle parole, Ennis avrebbe avuto una ragione in più per non calcolarlo più per tutta l'estate. La piena ragione ormai l'ha avuta lui, e Jack non ha fatto nulla per protestare qualcosa.
"Io non sono così."
"Nemmeno io."
Jack, aveva avuto solo un esperienza con una donna. Benché l'unica! Le donne gli piacevano, ma non gli facevano nessun effetto, personalmente non desiderava il matrimonio, si sarebbe gestito da solo. Ma dopo Ennis.. Lui lo capì subito. Si era innamorato di lui.
"Nemmeno io" RIbattè Jack.
Cenarono senza spiaccicare una parola. Solo se Jack fosse stato più cosciente... Ogni volta che vedeva Ennis mangiare gli si annodava lo stomaco, il cuore batteva a mille. I suoi ormoni erano incontrollabili. Quasi aveva voglia di saltargli addosso e dirgli "Ennis io ti amo.", Anzi non quasi, Ne aveva davvero voglia. Cercando di non guardarlo, Jack si diresse nella tenda dell'accampamento. Si levò la camicia e il cappello. C'era freddo in realtà, e l'unico motivo per cui si era tolto la camicia era per farsi notare da Ennis. -Io non sono così- Rimbombava nella testa di Jack. -Raccontalo al mio culo signorino Del Mar, mi hai anche fatto uscire sangue e non sei stato delicato. Anche se ti volevo sempre di più e ti desideravo più di ogni altra cosa. Beh, se non sei "così" allora lo proveremo con questo.-
Jack si distese, aspettando una sua reazione. Aveva la punta del pollice sulle labbra, e l'altramano sotto la testa. Piano piano vide l'ombra di Ennis avvicinarsi, e il cuore gli batteva forte più che mai, come solo a 20 anni si può fare. Ennis era li, si stava inginocchiando senza cappello. -Starò sognando?- si disse Jack. Ennis, si era tolto il cappelli come una richiesta di scuse, per quanto lui non ammettesse di essersi innamorato anche lui di Jack, si sentì in colpa. Alla fine, era Jack che aveva iniziato, ma l'ha sodomizzato lui. -Gli ho fatto male? E poi sta mattina all'accampamento... Non dovevo trattarlo così.-
Jack gli prese il cappello, lo poso dietro di se. Ennis abbassò la testa come segno di scuse, e il collega non-più-collega gli cacciò un bacio col la lingua enorme. Ennis non rifiutò. "Scusa" chiese Ennis.
"Niente... Niente... Tranquillo..."
Jack aveva le redini delle situazioni. Ennis lo voleva, lo voleva più di ogni altra cosa. I due si abbracciarono, ed Ennis si poggiò sul petto nudo di Jack, accarezzandolo dappertutto, per finire ad un abbraccio passionale ed affettuoso. Jack si mise sopra Ennis, baciandolo ed accarezzandolo a più non posso. Ripassarono la notte insieme, senza pentirsi e senza aver fatto l'amore, solo coccole ed abbracci. Il giorno dopo, Jack si stava rivestendo, ovvero, si stava mettendo la camicia. Tutti e due erano a petto nudo, ma Ennis rubò la camicia a Jack per gioco, scappando via, mentre l'altro lo inseguiva. Jack lo abbracciò per il collo e lo fece cadere spra di se, finendo poi con un bacio, e non un bacio qualsiasi. Era un bacio come la scorsa notte. A tutti e due batteva il cuore. Purtroppo, Aguirre vide tutta la scena del "giochetto" tra i due. Li spiava con il binocolo. Appena Ennis salì, Aguirre venne a bordo di un cavallo incontro a Jack, che tagliava la legna.
"Twist, tuo zio Harold è all'ospedale, ha la polmonite. I medici dicono che non ce la farà. Tua madre mi ha chiesto di venire a dirtelo, e te l'ho detto..."
"Povero zio Harold. Certo non è che possa fare molto da quassù."
"Non puoi fare molto nemmeno se torni a casa, o sai curare anche la polmonite?" Disse Aguirre spiando Ennis dal binocolo.
Si accorse che si erano scambiati i ruoli. E Aguirre aveva dato un incarico preciso a tutti e due. Guardando Jack con aria di disprezzo, se ne andò con il cavallo senza dire una parola. Mentre jack, riprese col tagliare la legna.

Capitolo 4 - Dirsi addio.

Jack ed Ennis erano all'accampamento, e un temporale improvviso colpì Brokeback. I due si affrettarono per ricoprire tutte le cose per evitare che si disperdessero e si rifugiarono nella tenda in un lampo,.
"Se non vado su le pecore si disperderanno!" Gridò Ennis.
"Con il temporale rischi che il cavallo ti disarcioni! Vedrai se non ho ragione!"
"Chiudiamo la tenda!"
"Eh, è una parola!"
Passaron le ore e il temporale si faceva sempre più lieve. Appena finito, i due si affrettarono per salire dalle pecore per vedere se si erano disperse o meno. Le pecore di Aguirre si erano immischiate a quelle di altri pastori.
"E adesso cosa si deve fare?" Disse Ennis.
"L'unica è farsi coraggio e separare le nostre dalle loro..."
Ed è quello che fecero. Ennis stava su un cavallo a sorvegliare la situazione e Jack divideva le pecore. Avevano un marchio, non sembrava difficile poi così tanto separarle.
"Quei marchi del cazzo di sono quasi del tutto scoloriti, accidenti a loro!" Disse Jack infuriato spingendo una pecora.
"Dobbiamo almeno contarle se no Aguirre a chi lo sente!"
"Baaah ma che vada al diavolo!"
"Va bene al diavolo Aguirre! E se ci tocca lavorare di nuovo per lui non ci pensi? Fattene una ragione..."
Alla fine, riuscirono a separare le pecore, certo non è mica stato facile. Cerano davvero tantissime pecore e sicuramente qualcuna se ne sarà scappata o sarà stata scambiata con quella dei pastori stranieri. Ma Jack se ne fregava, e suonava la sua armonica ammaccata.
"Le fai scappare un altra volta se continui" Disse Ennis ironicamente. Jack sorrise e per Ennis fu una visione paradisiaca. Quei capelli che si intravedevano dal cappello, quegli occhi enormi dallo stesso colore del cielo, quei denti bianchi e lucenti e quelle labbra che avrebbe voluto baciare più di ogni altra cosa. I giorni passavano, e più passava, più Jack si rendeva conto che prima o poi la magia sarebbe finita. Erano due uomini, ancora le relazioni degli omosessuali erano discriminate, malgrado tutte le manifestazioni contro l'omofobia. Jack iniziò a farsene una ragione, e quel poco tempo che passava con Ennis, lo teneva come un tesoro. Pochi giorni dopo, Ennis ritrovò Brokeback mountain ricoperta dalla neve, poiché si era addormentato qualche oretta. Ci fu un altra tempesta come quella di grandine mentre era con Jack. Non ci pensò due volte e andò da Jack, preoccupato per come stesse la sua metà. Anche lui durante il tragitto pensava che tutto questo fosse finito entro poco, ma non ci voleva pensare. E lui non amava più Alma. La voleva lasciare e stare con Jack, Certo, non si possono sposare, ne possono mettersi in mostra in pubblico, ma anche se si fossero visti almeno un giorno alla settimana, lui ne sarebbe stato più che contento. Ma la vita non è come si vuole. Doveva accettare la verità e la verità fa male. Arrivato all'accampamento dove c'era Jack, Ennis lo vide smontare la tenda. Non era la tenda per la sorveglianza delle pecore, era la tenda dell'accampamento, non doveva mica toglierla!
"Cosa fai?" Disse Ennis.
"Prima è tornato Aguirre. Dice che mio zio è guarito, e rivuole giù le pecore..."
"Come le rivuole giù, siamo a metà Agosto..." -Cazzo, siamo arrivati alla fine di tutto...-
"Si sta avvicinando una tempesta, è in arrivo dal pacifico, più brutta di questa...."
"Avrà nevicato si e no un ora. Eh? E alla fine quel figlio di puttana ci toglie un mese di paga... Non è giusto!"
"Beh, ti posso fare un prestito se hai bisogno di contanti, appena arriviamo a Signal."
"Non mi servono i tuoi soldi, chiaro? Non sono mica un accattone io..."
"D'accordo."
Jack stava montando la sella alla sua puledra. Vide Ennis dall'altro lato con un aria pensierosa seduto sull'erba. Si diresse verso di lui con una corda, avendo fatto un nodo scorsoio, girò la corda e la strinse ad Ennis. "E' ora di muoversi cowboy" Disse Jack.
Ennis stava camminando verso i cavalli, e si stava mettendo la camicia dentro i pantaloni. Jack non potè resistere al fascino che emanava Ennis anche nulla facendo. Prese la sua corda ì, e la attorcigliò alle gambe di Ennis: Voleva giocare ameno per l'ultima volta.
"Preso! Ehehehehe"
Ennis cadde ridendo, e tirava la corda dalle gambe per far venire Jack sopra di lui.
"Non siamo mica a un rodeo!"
I due si ritrovarono a terra a rotolare e giocare, a fingere di darsi pugni, come una lotta. Ma Jack purtroppo si era lasciato prendere la mano e gli mollò un pugno. Ennis sanguinava dal naso, e lo teneva con la sua camicia. Aveva ormai la manica insanguinata. Jack lo raggiunse.
"Ennis! Non è niente, non è niente, tranquillo" Disse Jack coprendogli il naso con la manica della sua camicia denim, coprendo di sangue anche la sua manica. Ennis infuriato, mollò un pugno anche a Jack come vendetta, lasciandolo steso a terra. Infondo erano pari ormai. Quindi presero le loro cose, riandando giù con le pecore. Non si sono detti nulla per tutto il viaggio di ritorno. Arrivati giù, un pastore contava le pecore e Aguirre li aspettava. Si misero davanti la recinzione insieme ad Aguirre. "Alcune con voi non ci sono mai salite. E comunque speravo ne tornassero di più. Voi della pianura, siete dei buoni annulla." Disse Aguirre a tutti e due.
Jack ed Ennis si ritrovarono davanti alla baracca/ufficio di Aguirre.
Ennis controllava la roba che si era portato. "Che stupido ho dimenticato una camicia lassù."
"Ah si? ...Ci sarai l'estate prossima?"
"Ma penso di no, te l'ho detto, io e Alma ci sposiamo a Novembre. E... Vedrò se mi prendono i qualche fattoria. E tu?"
"Pensavo di andare a casa dei miei e.. Dargli una mano per l'inverno. Ma poi magari torno, se riesco a evitare il militare..."
"Può capitare di rivedersi."
jack, a quelle parole rimase sciocacto, non sapeva che dire. L'amore della sua vita se ne stava andando, e pergiunta si doveva sposare a Novembre. Comunque, Jack aveva fregato la camicia insanguinata di Ennis, appunto quella che aveva "dimenticato".
"Certo... Certo." Rispose Jack.


Fine della prima puntata.


Per questo capitolo mi sono ispirato più che altro al film. Insomma, la parte in cui Jack ed Ennis lavorano insieme a Brokeback, infatti è tutto fatto tramite il film, poiché avrà altre vicende. Non volevo cambiare la storia, anche perché la base della mia è questa. Nelle note ho precisato che inserirò un personaggio nuovo, e il prossimo capitolo sarà più che altro un prequel, non so come spiegare, ovvero: parlerà di questo protagonista, cosa faceva mentre Jack ed Ennis lavoravano a Brokeback. Ho un sacco di idee per la testa. Se questo capitolo mi è riuscito un po maluccio è perché l'ho scritto guardando la prima parte del film, non è di mia ispirazione. Ovvero, ho messo le mie riflessioni personali su determinate scene. In seguito riuscirò a fare meglio, poiché la storia l'ho scritta in tarda notte e sono un pochetto stanco. Se troverete errori grammaticali mi scuso, ripeto, è tarda notte e sono stanchino, volevo scrivere altro ma non ce la faccio più, penso che per questa sera abbia esaurito le mie energie. E se trovate idee che sono vostre intendo precisare che non ho copiato idee da nessuno e tantomeno da utenti di questo sito. Quello che sarà dentro questo racconto è tutto frutto della mia immaginazione e fantasia. Inoltre se volete una descrizione ben precisa, i personaggi li vedo come Heat Ledger e Jake Gyllenhaal del film.
Spero vi sia piaciuto il mio modo di scrivere.
Alla prossima!
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Brokeback Mountain / Vai alla pagina dell'autore: QAFlife