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Autore: franceskik    02/09/2012    3 recensioni
E tu tornerai, con il suo sapore tra le tue labbra, il suo odore nel tuo collo, con i suoi baci sul tuo corpo.
Toccherai la mia pelle con le stesse mani che hanno accarezzato il suo seno.
La tua voce mi sussurrerà "Ti amo", dopo aver urlato gemiti di passione quando lei era in ginocchio davanti a te.
LARRY.
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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<< Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce.>>
-B.Pascal-





Lo bacio, facendo incrociare le nostre labbra come pezzi di puzzle costruiti per esser composti insieme.
Si scontrano i sorrisi, gli occhi luccicano, come la prima volta: stesse emozioni, stessi brividi, stessa eterna paura.
Ha il suo sapore, ha quel profumo odioso e acido nel collo, riesco a sentirlo: percepisco che non odora di vaniglia, di fresco, come fa di solito.
Mi scosto velocemente, quasi con gli occhi fermi in un punto sospeso, immersi nel vuoto, mille flash-back, odiosi ricordi.
_Sei stato con lei._ Sospiro. _Tu l'hai scopata prima di venire qua, Louis._ Sgrano gli occhi, il respiro si affanna, il cuore accelera. _Continui a farlo, continui a tradirmi Louis._
Alzo la voce, inclino la schiena, la prima lacrima solca il volto.
E' un suono amaro quello del suo silenzio. Un rumore morto di conferme, parole non dette che non fanno altro che sorridere ed annuire alla mia supposizione.
_Harry, mi costringano a farlo, sai che.._
Troppe parole, troppe promesse, troppe scuse che si scagliano contro il mio dolore, che si frantumano contro la corazza difensiva che ho dovuto costruire intorno a me.
_No Louis, non ti costringono a scopartela. Non ti obbligano a portartela a letto, è una tua scelta._
Le mani coprono il volto, non voglio, non devo mostrarmi debole davanti a te, non posso piangere e cadere di nuovo. "Resisti" continuo a ripetermi invano.
_Harry..._
Allunghi la mano, la stessa mano che ha accarezzato il suo volto truccato, che ha massaggiato il suo corpo esile, la stessa mano che poi ha asciugato le mie lacrime.
Mi sposto velocemente, con gli occhi gonfi di dolore, le labbra rosee, la testa che potrebbe scoppiare da un momento all'altro.
_Vattene Louis._
_Harry ascoltami non fare il bambino._
"Non fare il bambino."
Con che fottuto coraggio mi dici di non fare il bambino? Come puoi, venire in casa mia a criticare la mia gelosia?
Scende una lacrima, non posso trattenermi, ho superato il limite.
_Va via. Vattene Louis, vattene cazzo, va via dalla nostra casa._
I tuoi occhi cercano i miei, ti prego non guardarmi così, mi stai solo uccidendo, stai peggiorando le cose, perchè non vuoi capirlo Lou?

Sento la porta sbattere, rintuona quel rumore nel silenzio di trecento metri quadrati. Sono rimasto solo, ancora.
Appoggio la schiena al muro, scivolando fino a sedermi sul pavimento ghiaccio, sul marmo dove proprio noi, abbiamo fatto l'amore.
Mi porto le mani a coprire gli occhi, catturare le lacrime, impreco contro questa fottuta debolezza che mi distrugge, non mi riconosco più.
Io non sono un bambino, io non sono un bambino, io non sono un bambino.
Sono un normale ragazzo che vuole amare alla luce del sole, che vuole poter baciare il suo ragazzo con le goccie di pioggia che gli dipingono il volto.
Sono un normale ragazzo che vuole respirare aria pura, non inquinata di bugie, ricatti, minaccie e soldi.
Vuole poter possedere tutto ciò che lo rende felice, vuole che il collo del suo ragazzo sappia di lui, non di una stupida donna che non lo merita.
Io sono un normale ragazzo, non sono un bambino cazzo, non lo sono.

I singhiozzi impediscono quasi un respiro regolare, le lacrime ormai hanno lucidato il mio viso, gli occhi sono talmenti gonfi che fa male tenerli aperti.
Tengo la testa tra le gambe, le braccia a coprire i ricci, quasi dovessi proteggermi.
Proteggermi da questa casa: piena di noi, di ricordi, di notti proibite, di baci rubati, di promesse sussurrati, piena dei nostri "Ti amo".
Non sono un bambino, non so neppure perchè continuo a piangere.
Sei tu quello sbagliato, sei tu quello che promette e non mantiene, sei tu che continui a tradirmi, sei tu che riempi i miei pensieri, sempre e soltanro tu.
E io sono qua, debole più che mai, a respirare l'aria della casa che abbiamo comprato quando mi avevi promesso che saremmo andati a vivere insieme.
Ho ancora il suo profumo nel naso, sembra non andar via, sembra lacerarmi i polmoni.

E impreco contro di me, contro ogni mia insicurezza, ogni mio gemito, ogni mio sentimento.
Ho deciso io questa vita, ho permesso io che andasse così, e sai una cosa Louis? Se solo tu tornassi, non riuscerei a resistere, e cadrei tra le tue braccia, ancora.
E allora piango, e il petto si muove a ritmo con i singhiozzi e continuo a ripetere a me stesso che devo reagire, che devo sorridere, devo essere me stesso.

Ma non sono me stesso, se tu non sei qui: vicino a me, se non mi accarezzi il volto, non sono me stesso se non assaporo le tue labbra.

E non sono un bambino Louis.
Non puoi pretendere di far ciò che vuoi, di scoparti Eleanor e baciare me, non puoi pretendere di vivere due vite.
Non puoi aver paura e addossare le tue colpe su di me, dandomi dell'immaturo, dicendo che non capisco.
Capisco tutto Louis, sono abbastanza grande ormai, da comprendere che ho oltrepassato la mia linea di confine.

E tu tornerai, con il suo sapore tra le tue labbra, il suo odore nel tuo collo, con i suoi baci sul tuo corpo.
Toccherai la mia pelle con le stesse mani che hanno accarezzato il suo seno.
La tua voce mi sussurrerà "Ti amo", dopo aver urlato gemiti di passione quando lei era in ginocchio davanti a te.

E a volte vorrei tanto prendere la prima ragazza che passa, farmi fare il servizietto e riportarti la sua ciocca di capelli lunghi a casa.
E poi vederti piangere e soffrire, imprecare di dolore, logorarti di gelosia.
Vorrei urlarti "Devi capire Louis, devo fare l'etero, non fare il bambino."

Ma non sono così stupido da vendicarmi, non sono così cattivo.
Scoppieresti a piangere in silenzio sotto la doccia con l'acqua che si miscela alle lacrime, riuscirei a sentire i stuoi singhiozzi e starei ancora più male al pensiero di farti soffrire.

Vedi Louis?
Abbiamo due caratteri diversi, e hai ragione, forse la colpa è mia:
Mi sono illuso che forse, l'amore, avrebbe potuto cambiarti.
E' stata colpa mia, quando ho permesso ai tuoi occhi di trafiggere i miei, quando ti ho lasciato entrare nella mia vita in punta di piedi.
E' colpa mia: quando mi illudo, ancora oggi, con le lacrime agli occhi, che le persone possano cambiare.
Cambiano le circostanze, le reazioni che ne derivano, ma non il carattere delle persone, quello non cambia, non cambierà mai.

E piango di rabbia, di dolore, di delusione.
Forse è la fine, forse no.
Non c'è certezza nella mia vita, non c'è sintomo d'amore vero, di gesto quotidiano.
E' tutta una fottuta recita.

Sento il campanello rintuonare nella stanza.
Ho paura tu possa sbucare, baciarmi e sussurrarmi "Ti amo"
Questa volta non cadrò tra le tue braccia, non ci ricasco Louis. Non ancora, non posso permettermi di tornare a soffrire, potrei non saper affrontare l'ennesimo dolore.
Conosco il mio carattere: adesso sono diventato troppo debole, basta Louis, è arrivato il momento in cui io divento il tuo bellissimo ricordo.
Non saprò tornare a sorriderti, ho giurato a me stesso di restare in piedi, fingere davanti alla telecamera, ridere di fronte al vostro bacio, tornare ad essere il tuo buon vecchio amico.
Basta.


Apro la porta: Non vedo altro, se non l'azzurro dei tuoi occhi.
Non c'è mare, nè cielo che possa comparare il blu del tuo iride. Perdo un battito, ma resisto.
Mi asciugo le lacrime. Restiamo immobili.
_Sono rimasto qui fuori, non puoi cacciarmi Harry._
La tua voce trema. Il tuo labbro inferiore barcolla, il tuo occhio inizia a gonfiarsi, ma so resistere.
_Io ti amo Harry, non puoi mandarmi via, non puoi._
E sì che posso.
Posso come vendetta a tutte quelle volte che tu, mi hai lasciato solo.
Posso farlo: così da liberarmi, da vivere un futuro normale.
Posso farlo: per disintossicarmi del tuo amore.
Certo che posso mandarti via.
Scende una lacrima a coprire la tua guancia destra, una subito dopo più veloce che scorre in quella sinistra.
_Scusa, mi dispiace Harry._
Il tuo ennesimo insignificante "scusa." Poi ricommetterai lo stesso errore, ed altro "scusa." Non sono io il bambino, Louis.
E cadi giù, ti pieghi sulle ginocchia, con le testa fra le mani ed inizi a piangere.

Prometto a me stesso che devo resistere.
Questa volta ce la farò, saprò dirti di "no", saprò mandarti via dolorante, come molte volte tu, hai fatto con me.
_Scusa..._ sibili ancora, tra un respiro e l'altro, un singhiozzo e l'altro.
Tengo lo sguardo abbassato, ti osservo piangere, sei quasi dispiaciuto di mostrarti debole, ma io resisto.

Si sente solo il rumore del tuo pianto, il sibilo del tuo sfogo.
_E' solo che..._ e prendi fiato, ormai sei sull'orlo di una crisi. _Solo che mi sento così inferiore a te, Harry..._
E scoppi.
Scoppi con le lacrime che ti inondano il volto, lo stomaco che si muove convulso, il cuore in mano.
Come un bambino che perde la madre, come la madre senza il figlio.
Scoppi forse, di troppe lacrime represse.

E questa volta non resisto, cado a terra, mi accascio vicino a te, e sì, per l'ennesima volta ci ricasco.
_Tu non sei inferiore a nessuno Louis._ Ti abbraccio, facendo appoggiare la tua testa sul mio petto caldo, iniziando a lacrimare lentamente, in silenzio, non devi sentirmi.
Restiamo lì: solo noi due, ancora insieme, nonostante tutto.

Vedi Louis, le persone non cambiano, non lo faranno mai.
Io, sarò sempre qua, col cuore in mano, pronto a tornare a baciarti, qualsiasi dolore tu possa causarmi.
Perchè so, che arriverà un giorno, in cui sarò fiero di tutte le lacrime versate.







Eccomi qua.
Premetto, non so perchè abbia scritto questa os: Non sto molto bene in questi giorni, ho la necessità fisica di sfogarmi così, ho preferito buttare giù qualcosa.
Forse è un po' un caos, anzi, quasi certamente; ma ripeto, l'ho scritta più per bisogno.
C'è molto di me in questa os purtroppo, credo davvero, che se c'è un amore predominante, nessun ostacolo possa essere così difficile da superare.
E contro la nostra volontà, spesso, si ricade nella trappola anche cento volte.
(Ecco, questo non c'entra molto, ma sentivo il bisogno di scriverlo.)
Bene, detto ciò vi lascio in pace e vi ringrazio della lettura.
Se vi va, lasciatemi anche un minuscolo ed impercettibile commento, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate :)
Vi ringrazio.
La vostra Fra.

ps: Su Twitter sono 
https://twitter.com/Hopeinabetterfu se vi va seguitemi, ma ditemi che siete "quelli di EFP", almeno vi seguo! Seguo molte persone che non mi seguono, quindi è un problema seguire nuovi account, ma unfollowerò qualcuno per i miei pochissimi lettori.
Molti di voi già mi seguono e si complimentano,non so quanto possa amarvi, seriamente.

GRAZIE.
GRAZIE DI CUORE.
  
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