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Autore: Fiery    17/03/2007    5 recensioni
Sulle note di "Favola" dei Modà, un racconto ad una bambina che rivivrà la stessa favola... perchè tutti, almeno una volta, hanno desiderato di far parte di una favola. *-*
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ti racconto una favola

Ti racconto una favola

 

-E’ ora di andare a dormire.- disse una donna dai capelli mossi di un castano lucente e occhi ambrati ad una bambina ed un bambino di circa dieci anni, -Domani è un giorno importante.

 

-Howgarts è bella?- chiese la bambina mettendosi sotto le coperte e legandosi per bene le due codine castane, la frangetta spettinata che le ricadeva sulla fronte dolcemente e le lentiggini che le caratterizzavano il nasino all’insù.

 

-Molto, Armony.- rispose la madre sistemandole le coperte e sedendosi sul letto, -E’ il posto più bello al mondo.

 

-Lì hai trovato papà.- affermò il bambino nell’altro lettino, mostrando degli occhi azzurri e una capigliatura rossa. Le lentiggini caratterizzavano anche lui.

 

-Proprio così, Matthew.- rispose ancora positivamente la madre.

 

-Papà è fortunato!- esclamò la bambina, -Se tu non gli fossi vicina si perderebbe in un bicchiere d’acqua.

 

-Hai ragione.- rise la donna, -Quello che non sai è che anch’io sono fortunata, senza di lui non sarei quello che sono.

 

-Perché?- chiesero in coro i due bambini.

 

-Voi sapete che era il mio migliore amico.- iniziò guardando i due bambini annuire positivamente, -Se non l’avessi conosciuto a quest’ora sarei molto meno dolce e permissiva.

 

-Papà ha un dono speciale.- disse Armony, -Ha il dono di renderti felice.

 

-Hai ragione. Vi racconto una favola…- propose sorridendo alle loro espressioni.

 

-La vostra favola?- domandò Armony spalancando i suoi dolci occhi da bambina e sorridendo entusiasta.

 

-Proprio così…

 

Ora vi racconto una storia che farete fatica a credere, perché parla di una principessa e di un cavaliere che, in sella al suo cavallo bianco, entrò nel bosco alla ricerca di un sentimento che tutti chiamavano amore. Prese un sentiero che portava a una cascata dove l’aria era pura come il cuore di quella fanciulla che cantava e se ne stava coi conigli, i pappagalli verdi e gialli come i petali di quei fiori che portava tra i capelli.-

 

Armony strinse il suo cuscino, Matthew si sdraiò a pancia in già, ascoltando il racconto della madre.

 

-Il cavaliere scese dal suo cavallo bianco e piano piano le si avvicinò. La guardò per un secondo poi le sorrise e poi pian piano iniziò a dirle queste dolci parole…- la donna venne interrotta da una voce maschile, proveniente dall’uscio della cameretta dei suoi bambini.

 

-Vorrei essere il raggio di sole che ogni giorno ti viene a svegliare per farti respirare e farti vivere di me. Vorrei essere la prima stella che ogni sera vedi brillare perché così i tuoi occhi sanno che ti guardo e che sono sempre con te. Vorrei essere lo specchio che ti parla e che a ogni tua domanda ti risponda che al mondo tu sei sempre la più bella.- l’uomo aveva capelli rossi, due occhi celesti che la donna aveva sempre amato, e un sorriso da bambino nonostante l’età adulta.

 

-La principessa lo guardò senza dire parole e si lasciò cadere fra le sue braccia. Il cavaliere la portò con sé, sul suo cavallo bianco, e seguendo il vento le cantava intanto questa dolce canzone…- continuò lei sorridendo al marito, felice che non avesse dimenticato quelle parole.

 

-Vorrei essere il raggio di sole che ogni giorno ti viene a svegliare per farti respirare e farti vivere di me. Vorrei essere la prima stella che ogni sera vedi brillare perché così i tuoi occhi sanno che ti guardo e che sono sempre con te. Vorrei essere lo specchio che ti parla e che a ogni tua domanda ti risponda che al mondo tu sei sempre la più bella.- i due bambini avevano pronunciato quelle parole incoscientemente, le sapevano per via delle numerose volte in cui avevano ascoltato quella favola.

 

-Ora a letto.- annunciò la donna baciando i figli sulle guance e spegnendo la luce del comodino.

 

Uscì dalla camera e si chiuse la porta alle spalle, l’uomo era davanti a lei.

 

-Quante volte gliel’hai raccontata quella storia, ‘Mione?- chiese il rosso con un sorriso.

 

-Abbastanza da farmi stupire di quanto siano cresciuti, Ronald.- rispose la castana dirigendosi verso la camera da letto.

 

-Quando hai intenzione di dirgli che quel giorno c’era una festa in maschera e che, quindi, eravamo vestiti tutti come cavalieri e principesse?- domandò Ron arrivando nella stanza e levandosi la camicia. Aprì l’armadio e cercò il pigiama per coprire il petto nudo.

 

-E’ una favola, le favole sono belle proprio perché hanno qualche segreto magico.- affermò convinta Hermione e sorridendo mentre si metteva la propria camicia da notte.

 

-Armony ha ragione, comunque, sono fortunato ad averti.- il rosso la strinse con le sue braccia da dietro.

 

Rimasero qualche secondo in silenzio giusto per assaporare quella sensazione di calore che li avvolgeva.

 

-Pensi che vivranno una favola come la nostra?- interruppe il silenzio Hermione.

 

-Secondo me sì.- rispose il marito mollando la presa e portandola verso il letto.

 

Lei spense la luce sul comodino e si accomodò sul fianco del letto, accanto al marito che la stringeva ancora una volta da dietro, -Buonanotte, cavaliere.

 

-Buonanotte, principessa.

 

Sette anni dopo…

 

-Non posso crederci!- esclamò Hermione guardando la lettera appena ricevuta.

 

Velocemente cercò il marito, chiuso nel proprio ufficio, e gli mise davanti agli occhi la lettera. L’espressione che assunse Ronald era la stessa della moglie, -Una festa in maschera ad Howgarts.

 

-Proprio come al nostro settimo anno.- gli ricordò Hermione sorridente, -E, come quell’anno, sono invitati i genitori e bisogna vestirsi tutti da cavalieri e da principesse.

 

-Non c’è bisogno che tu ti mascheri, sei una principessa lo stesso.- sorrise Ron dolcemente.

 

-Sei molto dolce, ma non posso dire lo stesso di te.- rise la donna, -Oggi andiamo a prendere i costumi.

 

L’uomo acconsentì, anche se a malincuore, non gli andava di fare shopping, come tutti i maschi non gli piaceva andare in giro a comprare vestiti in ogni negozio.

 

La sera dopo Howgarts era magnifica. Era colorata di luci medievali, che ricordavano l’architettura del castello, tutti erano vestiti da cavalieri e da principesse.

Hermione e Ron si presentarono alla festa molto eleganti, accompagnati da Harry e Ginny che si erano sposati un anno dopo di loro e che avevano dato alla luce una bambina dai capelli neri e dagli occhi verdi, Marylin. Quella stessa bambina era cresciuta ed ora li stava raggiungendo, seguita da Armony e Matthew ormai più grandi.

 

-Ciao, mamma.- sorrise Armony, diventata una bella ragazza. I capelli le ricadevano a boccoli castani sulle spalle, gli occhi ambrati come quelli della madre sembravano miele e le lentiggini non stonavano affatto.

 

-Se non vi spiace vado dalla mia ragazza.- sorrise Matthew, diventato anche lui un bel ragazzo, anche se Don Giovanni.

 

-Quante ne hai cambiate questo mese, cugino?- chiese Marylin, sistemandosi i ricci capelli neri.

 

-Nella vita bisogna divertirsi!- si giustificò il ragazzo.

 

-Almeno hai preso da me!- fu d’accordo Ron ridendo, -Armony è la copia sputata di Hermione.

 

-Il genio è ereditario.- disse Armony facendo scoppiare a ridere tutti.

 

-Vado anch’io, mi aspetta John.- salutò la mora allontanandosi dal gruppo.

 

-Godetevi la festa.- raccomandarono i due rimasti allontanandosi anche loro.

 

I quattro genitori li guardarono andare via, fino a quando non incontrarono dei vecchi compagni di scuola, perdendosi così in discorsi di ogni genere.

Armony li guadò un secondo e sorrise. Era strano come assomigliasse alla madre. La sua stessa intelligenza, i suoi stessi capelli, la sua stessa gelosia verso un ragazzo dai capelli neri che se la faceva con un’ochetta della sua casa.

Senza farsi vedere uscì dal castello, dirigendosi verso la Foresta Proibita, uno dei luoghi che preferiva al mondo. Era stata smistata a Grifondoro, come il fratello e la cugina, con quest’ultima aveva un rapporto molto solido.

Si sedette vicino ad un albero, lisciandosi la gonna del vestito rosa antico.

 

-Ehi.- la chiamò una voce maschile.

 

Si voltò riconoscendola e sorrise debolmente, -Non stai con quell’ochetta?- chiese senza la solita ironia che accompagnava quella domanda.

 

-Ci siamo lasciati.- rispose il ragazzo sedendosi accanto a lei.

 

-Contento tu, Peter.- disse la castana osservando il lago, senza far trasparire la felicità di quella rottura.

 

-Armony, ti conosco fin troppo bene. Sei la mia migliore amica, ricordi?- chiese il moro capendo che c’era qualcosa che non andava.

 

Armony stava per inventarsi qualche scusa, quando vide nel cielo trapuntato di stelle qualcosa che le fece mozzare il fiato. I suoi genitori, da giovani, vestiti da principessa e cavaliere che parlavano. Quel dono di leggere nel cielo il passato di qualcuno l’aveva sempre spaventata. In quel manto notturno, in quel momento, aveva visto i genitori. Immediatamente si ricordò la favola che le raccontavano sempre da piccola.

Si voltò verso il suo migliore amico e rischiò. Sapeva tutto il racconto a memoria, ma pronunciò solo una parte di esso ritenendola più importante, seppur con una modifica finale.

 

-Vorrei essere il raggio di sole che ogni giorno ti viene a svegliare per farti respirare e farti vivere di me. Vorrei essere la prima stella che ogni sera vedi brillare perché così i tuoi occhi sanno che ti guardo e che sono sempre con te. Vorrei essere lo specchio che ti parla e che a ogni tua domanda ti risponda che al mondo tu sei sempre il più bello.

 

Peter la guardò un momento e poi annullò la breve distanza tra di loro. I due si staccarono quasi subito, guardandosi ancora una volta negli occhi.

 

-Dove hai trovato le parole giuste?- chiese il moro sorridendole dolcemente.

 

-Ti racconto una favola…- iniziò la castana, mentre il ragazzo le cingeva le spalle con un braccio.

 

The End… Forse…

 

************

Mi sto dando alla pazza gioia, sto pubblicando tutte le ficcy che ho scritto questa settimana XD

 

Il testo in corsivo è la canzone “Favola” dei Modà. Le loro canzoni sono magnifiche e non appena ho ascoltato questa mi è venuta l’idea ^^

Recensite in tanti, mi fareste un gran favore.

 

Un grosso bacio a tutti, augurando anche voi una favola come la loro!!

By Titty90 ^^

  
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