01/09/2012
3 recensioni
Amore in Codice 0 - (my Dream behind the mask...)
HINATA HYUGA (remake del cap.599 e speranzosa previsione del 600, a una settimana dalla sua uscita!)
Questa ragazza, invece, ha vissuto un Incubo.
*****
La piccola Hinata Hyuga non era proprio solita, a mettersi scompostamente a correre per strada. Non era decisamente da lei.
Eppure, oggi, lo stava sul serio facendo. E beh... ne aveva tutte le ragioni!
Perché oggi, era un giorno diverso. Un momento importante, e decisivo. Quello... della cerimonia di ingresso all'Accademia!
Infatti, dopo sei mesi che non aveva più potuto parlarci, avrebbe finalmente scoperto se Naruto aveva deciso sul serio di diventare un ninja. Proprio come lei.
O se, invece, di lei in sei mesi si era completamente dimenticato, e quella volta le aveva detto che voleva diventare Hokage così, tanto per dire...
(.....)
Hinata era finalmente giunta di fronte all'entrata dell'Accademia.
Mamma mia! C'erano un sacco di ragazzi agguerritissimi, c'era quasi d'aver paura!
E il brutto... e che Naruto lì non c'era proprio, e per il resto, di quelli, non ne conosceva manco uno, e loro, d'altra parte, non parevano essersi minimamente accorti della sua presenza.
La Hyuga dunque passò oltre, abbattuta e con sguardo basso, mentre Sasuke Uchiha la notò per un attimo, sospirando esattamente come lei, nel capire bene quanto fosse sola.
Il promettente moro, poi, notò anche un certo biondino, e scambiò con lui una smorfia grottesca e rivaleggiante. Mentre Hinata, pochi secondi dopo, ruotò leggermente il viso, ed ebbe subito come un sussulto.
Infatti, un certo ragazzo che lei conosceva, le era venuto incontro tenendo in mano un importantissimo documento.
Era... l'attestato di ingresso all'Accademia degli shinobi! Proprio il suo, di attestato di ingresso!
Era davvero Naruto, che in quell'istante le sorrideva in maniera davvero magnifica. Sembrava quasi dirle: "Ehi, che ti aspettavi?"
La corvina strinse un attimo in pugni, credendo di stare solo sognando, ma poi capì che era vero. E non si trattenne proprio più, battendo forte le mani, entusiasta.
Naruto, infatti, si ricordava ancora di lei. Era sempre il suo amico. La persona cara che aveva deciso di portare avanti, al posto suo, il bellissimo sogno di Hokage.
(.....)
"Naruto d'ora in poi abiterà qui." - affermò l'ex-Hokage Hiruzen Sarutobi - "Ma siete davvero sicuro..." - si rivolse un'ultima volta al Quarto, attualmente in carica - "...siete davvero certo che far crescere Naruto come un orfano, rimanga la soluzione migliore?" - cercò infine di farlo ragionare, inutilmente.
"Per ora, non c'è proprio altra soluzione..." - rispose il vedovo Namikaze - "Un jinchuuriki deve imparare a contare unicamente sulla sua forza." - blaterò senza capire - "Solo così, potrà un giorno essere in grado di controllare quel potere, superando l'assenza e la perdita di qualsiasi cosa..."
(.....)
Il Quarto e il Terzo, in ogni caso, da dietro un teleschermo, sembrano seguire spesso, e con costanza, i progressi dei giovani allievi shinobi. E quindi, anche di Naruto.
Oggi, in particolare, si combatte in gruppi da tre persone casualmente assortiti, e quello dell'Uzumaki è composto da Hinata Hyuga e Sakura Haruno...
(.....)
L'insegnate, nonché arbitro, stava per dare il via al combattimento a squadre.
"Che hai oggi, Hinata?..." - si preoccupò però notevolmente l'Uzumaki, senza badare per nulla a Sakura.
"Non posso lasciarti fare... una figuraccia." - decretò subito il biondo, con decisa immediatezza, proprio mentre il match era appena iniziato.
Naruto si parò quindi davanti a Hinata e Sakura, provando aggressivamente un grandioso bunshin no jutsu.
Tuttavia... la copia era così orrida che si afflosciò subito, dando così l'opportunità al suo avversario (Sasuke!?) di calciorotare dolorosamente il bersaglio giusto.
Ahi ahi! Che dolore... E che figura!
Ma, almeno, l'incontro era stato dichiarato concluso...
(.....)
(Hinata, però, è un vero amore, e mostrando un'inedita confidenza, con molta cura e dedizione sistema alla meglio le ferite appena riportate dal suo Naruto-Kun...)
"Chissa perché è sempre così gentile con me..." - pensò per un attimo il biondo, seduto assieme a lei su una panchina. "Solo lei... solo lei mi vede in maniera diversa..." - rimuginò infine.
E non appena la corvina ebbe finito, Naruto si alzò lentamente, e senza voltare le spalle, la guardò bene bene negli occhi, e puntando con fiducia il pollice contro il suo petto, come al solito glielo disse.
"Non preoccuparti, Hinata... Io sarò l'Hokage, sai! E quando lo sarò, finalmente tutti saranno costretti a riconoscere la mia vera Forza."
Naruto... la guardò. Cosa avrebbe risposto, stavolta, la sua Forza? Le avrebbe sorriso ancora, come al solito!?
Oppure, dopo l'ennesima figuraccia, a sentir di nuovo parlare assurdamente di Hokage, avrebbe iniziato a ridere persino lei, come tutti gli altri?
"Facciamo del nostro meglio, Naruto-kun!" - rispose sintetica, ma esaustiva, la corvina, sorridendogli in maniera davvero incoraggiante.
E Naruto contraccambiò subito, tutto contento. Era un volto davvero solare, magnifico, e... innamorato.
"Chissà perché solo tu, non ridi mai a sentir parlare di Hokage..." - si domandò per l'ultima volta Naruto, smettendo scioccamente di dubitare - "Io... lo sento. Su di te, io posso davvero contrare..."
(Naruto ora è un vero guerriero, e trovando una nuova e inarrestabile determinazione, inizia ad allenarsi come non mai per diventare a tutti i costi l'Hokage...)
(.....)
"Non ce la farò mai... a battere Neji. Questo, è impossibile..." - valutò con insolita obiettività un frustrato Naruto Uzumaki, che però, a ragionar così, sarebbe di sicuro finito al mattatoio.
"Neji è tuo cugino, vero!?" - chiese ad Hinata nel giorno della fine, al solito campo di addestramento, sconfortatissimo.
"S-sì..." - rispose a testa bassa Hinata.
"Ed è davvero... così forte?" - cercò dunque di capirci qualcosa il biondo.
"S-sì..." - ripeté un po' mogia la corvina, lasciando intravedere, in apparenza, ben poche speranze.
"Capisco..." - sembrò rassegnarsi Naruto, sull'orlo del precipizio, e davvero vicino alla morte. Letteralmente.
Perché, fuor di metafora infatti, quello era il giorno che avrebbe potuto segnare il termine della sua vita. Perché fallendo miseramente il Nindo di mantenere la parola data di fronte a un intero stadio, per l'indelebile umiliazione subita avrebbe dovuto smetterla per sempre una buona volta, di giocare a fare il ninja e straparlare di Hokage. Perdendo così, per sempre... la sua Forza.
Hinata, tutto questo, lo sapeva, e si sentì pienamente responsabile, del suo crudele destino. Per questo voleva fare assolutamente qualcosa, a tutti costi, per volgere positivamente quella assurda situazione.
"Però, se ti impegni, tu sei in grado di batterlo..." - provò a raffazzonarsi inizialmente Hinata, in maniera non troppo convincente. E il biondo si mise scompostamente le braccia dietro la testa.
"Ahahah!... certo che posso batterlo, perché io sono forte!" - scoppiò assurdamente a ridere l'Uzumaki, fingendo in maniera stupida una sicurezza che, in quel momento, proprio non gli apparteneva.
Il suo scemo sogghigno, infatti, si tramutò presto in un debole risolino, e infine in un triste sospiro.
Si venne a creare, così, un terribile silenzio di tomba.
(( Ma Hinata, in ogni caso, stava ideando qualcosa di meglio, da dirgli... Ma qualcuno, nel frattempo, stava tramando qualcosa... ))
(.....)
"CI SIAMO stancati di tutto questo, Hiashi-sama!..." - si fece avanti un portavoce della casata cadetta - "Dopo quella sconfitta, voi non potete più tirarvi indietro!" - pretesero tutti, sinteticamente.
Ma lo Hyuga della principale passò oltre indifferente, credendo di non dover rendere conto di certe scelte alla casata secondaria.
Eppure, tuttavia, Ko (o chi per esso) arrivò irrimediabilmente con un rotolo in mano, e lo diede costernato a Hiashi.
"Ci siamo rivolti all'HOKAGE, questa volta!" - anticipò beffardamente il più anziano della cadetta, sapendo già bene cosa contenesse quello scottante documento.
Ma il padre di Hinata, invece, non lo sapeva. Eppure lo immaginava, e srotolò quel foglio in maniera davvero lenta, pregando iddio non ci fosse sul serio scritto quello che invece gli sarebbe toccato fare.
Hiashi... ebbe uno sguardo decisamente indecifrabile. Ogni finzione era infine crollata. E con essa sembrava... essergli crollato il mondo addosso.
E chissà che il Lampo Giallo di Konoha non stesse già usando la terribile dislocazione istantanea per... "uccidere" sua figlia.
(.....)
Hinata, nel mentre, inconsapevole, aveva finalmente trovato le parole giuste. Stava finalmente per dirle al bisognoso Uzumaki, salvandogli così, per la prima volta, la vita.
Ma QUALCUNO... qualcuno di superfluo e che non c'entrava nulla, qualcuno che dalla morte della moglie era cambiato fin troppo, e avrebbe davvero fatto meglio a non esistere, aveva infine deciso di fare la cosa più sbagliata di tutte, dividendoli e intervenendo così tempestivamente nella vita di suo figlio, non avendo capito mai nulla di lui e... uccidendolo letteralmente.
Perché, sì... per la rovina totale del mondo, non Hinata ma bensì Naruto, MUORE, trovando la fine in quel giorno. Nel giorno che sarebbe potuto essere, per tutti, un nuovo inizio.
Ma lei, pur vedendoselo morire davanti agli occhi (e che occhi!), non è rimasta come altri a piangere tutta la vita davanti a una tomba.
Lei c'ha le palle, ha continuato a correre senza mai arrendersi, e infine è tornata a dire al suo Naruto tutto ciò che doveva, scommettendo tutto su di lui.
Ma non fu, per egoismo. Lei sapeva col cuore... che scommettendo tutto su di lui, sarebbe stata la Salvezza del mondo intero.
Ed è con il cuore di una bambina, e non con gli occhi di un dio, che è stata riscritta la storia. Non in due schiocchi di dita, ma con due semplici parole dette in più.
"TU SEI davvero forte, Naruto."
( Oh, yeah... I am really strong. Because... you are my inner Strength. )
*****
Decide di TORNARE a pieni poteri!
Un volto completamente trasfigurato, e un orribile sigillo sulla fronte!
NARUTO la riconosce! Tutti dovranno riconoscerla!
E' lei, in realtà, la persona dietro la maschera!
(( p.s.: questo non è uno spoiler! Ma solo la fanfiction di un italiano medio, creata usando come base il capitolo 599, senza ancora avere la più pallida idea di cosa uscirà 600!
HINATA HYUGA (remake del cap.599 e speranzosa previsione del 600, a una settimana dalla sua uscita!)
Questa ragazza, invece, ha vissuto un Incubo.
*****
La piccola Hinata Hyuga non era proprio solita, a mettersi scompostamente a correre per strada. Non era decisamente da lei.
Eppure, oggi, lo stava sul serio facendo. E beh... ne aveva tutte le ragioni!
Perché oggi, era un giorno diverso. Un momento importante, e decisivo. Quello... della cerimonia di ingresso all'Accademia!
Infatti, dopo sei mesi che non aveva più potuto parlarci, avrebbe finalmente scoperto se Naruto aveva deciso sul serio di diventare un ninja. Proprio come lei.
O se, invece, di lei in sei mesi si era completamente dimenticato, e quella volta le aveva detto che voleva diventare Hokage così, tanto per dire...
(.....)
Hinata era finalmente giunta di fronte all'entrata dell'Accademia.
Mamma mia! C'erano un sacco di ragazzi agguerritissimi, c'era quasi d'aver paura!
E il brutto... e che Naruto lì non c'era proprio, e per il resto, di quelli, non ne conosceva manco uno, e loro, d'altra parte, non parevano essersi minimamente accorti della sua presenza.
La Hyuga dunque passò oltre, abbattuta e con sguardo basso, mentre Sasuke Uchiha la notò per un attimo, sospirando esattamente come lei, nel capire bene quanto fosse sola.
Il promettente moro, poi, notò anche un certo biondino, e scambiò con lui una smorfia grottesca e rivaleggiante. Mentre Hinata, pochi secondi dopo, ruotò leggermente il viso, ed ebbe subito come un sussulto.
Infatti, un certo ragazzo che lei conosceva, le era venuto incontro tenendo in mano un importantissimo documento.
Era... l'attestato di ingresso all'Accademia degli shinobi! Proprio il suo, di attestato di ingresso!
Era davvero Naruto, che in quell'istante le sorrideva in maniera davvero magnifica. Sembrava quasi dirle: "Ehi, che ti aspettavi?"
La corvina strinse un attimo in pugni, credendo di stare solo sognando, ma poi capì che era vero. E non si trattenne proprio più, battendo forte le mani, entusiasta.
Naruto, infatti, si ricordava ancora di lei. Era sempre il suo amico. La persona cara che aveva deciso di portare avanti, al posto suo, il bellissimo sogno di Hokage.
(.....)
"Naruto d'ora in poi abiterà qui." - affermò l'ex-Hokage Hiruzen Sarutobi - "Ma siete davvero sicuro..." - si rivolse un'ultima volta al Quarto, attualmente in carica - "...siete davvero certo che far crescere Naruto come un orfano, rimanga la soluzione migliore?" - cercò infine di farlo ragionare, inutilmente.
"Per ora, non c'è proprio altra soluzione..." - rispose il vedovo Namikaze - "Un jinchuuriki deve imparare a contare unicamente sulla sua forza." - blaterò senza capire - "Solo così, potrà un giorno essere in grado di controllare quel potere, superando l'assenza e la perdita di qualsiasi cosa..."
(( MA CHE CAZZO STAI FACENDO, MINATO!? COSA!? ))
Il Quarto e il Terzo, in ogni caso, da dietro un teleschermo, sembrano seguire spesso, e con costanza, i progressi dei giovani allievi shinobi. E quindi, anche di Naruto.
Oggi, in particolare, si combatte in gruppi da tre persone casualmente assortiti, e quello dell'Uzumaki è composto da Hinata Hyuga e Sakura Haruno...
(.....)
L'insegnate, nonché arbitro, stava per dare il via al combattimento a squadre.
"Che hai oggi, Hinata?..." - si preoccupò però notevolmente l'Uzumaki, senza badare per nulla a Sakura.
"Non posso lasciarti fare... una figuraccia." - decretò subito il biondo, con decisa immediatezza, proprio mentre il match era appena iniziato.
Naruto si parò quindi davanti a Hinata e Sakura, provando aggressivamente un grandioso bunshin no jutsu.
Tuttavia... la copia era così orrida che si afflosciò subito, dando così l'opportunità al suo avversario (Sasuke!?) di calciorotare dolorosamente il bersaglio giusto.
Ahi ahi! Che dolore... E che figura!
Ma, almeno, l'incontro era stato dichiarato concluso...
(.....)
(Hinata, però, è un vero amore, e mostrando un'inedita confidenza, con molta cura e dedizione sistema alla meglio le ferite appena riportate dal suo Naruto-Kun...)
"Chissa perché è sempre così gentile con me..." - pensò per un attimo il biondo, seduto assieme a lei su una panchina. "Solo lei... solo lei mi vede in maniera diversa..." - rimuginò infine.
E non appena la corvina ebbe finito, Naruto si alzò lentamente, e senza voltare le spalle, la guardò bene bene negli occhi, e puntando con fiducia il pollice contro il suo petto, come al solito glielo disse.
"Non preoccuparti, Hinata... Io sarò l'Hokage, sai! E quando lo sarò, finalmente tutti saranno costretti a riconoscere la mia vera Forza."
Naruto... la guardò. Cosa avrebbe risposto, stavolta, la sua Forza? Le avrebbe sorriso ancora, come al solito!?
Oppure, dopo l'ennesima figuraccia, a sentir di nuovo parlare assurdamente di Hokage, avrebbe iniziato a ridere persino lei, come tutti gli altri?
"Facciamo del nostro meglio, Naruto-kun!" - rispose sintetica, ma esaustiva, la corvina, sorridendogli in maniera davvero incoraggiante.
E Naruto contraccambiò subito, tutto contento. Era un volto davvero solare, magnifico, e... innamorato.
"Chissà perché solo tu, non ridi mai a sentir parlare di Hokage..." - si domandò per l'ultima volta Naruto, smettendo scioccamente di dubitare - "Io... lo sento. Su di te, io posso davvero contrare..."
(Naruto ora è un vero guerriero, e trovando una nuova e inarrestabile determinazione, inizia ad allenarsi come non mai per diventare a tutti i costi l'Hokage...)
(( A seguire, poi, nella mia lollosa visione, intravedo le ben note scene dell'esame di selezione dei chunin. Dal Naruto vs Kiba, fino alla decisiva "promessa del sangue"... ))
(.....)
"Non ce la farò mai... a battere Neji. Questo, è impossibile..." - valutò con insolita obiettività un frustrato Naruto Uzumaki, che però, a ragionar così, sarebbe di sicuro finito al mattatoio.
"Neji è tuo cugino, vero!?" - chiese ad Hinata nel giorno della fine, al solito campo di addestramento, sconfortatissimo.
"S-sì..." - rispose a testa bassa Hinata.
"Ed è davvero... così forte?" - cercò dunque di capirci qualcosa il biondo.
"S-sì..." - ripeté un po' mogia la corvina, lasciando intravedere, in apparenza, ben poche speranze.
"Capisco..." - sembrò rassegnarsi Naruto, sull'orlo del precipizio, e davvero vicino alla morte. Letteralmente.
Perché, fuor di metafora infatti, quello era il giorno che avrebbe potuto segnare il termine della sua vita. Perché fallendo miseramente il Nindo di mantenere la parola data di fronte a un intero stadio, per l'indelebile umiliazione subita avrebbe dovuto smetterla per sempre una buona volta, di giocare a fare il ninja e straparlare di Hokage. Perdendo così, per sempre... la sua Forza.
Hinata, tutto questo, lo sapeva, e si sentì pienamente responsabile, del suo crudele destino. Per questo voleva fare assolutamente qualcosa, a tutti costi, per volgere positivamente quella assurda situazione.
"Però, se ti impegni, tu sei in grado di batterlo..." - provò a raffazzonarsi inizialmente Hinata, in maniera non troppo convincente. E il biondo si mise scompostamente le braccia dietro la testa.
"Ahahah!... certo che posso batterlo, perché io sono forte!" - scoppiò assurdamente a ridere l'Uzumaki, fingendo in maniera stupida una sicurezza che, in quel momento, proprio non gli apparteneva.
Il suo scemo sogghigno, infatti, si tramutò presto in un debole risolino, e infine in un triste sospiro.
Si venne a creare, così, un terribile silenzio di tomba.
(( Ma Hinata, in ogni caso, stava ideando qualcosa di meglio, da dirgli... Ma qualcuno, nel frattempo, stava tramando qualcosa... ))
"CI SIAMO stancati di tutto questo, Hiashi-sama!..." - si fece avanti un portavoce della casata cadetta - "Dopo quella sconfitta, voi non potete più tirarvi indietro!" - pretesero tutti, sinteticamente.
Ma lo Hyuga della principale passò oltre indifferente, credendo di non dover rendere conto di certe scelte alla casata secondaria.
Eppure, tuttavia, Ko (o chi per esso) arrivò irrimediabilmente con un rotolo in mano, e lo diede costernato a Hiashi.
"Ci siamo rivolti all'HOKAGE, questa volta!" - anticipò beffardamente il più anziano della cadetta, sapendo già bene cosa contenesse quello scottante documento.
Ma il padre di Hinata, invece, non lo sapeva. Eppure lo immaginava, e srotolò quel foglio in maniera davvero lenta, pregando iddio non ci fosse sul serio scritto quello che invece gli sarebbe toccato fare.
"Mozione per destinare Hinata Hyuga alla casata secondaria (effetto immediato)."
MINATO NAMIKAZE
Hiashi... ebbe uno sguardo decisamente indecifrabile. Ogni finzione era infine crollata. E con essa sembrava... essergli crollato il mondo addosso.
E chissà che il Lampo Giallo di Konoha non stesse già usando la terribile dislocazione istantanea per... "uccidere" sua figlia.
(.....)
Hinata, nel mentre, inconsapevole, aveva finalmente trovato le parole giuste. Stava finalmente per dirle al bisognoso Uzumaki, salvandogli così, per la prima volta, la vita.
Ma QUALCUNO... qualcuno di superfluo e che non c'entrava nulla, qualcuno che dalla morte della moglie era cambiato fin troppo, e avrebbe davvero fatto meglio a non esistere, aveva infine deciso di fare la cosa più sbagliata di tutte, dividendoli e intervenendo così tempestivamente nella vita di suo figlio, non avendo capito mai nulla di lui e... uccidendolo letteralmente.
Perché, sì... per la rovina totale del mondo, non Hinata ma bensì Naruto, MUORE, trovando la fine in quel giorno. Nel giorno che sarebbe potuto essere, per tutti, un nuovo inizio.
Ma lei, pur vedendoselo morire davanti agli occhi (e che occhi!), non è rimasta come altri a piangere tutta la vita davanti a una tomba.
Lei c'ha le palle, ha continuato a correre senza mai arrendersi, e infine è tornata a dire al suo Naruto tutto ciò che doveva, scommettendo tutto su di lui.
Ma non fu, per egoismo. Lei sapeva col cuore... che scommettendo tutto su di lui, sarebbe stata la Salvezza del mondo intero.
Ed è con il cuore di una bambina, e non con gli occhi di un dio, che è stata riscritta la storia. Non in due schiocchi di dita, ma con due semplici parole dette in più.
"TU SEI davvero forte, Naruto."
( Oh, yeah... I am really strong. Because... you are my inner Strength. )
Thanks. Thanks for your eyes, my love...
*****
Decide di TORNARE a pieni poteri!
Un volto completamente trasfigurato, e un orribile sigillo sulla fronte!
NARUTO la riconosce! Tutti dovranno riconoscerla!
E' lei, in realtà, la persona dietro la maschera!
(( p.s.: questo non è uno spoiler! Ma solo la fanfiction di un italiano medio, creata usando come base il capitolo 599, senza ancora avere la più pallida idea di cosa uscirà 600!
Quindi, ovviamente, per me è giusto pubblicarla nella intima speranza di essermi calato nella mente di Kishi, e non mi assumo nessuna responsabilità, date le infime possibilità che si realizzi! ^_^
Se poi invece la fanfiction vi è piaciuta e sarà incredibilmente risultata una perfetta previsione, beh... un commento per esprimere la vostra esultanza è gradito!! :-D ))
p.p.s.: è sabato; la data di oggi fa testo rispetto all'uscita del cap.600 (mercoledì 5 settembre), e la FF non sarà soggetto di alcuna modifica dal momento della sua pubblicazione.Se poi invece la fanfiction vi è piaciuta e sarà incredibilmente risultata una perfetta previsione, beh... un commento per esprimere la vostra esultanza è gradito!! :-D ))
in fede ed evenutale genialità, vostro JackPortiero