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Autore: Breakeven    31/08/2012    20 recensioni
Chiuse la porta, girò la chiave.
Scese piano le scale.
Si lisciò i capelli, che non aveva avuto il tempo di pettinare.
Si sbottonò il cappotto, che non aveva avuto possibilità di togliere.
Si asciugò una lacrima, che non aveva avuto voglia di trattenere.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A i miei eroi: L. ed E.
E a te che stai leggendo.

 
 

"And I find it kind of funny, I find it kind of sad
The dreams in which I’m dying are the best I’ve ever had
I find it hard to tell you, I find it hard to take
When people run in circles
It’s a very very Mad world"

[Mad World, Tears For Fears]


                                      MAD  WORLD                                    



Harry aveva bisogno di uscire da lì.
Per quel giorno avevano litigato abbastanza.
 
Chiuse la porta, girò la chiave.
Scese piano le scale.
Si lisciò i capelli, che non aveva avuto il tempo di pettinare.
Si sbottonò il cappotto, che non aveva avuto possibilità di togliere.
Si asciugò una lacrima, che non aveva avuto voglia di trattenere.
 
Louis poteva anche partire, se voleva.  Non sarebbe stato certo lui a fermarlo.
Louis non capiva. Non bastava andare nel Mississippi per zittire la gente: le loro menti avrebbero continuato a non comprendere, il loro giudizio avrebbe continuato a minacciare.
E loro, lontani l'uno dall'altro, avrebbero continuato a soffrire.
 
Harry si fermò al parco. Trovò una panchina tra gli alberi e decise di sedersi.
La luce del sole illuminava i suoi occhi grigi, grondanti di lacrime. Cercò di trattenere le gocce che scendevano dal suo viso, ma proprio non voleva.
O non ci riusciva.
 
Tutti i passanti si fermarono ad osservare Harry Edward Styles, il famoso diciottenne, che piange al parco. Tutti lo indicarono, qualcuno lo fotografò.
Nessuno si avvicinava a parlargli.
 
"Dove vai, adesso?", gli aveva urlato Louis poco prima, quando Harry era vicino alla porta.
"Faccio un giro." disse piano Harry.
"Harry" chiamò Louis, "Se te ne vai ora..."
Harry aveva sbattuto violentemente la porta, e se ne era andato.
 
Harry si prese la testa fra le mani, ne aveva abbastanza. Ogni giorno era così: discutevano coi loro manager, tornavano a casa. Harry diceva qualcosa tipo 'stronzate, tutte stronzate' e Louis partiva a singhiozzare.
Louis era più fragile di quel che sembrava, per questo Harry aveva sempre giustificato le sue intenzioni.
Fino ad oggi.
 
Louis non poteva partire, no.
Harry senza di lui non proprio sapeva starci.
 
Da quando avevano ammesso di amarsi era tutto diverso. I manager  continuavano a dirgli cosa dovevano fare, rifilando loro stupide scuse: volevano solo proteggerli.
È sbagliato, dicevano loro. Voi non siete davvero così.
La verità è che tutto era diventato più buio nella loro vita, e adesso avevano sulle spalle il peso di qualcosa di più grande di loro, qualcosa che non ci avrebbe messo molto a gettarli a terra dal dolore. E Louis in fondo aveva soltanto vent'anni: non era più lo stesso ragazzo di prima.
Gli avevano rubato il suo Louis.
 
Harry guardò il sole tramontare, poggiò la testa sulla panchina e chiuse gli occhi per un attimo.
 
"Sii forte!" urlò una voce. "Sii forte, Harry Styles."
Harry si guardò in torno. Non vedeva nessuno, era tardi. Era solo.
 
Però fu allora che realizzò.
Harry non voleva lasciarsi schiacciare da qualcuno che non riusciva ad accettarlo. Non era giusto, non poteva essere giusto. Non doveva lasciare che Louis si abbandonasse ad un destino che non era il suo.  Perché lo amava, e glielo aveva promesso, che si sarebbe sempre preso cura di lui.
 
Harry si alzò.
Raccolse il cappotto dalla panchina e si incammino verso casa.
"Non importa cosa ci diranno"pensò Harry. "Non importa cosa penseranno"
Svoltò all'angolo velocemente.
"Potremo vivere la nostra vita in pace"
Harry si mise a correre, riusciva quasi a vedere casa.
"E ci sposeremo, e avremo una grande casa, e adotteremo un bambino"
Si fermò. Era arrivato.
"E potremo vivere come chiunque altro."
 
Salì le scale di corsa, spalancò la porta e si precipitò in salotto.
"Louis, Lou!" lo chiamò Harry, urlando.
Louis non rispose.
Andò in cucina, in camera da letto.
Provò a guardare in bagno.
Salì in soffitta, scese in garage.
 
Ma Louis non c'era.
 
Louis se n'era andato.
 
 
 
Spazio autrice.
Hello, hello.
Grazie per essere arrivati fin qui, grazie grazie.
Fatemi sapere cosa ne pensate, se la cosa vi aggrada. (?)
Non so cosa sia questa cosa triste, non chiedetemi da dove sia saltata fuori la voce che gli diceva 'sii forte.' perchè proprio non lo so.
Il fatto è che io non sono normale, lo so, perdonatemi.
L'ho scritta in un momento.
Lo so, non è da me, ma mi piace com'è venuta :)
O forse dovrei smettere. Già, forse dovrei.
...
Btw, mentre leggete ascoltate questa canzone:
 http://www.youtube.com/watch?v=YH7jeijCSgk 
Mi ha ispirato tantissimo, e anche se non è la versione originale, la amo lo stesso.
 
 
http://weheartit.com/entry/28842972/via/thebrooksbrothers 
SI AMANO, GENTE! ♥
 
Ciao ciao!
Breakeven

  
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