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Autore: AriiiC_    31/08/2012    3 recensioni
Mette i piedi sul metallo e vede lui: seduto sulle stesse poltrone attaccate ai muri dove era stata lei quando le avevano impiantato il rilevatore.
Un mentore, un amico. O qualcosa di più: Finnick.
Gli occhi blu mare del ragazzo affondano in quelli verde smeraldo di lei. Annie, ferma in piedi. La vincitrice dei settantesimi Hunger Games. E' riuscito a farla tornare a casa. Ma non come ha fatto lui: lei non è un'assassina.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finnick Odair
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Bum!
 Bum!
 Bum!


 Ecco i tre colpi di cannone che pongono fine a questo inferno. La ragazza continua a galleggiare, ancora ansimante. Arriva l'hovercraft, come un'ancora di salvezza per scappare dall'incubo. Un uncino scende a prenderla, come ha già fatto con i ventitrè morti, un po' uccisi un po' annegati. Annie si sente afferrare in vita, fa male ma è la cosa migliore che le sia capitata nelle ultime due settimane, da quando è rinchiusa in quella specie di lago. Ad attenderla c'è una sorpresa, forse la più bella che le abbiano mai fatto. Mette i piedi sul metallo e vede lui: seduto sulle stesse poltrone attaccate ai muri dove era stata lei quando le avevano impiantato il rilevatore.
 Un mentore, un amico. O qualcosa di più: Finnick.

 Gli occhi blu mare del ragazzo affondano in quelli verde smeraldo di lei. Annie, ferma in piedi. La vincitrice dei settantesimi Hunger Games. E' riuscito a farla tornare a casa. Ma non come ha fatto lui: lei non è un'assassina. Ed è questa la differenza: nei sessantaquattresimi giochi lui ha trionfato mandando a miglior vita mezza arena. Lei semplicemente nuotando, e con molta fortuna. Ma con un ulteriore sguardo capisce che non è la stessa che a casa gli abitava vicina nel villaggio dei vincitori. Occhiaie scavate di nero, borse, pupille sgranate anche se non è successo nulla, ora come ora. La mano ha un tremolio frenetico, come se non riuscisse a stare ferma. Sempre lo stesso movimento, monotono ma molto rapido. Qualcosa come un tic. Le labbra tagliate e disidratate. Il sorriso forzato nei confronti di chi l'ha tenuta in vita. L'ulrlo per il taglio che i medici fanno al braccio rimbomba più e più volte nel freddo ferro, inquietante e quasi ultraterreno. Le braccia del bellissimo Odair le si stringono intorno alla vita, cercando di riportare calore nella mente della ragazza. Ma lei lo scansa.
 Cosa le è successo? Cosa le hanno fatto, là dentro?

 «Qualcosa non va? - Un dolcissimo sorriso dipinto sul viso, un tono come pochi in un mondo intero. - E' qualcosa che è accaduto in queste settimane?»
 Come potrebbe non esserlo? E dire che anche lui ha provato questa voglia di non essere l'ultimo, di non essere quello vivo. Gli Hunger Games ti cambiano, fanno uscire il peggio di te per quanto tu non voglia. Non puoi restare integro. Se il tuo nome viene estratto, il tuo destino è già segnato: uccidi o sarai solo un cadavere che cammina.
 «Quando è morto Luke... Quando il favorito l'ha decapitato... Non so cosa mi sia successo: è stato un attimo e... - 
Annie emette un altro grido, più acuto e strozzato del primo. - Perchè hai permesso che accadesse? Lui non meritava di morire! Dovevi mandargli un'arma, come è stato fatto con te! Avrei tanto voluto ci fosse stata Mags, magari lui sarebbe ancora qui!» Ecco il brutto del mentore. Lo fa da quando ha vinto, a 14 anni, ma solo ora se ne rende conto. Non tutti quelli che salvi ne sono felici: molti mettono la vita degli altri al primo posto, dimenticandosi la propria.
 Esattamente quello che stava accadendo.
 
«Davvero avresti preferito... - I meravigliosi occhi di lui vogliono scrutarle l'anima. - ...morire?»
 La parola non ha l'effetto desiderato. Anzi, ne ha uno totalmente imprevisto. Un sussulto, un abbraccio e tante lacrime.
 Lacrime salate come il mare, tristi come la pioggia. Occhi verdi come le alghe ora inondati da un'acqua che Finnick vorrebbe fermare. Solo ora se ne rende conto, forse troppo tardi, ma comunque meglio di niente. Non l'avrebbe mai lasciata uscire da lì esanime: l'avrebbe salvata ad ogni costo. Il perchè è chiaro, non serve neanche impegnarsi a trovarlo: la ama.
 Nonostante sia sempre la bimba che provava a conquistarlo. In effetti, c'è appena riuscita.
 Il ragazzo avvicina le labbra a quelle secche e carnose di lei, costringendo tutti i Capitolini sull'hovercraft a guardarli.
 E la bacia.
 Il primo bacio, di una serie destinata a non finire.








 Myyyy spaceeee:
 Bene, diciamo che mi sono concentrata su una coppia abbastanza tradizionale, oggi.
 Che ne dite?
 Aspetto con ansia un vostro parere e un consiglio sulla prossima coppia di cui scrivere, anche se ho una mezza idea...
 Un bacio,
 AriiiC_

  
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