CAPITOLO I
-VOLI NOTTURNI-
Elora continuava a giocherellare con una delle sue ciocche di capelli, castani come le cortecce dei faggi, non badando ad Hermione, che invece continuava da circa dieci minuti a vagare per la stanza aprendo armadi e rovistando tra gli scaffali, in cerca delle ultime cose da mettere in valigia.
La stanza di Hermione era molto grande e nonostante questo, causa la
presenza di pile e pile di libri, sembrava uno sgabuzzino.
< Potresti anche darmi una mano invece che stare lì impalata ad
arricciarti i capelli, non credi? > sbraitò distrattamente Hermione
schivando una montagna di magliette appena stirate che caddero rovinosamente
per terra.
Elora scoppiò a ridere, incurante delle imprecazioni dell’amica che le
intimava di aiutarla a sistemare la camera, in tempo utile per l’arrivo di
Harry e dei gemelli.
< Ridi più piano Elly, se si svegliano i miei te li becchi te i
rimproveri!Mi hanno detto di fare meno rumore possibile…mi stai sentendo?! >
disse lanciando un cuscino all’amica ancora piegata in due dalle risate
< Elora!E’ tardi…e ti ricordo che non hai ancora preparato la tua
valigia! >
< Guarda che sono solo le undici, calmati Hermione!George ha detto che
saranno qui dopo mezzanotte, prima devono andare a prendere Harry a Privet
Drive! > riuscì a dire Elora asciugandosi le lacrime per le risate.
Hermione le lanciò un’occhiataccia
< Hai presente come guida Fred? >
Elly ripensò all’anno prima, quando le due avevano passato le vacanze nella
Tana con la famiglia Weasley. Ricordò le gare clandestine con la macchina
volante del signor Weasley, Fred e George vi prendevano parte regolarmente e
non si erano mai fatti beccare con le mani nel sacco.
< Secondo me non hai il coraggio di salire in macchina con uno scavezzacollo come me > disse Fred montando sulla vettura
Lei, dopo aver inarcato le sopracciglia incrociò
le braccia sorridendo maliziosamente
< Io paura di venire in macchina con te? >
fece poi non badando alla faccia di Hermione e alle raccomandazioni di George
< Elly, guarda, mio fratello è un matto, lascia
stare, neanche io guido come lui, per favore scendi >
Niente da fare
Elora era già salita e aveva chiuso la portiera
dietro di sé,non ascoltando neanche le parole di Harry, deciso più che mai a
non farle correre pericoli inutili.
< Almeno allacciati la cintura incosciente!
> le urlò Hermione vedendo scomparire all’orizzonte l’auto partita a gran
velocità.
Di quella notte Elora ricordava solo il grande senso di nausea che l’aveva assalita una volta rimesso piede a terra.
Ovviamente aveva sorriso a tutti facendo finta di stare benissimo, salvo poi correre in bagno una volta entrata in camera sua.
Piuttosto che dare soddisfazione a quella faccia da schiaffi di Fred, avrebbe fatto qualsiasi cosa.
< Si ho presente.. > rispose cominciando a raccattare la sua roba
sparsa per la stanza e a sistemarla nel grosso baule.
Non si era ancora decisa a dare un’occhiata alla lista del materiale da
comprare quell’anno e a dire il vero, neanche ci voleva pensare…il loro sesto
anno sarebbe stato sicuramente molto impegnativo.
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Come al solito riuscire a recuperare Harry non si era rivelata un’impresa
facile, neanche per i gemelli Weasley.
Suo zio Vernon, nonostante trattasse Harry con sempre maggiore rispetto
reverenziale , non sembrava ancora essersi rassegnato all’idea di avere un mago
come nipote, e che mago!Forse il più famoso dopo Colui che non deve essere
nominato, Harry Potter in persona.
Quello stupido babbano creava sempre un sacco di problemi, approfittando
della legge che impediva ai maghi di fare incantesimi contro babbani, e anche
quella volta, era riuscito a ritardare la loro partenza, facendo nascondere a
suo figlio Dudley la divisa da Quidditch di Harry.
< Siamo in ritardo, Hermione ci ucciderà > sospirò Ron guardando preoccupato l’orologio
Di colpo Fred frenò bruscamente facendo finire suo fratello contro il
finestrino, Ron ed Harry contro i sedili anteriori della vettura
< Ehi, ma ti è dato di volta il cervello razza di imbecille? >
sbraitò George seguito a ruota da Ron
< Sei impazzito per caso? > urlò massaggiandosi la fronte, mentre
Harry per l’ennesima volta si aggiustava gli occhiali con un incantesimo
< Ragazzi > disse Fred
guardando gli altri, sgomento < Ci siamo dimenticati di Elora, con lei siamo
in sei, non ci stiamo in macchina! >
All’unisono i gemelli ed Harry si voltarono a guardare Ron, era lui quello
di troppo
< E’ tutta colpa tua! > disse George
< Già, se non avessi insistito tanto per venire con noi adesso non
avremmo questo problema! > continuò Fred mettendo in moto la macchina.
< Ehi, si può sapere perché ve la prendete sempre con me? Io non sapevo
che ci fosse anche Elora, siete voi che ve la siete dimenticata > si difese
Ron indignato
Harry divertito dalla scena preferì non immischiarsi nella discussione,
preoccupato che Fred e George potessero decidere di riportare lui a Privet
Drive per liberare un posto a Elly.
Sapeva del debole che Fred aveva per lei e, anche se probabilmente non lo
avrebbe mai fatto, sapeva che l’idea di riportarlo dai Dursley per non lasciare
Elly senza posto, gli era passata per la testa.
Non facendo più caso alla discussione in corso, tirò giù il finestrino e
lasciò che il vento di fine estate gli scompigliasse i capelli, già abbastanza
spettinati di loro.
Guardò sotto il tappeto di tetti di una Londra già addormentata e riconobbe
in lontananza la casa di Hermione,l’unica che avesse la finestra della mansarda
aperta con la luce accesa.
< Siamo arrivati Ron, comincia a preparare qualche buona scusa da dire
in tua discolpa >
disse George aprendo la portiera e balzando nella stanza.
Hermione lo salutò distrattamente finendo di riporre i libri nello zaino
mentre Elora lo accolse con un abbraccio affettuoso
< Ciao ragazzi! > disse poi
affacciandosi alla finestra salutando gli altri
< Ciao Elly! > le disse Fred facendole l’occhiolino
Anche Harry si sporse per salutarla e nell’incrociare quegli occhi verdi
come i boschi quasi a Elly mancò il fiato, come le capitava sempre.
< Ciao Harry > disse mandandogli un bacio
< Ma chi c’è lì dietro….Ron sei te? > chiese poi scorgendo il più
giovane Weasley mentre cercava di nascondersi dietro il sedile anteriore
dell’auto.
Hermione sentendo il nome di Ron lasciò cadere la pesante valigia proprio
sul piede di George che la stava prendendo per sistemarla nel cofano.
Non badando alle imprecazioni del gemello la ragazza raggiunse Elora che
aveva iniziato a ridere come una matta nel vedere la faccia di Ron rossa quasi
quanto i suoi capelli.
Anche Harry rideva, non riuscendo a togliere gli occhi di dosso ad un Ron
sempre più imbarazzato
< Ronald Weasley?Cosa ci fai qui? > chiese Hermione in un misto tra
stupore e divertimento
< Ehm…ecco..io..cioè non è stata colpa mia…io non..cioè non sapevo che
ci fosse anche Elora e…vedi..io…sono davvero mortificato > cominciò a
balbettare Ron in difficoltà suscitando sempre di più l’ilarità generale.
Fred con molta tranquillità guardò suo fratello, indicandogli la portiera
< Le soluzioni sono due > cominciò
< O ti lasciamo qui, oppure ti infili nel portabagagli anche se
onestamente non so in che condizioni tornerai a casa, cosa preferisci? >
Ron inorridito all’idea di dover fare tutto il viaggio schiacciato tra
valigie e bauli guardò Elora e poi Hermione
< Scusate > disse
< Non possiamo lasciare Hermione qua a casa sua, e venirla a prendere
domani mattina? > propose suscitando l’ira della giovane grifondoro
< Che cosa?!?!? > tuonò Hermione
< Non se ne parla neanche, io ed Elora, come da accordi presi, saliremo
su questa macchina stanotte..è chi è di troppo a dover scendere! > aggiunse
porgendo l’ultima borsa di Elly a George che richiuse il cofano con un sonoro
CLANG!
Ron ed Hermione avevano cominciato una delle loro solite liti, Fred e
George li guardavano divertiti, mentre Harry continuava a ridere
< Ragazzi > disse Elly zittendo i due amici < Ho trovato la
soluzione > continuò
< Se speri che io rimanga qui guarda che ti stai sbagliando perchè io..
> cominciò Ron sulla difensiva, timoroso che Elora proponesse di lasciarlo
lì
< Tranquillo Ron, non mi fiderei a lasciarti tra i babbani tutto solo
> gli disse sorridendo
< Andrò con la mia Firebolt, tanto è notte fonda, non mi vedrà nessuno
> aggiunse imbracciando la sua scopa nuova di zecca
< Che cosa?! > chiese George
< Non se ne parla, è troppo pericoloso > si affrettò ad aggiungere
Fred .
Elora sbuffò
< Se sono sopravvissuta dopo essere salita in macchina sola con te posso
sopravvivere anche a questo, e poi ti dimentichi che sono la migliore
cacciatrice di tutta Hogwarts! >
Hermione non si prese neanche la briga di provare a dissuaderla..sapeva che
se Elly si era messa in testa una cosa non ci sarebbe stato verso, niente
l’avrebbe convinta a cambiare idea
< Fred ha ragione Elora, Silente non approverebbe, non in questi ultimi
tempi, non con le cose che sono successe di recente > le disse Harry
Niente da fare.
Ormai Elora era decisa a raggiungere la Tana sulla sua Firebolt
< Eh dai ragazzi,quando la smetterete di preoccuparvi così tanto per me,
so badare perfettamente a me stessa..e poi…so volare molto meglio di voi >
disse guardando Harry e facendo una pernacchia a Fred che ricambiò il versaccio
aggiungendo
< Infatti, scusa mi puoi ricordare chi ha vinto negli ultimi anni la
finale di Quidditch? >
La ragazza lo fulminò con lo sguardo
< E va bene > disse Harry prima che la situazione degenerasse
< Ma solo ad una condizione > aggiunse aprendo la portiera dell’auto,
balzando sul davanzale dell’ampia finestra
< Vengo con te > disse infilandosi la felpa che aveva legato in vita
< Ecco, mi sembra proprio una buona idea > disse Fred
< Già siamo molto più tranquilli > aggiunse George saltando in
macchina dopo aver aiutato Hermione a salire.
Elora era molto seccata
< Ma è mai possibile che non vi fidiate? >disse allontanando la sua
scopa dalle mani di Harry
< Eh dai Elly, sono più tranquilla anche io > le disse Hermione nel
tentativo di convincere l’amica
< E poi scusa, avrai l’onore di volare con uno dei più bravi cercatori
in circolazione > sbiascicò Ron sperando, per la sua incolumità, che Elora
accettasse.
Harry guardò Ron altezzoso
< Il “cercatore”, Ron > puntualizzò riuscendo poi a prendere la
firebolt dalle mani della ragazza
< Siete sempre i soliti > si rassegnò Elora lanciando un’occhiataccia
ad Harry
Ron tirò un sospiro di sollievo e anche i due gemelli si tranquillizzarono
< E’ ok allora,ci vediamo alla Tana > disse George
< E mi raccomando Harry, se succede qualcosa a Elora ti useremo come
cavia per una delle nostre nuove invenzioni > lo ammonì Fred mettendo in
moto l’auto e sparendo a gran velocità.
Il giovane cercatore montò sulla scopa e si voltò verso Elly che, sempre
con le braccia incrociate,lo guardava torva
< Non finisce qui Potter, lo sai vero? > disse minacciosa.
Lui rise, quando faceva l’offesa era ancora più bella
< E dai monta su, smettila di fare la capricciosa > ripetè Harry
divertito
< Ah, non solo pretendi di venire con me, come se non sapessi volare,ma
vuoi anche guidare TU la MIA scopa! > disse squotendo la testa.
Poi vedendo l’espressione sempre più divertita dell’amico aggiunse montando
sulla firebolt dietro ad Harry < Non la passi liscia stavolta >
< Ah, tieniti forte, noi cercatori voliamo piuttosto veloce. .> disse
lui provocandola di proposito
< Sta a sentire, guarda che io… > non potè finire la frase perché,
con uno scatto veloce, la firebolt prese il volo, partendo veloce come il
vento.
Lu colta alla sprovvista per evitare di precipitare rovinosamente si
dovette aggrappare ad Harry, stringendosi forte alla sua schiena
< Sei un disgraziato! > gli urlò rimanendo saldamente incollata a lui
mentre prendevano quota ad altissima velocità.
Harry rise di nuovo voltandosi a guardare Elora, che sembrava essersi
finalmente ripresa dallo shock iniziale
< Tutto bene? > le chiese sicuro del contrario
Lei fu seriamente tentata di mettergli le mani addosso ma preferì non
correre rischi, avrebbero potuto perdere il controllo della scopa
< Aspetta che mettiamo piede a terra e vedi > gli rispose con una
pernacchia
Anche se non lo voleva ammettere era contenta che Harry fosse con lei.Un
po’ perché fare tutta quella strada da sola sarebbe stato molto noioso, un po’
perché adorava stare con lui.
Quando era con Harry si sentiva al sicuro, protetta, aveva la certezza che
niente avrebbe potuto farle del male.
Una folata di vento gelido la fece rabbrividire per qualche istante, in
effetti era stata una stupida a non mettersi qualcosa di più pesante addosso
< Hai freddo? > le chiese Harry che aveva avvertito il tremito della
ragazza
Elora scosse la testa < Freddo?No tranquillo > mentì
< Sei sempre la solita eh!Lo vedo che hai la pelle d’oca > disse
guardando sotto di sé.
Vide la brughiera illuminata solo dai raggi della luna, una vasta distesa
d’ erba ritagliata da bassi muretti coperti di muschio
< Che stai facendo? > chiese Elora vedendo la scopa perdere
lentamente quota
< Perché stiamo scendendo, non è prudente volare così bassi Harry >
In breve furono a terra.
< Ebbene? > chiese Elly, una volta scesa dalla firebolt
Harry la guardò per qualche istante.
< Se ti faccio venire qualche malanno come credi mi combineranno Fred e
George? > disse, togliendosi la pesante felpa rossa e oro con una grossa H
cucita sul davanti
< Ma che fai?Rimettiti la felpa Harry, non essere ridicolo > disse
lei cercando di fermarlo, inutilmente
< Dai mettila, starai benissimo con i colori dei Grifondoro > le
disse porgendogliela
< Una Corvonero convinta come me, che indossa una felpa dei Grifondoro? >
chiese lei ridendo, prendendola dalle mani di Harry
< E’ un po’ grandina che dici? > aggiunse poi guardando le maniche
più lunghe del suo braccio di cinque dita
Harry si ritrovò a pensare quanto sarebbe stato bello se anche Elora fosse
stata una Grifondoro come loro.Non che mancasse la presenza femminile nella
loro casa, anzi. Calì, Lavanda, Ginny, la stessa Hermione erano forse tra le
ragazze più carine della scuola, ma Elora era diversa.
< Bè, che hai da guardare lì impalato? > chiese schioccando le dita
Harry tornò in sé
< Stai benissimo, mai pensato di cambiare casa? > le chiese
rimontando sulla scopa
Elora lo guardò con una smorfia
< Scherzi?Io sono una Corvonero fedelissima alla bandiera! > rispose
portando la mano destra sul cuore
Harry inarcò le sopracciglia e poi si guardò intorno per verificare che non
ci fosse nessuno nei paraggi
< Dai sali, cacciatrice fedele alla bandiera! >
Elora si strinse nella felpa di Harry e salì dietro di lui sulla sua
firebolt che prese subito il volo.Era strano indossare la sua felpa, aveva il
profumo della sua pelle.
Appoggiò la testa sulla sua schiena e gli cinse la vita con le braccia
tenendosi stretta a lui.
Chiuse gli occhi e scivolò presto in un sonno profondo,senza sogni.
Harry mise una mano su quelle di lei che si incrociavano sul suo petto e le
accarezzò dolcemente…sentirla vicina era una sensazione indescrivibile, poteva
avvertire il battito del suo cuore così vicino al suo, percepiva il suo respiro
regolare…perché quella cocciuta e presuntuosa Corvonero lo faceva sentire in
quel modo?
O meglio…
Perché gli aveva fatto perdere completamente la testa?
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George si voltò per verificare se Ron ed Hermione si fossero addormentati
< Certo che quei due sono proprio carini insieme eh, Fred? > disse il
gemello indicando i due che si erano addormentati l’uno tra le braccia
dell’altro.Anche Fred si voltò per guardarli
< Già se solo fossero un po’ meno stupidi da continuare a nascondere i
loro sentimenti > commentò a voce bassa
L’altro annuì e tirò fuori un foglietto di carta dalla tasca
< Allora, abbiamo già raccolto un bel po’ di galeoni, se le cose
continuano così facciamo un bel po’ di soldi vedrai…tu su chi hai scommesso?
> chiese George non vedendo il nome del fratello nella lista
< Io devo ancora decidere > rispose Fred pensieroso
< Stai scherzando? > chiese l’altro sbigottito
< No, dico davvero.Secondo me potrebbero finire col mandare anche Harry
tra i Grifondoro scelti >
George scosse la testa
< Scherzi?!Silente non gli farebbe mai correre questo pericolo…tutti
quelli che hanno scommesso su Harry perderanno vedrai >
Fred continuava a rimanere perplesso
< E’ MIA!PARATA! >Urlò Ron facendo sobbalzare i due gemelli
< Quel cretino parla anche nel sonno adesso? > fece George ripresosi
dallo spavento
< Piuttosto, che non sentano quello che stiamo dicendo.Se vengono a
sapere delle nostre scommesse siamo rovinati, se mamma e papà lo scoprono
stavolta siamo davvero nei guai > fece Fred a voce bassa stando ben attento
a non svegliare i due piccioncini.
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Ginny si svegliò di soprassalto.
Qualcuno stava bussando alla porta.
Si era addormentata sul tavolo della cucina come al solito, dimenticando di
lasciare la porta di casa aperta per far tornare i suoi fratelli.
Finalmente avrebbe rivisto Harry, dopo un’estate intera senza di
lui.Quell’anno Silente si era raccomandato che Harry rimanesse dai Dursley,
dove Voldemort non avrebbe potuto fargli del male.
E’ così aveva fatto.
Si era preparata tutta la sera per fare bella figura al suo arrivo e ora
finalmente lo avrebbe riabbracciato.
< Chi è? > chiese accostando l’orecchio alla porta di legno scuro
< Ginny sono io, Harry > fu la risposta da fuori
Elettrizzata all’idea di avere Harry a pochi passi da lei aprì la porta
raggiante…di tutte le cose che avrebbe desiderato vedere quella era sicuramente
l’ultima.
Harry…il suo Harry…a pochi passi da lei che teneva tra le braccia una
ragazza profondamente addormentata che indossava la sua felpa…e cosa ancora
peggiore quella ragazza era Elora Morgan?!?
Non poteva credere ai suoi occhi.
Soffermò il suo sguardo su come lei fosse stretta a lui, le braccia intorno
al suo collo,il volto appoggiato al suo petto…
< Scusa Ginny, posso entrare? > chiese Harry un po’ in imbarazzo
Ginny chiedendosi perché continuava a rimanere lì impalata come uno
stoccafisso si scostò per farlo entrare
< Dove sono gli altri? > riuscì a chiedere cercando di ricomporsi il
più possibile
< Sono con la macchina, io sono venuto con lei sulla sua Firebolt perché
non c’era posto sull’auto…i tuoi fratelli hanno fatto confusione come al solito
e si sono dimenticati di Elora > disse Harry, ignaro che la colpa fosse
proprio di Ginny.
Aveva fatto un incantesimo di memoria a Fred e a George, sperando che si
dimenticassero di andare e prendere Elora…non aveva considerato però, che Elly
potesse essere da Hermione
< Oh capisco > disse lei abbozzando una specie di sorriso
< Io li aspetto, non vorrei mai che rimanessero chiusi fuori >
continuò poi
Harry cominciò a salire le scale stando attento a non fare troppo rumore,
benché i gradini scricchiolassero sotto i suoi piedi ad ogni passo
< Ehm, Ginny scusa > chiese fermandosi a metà scala < Dove dorme
lei? >
Ginny rispose senza pensare
< Non so, onestamente non le abbiamo preparato un letto… > mentre
pronunciava quella frase si rese conto di quello che le sue parole avrebbero
potuto causare, ma quando tentò di rimediare era ormai troppo tardi..
< Ok, non c’è problema, userà il mio letto, io dormirò sul tappeto,
tanto sono abituato a ben peggio >
Ci mancava solo questa, pensò Ginny, ora quei due avrebbero anche dormito
nella stessa stanza..le sembrava un incubo!
< Buona notte a domani! > la salutò Harry risalendo le scale.
Arrivato a quella che era ormai diventata la sua stanza, aprì la porta col
piede senza fare rumore e d entrò.
Era tutto buio.Solo i raggi della luna che entravano dalla finestra,
rischiaravano la camera, tappezzata di poster della sua squadra di Quidditch
preferita.
Posò delicatamente Elora sul letto, coprendola poi con la sottile coperta
di cotone azzurrina.
Aveva ancora la sua felpa addosso..sarebbe rimasto tutta la notte a
guardarla dormire se il sonno non avesse cominciato a farsi sentire.
Aprì l’armadio e tirò fuori un altro cuscino, prese un’altra coperta e li
appoggiò ai piedi del letto, poi tornò a guardare Elora profondamente
addormentata.
Si chinò su di lei e le baciò la fronte piano, per non rischiare di
svegliarla
< Buona notte Elora > disse poi rimboccandole la coperta.
Rimase a guardarla ancora per un po’, poi vinto dal sonno si coricò sul
tappeto addormentandosi poco dopo, cullato dai soli raggi della luna.