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Autore: redhales    31/08/2012    5 recensioni
Eppure nel momento in cui quegli occhi di ghiaccio hanno incontrato i miei è come se tutto il mondo si fosse fermato, come se mi fossi persino dimenticato di respirare, tanta è la potenza che li caratterizza. Non smetterei mai di guardarli, di perdermi e di affogare in quei due diamanti…
Genere: Angst, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Saaaalve. Rieccomi con una one-shot stavolta un po’ deprimente, è una giornata/periodo un po’ no e per fortuna mi porta ispirazione (almeno questo!). Solo una cosa: vi consiglio l’ascolto di “Is this love?” mentre leggete, dato che è da questa canzone che è nata la storia (vi metto il link http://www.youtube.com/watch?v=6u7vaghG0Lg&feature=related ). Enjoy!
 



“A Sidney fa freddo.”

Questo è ciò che mi hanno detto prima di partire. Come se me ne importasse qualcosa della temperatura. Se mi avessero detto “Il tuo cuore verrà maltrattato per l’ennesima volta” allora forse ci avrei pensato un po’ su prima di salire sull’aereo.

Ma ormai sono qui, e tutto ciò che devo fare è il mio mestiere. Non posso mica alzarmi e scappare dal palco solo per la stupida paura di far soffrire il mio povero cuore? Dovrebbe essere abituato a tutti questi duri colpi che incassa ogni volta che si tratta di lui.

E proprio quando il pensiero di lui affiora, eccolo comparire. Come si dice, parli del diavolo….Aspetta, ho detto comparire? Ma se Adam è sempre stato qui, sul palco! Stai perdendo colpi, Tommy, decisamente.

Eppure nel momento in cui quegli occhi di ghiaccio hanno incontrato i miei è come se tutto il mondo si fosse fermato, come se mi fossi persino dimenticato di respirare, tanta è la potenza che li caratterizza. Non smetterei mai di guardarli, di perdermi e di affogare in quei due diamanti…ma devo farlo, quello sguardo non era altro che l’ok per iniziare a suonare.

Ed eccoci qui. In questo momento vorrei essere in qualsiasi altro posto, persino sul ponte di Brooklyn a fare bungee jumping, ma non qui. E’ uno di quei momenti in cui vorrei davvero che la terra si aprisse e mi risucchiasse al suo interno. Ma devo farlo, vai Tommy, hai fatto di peggio, cosa sarà mai suonare una canzone qualunque?

E così stingo i denti ed inizio a suonare.

Esistono tante canzoni che avrebbe potuto cantare, qualsiasi canzone che non fosse così sentimentale come “Is this love”, perché proprio questa? Cerco un po’ di autocontrollo per far smettere le mie dannate mani di tremare e tentare di suonare in maniera decente. E’ possibile farlo?

E’ possibile far finta di niente quando dentro stai morendo? Hai preso il mio cuore e l’hai squarciato così tante volte, Adam, che adesso potrei persino aver dimenticato di averne uno, se non fosse che in ogni momento come questo inizia a far male, malissimo.

E intanto le tue parole scivolano lente e con la stessa lentezza mi uccidono.

Quanto male sono stato negli ultimi due anni? Troppo. Ma evidentemente non abbastanza da mettere fine a tutto ciò. Ma no, non potrei mai far finire tutto. Perché so che se solo ti dicessi quello che provo per te, tutto finirebbe da un momento all’altro. E non mi va di perdere il lavoro che sono riuscito ad ottenere dopo tanta fatica. Né tantomeno voglio perderti come amico.

Sai, pensavo che era meglio averti come amico anziché non averti. E ora, invece, penso che non avrei dovuto permettere che tutto questo accadesse, che avrei dovuto dirtelo prima che ti amo. Ti amo? Davvero lo sto pensando?

Sono spaventato, sì. Ho trascorso tutto questo tempo cercando di convincermi che mi sono solo preso una comprensibile cotta per il mio capo. Comprensibile, ovvio, perché dopo tutti quei baci on stage e i sei mesi trascorsi a vivere praticamente insieme sullo stesso pullman, vorrei proprio vedere chi non sarebbe caduto nel tuo incantesimo. E invece questo dolore nel petto si fa sempre più acuto, nonostante di tempo ne sia passato.
E’ più di una semplice cotta, e nel momento in cui lo ammetto a me stesso mi sento morire. Non avrei mai dovuto permetterlo. Non avrei dovuto innamorarmi di qualcuno che non potrò mai avere.

E quando il mio istinto masochista riemerge, inizio a prestare attenzione alle parole che escono dolcemente dalla tua bocca. E non avrei mai voluto ascoltarle.

I wanna love you every day and every night
We’ll be together with a roof right over our heads.

Provo ad immaginare che tu stia cantando solo per me in questo momento. E in un attimo una fitta mi attanaglia il petto, ma stavolta non si tratta di dolore o disperazione, no, si tratta di gioia. E’ una sensazione che però subito scompare, perché non è questa la verità. Questo ha vita solo nella mia testa, la realtà è un’altra.

E lo so, così come lo sa ogni persona qui presente, che questa canzone la stai cantando per lui. Ovvio, no? E’ il tuo ragazzo. Darei la mia stessa vita per stare anche solo un attimo al suo posto, per catturare con un bacio le tue labbra che non tocco da troppo, troppo tempo, e che mi mancano da morire. Per abbracciarti o per godere del tuo corpo diversamente da come farebbe un semplice amico.

Ricordo ancora quel periodo, quando l’hai conosciuto. Eravamo in Europa con il tour. Eri distratto, assente. E quando ti ho chiesto una spiegazione, con un sorriso mi hai detto chi era colui che ti teneva incollato al cellulare per ore intere, lui che anche a chilometri di distanza teneva i tuoi pensieri lontani dal tour, dalla gente che ti circondava…da me.

Mi chiedo come hai fatto a non accorgerti della mia voce quasi rotta dal pianto mentre ti dicevo che sarebbe stato solo uno dei tanti, di stare attento perché se ti fossi fidato troppo ti avrebbe fatto soffrire. Forse te ne sei accorto ma hai semplicemente fatto finta di nulla. O forse hai pensato che il mio tono preoccupato derivasse solo dal fatto che sei mio amico e non vorrei mai vederti stare male.

In realtà in me c’era tutt’altro, in quel momento. C’era rabbia, tristezza, dolore. E la paura di soffrire per un amore non corrisposto. Un amore che, nonostante provassi in tutti i modi a reprimere, non poteva essere cancellato.

Vivrò per sempre così? Soffocato dal rimpianto?

Cerco in tutti i modi di tenere lo sguardo lontano da te. E’ una tortura essere qui a pochi centimetri da te e non averti come ti vorrei. Chiudo gli occhi, cercando di buttare giù le lacrime che prepotentemente vogliono farsi vedere, mentre ormai le mie mani suonano da sole, senza che nessun ordine parta dal cervello. Riesco a sentire di nuovo la tua voce che mi rimbomba nelle orecchie.

Is this love? Is this love? Is this love?
Is this love that I’m feelin’?

No, Adam. Non è amore. Se te lo dicessi sono sicuro che inizieresti a contraddirmi, ad esprimere tutto l’amore che provi per lui e dire che non posso parlare perché non conosco i tuoi sentimenti. Ok, è vero, non conosco i tuoi sentimenti. Ma conosco i miei.
   
 
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