Fanfic su artisti musicali > Adam Lambert
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Autore: edwardsbeer    31/08/2012    2 recensioni
Era ancora lì, il suo corpo avvolto nelle lenzuola bianche, illuminate , in parte, dalla delicata luce dell’alba. Adam lo osservava ,dal balconcino della stanza, mentre portava alla bocca una sigaretta. Nonostante fosse dicembre, il ragazzo indossava soltanto un paio di boxer neri che davano risalto al suo corpo latteo. Scrutava ogni particolare di quella figura, il ciuffo biondo che ricadeva delicato sul volto candido, il trucco,nero, sfatto che circondava entrambi gli occhi, la sua bocca carnosa semi aperta e quelle piccole parti del corpo non coperte dal lenzuolo, si vedeva anche la testa dello gnomo tatuata sul braccio. Sebbene avesse analizzato quel corpo a lungo continuava a guardare la perfezione di quella figura.
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è la prima Adommy che scrivo
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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       One night at the motel


Nessuno sapeva dove fossero andati, solo loro due, insieme. Sentivano di amarsi ma non volevano destare sospetti, la carriera del giovane cantante poteva risentirne. Neanche loro sapevano dove andare, optarono per un Motel , quell’ autostello non aveva niente che lo faceva somigliare a tale. Cadeva a pezzi, la grande scritta rossa era quasi illeggibile. Mancavano due lettere e le restanti tre erano illuminate parzialmente. La sala hobby, se così possiamo chiamarla, aveva un divano rosso dinnanzi le due, uniche, finestre della hall e un piccolo tavolo con qualche rivista al centro di essa. Alla destra dell’entrata c’era la reception dove i due ragazzi, la notte precedente, chiesero una stanza.
Non c’era neanche l’ascensore , o meglio non funzionava da mesi ormai. Entrati nella camera non la osservarono bene, non importava.
Tommy iniziò a baciare il biondo delicatamente. Si tolsero la giacca e proseguirono, si avvicinarono al letto dove Adam tirò il ragazzo per la maglietta facendolo atterrare su di lui. Tommy fremeva ,gli tolse con un gesto veloce la e continuò a baciarlo. Desideravano tutti e due il corpo dell’altro. Piano, piano tutti gli angoli della stanza vennero occupati da vestiti. I respiri si fecero irregolari e di tanto in tanto un bacio annullava il suono di un gemito.
Si sdraiarono uno al fianco dell’altro,
“Adam?” disse Tommy ancora esausto. Adam lo guardava interrogativo da svariati minuti, il ragazzo dal ciuffo biondo faceva finta di non accorgersene. Sibilò qualcosa di incomprensibile che nessuno capì. “ne parliamo domani” disse infine stampando un ultimo bacio sulla bocca di Adam per poi provare a dormire.
 
Era ancora lì, il suo corpo avvolto nelle lenzuola bianche, illuminate , in parte, dalla delicata luce dell’alba. Adam lo osservava ,dal balconcino della stanza, mentre portava alla bocca una sigaretta. Nonostante fosse dicembre, il ragazzo indossava soltanto un paio di boxer neri che davano risalto al suo corpo latteo. Scrutava ogni particolare di quella figura, il ciuffo biondo che ricadeva delicato sul volto candido, il trucco,nero, sfatto che circondava entrambi gli occhi, la sua bocca carnosa semi aperta e quelle piccole parti del corpo non coperte dal lenzuolo, si vedeva anche la testa dello gnomo tatuata sul braccio. Sebbene avesse analizzato quel corpo a lungo continuava a guardare la perfezione di quella figura.
Staccò momentaneamente lo sguardo da lui per osservare l’alba e dare spazio ai suoi pensieri. Ricordava quello che era successo la notte precedente, quelle emozioni. Neanche Sauli era riuscito a fargli provare il piacere che riusciva a dargli Tommy. Il sibilo del bassista non gli era chiaro, di solito loro due si capivano al volo con sguardi , piccoli sibili incomprensibili ma questa volta no. Era curioso di sapere cosa avesse voluto dire, aveva l’istinto di svegliarlo ma non lo fece.
Si voltò di nuovo  verso il ‘panorama’ , più che panorama era un autostrada, a pensare. Prese un'altra sigaretta, fece uscire una piccola fiamma dall’accendino e ci posizionò quell’ammasso di tabacco per poi portarla alla bocca. Inspirò un po’ di fumo e lo rilasciò nell’aria fredda.
Il ragazzo era ancora affacciato al balcone immerso nei suoi pensieri.
Con molta calma gli occhi di Tommy si aprirono,si girò dall’altra parte del letto e non vide Adam. Pensò subito che lo avesse lasciato lì da solo. Preso dal panico avvolse il lenzuolo intorno al corpo, appena girò lo sguardo lo vide sul balconcino. Camminò lentamente ,cercando di non cadere, per poi mettersi accanto a lui.
“Buongiorno amore” disse Adam felice nel vedere Tommy
“Buongiorno piccolo, dormito bene?” chiese lui
“Benissimo, solo il pensiero di sapere che eri con me mi faceva stare bene” rispose
“Sei dolcissimo” disse “Scusami un attimo che vado a cercare le mutande, sai è scomodo camminare con il lenzuolo” aggiunse ritornando dentro. Adam accennò un risolino.
“Ti volevo parlare di una cosa” disse Adam , la faccia di Tommy si fece pallida.
“Mi metti paura” rispose lui
“Tranquillo è una bella cosa” disse , si fermò e prese un bel respiro “ho deciso di lasciare Sauli” aggiunse
“Adam” riuscì a dire solo questo prima di fiondarsi sulle labbra del biondo. Lo squillo di un telefono distrusse quell’attimo magico.
“Chi è?” disse Adam “Oh certo capisco” rispose “Arrivo subito” aggiunse prima di attaccare.
“Amore , mi dispiace. Dobbiamo andare , ci hanno chiamato “
“Va bene, ma dove?” disse Tommy , non voleva andarsene , stava bene in quel Motel.
“Sul set per il triler di Pretty Little Liars” rispose
“E’ il prezzo che devo pagare per vederci insieme” disse infilando i jeans “ma , sopravviverò ”
“Bravo il mio ragazzo”.
 
Iniziarono a vestirsi, scesero nella sala hobby ,vuota ovviamente. In quel Motel non c’era un gran via vai , e si riusciva anche a capire il perché. La attraversarono e si diressero verso il parcheggio. Tommy sentiva il bisogno di dire tutto ad Adam , anche se fosse andata male, a lui non importava. O meglio, voleva almeno provarci. Prima che potesse entrare in macchina , lo prese per il polso sperando di attirare la sua attenzione.
“Che succede?” disse Adam guardandolo perplesso.
Tommy sentiva di non farcela , sentiva che qualcosa lo bloccava. Rimase qualche secondo a fissare il vuoto. Adam non riusciva a capire, non che abbia mai capito qualcosa. Qualche parola uscì dalla bocca di Tommy.
“Allora è una cosa difficile da dire, non mi interrompere” fece una pausa, si guardò intorno per cercare le parole adatte “Adam Mitchel Lambert mi vuoi sposare?” disse inginocchiandosi , tirò fuori l’anello dalla tasca dei jeans e attese una risposta
“Voglio spostarti” rispose Adam senza pensarci troppo.
Avevano le lacrime agli occhi tutti e due , Tommy mise l’anello al dito dello sposo e lo baciò. Stavolta non era uno dei soliti baci pieni di passione, questo era delicato, casto.
 Adam tolse l’antifurto alla macchina ed entrarono. Accese la radio, girò la chiave ma prima di far partire il suo gioiellino voleva fare una cosa.
“Tommy te l’ho mai detto che ti amo?” disse lui guardandolo negli occhi
“Ti amo anche io Lambert” disse per poi fiondarsi di nuovo sulle sue labbra. 

Ciao a tutti,
Questa è la mia prima storia gay,
non sapevo come fare , perdonatemi .
Non mi uccidete per aver pubblicato quest'obbrobio.
Se siete arrivati alla fine senza scappare in bagno voglio dirvi grazie.
Per concludere , se vi ve di lasciare una recensione ne sarei felice,
ee basta , ciao .

  
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