D'Artagnan se lo doveva aspettare quella mattina. Sentiva ancora nelle orecchie quegli spari che lo stavano per uccidere ma anche quelli che lo avevano salvato.

Quella mattina...
Il nuovo commissario era arrivato di buon' ora alla centrale dei Moschettieri. Aveva portato un altro scatolo stracolmo di ciambelle per Porthos ed era sereno, fin quando non gli giunse una telefonata da una persona che conosceva benissimo, e dalla quale doveva assolutamente andare.
Così, richiamò a sé il trio per mostrare in giro che usciva con la scorta ma non si sarebbe mai immaginato che, quel giorno, la scorta, per davvero  gli sarebbe servita.
Erano al percheggio e già da lì, D'Artagnan si stava defilando dal trio per dirigersi verso la sua moto, "Ronzinante".
-Mi domando perchè tu l'abbia chiamata in questo modo assurdo - fece Aramis.
-Perchè è la mia moto e ci sono affezionato- rispose il ragazzo.
Il parcheggio era poco distante dal commissariato, bastava solo uscire dal cancello e si era liberi.
D'Artagnan si era già meso sulla sua moto e dietro c'era la sua scorta quando, lo stesso ragazzo non si accorse che un' altra moto era quasi dietro di lui. Il giovane Guascone aveva esperienza in questo genere di cose, non era la prima volta che gli capitava un fatto del genere. Capì immediatamente che qualcosa non andava: cambiò strada svincolando a destra per distanziare l' altra moto.
All'interno della macchina, i tre moschettieri capirono che stava per accadere l'irreparabile. Athos fu astuto e prese un'altra strada. Riuscì a raggiungere D'Artagnan  che usciva da lì ma non aveva ancora seminato il sicario che lo voleva far fuori. Il tizio sulla moto aveva estratto la pistola e aveva già sparato diversi colpi.
D'Artagnan fece l'unica cosa che poteva fare: un giro lungo la finacata dell'auto di Athos e abbandonò la propria moto dietro di essa.
Durante questa manovra disperata, sentì uno sparo vicinissimo al suo casco. Sentì che qualcosa aveva lo aveva sfiorato!.
Aramis fu la prima ad estrarre la pistola e asparare al secondo motociclista, che cadde a terra ferito ad una gamba.
D'Artagnan si tolse il casco, sapeva che cosa lo avesse sfiorato ma non ci voleva credere. Vide, con sua grande paura, che uno dei proiettili lo aveva mancato per un soffio. C'era una strisciata appena visibile sulla vernice del casco.
Ora lo poteva dire: Ci voleva la scorta! E Aramis glielo aveva dimostrato. comtinua...