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Autore: Koizora    02/09/2012    3 recensioni
Tutto ebbe inizio da una vecchia foto, rovinata e consunta dal tempo, che racconta una grande amicizia tra due giovani maghi.
Genere: Fantasy, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Potter, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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La foto era rovinata, i bordi  accartocciati, strappata in numerosi punti e segnata dalle pieghe, poiché era stata custodita per molto tempo nelle tasche dei pantaloni. Nonostante ciò, l’immagine era nitida e facilmente visibile come per effetto di un incantesimo; logico che ci fosse, essendo una foto magica!  Sullo sfondo si intravedeva la sagoma di un castello con torri e guglie, mentre in primo piano vi erano due ragazzi che, sorridendo e ammiccando, si abbracciavano. Il primo era alto e smilzo , con capelli scuri e spettinati e sul viso un paio di occhiali; l’altro invece era magro, con lunghi capelli, occhi neri e l’aria trasandata. Una lacrima cadde sulla foto e l’uomo che la reggeva sospirò stancamente. Erano trascorsi molti anni, eppure Sirius Black ancora ricordava il momento in cui era stata scattata. Era al sesto anno e gli esami erano appena terminati; lui e James avevano sostenuto l’ultima prova, Incantesimi, e si stavano godendo  il meritato riposo. James... il solo pensiero di lui riaprì una profonda ferita  nel suo cuore, riportando a galla tanti ricordi sepolti e dimenticati.

… Erano al quinto anno e, come accadeva spesso, stavano ritornando al loro dormitorio dopo una passeggiata notturna; questa volta si erano spinti nella Foresta, girovagando fino alle prime luci dell’alba. Ormai era facile la trasformazione e la forma animale li proteggeva da tanti rischi. Nella foresta potevano muoversi tranquillamente, senza pericolo di essere scoperti. D’altra parte, chi mai avrebbe riconosciuto in un cane e in un cervo due studenti? Nascosti sotto il mantello, James e Sirius raggiunsero la sala comune di Grifondoro e si sedettero nelle due poltrone vicino al fuoco, le loro preferite. Entrambi ridevano ripensando alla giornata trascorsa e ai mille scherzi fatti, soprattutto contro il loro nemico giurato, il serpeverde Piton.  “Ahahah!” rideva Sirius. “Oggi ho dato una bella lezione a Mocciosus durante Trasfigurazione.  Con quella fattura allungante il naso gli è cresciuto di dieci centimetri!“
“ Sai Felpato, così gli hai fatto un favore” disse James sghignazzando, “Almeno adesso potrà scrivere anche con quello”.
I due giovani continuarono a ridere e chiacchierare per un po’, scambiandosi pensieri e raccontando i loro numerosi scherzi. Dopo un po’ Sirius disse :” Ehi Ramoso, sai che quello sfigato di Piton ha una cotta per Lily Evans?”
“Che cosa?!” esclamò James, “Lui con Evans? Spero che la ragazza abbia gusti migliori"
“Non essere geloso Ramoso...”
“Io geloso? No, sono solo disgustato”.
“ Guarda che ti conosco come le mie tasche e ti dico che anche tu ti sei innamorato di quella ragazza. Però devo ammettere che non è niente male...”
“Giù le mani da lei!"
 “Ehi ora non ti scaldare, scherzavo. È troppo innocente per me, sul serio. Non è il mio tipo.”
“E quale sarebbe il tuo tipo?”
“Diciamo più spericolata, sexy e aggressiva.”
“Lily è sexy!“ esclamò James. “Comunque hai ragione su una cosa. Tu ormai mi conosci molto bene.  Sai che sei il migliore amico che abbia mai avuto?  Se un giorno avrò un figlio, voglio che tu sia il suo padrino. Non c’è persona migliore per quel ruolo“.
“Avrai un figlio?  Chi mai si sposerebbe con te?”
James rise e per vendetta tirò un cuscino in faccia a Sirius. I due rimasero per un po’ in silenzio, poi Sirius chiese :” Che nome daresti a tuo figlio?”
James ci pensò un po’, poi disse:” Harry.”
“Mi piace” disse Sirius.
James sorrise, poi si stirò e decise di andare a letto. Domani aveva gli allenamenti di Quidditch e doveva essere in forma per vincere la Coppa; Sirius lo seguì . Messi i pigiami, entrambi si infilarono sotto le coperte.
“ Notte Sirius” disse James.
“ Notte...” rispose Sirius. Poi aggiunse “...amico mio”.

Con uno sforzo immane, Sirius si costrinse a chiudere tutti i ricordi in un luogo lontano della mente; non era saggio indugiare su essi. Ogni volta si apriva una cicatrice che si rimarginava sempre più lentamente. Con un sospiro, Sirius si lasciò cadere sul letto della sua stanza, al numero dodici di Gridmuld Place. Posò la foto sul comodino accanto a lui e guardando James sorridente si addormentò, pensando al solo, unico e grande amico della sua vita.   
  
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