Ravenna era finalmente morta ma Biancaneve non era ancora serena.
Era finalmente riuscita a vendicare suo padre, a realizzare quello che era stato il suo unico pensiero durante tutti gli anni trascorsi nella piccola cella buia in cima alla torre, a liberare i suoi sudditi dalla tirannia di Ravenna ma si sentiva ancora incompleta.
La sensazione non la lasciava; anzi, non faceva che acuirsi, mentre superava il cacciatore e William lungo il corridoio e usciva sul balcone.
La vista dei sudditi esultanti che festeggiavano la morte di Ravenna e la libertà dopo dieci lunghi anni di oppressione migliorò temporaneamente il suo umore ma quando entrò nella vecchia camera reale, che le era stata assegnata per la notte, la malinconia ritornò a farsi sentire.
La stessa inquietudine che la tormentava anche il giorno seguente, mentre sedeva davanti ai suoi sudditi sul grande trono decorato che era stato di Ravenna e prima ancora di suo padre e rifletteva.
Nonostante la sua situazione fosse enormemente migliorata rispetto a solo due settimane prima, quando era ancora prigioniera nella torre, continuava a sentirsi come se le mancasse qualcosa di essenziale; forse era solo smarrimento, comprensibile dopo tutto quello che aveva passato, ma aveva la sensazione di non sbagliarsi.
Mentre si guardava intorno, cercando di rilassarsi durante il discorso del duca Hammond al termine del quale sarebbe stata incoronata regina, vide il cacciatore che usciva dalla porta sud, diretto al vicino villaggio  dove, come le aveva raccontato, avrebbe comprato un cavallo per poi andarsene da quel regno in cui non riusciva a restare perché gli aveva portato solo sfortuna.
Fu in quel momento che capì che non avrebbe mai potuto vivere senza di lui: corse a raggiungerlo fra lo stupore generale, senza badare al lungo e prezioso abito bianco e alle delicate scarpine di cristallo che indossava.
“Non andartene, Eric!” .
Lui, sorpreso, si voltò e la vide corrergli incontro, abbracciarlo e posare dolcemente le labbra sulle sue.
E delle parole gli affiorarono spontanee: “Non me ne andrò, Biancaneve, perché io… io ti amo! ”.
E fu in quel momento che Biancaneve capì cosa provava e per la prima volta nella sua vita si sentì FELICE.


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