Videogiochi > Assassin's Creed
Ricorda la storia  |       
Autore: Synacky_    02/09/2012    1 recensioni
Ciao a tutti ^.-!!
Vorrei riproporvi una mia storia pubblicata in precedenza. Questa volta sarà più dettagliata e descritta e molti aspetti cambieranno. Spero sia di vostro gradimento ecco a voi la trama.
Re Riccardo ventuno anni fa diede alla luce una bambina degli occhi smeraldo. La principessa Ada. Lei divenne presto un'abile soldato. Di classe e dal carattere freddo e distaccato, vedrà la sua vita capovolta quando suo padre le farà un'annuncio:
Dal prologo:
"-Dovrò andare in Palestina, questi giorni… visto che dopo la morte di Roberto di Sable è un po’ in confusione. Sarò scortato come tu ben sai… ma vorrei un soldato abbastanza capace. Perciò verrai con me. Domande?- "
Buona lettura ^.-!! Recensite in tanti ^^
Genere: Azione, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altaïr Ibn-La Ahad , Malik Al-Sayf , Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Principessa dei miei stivali'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Londra, Palazzo Reale
Una ragazza sui ventun anni, percorreva i corridoi di un’enorme palazzo a Londra. Era una ragazza snella con le forme ai punti giusti, i capelli marroncini chiari e gli occhi verdi smeraldo. Indossava un’armatura da battaglia con lo stemma di Re Riccardo. Era provvista di spade, pugnali e una spada corta. Camminava spedita sbuffando sonoramente.
-Ma che vorrà adesso mio padre? Mi stavo allenando … George ha detto che era urgente, sarà- si fermò davanti ad un’enorme portone. Bussò delicatamente
-Padre sono io… è permesso?- chiese mentre spingeva lievemente la porta verso l’interno.
-Avanti figlia mia- disse un uomo mentre si voltava. Sul capo aveva una corona ricca di pietre preziose ed era imbottita di una stoffa rossa e bianca con dei puntini neri sparsi nell’oggetto. Sulle spalle indossava un mantello della stessa fantasia della corona. Sotto di esso un’armatura con lo stemma reale.
-Non è l’aspetto che dovrebbe avere una principessa, sbaglio forse, Ada?- domandò rivolgendosi alla figlia con un sorriso.
-C…come? Oh be, mi stavo allenando padre, mi scusi- disse chinando il capo.
-Non ti preoccupare, non per questo sei il soldato più forte del regno- disse il Re osservando la figlia che rialzava il capo fiera.
-Devo parlarti di una cosa importante- disse andando a sedersi su una scrivania di fronte alla ragazza.
-Mi dica padre- incitò la figlia
-Dovrò andare in Palestina, questi giorni… visto che dopo la morte di Roberto di Sable è un po’ in confusione. Sarò scortato come tu ben sai… ma vorrei un soldato abbastanza capace. Perciò verrai con me. Domande?- chiese guardando severo la figlia. Lei abbassò il capo
-No padre. Nessuna. Con permesso vado a prepararmi- disse chinandosi e lasciando la stanza. Re Riccardo sospirò e tornò al suo lavoro.
 
Dopo essersi lavata, la principessa si legò un velo di stoffa nel dorso e si sedette nel suo enorme letto a baldacchino. Si lasciò scivolare e sospirò rumorosamente.
“Roberto di Sable… per mia fortuna é morto. Mi importunava sempre, ma io da brava ragazza qual’ ero non mi lasciavo sfiorare. Già, ucciso per mano di un Assassino con cui hanno compiuto un patto di alleanza. Lo stesso assassino che fu tradito dal suo stesso Maestro… mi domando come ci si senta adesso… Papà ha sempre detestato i Templari, forse è per questo che fu felice che Roberto sia passato ad altra vita. Forse è meglio che ora mi prepari e dovrò stare attenta a celare al meglio la mia identità” ghignò ed andò dietro ad un paravento e si cambiò.
 
 
 
Masyaf, Dimora degli Assassini
Altair stava in camera sua, vestito quotidianamente, con le mani sulla testa seduto nel letto. Pensava, … pensava a tutto quello che era successo. Era molto confuso, troppo per uno come lui. Sbuffò sonoramente e spostò lo sguardo sulla suo divisa da assassino. Ora era tutta completa. Per la seconda volta, ma questa volta sarebbe stato più attento ad averne cura di tutti i suoi ranghi. I suoi pensieri furono distratti da un leggero bussare alla porta. Si alzò ed andò ad aprire. Sulla porta trovò un novizio alquanto intimorito… doveva essere nuovo.
-G…Grande Altair, M…Malik la desidera nei suoi alloggi- disse poi scomparendo dalla visuale dell’Assassino che lo guardava con un sopracciglio alzato.
Chiuse la porta ed indossò la sua uniforme. Dopo cinque minuti si avviò verso gli alloggi del suo amico. Quando fu arrivato davanti ad un portone bussò, ed entrò non appena gli fu dato l’accesso.
-Oh, Altair, sei arrivato! Dobbiamo parlare!- disse un po’ … agitato
-D’accordo…- disse mentre si sedeva su una sedia davanti ad una scrivania.
-Senti, … vorresti essere il nuovo Maestro?- Altair per poco non si strozzò con la sua stessa saliva
-Ma sei pazzo?!- domandò cercando di riprendersi
-Perché? Cosa c’è di male?- chiese perplesso. Altair lo fulminò con lo sguardo
-Uno, mi odiano nonostante gli abbia salvato la vita. Due la vita sedentaria non fa per me.- disse finendo il discorso ed incrociando le braccia –Perché non lo fai tu?- domandò a Malik che era un po’… stressato.
-Io?! Non ho le capacità adatte. Uff…- si sedette e mise le mani sulla testa
-Theodore?- disse Altair di punto in bianco
-Chi?!- chiese perplesso Malik
-Come, chi?! Il vecchio saggio! Quello esperto in tutto e abbastanza capace…. Il vecchietto che borbotta!- Malik si illuminò
-Giusto! Come ho fatto a non pensarci prima!! È perfetto lui sa tutto! Grazie Altair, come fare senza di te!- disse correndo fuori a cercare il vecchio
(rimbambito -.-‘’ ndAltair) “Un paio di mesi fa mi voleva morto! Alla faccia…” si alzò e seguì l’amico ormai chissà dove a cercare l’anziano saggio.
 
-Me?- chiese un uomo sulla settantina rivolto al ragazzo
-Vede qualcun altro?- chiese acido Altair. Malik gli diede una gomitata
-Si, Grande Saggio, la prego, lei è il più adatto- l’uomo guardò prima Malik poi Altair. Poi tornò con lo sguardo verso il moro
-Perché non lui?- chiese rivolgendosi ad Altair. Quest’ultimo alzò gli occhi al cielo mormorando un, ‘Ho le mie ragioni’. L’uomo sorrise
-Non fa per te vero Altair? La vita sedentaria
-Si, Theodore, chissà come farò a chiamarti Maestro-
-Da piccolo lo facevi… comunque accetto la tua proposta figliolo- disse tornando a rivolgersi a Malik.
-Grazie, Maestro. Farò in modo che lo sapino tutti- disse Malik abbassando il capo in segno di rispetto e lasciando il gruppo. Theodore posò lo sguardo su Altair
-Altair, devi dirmi qualcosa… non è vero?- disse con lo sguardo indagatore
-Be io… si, devo chiederle di andare a Gerusalemme-
-Perché mai?- chiese curioso il vecchio
-Dicono che arrivi Re Riccardo e poi voglio vedere la situazione- disse
-D’accordo, stavo già pensando di farlo e mandare qualcuno, come mio primo ordine. Ma visto che ti sei offerto volontario, ti do licenza di andare-
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Salveee ^.-!!
Ho voluto riproporre questa ficton in modo più dettagliato e descritto. Mi sono accorta che l’altra, a parte non aver riscosso tanto successo, non era per niente leggibile ^^ Perciò ho voluto fare un altro tentativo ^^ Spero sia di vostro gradimento >.< Un bacione grande a tutti e mi raccomando recensite in tanti :b
Ali :3

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Assassin's Creed / Vai alla pagina dell'autore: Synacky_