Dinner and a Show
Alla
piccola Ella erano concesse poche gioie nella vita, perciò lei le assaporava
tutte.
Nella sera buia, la grande casa era
silenziosa. La matrigna e le sorellastre erano nascoste nella vasta sala da pranzo
a banchettare con arrosto di maiale, patate burrose e verdure fresche. La
stessa Ella aveva dato una mano a preparare quella cena deliziosa, ma non le
era permesso di unirsi alla tavola. Era stato così fin da quando suo padre era
morto, tre anni prima.
La cuoca era gentile, e finse di
guardare da un’altra parte mentre quella bimba abbandonata di dieci anni
infilava in tasca un po’ di pane, del formaggio e una mela.
« Andate pure, signorina Ella, ce la
faccio da sola con i piatti » disse la vecchia, sospingendola verso la porta di
servizio.
Ella sogghignò e afferrò il mantello
mentre usciva.
Corse attraverso i giardini, si
arrampicò sul vecchio steccato di legno e poi su per la collina. Lassù in cima,
spiegò il mantello a terra e si sedette ad aspettare.
Era la più bella vista del regno. Il
castello era un unico blocco stagliato contro l’orizzonte, e di notte le stelle
si distendevano vaste e illimitate di fronte a lei. Era buio, le uniche luci
venivano dalla luna, dalle stelle e da una lucciola occasionale. Però non
sarebbe stato così a lungo.
Ella sbocconcellò la sua ‘cena’
nell’attesa. Non dovette aspettare per molto. Perché oggi era l’undicesimo
compleanno del Principe, e la ragazzina non riuscì a trattenere una risata
deliziata al primo scoppio e al primo ruscello di fuoco colorato che illuminò
il cielo notturno.
Per un po’, Ella riuscì a dimenticare i
suoi problemi, a fingere che quello spettacolo incredibile fosse solo per lei.
Forse, un giorno, lo sarebbe stato davvero...