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Autore: Brenda_    02/09/2012    1 recensioni
Cancellare il dolore fisico, gli sbagli, l’imbarazzo, tutte le brutte figure che avevano inciso la sua esistenza.
Afferrò la gomma verde e non ci pensò più.
Voleva essere perfetta.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DO YOU NEED A RUBBER, DARLING?

 

A Caty.

Cancellare.
Cancellare tutta la sua vita.
Voleva solo questo.
Pretendeva solo questo, per ricominciare.
Una brezza leggera e profumata di brioches fumanti le accarezzò i sensi, sfiorandole leggermente le palpebre chiuse e le labbra piene e rosate, rivolte all’infinito, mentre con i polpastrelli pallidi stringeva saldamente la ringhiera del balcone del suo appartamento al secondo piano di uno dei tanti palazzi di Genova.
Spalancò gli occhi color ebano, rimanendo senza fiato.
Non aveva mai adorato un’alba così bella, anche perché era solita svegliarsi con il profumo della pasta al basilico, all’una del pomeriggio.
La volta celeste sembrava lacerarsi proprio in corrispondenza delle sue esili spalle, illuminando di sfumature mai viste i suoi morbidi capelli d’angelo e i tetti delle abitazioni, fino a perdersi giù, al porto, dove le navi attraccate, l’odore salmastro e il disordine regnavano sovrani
Intorno solamente cupe nubi gravide di pioggia acida e zeppa di smog, impazienti di vomitarla sull’antica città di mare.
Cancellare il dolore fisico, gli sbagli, l’imbarazzo, tutte le brutte figure che avevano inciso la sua esistenza.
Afferrò la gomma verde e non ci pensò più.
Voleva essere perfetta.
 
 
 
 
 
 
Azzurra, seduta al bianco tavolino in ferro battuto, imprecò pesantemente in direzione del suo foglio A4, sul quale stava tracciando un veloce schizzo di quel cielo così particolare.
-Laureen, passami la gomma, sbrigati- disse, gli occhi ancora rivolti alla sbavatura della grafite sulla carta e  il palmo della mano a guardare il modello del suo ritratto, in attesa del piccolo e miracoloso oggetto colorato di smeraldo.
Non ricevendo risposta alcuna alzò gli occhi perlacei, cercando la figura in camicia da notte della sua coinquilina.
-Laureen? Dove sei?-
 
 
 
 
Per quanto tempo la cercarono!
Della bionda universitaria, però, rimasero solamente la tristezza e un paio di occhiali a mezzaluna.
Si era dimenticata, Laureen, che le persone perfette non possiedono né passato, né presente, né futuro.
 
 
 





*Io amo il verde*
 
Yeah, benvenuti nella mia prima fic originale.
Cioè. La prima che ho il coraggio di postare, grazie a Cami, quella dolce e disponibile donna che si sorbisce tutte le cappellate che suggerisco per le sue fic e che ha accettato di leggere questo.. coso.
E’ una brave storiella venutami in mente questa mattina, mentre stavo ostiando contro la finestra che si era aperta da sola (si, la mia finestra è dotata di vita propria) e
1.       È entrata la pioggia
2.       È entrato il freddo
3.       È entrata la luce
Conseguenza: mi sono dolcemente (?) ridestata.
Ecco, a mio parere le persone perfette saranno dannate per sempre, perché non è stata loro offerta l’opportunità di rimediare ai propri errori.
 
Ok. Sto scrivendo a macchinetta tutto quello che mi salta in mente, la smetto.
È dedicata ad una splendida ragazza molto spesso scazzata con il mondo intero che una volta mi ha detto che suo padre la vuole perfetta.
Sperando che abbiate gradito e che siate ancora in vita
Marts
p.s. non mordo, sapete?
Le recensioni sono bene accette!


NdA Fatti e personaggi di questa storia sono frutto della mia immaginazione. Ogni riferimento a fatti e/o persone nella realtà è puramente casuale.
Chiunque plagerà e/o prenderà indebitamente ispirazione da questa fic sarà perseguito a termine di legge.
 

 
   
 
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