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Autore: cescapadfoot    02/09/2012    11 recensioni
cinquanta spaccati della vita dei genitori di Harry, il loro amore quando erano ancora agli inizi, quando erano all'apice, quando hanno avuto il loro bambino e altro ancora fino alla loro morte
[dalla fanfiction]
"44 Heaven
Paradiso. Questo è ciò che pensa ogni volta che la stringe a sé, che la bacia, che la tocca, ogni volta che fanno l’amore.
È vederla camminare mano nella mano con lui, vederla sorridere e poter ammirare quella buffa fossetta un po’ infantile sulla guancia, vedere il sole infrangersi sui suoi capelli, poter ammirare il corpo di lei scoperto a tratti dalle lenzuola.
Il Paradiso è una somma di tutto questo che porta ad un solo risultato, a un solo nome: Lily."
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Durante l'infanzia di Harry
- Questa storia fa parte della serie 'We will live to fight another day [James Potter/Lily Evans]'
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50 things about Lily and James










01 Comfort

Spalanca gli occhi all’improvviso, il petto che si alza e si abbassa rapido al ritmo del suo respiro e gli occhi improvvisamente umidi.
È straziante, infinitamente straziante; è difficile per lui capire che quel funerale al quale ha partecipato parecchie ore prima ha dato uno schiacciante colpo di grazia della dura realtà: sua madre è morta e lui, James, non può farci niente.
Volta il capo alla sua destra e a una spanna dal suo viso vede quella testolina rossa premuta sulla sua spalla, un braccio esile che gli circonda il ventre in un abbraccio protettivo; basta quell’abbraccio silenzioso nel sonno per togliere a James il peso che sente sullo stomaco e in gola. Gli basta quel gesto silenzioso da parte di una Lily addormentata - la stessa Lily che l’ha tenuto stretto a sé durante il funerale, asciugandogli le lacrime bollenti che correvano lungo le sue guance - per sentirsi confortato.
Finchè ha lei accanto, sa che non avrà problemi.


02 Kiss

Cammina imbroncianto, con quel broncio adorabile che solo i bambini tra i dieci e dodici anni possono avere; accanto a lui, un Sirius imbronciato quanto lui. E la cosa è molto semplice: Remus ha ricevuto il suo primo bacio sulla guancia. Non Sirius, affascinante nonostante abbia solo dodici anni, né lui, James Potter, ma il placido e studioso Remus! Nonostante siano contenti per il loro amico, loro due sono imbronciati: perché Remus ha ricevuto un bacio sulla guancia da Mary MacDonald -  un semplice gesto di ringraziamento da parte della bimba per l’aiuto ricevuto con il tema di Trasfigurazione - e loro non hanno ancora ricevuto o dato nessun bacio?
James vede in lontananza una chioma rossa: è Lily Evans, una loro compagna di Casa; Babbana, estremamente intelligente e con un viso non proprio bello, ma particolare, dei fluenti capelli rossi e degli interessanti occhi verdi; la si nota già in mezzo a una folla, ecco. Peccato che preferisca la compagnia di quel Serpeverde, Mocciosus e che lei non sopporti proprio lui, il simpaticissimo e carinissimo James Potter.
- Ehi, Sirius, io bacio la Evans.- dice James con un sorriso sicuro e un po’ arrogante.
- Ti faccio già l’epitaffio?- ghigna Sirius.
- Che simpatico.- borbotta all’amico e si avvicina subito a Lily.
- Ehi, Evans, lo sai che sei bella oggi?
- Potter, sparis…
La bambina non fa in tempo a concludere la frase che subito James le da un bacetto innocente sulla guancia; che bel momento per lui!
Peccato che dopo finisca in infermeria con il naso rotto.


03 Soft

In molti - anzi, in molte…- riescono a notare facilmente il discreto corpo muscoloso di James anche attraverso l’uniforme scolastica o gli abiti normali che indossa durante il week-end o le uscite a Hogsmeade e in molti - anzi, in molte!- potrebbero dire che proprio a causa di quel fascio discreto di muscoli del quale è dotato che non sia proprio comodo stargli anche solo appoggiato.
La verità è che quelle “molte ragazze” dicono così per invidia e Lily lo sa bene: perché non sono loro che stanno fra le sue braccia contro il suo corpo, o con la schiena appoggiate al suo petto; c’è lei, e stare contro quel corpo la rende felice. Soprattutto perché ha una sua morbidezza particolare che la rende calma e tranquilla; e quando vede quelle ochette invidiose, è anche gongolante: loro mica possono saperlo quanto è morbido, James.


04 Pain

Fa male, maledettamente male.
Il corpo teso è in fiamme e qualcosa dentro le si muove a scatti, preme per uscire; il dolore è talmente forte che la fa gemere spesso e ora che è proprio al momento cruciale, anche urlare.
- Vedo la testa!- esclama Marlene.
- Forza, Lily, un’ultima spinta!- la incoraggia Hestia, sorridendo un po’ stancamente; d’altronde, per lei, Marlene e Emmeline assistere a questo parto nel cuore della notte dopo aver assistito qualche ora prima a quello di Alice è qualcosa di estremamente impegnativo.
Non riesce ad annuire, riesce solo a stringere con più forza la mano di James e a spingere con tutta la forza che ha, gridando dal dolore causato da quell’ultima spinta.
E a quella spinta si accompagna un forte vagito che sa di vita nuova.
Qualche istante più tardi, il dolore sembra essere un vago ricordo quando stringe tra le braccia il suo bambino.


05 Potatoes

- Quante ne mancano ancora?
- Una ventina.
- Cosa?!?
- James, non so se hai notato, siamo in parecchi a mangiare qui da te, stasera…
È una sera d’estate, stranamente fresca per essere luglio; Dorea Potter ha insistito che rimanessero a cena e a dormire a Villa Potter per tirare su James e Sirius dopo il funerale di Charlus Potter, ucciso da Lord Voldemort pochi giorni prima. E tutti la stanno aiutando a preparare la cena.
James si scambia uno sguardo disperato con Sirius, suo compagno di sventura in quel compito ingrato, e si china a pelare altre patate; ma perché Marlene ha proprio voluto fare lo spezzatino con le patate al forno?
- Ok, da domani non voglio più vedere patate da pelare, chiaro?- fa sapere a tutti James durante la cena.- E non ditemi che serve a far comprendere a noi poveri maschietti i Babbani e i Maghinò costretti a stare senza magia.- e qui rivolge un’occhiata a Dorcas, colei che ha detto quella battuta qualche istante prima.
- L’argomentazione però era buona.- gli dice Lily con un sorrisetto.- E poi le avete anche pelate e tagliate bene, dai.
Un sorriso vero, sincero e imbarazzato, finalmente si fa largo titubante sul suo volto; è da qualche mese che i rapporti fra lui e Lily si sono evoluti in quella strana amicizia. A settembre inizieranno tutti il loro settimo anno, ma a James viene in mente un solo pensiero: che magari domani pelerà lui ancora altre patate pur di sentire ancora un complimento da parte sua.


06 Rain

È seduta lì a gambe incrociate sul largo davanzale della finestra della Sala Comune, guardando le goccioline che corrono sul vetro mentre la pioggia là fuori bagna tutto, quasi volesse pulire lo sporco visibile e anche quello invisibile, quello che la guerra lascia ogni giorno.
A Lily piace vedere la pioggia cadere; sin da quando era piccola ed era costretta a stare in casa per il brutto tempo, invece di lamentarsi come sua sorella, stava in un angolino davanti alla finestra a guardare la pioggia cadere, goccia dopo goccia. Vedere quello spettacolo le trasmette calma.
- Che fai, pigrona?- chiede una voce alle sue spalle.
Lily socchiude gli occhi a quella voce; sa a chi appartiene e ormai ci ha fatto piacevolmente l’abitudine.
- Mi rilasso.- risponde placidamente Lily.
- Guardando la pioggia?- le chiede James, leggermente perplesso.
Lily annuisce e lo guarda dicendogli:
- Riesce a calmarmi; e poi, così non sento troppo la mancanza dei miei, né penso alla guerra.
James non dice niente: lui e lei purtroppo c’erano quando i Mangiamorte hanno ucciso gli Evans e vederla giù per la loro morte gli ha fatto male; e gli fa tutt’ora male quando la vede malinconica. Eppure, vederla placida e tranquilla a guardare la pioggia infonde pure a lui una sorta di calma che non credeva di avere. Così si siede di fronte a lei, tenendole la mano, e in silenzio, intrattenendo una muta conversazione fatta di sguardi e sorrisi imbarazzati, continuano ad ammirare la pioggia che cade.


07 Chocolate

- Hai deciso?
- Uhm…no.
- Come no?!
Lily lo guarda scocciata e gli dice:
- Senti, sei tu che hai insistito tanto perché perché vuoi la torta al cioccolato al nostro matrimonio, quindi lasciami scegliere e non scocciare!
James scuote la testa, esasperato ma al tempo stesso divertito: perché sa benissimo che la passione sviscerale di Lily per il cioccolato è pari a quella di Remus per lo stesso cibo in questione - non a caso, il licantropo ha fatto salti di gioia quando i futuri sposi gli hanno detto che la torta di nozze sarà proprio al cioccolato. E vederla mentre prova i vari gusti di cioccolato gliela fa sembrare tanto una bambina golosa.
Peccato che sia una piccola bambina golosa e indecisa.


08 Happiness

Dal primo al quinto anno James credeva che la felicità fosse stare insieme ai suoi amici Malandrini, le scorribande sotto la luna piena, le mille avventure vissute fuori dai loro letti nel cuore della notte, le punizioni condivise, gli scherzi…
Durante il sesto anno la felicità per lui era ricevere anche solo uno sguardo da parte di Lily, non importava se gentile o irato.
Dal settimo anno la felicità era rappresentata da Lily, dal fatto che si sentiva migliorato e che fosse riuscito a fare in modo che lei vedesse la sua vera natura.
A diciannove anni la felicità aveva raggiunto uno dei picchi più alti quando Lily aveva accettato di sposarlo.
Ma l’apice, la cima vera e propria di quella felicità era avvenuta all’una e venti di notte del trentun luglio 1980, quando finalmente poteva stringere fra le braccia il suo - il loro - Harry.


09 Telephone

Lo osservava con curiosità, studiandolo in maniera quasi maniacale; i suoi occhi nocciola non facevano altro che fissarsi su ogni singolo dettaglio, incuriositi dal fatto che ce n’erano di forme diverse e colori diversi.
- James?
James non risponde, intendo a guardare ancora.
Lily sorride paziente: doveva aspettarselo, quando aveva proposto al suo ragazzo di fare un giro per la Londra Babbana, che si sarebbe fermato davanti a ogni cosa che l’avrebbe incuriosito; in quel caso, la vetrina di un negozio di telefonia che esponeva i telefoni fissi.
- Lily, che ne dici se ci compriamo un feletono?- propone James dopo quel silenzio carico di curiosità, sorridendo come un bambino alla mattina di Natale.
- Telefono.- lo corregge pazientemente Lily.- E a che scopo, scusa, visto che siamo maghi e non ci serve l’elettricità?
- Così, giusto per averlo.- risponde prontamente James facendo spallucce.
Lily ride, mentre James mette il broncio davanti a quella risata.
L’argomento non viene più ripreso e nemmeno ricordato fino a Natale, quando Lily, per scherzo, regala a James proprio un telefono; e il biglietto dice: “Così, giusto per averlo…”. E davanti a quel bigliettino non può far altro che ridere di cuore.


10 Ears

- Dai, Lily!- dice Alice, cercando di farla ragionare.
- No.- s’impunta lei, continuando a leggere il libro di Trasfigurazione.
- Ma perché?- chiede Dorcas, sbuffando.
- Perché no, io con Potter non ci esco e non voglio dargli una possibilità!- sbotta Lily con convinzione, ma arrossendo come i suoi capelli.
La verità è che se non vuole uscire con James, se non vuole dargli un minimo di possibilità, è perché ha paura; vorrebbe tanto che le rassicurazioni e le difese delle sue compagne di dormitorio e migliori amiche entrassero da un orecchio ed uscissero dall’altro, ma niente: sembra che invece quelle orecchie non facciano altro che accettare quelle difese, quelle parole gentili sul ragazzo che la sta scombussolando.
- Lily, connetti il cervello e apri le orecchie, che mi sembri lenta di comprendonio.- le dice Mary.- Dai una possibilità a James, anche piccola. In fondo è un bravo ragazzo, ci tiene a te, è maturato moltissimo e non fa altro che guardarti.
Lily bofonchia un: “Vedremo” che sembra soddisfare un pochino tutte quante; e nel frattempo maledice le sue orecchie che anche stavolta spediscono al cervello quelle parole gentili su Ja…su Potter!


11 Name

- Di’ il mio nome…
La voce roca di lui le fa accapponare piacevolmente la pelle mentre sente il suo collo, il suo corpo, il suo viso infiammarsi.
- James…- bisbiglia lei, aggrappandosi a lui.
Un altro bacio.
- Ancora…- la implora mentre accarezza la pelle tesa e sensibile della coscia.
- James…- mormora ancora Lily mentre sente la schiena inarcarsi dolcemente.
- Ancora…
- James…
- Ancora…
- James…
Sentirlo implorare affinchè ripeta il suo nome lascia in Lily una sorta di scarica elettrica che la scalda dentro, mentre l’abbraccio di James, quel movimento delicato eppure deciso, la fanno sentire protetta; ripetere il suo nome sembra incitarlo e la fa sentire bene in quel momento, le fa dimenticare il dolore iniziale e le fa percepire il piacere che sta provando.
Sentirla dire il suo nome immette in James una forte scarica di energia, sente una sorta di musicalità tutta particolare in quel momento così particolare: altre volte lei ha detto il suo nome, e lui ne ha gustato il suono nei momenti di quotidianità insieme ai loro amici e quando sono soli; ma in quel momento gli sembra ancora più bello, gli sembra più particolare.
E quando arrivano all’apice, la Stanza delle Necessità si riempie di sospiri più profondi, di gemiti più rumorosi, di respiri appagati e di due nomi, detti sottovoce.
- James…
- Lily…


12 Sensual

C’è un detto Babbano che piace a James: “L’occhio vede ciò che vuol vedere”.
Lily non si è mai vista bella; per niente, né carina né presentabile. Al massimo, se proprio voleva essere gentile con se stessa, si definiva “appena decente”.
Ma James - o meglio, il suo occhio - vede una bella ragazza, una giovane donna che per lui era anche sensuale.
Non è quella sensualità messa in evidenza da un trucco ben marcato ed esagerato, da vestiti audaci, da profumi dolciastri o da un’ancheggiare di fianchi ben marcato.
Per James, Lily è sensuale appunto perché è se stessa: il trucco è sempre molto minimal o inesistente - è la classica ragazza “acqua e sapone” e può permetterselo, i vestiti che indossa sanno accentuare nel modo giusto ogni forma e movimento del suo corpo, il suo profumo naturale ricorda il sapore pungente dell’arancia e va pazzo del suo modo di camminare: un movimento di fianchi discreto, eppure femminile e delicato, e - di questo un po’ ne è compiaciuto - gli stuzzica qualche fantasia proibita.
La conclusione per lui è questa: Lily è sensuale. Soprattutto nei loro giochi di sguardi quando fanno l’amore. È quello sguardo a intrigarlo, e lei - di questo ne è sicuro - lo sa benissimo.


13 Death

Ci avevano già fatto l’abitudine alla morte.
Quando avevano deciso di unirsi all’Ordine, sapevano cosa c’era in ballo e sapevano che il gioco valeva la candela. A causa della guerra, molte persone a loro care - Edgar Bones, Mary, Dorcas, i fratelli Prewett, Marlene… - sono morte.
In quel momento, quando capisce che l’incontro con la Morte è finalmente arrivato, Lily comunque non si rassegna: nonostante senta già quel vuoto causato da quelle due parole terribili che ha sentito nel salotto - quelle due parole e quel lampo di luce verde che hanno invaso i suoi incubi peggiori - e che le hanno appena portato via James, sa già che comunque non cederà senza lottare.
Qualche istante più tardi sente un dolore lancinante allo stomaco e i battiti che all’improvviso rallentano, il respiro che si fa d’un colpo fioco fino ad arrestarsi; la vista si spegne gradualmente mentre sente il suo bambino chiamarla un’ultima volta.
La Morte è finalmente arrivata.


14 Sex

A quattordici anni veniva già considerato uno dei più bravi a fare sesso.
Fare sesso è una cosa incredibilmente facile: ti prendi una ragazza, la incanti con il tuo ghigno malizioso e galante, la porti nella Stanza delle Necessità o in un’aula vuota e poi la prendi, la fai tua per una notte.
L’ultima volta che James Potter ha fatto sesso è stata la sera prima di partire per tornare a casa per le vacanze estive, pochi giorni dopo il fattaccio commesso giù nel parco: come al solito, il nome della ragazza gli sfugge durante l’amplesso; l’unica cosa che pensa è soltanto che la trova bella: alta, formosa, sexy, provocante…
Ad un certo punto prova, e nemmeno lui sa perché, una cocente delusione: gli occhi di lei sono castani, non verdi; i capelli sono neri, non rossi; la pelle è rosea, senza quelle lentiggini a sporcarla graziosamente. E si chiede perché; perché gli viene in mente proprio ora Lily Evans, quella ragazza insopportabile, che rifiuta sempre i suoi inviti…quella bellissima ragazza che però lo odia.
Il sesso finisce a notte fonda, ma gli lascia un forte senso di vuoto e confusione e l’amaro in bocca.


15 Touch

Sentire il suo corpo vibrare sotto il suo tocco è qualcosa che la imbarazza ancora un po’ ma che segretamente la compiace: non importa se siano nudi o vestiti, sentire il corpo di James tremare comunque per le carezze che lei gli elargisce rende Lily felice; è felice di toccarlo con il suo tocco delicato, perché è la prova che tutto questo è vero, che lui è lì con lei, fremente e desideroso di lei, anche solo di essere sfiorato dalle sue dita gentili.
Così come è felice del tocco di lui sul suo corpo: deciso ma al tempo stesso gentile, leggero, quasi lei fosse una bambola di porcellana che non vuole lasciare per paura di farla cadere e rompere.
Basta un tocco, una carezza ad entrambi per essere felici.


16 Weakness

La sua debolezza.
Ecco cos’è anche James.
Non è solo il ragazzo che ama e che le dà forza nei momenti difficili, che riesce a farla ridere per una cazzata; no: purtroppo è anche la sua debolezza, così come lei è una debolezza per lui.
Così come lo sa anche Lui, che la sovrasta in piedi con il suo ghigno sadico e malvagio; non è la prima volta che fa’ incursione a Hogsmeade quando ci sono gli studenti, purtroppo. E ora loro due sono lì, in sua balìa; James trattenuto da due Mangimorte e Lily sotto tortura per essere persuasa a spifferare tutto dell’Ordine. E anche perché è una Sanguesporco.
La Maledizione Cruciatus risuona ancora e lei urla e vorrebbe morire e anche James vorrebbe morire, trattenuto dai suoi aguzzini; che razza di uomo è, lui che non riesce a ribellarsi e a proteggerla? E in quell’istante vorrebbe non sentirsi così debole e vulnerabile, vorrebbe solo liberarsi e raggiungerla.


17 Tears

È notte e lui è lì seduto sul divano della Sala Comune.
Respira a fondo e spera di scacciare dalla sua mente immagini troppo vivide e troppo dolorose, immagini che lui non avrebbe mai dovuto vedere.
Perché non avrebbe mai dovuto vedere Lord Voldemort uccidere suo padre.
Gli manca, gli manca dannatamente; è stato lui a dirgli che doveva migliorare e maturare se voleva Lily, è stato lui a credere sempre nelle sue capacità e in quelle di Sirius; la sua famiglia sembra ora un cuore dal battito discontinuo e irregolare.
E in quel momento arriva: una lacrima, quella lacrima, solca la sua guancia con deliberata lentezza; una scia prima bollente e poi fredda a contatto con l’aria.
È estraniato da tutto e da tutti, in quel momento; non sente il ritratto aprirsi, né sente lo sbadiglio di Lily, di ritorno dalla sua solita ronda notturna.
Ma lei lo vede e capisce subito; e James capisce che è lì appena la vede sedersi in silenzio accanto a lui e portare la sua testa arruffata sulla sua spalla. E allora le lacrime possono scendere silenziose.
Cosa importa se sembra fare la figura dell’idiota? C’è solo lei, l’unica che abbia il privilegio di asciugare le sue lacrime e di cancellarle con un delicato gesto della mano.


18 Speed

Il vento le frusta con dolcezza la faccia, rinfrescandogliela; tuttavia gli occhi sono socchiusi, un po’ perché le lacrimano a causa del freddo e un po’ perché così è pronta a serrarli: in fondo, nonostante quella non sia la prima volta in groppa ad un cervo - a quel cervo - per la Foresta Proibita, ha comunque paura che vadano a sbattere contro un albero.
Sta correndo veloce; molto veloce. Anche se è trasformato, James riesce a sentire l’adrenalina scorrere potente lungo il suo corpo, l’energia che i suoi zoccoli a contatto con il terreno scaturiscono ad ogni sua falcata; ed è quello che lo fa’ andare veloce.
Appena si fermano James ritorna normale e Lily scende dalla sua schiena; e come al solito lei lo picchia divertita.
- Andavi troppo veloce, Potter!- e mentre lo picchia sottolinea ogni parola con una manata.- Ma cos’hai, le manie di suicidio, per caso?
- Troppo veloce?- le replica James come al solito.- Guarda che con Remus corro più veloce di così.
Quel dialogo lo fanno ogni volta che lui le propone di fare un giretto per la Foresta Proibita in quel momento tra la notte e l’alba; ma ormai ci sono piacevolmente avezzi entrambi.
 

19 Wind

James adora il vento; gli piace quando l’aria frizzantina si scontra contro il suo viso, rinfrescandolo e scompigliandogli i capelli.
Ma adora ancora di più il vento quando è insieme a Lily: complice l’aria fresca, infatti, l’odore di lei gli penetra più a fondo nella pelle e gli piace vedere il modo in cui qualche ciocca rossa si libra nell’aria.


20 Freedom

Quella guerra che combattono è sporca, sanguinaria, ingiusta. Tuttavia la si combatte e per dei motivi ben precisi: amore, voglia di vivere, voglia di regole giuste, equità, libertà.
Vogliono essere liberi, Lily e James: liberi di vivere la loro vita senza preoccuparsi di incontrare Mangiamorte ad ogni angolo, liberi di sposarsi senza sentire addosso il peso dei pregiudizi, liberi di crescere i loro figli con giusti criteri, liberi e basta.
Ed è anche per queste libertà che si sacrificano; perché se non possono essere liberi loro, almeno lo sarà Harry.


21 Life

Pazienza. Questo era ciò che aveva dovuto portare James, anzi sopportare: nove lunghi mesi di pazienza.
Ma quando vide quel fagottino tra le braccia di Lily, quando potè finalmente stringerlo fra le sue braccia, quando lo vide aprire gli occhietti e notare che avevano la stessa sfumatura di verde della donna che amava di più al mondo, James non potè fare altro che sentirsi felice perché la vita gli aveva dato un’altra vita. Una vita da proteggere, da godere, da curare, da seguire passo dopo passo e dopo ogni situazione.
E se lo ricordò ad ottobre dell’anno dopo, consapevole che per proteggere la vita bisogna fare qualsiasi cosa, anche morire.


22 Jealousy

- Cioè, capisci?- sbotta a Lily mentre Dorcas pazientemente l’ascolta.- Quell’oca arriva, lo guarda e si mette a ridere tutta maliziosa! Io…io…ah, che nervi!
Dorcas non dice niente, continua a scrivere sul quaderno e ad ascoltare pazientemente l’amica; appena finisce di scrivere, alza lo sguardo e le sorride con un sorrisetto un po’ saputello.
- Perché mi guardi così?- le chiede Lily, vagamente preoccupata.
- Perché un malato riconosce i propri sintomi negli altri.- risponde lei.- Ti sei semplicemente gelosa.
Tutti sanno quanto Dorcas sotto sotto sia gelosa di quelle oche che gestiscono il “Sirius Black fan club” (il nome ufficiale è troppo lungo per essere detto), ma Lily non ci sta proprio a questa spiegazione.
- Che cosa?!- esclama lei, arrossendo furiosamente.- Io…gelosa?! E da quando?
- E la cosa migliore è che lo ammetti facilmente.- replica con molta ironia Dorcas.
Lily scuote la testa e non dice niente; lei e James stanno insieme da appena un paio di settimane e sa benissimo che lui ama solo lei, e la cosa è reciproca. Sa che anche lui, purtroppo, ha un fan club di ammiratrici e ha deciso che con quella cosa ci conviverà pacificamente, o almeno ci prova.
No, lei non è affatto gelosa.
A metterla a dura prova però un bisbiglio lì accanto.
- Certo che James Potter è sexy pure oggi!
- Vero? Mamma mia!
Sospira pesantemente mentre sente dentro di sé qualcosa di bollente che le stringe lo stomaco in una morsa spiacevole.
- Dorcas?
- Sì?
Altro sospiro, poi ammette:
- Ok…sono gelosa marcia.
E Dorcas ridacchia trionfante, perché finalmente Lily Evans ammette di essere gelosa riguardo James Potter.


23 Hands

Se c’è una cosa che Lily adora di James, sono le sue mani: grandi, forti, quasi sempre calde e tuttavia molto delicate.
Quelle mani sono quelle che le fanno il solletico, che lei soffre da morire; sono le mani che la stringono forte quando loro due si abbracciano, non importa se per amore o per rassicurarsi a vicenda. Sono le mani che la accarezzano ovunque quando fanno l’amore, mai volgari o inopportune, ma gentili e delicate, quasi lei fosse fatta di cristallo; sono le mani che lei ha stretto quando stava partorendo e aveva bisogno di un appiglio, qualcosa a cui aggrapparsi mentre spingeva per far uscire Harry dal ventre.
E mentre stringe Harry a sé e sente quei passi deliberatamente lenti che la porteranno a incontrare la Morte per l’ultima volta, l’unica cosa che Lily ha in testa oltre a rassicurazioni per il suo bambino è il calore della mano di James che le ha accarezzato la guancia lentigginosa per l’ultima volta.


24 Taste

Adora quel sapore. È un sapore strano, quello delle labbra di James, un incrocio di vari gusti: vento di montagna, erba, muschio, legno…
È un incrocio strano, quasi bizzarro, ma a Lily non importa: quel mix di sapori si trasforma in un unico sapore appena le sue labbra sottili incontrano quelle di lui.


25 Devotion

Lily non chiedeva mai grandi attenzioni, né pretendeva dichiarazioni d’amore eterno ogni cinque secondi; eppure chiunque poteva notare quanto James l’amasse anche dai semplici gesti e dai loro sguardi che si scambiavano.
Potevano essere piccole cose, ma quelle piccole cose nascondevano una devozione mai vista e che facevano nascere un sorriso tenero e a volte un pochino invidioso a chi li stava guardando.


26 Forever

All’inizio non credeva alle due parole “per sempre”, anzi: inorridiva al solo sentirle, perché implicavano legami che non si potevano spezzare. Ma solo dopo cominciò ad apprezzarle veramente: soprattutto se le si potevano collegare a una certa ragazza con fulvi capelli rossi e splendidi occhi verdi.
Quel “per sempre” riguarda anche Harry e ne è sicuro anche ora che è davanti al suo boia: suo figlio non sarà mai solo, ma ci saranno sempre accanto a lui sua moglie e lui stesso; non lo lasceranno mai solo. E capisce che lui e Lily saranno comunque legati per sempre, oltre la morte.


27 Blood

I Serpeverde li avevano sempre additati con occhiate critiche e velenose, commentando acidamente: “Ecco l’esempio di Sangue Puro ben sprecato!”
Lily si era sempre sentita male nel sentire le persone parlare così, ma ancora di più aveva paura che la sua relazione con James potesse precludergli molte cose solo perché lei era una Sanguesporco; ma James l’aveva rassicurata, dicendole che erano tutte scemenze, che amava solo lei e che se proprio bisognava parlare di Sangue, erano quei maledetti Purosangue Puristi quelli con il sangue sporco per tutti quei pregiudizi, per tutte quelle discriminazioni e - nel caso di quelli invischiati con i Mangiamorte - per tutte le atrocità che commettevano.


28 Sickness

Perdere un’amica fa male; dannatamente male.
Questo è quello che ha pensato Lily quando è morta Mary: un vuoto assoluto e lancinante, pungente e che pesava sul suo stomaco; Mary era stata uccisa barbaramente e la cosa orribile per Lily è che se sembrava ci fosse stato qualcosa tra lei e Peter, quel qualcosa ormai è distrutto, inesistente.
Ma ciò che è più brutto è quel peso sullo stomaco e sulla gola: invade tutto il corpo, la mente, l’anima; ed è come una malattia: tutti quanti hanno sentito quel peso orribile. E quel peso che si era sentito in una fredda mattina di inizio febbraio si sente anche in quella mattina di fine aprile; sente ancora quel peso che, come una malattia, dilania tutti: dilania Frank e Alice, pallido lui e piangente lei; dilania Sirius, distante eppure presente e soprattutto sofferente per averla persa; dilania Remus, triste e sconfortato; dilania Marlene, in singhiozzi; dilania Peter, che sembra spaventato; dilania James, pallido per aver perso un’altra loro amica e preoccupato per Sirius che ha perso definitivamente Dorcas per colpa di Voldemort; e dilania lei, che sente il peso della Morte, quel morbo orribile che infetta ogni cosa e ogni persona attorno a loro.


29 Melody

È un canto basso, una semplice canzone della sua infanzia per far addormentare Harry, che tenta ancora di resistere al sonno nonostante le palpebre dei suoi occhietti siano mezze abbassate.
“Chiudi gli occhi e sogna quello che vorrai, i tuoi sogni poi mi racconterai…” canta dolcemente Lily, sorridendo soddisfatta quando finalmente vede le palpebre di Harry cedere e sente il respiro profondo del suo bambino.
E James, appoggiato allo stipite della porta con un sorriso tenero a increspargli le labbra, non può che pensare che quella ninna nanna sia la più tenera e dolce melodia al mondo.


30 Star

- Dai, mi dici che succede?- implora James.
- No.- ridacchia Lily rispondendo.
È mezzanotte e lei, di solito ligia alle regole, lo sta trascinando bendato e sotto il Mantello dell’Invisibilità verso la Torre di Astronomia per fargli una sorpresa per il suo compleanno; appena arrivano sistema un telescopio con delle coordinate e gli dice soddisfatta:
- Ora puoi toglierti la benda, Jim.
James la toglie e appena vede Lily indicargli il telescopio si avvicina con curiosità, fissando quella stella che vede riflessa nel cielo; appena distoglie lo sguardo le chiede:
- Ma che vuol dire?
- È il tuo regalo.- risponde lei con semplicità porgendogli una pergamena.- Ho chiesto alla professoressa Sinistra, che è in contatto con la Società Magica di Astronomia, se potevo prendere una stella e così…beh, il certificato certifica che la stella è tua.
- Ma io credevo di averla già, la mia stella personale.- le dice James con un sorriso.
Lily arrossisce ma ribatte dicendo scherzosamente:
- Senti, fa' meno il diabetico.
- È il mio compleanno, ne ho diritto, no?
Lily sorride senza dire niente e si lascia baciare, felice.


31 Home

Quando aveva perso i suoi genitori Lily si era sentita allo sbando, persa, sola, senza casa; ma James era riuscito a ricomporre le sue ferite, l’aveva raccolta amorevolmente e non l’aveva lasciata, standole silenziosamente accanto.
E ora Lily sa che non è sola, che non è senza casa; perché casa è James, è ovunque lui si trovi.


32 Confusion

I dubbi sono una cosa brutta per una sedicenne. Non si tratta di dubbi riguardo le misure esatte per gli ingredienti di una pozione, no: si tratta di dubbi riguardo i suoi sentimenti per James Potter.
Ha ancora in testa quel dialogo in Sala Comune, quando lui le ha sussurrato quelle semplici parole: “Voglio te, Lily, credimi; io ti amo”.
Fino a giugno gli avrebbe riso in faccia per averle detto quelle parole; ma ora, a ottobre, che cosa può dire al riguardo? Perché ha visto che è da tempo che la guarda in un modo molto strano, intenso; ha notato che non la tormenta più di tanto con i suoi inviti a Hogsmeade, che non si pavoneggia più davanti a lei, che non fa versi o scherzi scemi - tranne a Pix, Gazza e i Serpeverde, ma solo quando sono questi ultimi a cominciare. E ha notato quanto si senta calda dentro quando avverte quello sguardo carico di calore, quasi volesse scaldarla dal gelo della realtà.
Lily alza lo sguardo dal libro di Pozioni e nota James Potter che la fissa intensamente; arrossisce e abbassa lo sguardo, chiedendosi come mai ci sia quella forte confusione nella sua testa.


33 Fear

Paura. Questo è quello che ha provato quando Silente ha detto a lei e James della Profezia fatta da una certa Sibilla Cooman.
Ha avuto paura che le potessero portare via Harry, ucciderlo.
Ma con il passare dei giorni la paura è un pochino scemata, diventando determinazione: nessuno si sarebbe avvicinato a suo figlio; avrebbero dovuto passare sul suo cadavere.


34 Lightning/thunder

È la prima tempesta che Harry, neonato di sole sei settimane sente per la prima volta, e ovviamente piange, incapace di addormentarsi dalla paura a causa dei tuoni che l’hanno strappato dal suo sonno.
E Lily e James sono già pronti ad un’altra notte in bianco, sono già pronti a cullarlo e a rassicurarlo; perché sanno che quella tempesta finirà e che dopo ci sarà la pace.
Bastano delle coccole, delle parole dette sottovoce, la solita poppata notturna e una melodia sussurrata per placare la paura del piccolo bebè e farlo dormire tranquillo nel lettone tra mamma e papà, stretti in un caldo abbraccio a tre per rassicurarsi davanti a quella tempesta.


35 Bonds

Riesce a piangere di nuovo. E anche stavolta sente le spalle alleggerirsi da quel peso mentre sente le mani di James che le accarezzano dolcemente la schiena.
Le bare dei suoi genitori raggiungono il terreno e vengono coperte di terra, e questo le fa male, molto male.
- Finirà presto, vedrai…- le mormora James, cercando di apparire rassicurante e continuando a cullarla in quell’abbraccio.
Alla fine i badili smettono di gettare terra e la lapide viene posta; Lily si avvicina con esitazione, quasi si sentisse un’intrusa e vede la scritta rossa che campeggia sulla lapide grigio chiaro: “Abbiamo lasciato questa terra, ma non i vostri cuori”.
E capisce che non ha perso i suoi genitori, che non li perderà mai; quel legame con loro ci sarà sempre dentro di lei, nei recessi più profondi del suo cuore, della sua mente e della sua anima.


36 Market

- Ma perché siamo qui?- chiede Sirius sbuffando.
- Amico, sono donne.- gli dice Frank.- E le donne devono fare shopping ovunque, anche in un mercatino.
James annuisce, sospirando: ha sempre odiato accompagnare una ragazza a fare shopping e si era ripromesso che con Lily non sarebbe mai successo. Peccato che Lily sappia essere molto persuasiva quando si tratta di compagnia per lo shopping…
Se non ha molta voglia di andarci è anche perché deve sorbirsi le critiche che ogni femmina fa a se stessa non appena prova qualcosa; e Lily non è da meno.
- James, non mi convince tanto…- sbuffa Lily guardandosi allo specchio con una bella maglietta verde addosso.
- Lo sai che sono di parte, ma ti sta bene.- le dice James con un sorriso.
Alla fine Lily è convinta, ma se James e i suoi compagni di sventura pensano che il giro a quel mercatino sia finito, si sbagliano di grosso.
- Non è ancora finito?!- esclama sorpreso ed esasperato il povero Remus. E tutti sanno che se perde la pazienza pure Remus, allora la cosa è grave.
- No.- gli risponde Marlene come se fosse la cosa più ovvia di questo mondo.
Le ragazze vanno avanti e James non può fare altro che scambiarsi un’occhiata complice e disperata con Frank e i Malandrini, i suoi compagni di sventura: quell’avventura al mercato sarà una lunga tortura…


37 Technology

Un botto inquietante sconquassa il piano di sopra.
Lily percorre di corsa le scale; si ferma un attimo davanti alla porta socchiusa della cameretta, ma Harry è in una delle sue dormite profonde che nemmeno una cannonata basterebbe a svegliarlo. Davanti alla porta del bagno c’è il caos.
- Potter, che è successo?- chiede Lily assottigliando gli occhi verdi.
James deglutisce e in parte ce l’ha con lei: sa benissimo che lui è una pippa con tutte quelle diavolerie Babbane; per che cavolo allora deve farla lui la lavastrice?
- Ehm…- fa lui, senza però dire altro.
- Quanta candeggina hai messo?- chiede Lily.
- Poca.- risponde in fretta James.
- E allora perché c’è praticamente il lago di Loch Ness in bagno?
- Avrà qualche problema la lavastrice, no?
- Ma perché sono così cretina da chiederti di fare il bucato?
- Signora Potter, mi sa che ha bisogno di un bacio di consolazione.
- Me lo devi doppio!
E James ottempra bene al suo compito; qualsiasi cosa pur di non pensare a quelle diavolerie Babbane - o come le definisce Lily, “macchine tecnologiche” - e pur di allontanare il rimprovero che - lo sa bene - prima o poi gli capiterà.


38 Gift

James sa che nessun regalo di valore può essere comparato a ciò che la vita gli ha offerto: è sposato con la donna che ama alla follia e hanno un bambino meraviglioso con dei bellissimi occhi verdi e dei capelli sparati in tutte le direzioni.
No, James non ha altri doni da chiedere alla vita perché il dono più grande che la vita potesse fargli è tra le sue braccia: il corpo sottile di sua moglie premuto contro il suo e il piccolo Harry che è accoccolato fra le braccia materne e che preme la testolina contro il petto paterno, accanto al suo cuore.


39 Smile

Sorridere è l’azione che richiede l’intervento di più di un centinaio di muscoli. Ed entrami sentono quei muscoli in una gradevole tensione quando vedono l’uno il sorriso dell’altra.
Il sorriso di James è sempre largo e franco: dimostra fiducia nei tempi che verranno, mostra tenerezza sempre, anche nei momenti in cui invece di sorridere dovrebbero fare altro; è il sorriso che fino al quinto anno nascondeva dietro quei ghigni affascinanti ma che rendevano poca giustizia al suo volto.
Il sorriso di Lily invece è molto timido, cosa che fa intenerire James: perché lei, sempre così forte e sicura di sé, si ritrova nel più forte imbarazzo quando vede quelle iridi nocciola su di lei; quando sorride le si forma una fossetta quasi infantile sulla guancia e gli occhi verdi sembrano brillare più del solito.
Per loro sorridere vuol dire ogni cosa, significa tutto; e quel tutto è rappresentato anche dai sorrisini buffi e teneri di Harry.


40 Innocence

Si è sempre chiesto come potesse apparire così dolce e innocente durante e soprattutto dopo aver fatto l’amore.
Se lo chiede anche adesso mentre la guarda dormire, avvolta in una camicia più grande di lei e raggomitolata contro di lui; le scosta prontamente una ciocca di capelli rossi che le era scivolata sul viso e continua a guardarla.
È bella anche così, per lui.
Se dovesse pensare alla cosa più innocente per lui, James sa già cosa risponderebbe: Lily addormentata dopo una notte d’amore, perché non sembra più la tigre combattiva che tira fuori gli artigli contro coloro che non sopporta, ma una bimba tenera e indifesa.


41 Completion

- Ma io mi chiedo ancora come diavolo faccia!
Lily ride a bassa voce all’esclamanzione di James, un sorriso divertito in volto e anche lei con una domanda in testa: come può un bebè di due mesi e mezzo dormire con il didietro per aria? Eppure Harry, comodo nella sua culla, ci riesce.
I due si stringono la mano sopra la culla del loro tesoro, un pensiero in comune ad entrambi: che ora si sono una famiglia, sono un qualcosa di vero e importante; sentono finalmente di aver raggiunto un traguardo, di aver raggiunto un senso di completezza.
E quel senso di completezza lo devono anche a uno scricciolino che dorme con il sederino per aria.


42 Clouds

In quei momenti di prigionia, James va spesso fuori in giardino; almeno, anche se rinchiuso da una recinzione, lì può comunque sentirsi un po’ più libero e può respirare più liberamente. Fuori con lui vengono anche Lily e Harry: Lily ha bisogno di respirare e vuole che anche il loro bambino passi più tempo possibile all’aria aperta, anche se sono al sicuro nel loro giardino.
In quel giardino si abbandonano come al solito alle loro conversazioni mute e piene di affetto, fatti di sguardi carichi d’amore e di gesti silenziosi.
E a distrarli felicemente è sempre lo stesso verso allegro: è Harry che, disteso sull’erba ben curata del giardino, allunga le manine verso le nuvole vaporose dalle loro forme strane; e allora loro due si distendono accanto a lui e gli raccontano storie su quelle nuvole dalle forme strane, dimenticandosi che sono prigionieri del loro stesso giardino.


43 Sky

Il Burren era la distesa di prato più bella dell’Irlanda; Lily cominciò a capire come mai James aveva tanto insistito di andare lì per la loro luna di miele.
Si distende sull’erba accanto a James, impegnato in un piccolo pisolino; d’altronde, essendoci già venuto in quel posto quando era piccolo, è stato lui a guidarla attraverso i vari sentieri e viottoli. Gli stringe la mano e si gode la vista del cielo di agosto: un cielo di un azzurro terso e limpido, senza nuvole, di un azzurro cosi vivo e brillante che viene quasi la voglia di annegarci dentro.
Sì, quella luna di miele sta andando bene.


44 Heaven

Paradiso. Questo è ciò che pensa ogni volta che la stringe a sé, che la bacia, che la tocca, ogni volta che fanno l’amore.
È vederla camminare mano nella mano con lui, vederla sorridere e poter ammirare quella buffa fossetta un po’ infantile sulla guancia, vedere il sole infrangersi sui suoi capelli, poter ammirare il corpo di lei scoperto a tratti dalle lenzuola.
Il Paradiso è una somma di tutto questo che porta ad un solo risultato, a un solo nome: Lily.


45 Hell

Le risate sono alte e divertite; è il compleanno di Frank e sono tutti nel dormitorio dei maschi. Ad un certo punto, a causa di una divertente battuta inopportuna detta da Remus, qualcuno lancia un cuscino.
E quello è il pretesto per imbracciare un altro cuscino e farne comparire altri e organizzare una lotta di cuscini, maschi contro femmine.
- Al mio segnale, scatenate l’inferno!- esclama James, puntando gli occhi su Lily, la sua preda in questa lotta.
E si scatena un inferno: l’inferno di piume d’oca e risate che Lily e James si godono appieno, perché sanno che a breve, quando usciranno da lì, l’inferno sarà qualcosa di più duro e doloroso.
Ma al momento entrambi lo dimenticano; è molto meglio continuare a lottare con i cuscini per divertirsi e per ridere.


46 Sun

Il gemito soffocato sveglia subito James, che subito si protende verso Lily e la stringe a sé, singhiozzante. Ormai gli incubi sono frequenti, lo sono ancora di più adesso che la realtà stessa è un incubo, adesso che sanno cos’ha in serbo il destino per il loro Harry.
Ma qualcosa scatta in James in quel momento; appena la sente calmarsi si alza e la tira su, si coprono entrambi per bene e la porta fuori in giardino, ancora coperto di brina; aspettano, lui determinato, lei curiosa e con gli occhi ancora arrossati.
E finalmente, dopo un lungo tempo in silenzio e al buio, i raggi del sole sbucano timidi, illuminando fiocamente ogni cosa; ed è allora che James stringe nuovamente Lily a sé e le dice:
- C’è ancora speranza, amore mio…
E Lily non può fare altro che tirare su con il naso, stringersi a lui in quell’abbraccio e pensare che ha ragione: finchè potrà vedere ancora il sole, allora ci sarà speranza.


47 Moon

Da piccola le piaceva la luna piena: si ricordava ancora di tutte quelle storie che sua madre le raccontava al riguardo per farla addormentare.
Ora la luna piena la spaventa; nonostante le rassicurazioni di James, Lily ha paura: perché nonostante tutto lui e quegli altri tre scapestrati sono là fuori con un lupo mannaro.
E allora aspetta, e qualche volta è in compagnia: c’è Mary, che parla di tutto pur di distrarla; c’è Marlene e allora tocca a lei distrarla per non farla preoccupare riguardo Remus; ci sono Alice e Frank e lei a volte si sente un pochino il terzo incomodo, ma è comunque grata della loro presenza; c’è Dorcas, che appena li vede, riprende giocosamente “quello scemo demente di un cagnaccio” - lei e Sirius hanno un loro modo tutto strano di dimostrarsi affetto. Ma altre volte aspetta da sola; e quando li vede varcare il buco del ritratto, barcollanti e con qualche graffio o ematoma, non può non trattenere un sospiro di sollievo, allontanando così il suo terrore per la luna.


48 Waves

Hanno deciso di aspettare tutti insieme l’alba sulla spiaggia; ma alla fine, sono quasi tutti crollati sui teli da mare stesi sulla spiaggia fresca.
Peter ronfa tranquillamente, Sirius si è appisolato, Dorcas si è proprio addormentata - è un mistero per tutti, come faccia a dormire in qualunque posto, in qualunque posizione e in qualunque situazione - e con le scarpe a tennis sfiora quelle di Marlene, che usa il petto di Remus come cuscino, mentre Alice e Frank sono teneramente abbracciati e Mary è raggomitolata su se stessa.
Lily e James sono gli unici svegli; hanno detto che vogliono vedere l’alba, e allora vedranno l’alba. E rimangono lì a vedere il sole che pian piano schiarisce, tenendosi timidamente per mano, quasi fossero dei bambini alla loro prima cotta. Rimangono lì a vedere le onde che vanno e vengono, calme e tranquille, sentendo la voce del mare che li culla, che crea una strana atmosfera.
Le onde sembrano calmare ogni cosa e per questo non fanno altro che continuare a fissarle e a fissare il sole che fa capolino e a continuare a stringersi con fare impacciato le mani, senza dirsi niente, perché le cose migliori si gustano in silenzio; ci pensano le onde a parlare per loro.


49 Hair

Quando l’aveva conosciuto, all’inizio, i capelli di James le stavano indifferenti; pensava solo che dovesse passare più tempo davanti allo specchio con un pettine in mano. Dai dodici ai quindici anni non sopportava proprio quei capelli che venivano sempre arruffati da quella mano, giusto per avere l’aria tronfia di uno che è appena sceso dalla scopa. A sedici anni sentiva un vago prurito alle dita, quasi sapessero quelle maledette quanto lei in realtà volesse passare una mano fra quei capelli arruffati per spettinarglieli ancora di più; un desiderio che si era realizzato a diciassette anni, quando finalmente era lei a spettinarli.
È una cosa che ha sempre trovato rilassante, quasi terapeutico; e nonostante avesse manifestato la sua disperazione nell’aver generato “un altro Potter che non conoscerà mai il pettine”, era segretamente felice dei capelli arruffati del suo piccolo Harry.
Il meglio è quando Harry è in braccio a Lily, i capelli preda delle amorevoli mani materne, e James la stringe da dietro in un forte abbraccio, facendo boccacce divertenti a Harry e giocherellando con i capelli rossi della moglie che gli hanno sempre ricordato le fiamme benefiche di una fenice.


50 Supernova

Entrambi sono stesi su un telo del giardino di casa loro a guardare le stelle mentre Harry ronfa beatamente tra loro due, avvolto in una copertina con i Boccini.
- Quella stella non c’era ieri.- dice placidamente Lily.
- Come fai ad esserne sicura?- le chiede James.
- Ho osservato il cielo ieri sera.- rispone lei.- E non c’era. Dev’essere una supernova.
- Ok…- fa’ James, osservando la moglie con uno sguardo perplesso.
- La supernova è una stella nuova nella sua fase di massima luminosità, Jim.- gli dice pazientemente la moglie.
James osserva quella stella nuova splendere nel cielo.
- Sai, pensavo…- mormora Lily.-…in fondo noi siamo una supernova, per certi versi.
- In che senso?- le chiede James.
- Che nonostante stiamo insieme da quasi quattro anni, c’è sempre qualcosa di nuovo in noi ed è sempre sotto una luce diversa, nuova.- risponde semplicemente Lily.
James ci riflette e non può che essere d’accordo: stanno insieme da quando hanno diciassette anni e ogni cosa che hanno detto, fatto, vissuto era come una supernova.














NOTE: allora, non posso credere di aver fatto anche questo!!!!
ok, ora mi calmo e cerco di sistemare la mia testolina bacata...
per chi seguisse le mie storie, queste sono una sorta di "riflessioni" a parte su Lily e James e sono comprensibili anche per chi non ha letto le mie storie su loro due :)
spero vi sia piaciuta e aspetto le vostre opinioni al riguardo :)
ciao ciao :)
  
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