E la osservo lavorare tutte le sere fino a tardi
Puntualmente alle sette e venti passa a prenderla lui
E in programma: aperitivo, cinema all'aperto, mano a mano, baci e poi cibo cinese
Domani tanto è sabato la chiamerà al telefono e di corsa a fare spese
Ma distratta tra il rossetto ed il telefono
Canterai pensando al mio sguardo perso

Eccomi qua… per la quinta volta al Crown… nello stesso giorno…

Lavorerà fino a tardi, come al solito: Motoki è intransigente e poi lei con la sua bellezza e gentilezza sa richiamare un sacco di clienti, me incluso.

Domani ho il compito d’inglese e quello di trigonometria…

Ma non m’importa: il desiderio di vederla, anche solo per cinque minuti, è tale che mi fa correre qui.

Vedo le lancette dell’orologio: indicano le sette e diciotto.

Sospiro: lui arriverà tra due minuti, puntuale come al solito.

Come se lo avessi evocato coi miei cupi pensieri, ecco che la sua auto si ferma.

E’ arrivata Naru che, sorridendole, le fa cenno di andare a cambiarsi.

Lui entra nel bar e si siede vicino al bancone.

“Cosa prendi?” gli chiede Naru con tono fin troppo squillante, tanto che mi sembra d’averla accanto.

“Nulla, Naru. Ma grazie lo stesso” risponde lui, regalandole un sorriso.

Non ho ancora capito cos’abbia Mamoru Chiba di così speciale da attirare su di sé tutta l’attenzione femminile.

E’ un universitario, certo. Ma è monotono e non ha un briciolo di fantasia!

Ogni giorno la passa a prendere alla solita ora (guai cambiarla!).

Vanno al “Roma”, un bar del centro, a bere l’aperitivo (come da abitudine).

E dopo una breve passeggiata… intervallata da qualche bacino (terribilmente prevedibile).

Oggi è venerdì… quindi c’è il ristorante cinese e poi il cinema. Come faccio a sapere queste cose?

Mi sembra ovvio: lì ho seguiti!

No, non sono un maniaco, sia chiaro. Sono solo innamorato di lei.

Lei che non mi considera neppure.

Lei che domani aspetterà trepidante la sua chiamata per uscire a fare spese.

Quanto vorrei che invece pensasse a me…

Non ha senso che continui a stare qui seduto.

Mi alzo e mi avvio alla cassa.

“Centocinquanta Yen” mormora Usagi, mentre io la fisso incredulo.

Indossa una camicetta rosa aderente e sorride a Mamoru che mi è accanto.

Pago il conto, mentre la sento canticchiare un motivetto.

Si accorgerà mai che io esisto?

 

Tanto lo so, per ora niente è perso
Siamo soltanto a giugno
Cercherai me, mio caro amore distratto
Si che lo so, se vuoi facciamo un patto
Lo dico fin da adesso
Che entro il 23 tu amerai me

I miei fratelli continuano a ripetermelo: non ho chance con lei.

Ma io non mi do per vinto…

Dopotutto siamo solo a giugno e tutti sanno che l’estate è il periodo dei nuovi amori!

Entro il 23 io e lei saremo insieme.

Sarò io ad accompagnarla a casa e sarò io ad affollare i suoi pensieri.

Saremo io e lei ad bere un aperitivo in centro e saremo sempre noi due ad andare a fare shopping insieme.

Mamoru sarà un lontano ricordo!

Ovviamente tu, Usagi, ancora non lo sai, ma io ne sono certo.

Ne sono talmente sicuro che potrei fare un patto: entro il 23 tu amerai me!

E continuo ad osservarla lei imperterrita non mi guarda
Compro ormai qualsiasi cosa al bar dove lavora lei
Ho una scorta di gomme, caramelle, cioccolata alla nocciola, Coca Cola e tè in lattina
Di cappuccini a colazione e cornetti con la crema ormai la vita è piena
Ma distratta tra il bancone ed il mio tavolo
Capirai che già io ti sto aspettando

Ho deciso di cambiare strategia. Fare tappezzeria non mi farà notare da lei.

E così ho iniziato a fissarla. Ma dopo quasi tre ore che la osservo non ho ricevuto una sola occhiata.

Mi avvicino al banco, è la quinta volta oggi, e guardo la vetrina indeciso su cosa acquistare.

“Dimmi…” mi chiede lei, osservando che tutti i clienti abbiano qualcosa.

“Una coca cola in lattina” rispondo, pensando che a casa non ho ancora riempito la scarpiera, anche se sono riuscito a nasconderci alcuni pacchetti di gomme da masticare, due confezioni di caramelle e tre barrette di cioccolato alla nocciola.

Ok, lo confesso: sono due mesi che vengo in questo bar e pur di vederla ho iniziato a comprare di tutto. Yaten e Taiki mi uccidono se porto a casa qualcos’altro, ma se non lo faccio non ho motivo di stare qui!

E’ anche vero però che ho la camera stipata di dolciumi e quant’altro… E non credo di riuscire a mangiarli tutti neppure per fine anno…

“Quattrocento Yen…” risponde prendendo la coca cola da sotto il bancone.

Le porgo i soldi ed anche stavolta lei sfugge al mio sguardo.

La saluto e mi avvio verso l’uscita.

Stamattina pensavo d’esser riuscito ad ingannarla: mi ero seduto ad un tavolo ed aspettavo che venisse a chiedere cosa prendevo.

Come al solito avrei ordinato cappuccino e cornetto alla crema, ma mentre stavo aspettando il suo arrivo, ecco che Naru mi si avvicina e prende lei la mia ordinazione. Giuro che avrei urlato!

Usagi era al bancone e parlava divertita con alcuni clienti.

Tanto lo so, per ora niente è perso
Siamo soltanto a giugno
Cercherai me, mio caro amore distratto
Si che lo so, se vuoi facciamo un patto
Lo dico fin da adesso
Che entro il 23 tu amerai me
E oggi è il primo di giugno
E invio al cielo il mio patto
Ed entro il 23 tu amerai me

Mi avvio per le strade affollate di Tokyo.

No, Usagi, io non mi do ancora per vinto!

Siamo appena a giugno e sono certa che il tuo amore per Mamoru non reggerà all’estate.

Tu sei allegra e spontanea, mentre lui è il tuo opposto.

Gli opposti si attraggono, ma tu e lui siete diametralmente opposti, quasi quanto la Luna ed il Sole!

Oggi è il primo di giugno… e fiducioso scrivo il mio biglietto con il mio voto.

Lo leggo un’ultima volta e poi lo brucio.

Osservo il fumo salire verso il cielo azzurro e limpido: il mio patto è stato inviato in cielo.

Ora sono doppiamente sicuro: entro il 23 tu amerai me!

Tanto lo so, per ora niente è perso
Siamo soltanto a giugno
Cercherai me, mio caro amore distratto
Si che lo so, se vuoi facciamo un patto
Lo dico fin da adesso
Che entro il 23 tu amerai me

 

Entro al Crown e sorrido agli avventori che sono seduti ai vari tavoli.

Ti vedo parlare con Naru.

Ridi divertita per qualcosa che ti ha detto.

Io, con un coraggio che non credevo di avere, mi avvicino al bancone.

Ora non puoi non notarmi.

Tu e Naru mi osservate stupite dal mio gesto.

“Sì?” mi domandi, mentre Naru si allontana verso il magazzino.

“Facciamo un patto?” ti dico inspirando profondamente.

Sento il tuo sguardo accarezzarmi mentre, dopo una breve pausa, annuisci.

“Scommettiamo che entro il 23 tu amerai me?” dico d’un fiato, espirando.

Un sorriso distende i tuoi lineamenti, mentre i tuoi occhi azzurri saettano verso il calendario lì accanto.

“Mancano solo 22 giorni…” mormori tornando ad osservarmi.

“Allora accetta…” ribatto io, senza rispondere alla sua frase.

“Buona fortuna…” dici solo, mentre Mamoru entra in quel mentre.

Ti vedo uscire, abbracciata a lui, mentre mi lanci un’ultima occhiata divertita ed mi regali un sorriso meraviglioso.

Entro il 23… tu amerai me!