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Autore: ELIZABETHD    01/09/2012    2 recensioni
Salve a tutti! eccomi con una nuova Wemma!
si svolge durante la terza stagione, tutto prosegue nella normalità, fino a quando, un giorno, inaspettatamente, tutto cambia, sconvolgendo la vita di molti.
non voglio anticiparvi troppo..leggete e fatemi sapere cosa ne pensate!
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Pillsbury, Will Schuester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Sai che noi due parliamo sempre di un futuro matrimonio ma non succede mai niente, beh Sue dice che dovrei essere moderna e chiederti di sposarmi ma..vuoi davvero stare con me? Mi vorresti come moglie?»
«Certo che lo voglio»
«Ma?»
«Io ti amo e lo sai. Ma se ci sposiamo che faremo quando avremo una casa e dei bambini? come reagirai alla saliva sul tuo golfino di cachemire preferito? Tesoro non si può controllare un’altra persona, e se questo fosse troppo per te?»
«Io, beh, lo sai, prendo sempre tutte le mie medicine, alcuni giorni va bene e altri giorni invece non va tanto bene, però, insomma, io..io, beh, faccio del mio meglio, si faccio il possibile, tutto il possibile..»
«Lo so, lo so bene tesoro, non è colpa tua se hai questa malattia, ma a volte la situazione sembra disperata»
«Beh, allora, ehm..Posso prometterti di guarire completamente? No. Prendere o lasciare. Lo sai sono così, sono una persona incompleta, piena di spazzolini, guanti di gomma e piena di tanto amore per te! Ma se questo non è quello che vuoi devi essere molto sincero con me e con te stesso, il prima possibile»
 
A questo pensava Emma mentre osservava Will, in coma, disteso in un letto d’ospedale.
Pensava alle ultime parole che si erano detti.
Le ultime ore erano state cosi confuse, Will aveva avuto un incidente d’auto, adesso era in ospedale, in coma, i medici andavano e venivano, Emma piangeva, i genitori di Will erano scioccati.
Era cambiato tutto cosi all’improvviso.
Cosa sarebbe successo se Will non si fosse più risvegliato? Non voleva pensarci, perché lei sapeva che Will ce l’avrebbe fatta. Lui doveva farcela!
Era ormai sera inoltrata quando i dottori tornarono a controllare Will.
«Signori, capisco il vostro dolore» disse uno di loro «ma stare qui tutta la notte non cambierà le cose, siete molto stanchi, fareste bene ad andare a riposare e tornare domani mattina».
«Io resto» disse Emma con decisione «voglio esserci se dovesse svegliarsi, voi andate» disse poi diretta ai Signori Schuester «siete stravolti e se dovessero esserci novità vi chiamo».
Emma non accettò un no come risposta, erano davvero distrutti e sconvolti, avevano bisogno di stare un attimo tranquilli.
Lei si sistemò sulla poltrona vicino al letto di Will, ma non chiuse occhio tutta la notte.
Continuava ad avvicinarsi a lui, a parlargli, a stringergli la mano, sperando che potesse sentirla.
Un dottore arrivò a fare un primo controllo verso le 7 del mattino.
«come va dottore? C’è qualche novità?» chiese Emma.
«Purtroppo nessun miglioramento, ma neanche nessun peggioramento, il che è positivo. Adesso bisogna solo aspettare».
Verso le 9 tornarono i genitori di Will e durante la giornata diverse persone vennero in ospedale, i ragazzi del Glee Club, il preside Figgins e Sue. Tutti erano molto tristi per quello che era successo, ma avevano la speranza, e questo era fondamentale per andare avanti.
Sul tardi arrivò anche la coach Beaste, che iniziò a piangere non appena vide Will, allora Emma decise di portarla a bere un caffè.
«è terribile Emma, davvero terribile» disse, una volta preso posto a un tavolo.
«Lo so» Emma stava cercando di mostrarsi il più forte possibile, ma era davvero difficile, era chiusa in quell’ospedale da un giorno, non era riuscita a parlare con nessuno e Will non dava segni di miglioramento. «I dottori dicono che dobbiamo avere pazienza, ma il tempo passa cosi lentamente e io sono terrorizzata» Emma scoppiò a piangere, aveva proprio bisogno di sfogarsi, di parlarne con qualcuno «la sera prima dell’incidente abbiamo anche avuto una specie di discussione e io poi l’ho evitato di proposito. Mi sento terribilmente in colpa Shannon, mi sono comportata da egoista, e se adesso lui non dovesse più svegliarsi?»
«si sveglierà, lo so! È un uomo forte e ce la farà!».
 
 
Una settimana dopo, Will non dava ancora nessun segno di miglioramento, Emma era sempre rimasta in ospedale, accanto a lui, praticamente viveva li, si era fatta portare un borsone pieno di vestiti di ricambio. Ma una sera la madre di Will iniziò ad osservarla e si rese conto che era dimagrita, pallida e senza forze, «Emma, ti senti bene?»
«Si, sto bene»
«Beh io credo che tu abbia bisogno di una pausa, non dormi bene da una settimana, e credo che tu sia sull’orlo di una crisi di nervi!»
«O no dormo benissimo anche qui, davvero!» disse Emma, in tono poco convinto.
«No Emma, stasera rimarrò io con mio figlio! Tu vai a casa a riposare!»
«Ma non ce n’è bisogno, davvero!»
«Emma, per favore, non voglio veder stare male anche te!»
«Ma..»
«Niente ma! Fila subito a casa! Non voglio vederti fino a domani mattina!»
La signora Schuester non permise a Emma di ribattere e la fece portare a casa da suo marito.
 
 
Arrivò nell’appartamento che condivideva con Will e dovette ammettere a se stessa che in effetti era distrutta. Quindi decise di farsi una doccia e di mettersi a letto. Non aveva cenato, ma non aveva neanche fame, erano giorni che non faceva un pasto decente, ma non le importava, adesso voleva solo dormire e riposare per essere in piena forma il giorno dopo.
Si mise a letto, ma non fu facile addormentarsi in quel letto vuoto, strinse a se il cuscino di Will e piano piano Morfeo la accolse tra le sue braccia.
Venne svegliata all’improvviso dal suono del telefono, guardò l’orologio, erano già le 9 del mattino.
Si alzò per andare a rispondere. «Pronto» disse con voce assonnata.
«Emma» era la mamma di Will «si è svegliato».
   
 
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