Capitolo
9
Look Down
-Aspettami
qui- Mormorò Masha a Ville, dopo averlo condotto davanti
alla porta di legno
scuro dell’ufficio di Allan.
La donna
aveva già posato la mano affusolata sulla maniglia e stava
per abbassarla
quando una voce la bloccò a metà del movimento.
-
Perché
sei vestita e non
sei di là?- Domandò
Mauri, una minaccia velata che però non sfuggì
alla figlia. Istantaneamente
Masha si irrigidì e
strinse
convulsamente la maniglia
-
Perché
…- Biascicò la ragazza che non si era aspettata
di fronteggiare l’uomo così
presto. – ho…- Si ficcò la punta delle
scarpe nere. “Masha non è questo il
momento di lasciarsi prendere dalla fifa, non qui e non davanti ad un
cliente…capito?”
Al
leader degli HIM bastò un occhiata veloce all’uomo
e alla ragazza per
capire che c’era qualcosa che non andava
- Sono
stato io a chiederglielo- Intervenne e Masha si voltò di
scatto e per un attimo
sfuggente incontrò gli occhi verdi di lui.
–
Si mi
ha chiesto di andare con lui – Riprese il discorso voltandosi
verso il padre e
sorridendo maliziosamente
Mauri
annuì
lievemente, poi squadrò attentamente Ville – Tu
non sei quello del l’altra
sera?- Chiese , un espressione strana in viso
- Si-
Rispose lui – Sa…sono rimasto molto soddisfatto
dall’ultima volta- Proseguì reggendo
il gioco
-
Ah bene!...Ma sai
questa sera lei doveva
finire un lavoro qui …- Iniziò e sua figlia capì
immediatamente dove , l’uomo, voleva
arrivare: voleva alzare il prezzo
–
Si me
lo ha detto – Ribatté Ville cercando di suonare
pacato ma con quell’uomo gli
riusciva difficile, la sua sola faccia finiva per dargli sui nervi
– Ma ho
insisto – Aggiunse dopo una lunga pausa
- Quanto
sei disposto a pagare?- Domandò, allora, l’altro;
andando dritto al punto.
- Quanto
vuole?- Domandò ma dentro di lui si chiese come si potesse
dare un prezzo ad
una ragazza.
Intanto,
l’oggetto dello scambio sospirò e si
appoggiò al muro. Sul viso affilato di
Masha non comparve
nessuna emozione ma
dentro di lei si stava nuovamente svolgendo una lotta interna tra la
rabbia per
essere sempre tratta come una merce in bella confezione e la
consapevolezza di non
dover lasciar
trapelare nulla di quei
sentimenti. “Quanto durerà tutto questo?
“ Si domandò mentre si lasciava
trasportar via dal corso dei suoi pensieri.
La
ragazza si risvegliò dalla specie di trance in cui era
caduta solo quando Ville
la richiamò.
- Ti
senti bene?- Chiese
, notando lo sguardo
perso nel vuoto di lei che sbatté le palpebre e lo
guardò con aria stralunata
–
Si –
Sibilò – Cosa avete deciso?- Domandò
senza dar a vedere il se pur minimo
interesse per la faccenda
Ville la fissò un
attimo e i suoi occhi verde
ghiaccio lo squadrarono in rimando. “ Si,
c’è davvero qualcosa che non
va…nessuno si comporterebbe così. “
Constatò, sicuro di quella sua analisi.
-
Comunque …abbiamo una conversazione da fare- Rispose ignorando la sua domanda.
Non voleva dire
quando aveva pagato, altrimenti tutto sarebbe diventato più
‘reale’ in qualche
modo.
La
ragazza sospirò e si scostò dal muro, seguendolo
fuori dal “The Sin”
***
- Allora
di cosa vogliamo parlare?- Domandò Masha in tono piatto
osservando con finto interesse
il legno del tavolino del bar che il suo insistente cliente aveva
scelto come
luogo della loro “chiacchierata”
Il
cantante la osservò un attimo prima di parlare, sinceramente
non sapeva cosa
chiedere. Quella donna poi gli
faceva
uno strano effetto e aveva la netta impressione che sarebbe dovuto star
molto
attento a cosa chiedeva e – soprattutto - come lo chiedeva
-
Allora?- La ragazza si passò una mano tra i capelli e lo
fissò negli occhi
senza timore “Cosa gli è preso ora?”
- Niente
di particolare. Raccontami qualcosa di te- Rispose lui sorseggiando la birra
La donna
lo guardò e sorrise lievemente mostrando il sorriso
raccapricciante e gelido di
una bambola senz’anima – Perché dovrei
farlo? Cosa vuoi realmente?... Vuoi che
ti racconti tutto di me?- Rispose bruscamente.
- Non ti
ho chiesto nulla in particolare- Cercò di calmarla Ville
–Però…- Sospirò,
lasciando la frase in sospeso. Era tutto così difficile con
lei, sembrava quasi
che per parlare gli dovesse estrarre le parole di bocca
-
Però?-
Lo sfidò lei sporgendosi in avanti – Ascoltami
bene. Se speri di sapere
qualcosa di me, scordatelo. – Sussurrò dura come
il marmo
Ville
scattò in avanti – Ah si allora ti dico una cosa
io. Il tuo comportamento
inizia a darmi sui nervi- Brontolò
Con sua
sorpresa la donna sorrise di nuovo- Tu mi hai chiesto di parlare.
– Lo rimbeccò
acida. Se ne infischiava se il suo comportamento iniziava a dargli
fastidio
–
Ascolta, mi piacerebbe conoscerti ma se continui così come
faccio?- Provò
un'altra strada. Anche perché se avessero continuato in quel
modo sicuramente
la serata non sarebbe stata piacevole per nessuno dei due.
Masha lo
guardò con finti occhi da cerbiatta ferita –
Conoscermi? – Ripeté in derisione –
Perché mai?- Esclamò fissandolo con odio
Ville
alzò gli occhi al cielo – Cristo, insomma non puoi
semplicemente dire qualcosa
di te. Vorrei parlare con la vera Masha non con …- Ville
lasciò la frase in
sospeso.
Allora
la ragazza si sporse di nuovo in avanti, il viso a pochi centimetri dal
suo,
gli occhi testardamente nei suoi – Dillo pure!- Lo
incitò – Di pure ‘puttana’-
Ringhiò
-
Ascolta, questa volta te lo dico chiaro e tondo. Se speri di
conoscermi,
scordatelo! Vuoi fare una conversazione? Bene
ma trovati qualcun’altra.- Bruscamente si
rialzò – Quelle come me non sono fatte per
parlare.- Aggiunse, facendo per
andarsene
Il
cantante scattò in piedi – Perché
diavolo fai così?- Domandò brusco
A quelle
parola Masha si voltò di scatto e lo trafisse con il suo
sguardo - Perché
insisti?- Domandò irritata
-
Perché
voglio conoscere la ragazza che ho intravisto nei tuoi occhi
l’altra sera-
Rispose francamente
La donna
boccheggiò. Non si era resa conto che per una attimo la sua
maschera perfetta
le era scivolata via
–
Non la
puoi conoscere – Insisté incamminandosi verso la
porta ma il braccio
di Ville la bloccò
- Se la
metti così… ti ricordo che ti ho pagata-Disse lui
anche se non avrebbe voluto
arrivare a quello. Ma lei non gli aveva lasciato scelta. Sembrava che
minacciarla fosse l’unico modo se non convincerla a parlare
per, almeno, farla
restare – Quindi ora siediti e continuiamo a parlare-
Proseguì
Masha
non rispose e si limitò a
fissarlo con
odio tagliente. – Come vuoi – Sussurrò a
denti stretti, divincolandosi dalla
presa dell’uomo e lasciandosi ricadere pesantemente sulla
sedia –
Parliamo…- Proseguì in tono basso e
minaccioso
–
Sei
uno stronzo – Lo
insultò guardandolo in
cagnesco
“Volevi
parlare,no? Eccoti accontentato!” Brontolò tra se
ma , per la prima volta dopo
tanto , la ragazza si
era concessa di
dire esattamente quello
che le era
passato in mente.
Ville
ignorò l’insulto
e sorrise lievemente -
Grazie della sincerità-
Se pur
un insulto era comunque un piccolo frammento di sincerità da
parte sua. Chissà
forse poteva sperare di conoscere chi si nascondeva dietro la facciata
fredda e
dura di quell’affascinante donna dagli occhi penetranti e
freddi più del ghiaccio.
“Forse…”
Come avete visto la ‘conversazione’ non sta andando certo bene ma insomma da Masha cosa ci si poteva aspettare? In fondo le è difficile parlare , comunque nel prossimo – che va considerato come una II parte di questo capitolo ci sarà (diciamo) una piccola svolta - . O meglio se avete notato la svolta in Masha è iniziata già da qualche capitolo. Comunque basta con le chiacchiere, grazie a: Ginny, Kuji13, Elyrock, Trappy e Anima Bianca per i commenti al capitolo scorso. *commossa*
Alla prossima, commentante numerosi (ci spera)
- Diabolikal Rapture-
Ginny: sono sopravvissuta al cesso yeah! Eh per ora hai letto solo una parte del dialogo – chiamiamolo così-. Vedrai, vedrai!
Kuji13: W la tristezza. No stavo scherzando però – effettivamente – la protagonista è un personaggio molto malinconico e triste. Ora hai visto che la conversazione infatti non va…
Elyrock: uh bell’analisi. Si Masha è un pezzo di ghiaccio ma è il tempo che l’ha fatta diventare così (nel 10 saprete esattamente quanto tempo). Comunque si prima o poi se seguo una mia idea lei rivelerà tutto…ma quanto e perché è un'altra faccenda. ^^”
Trappy: per te vale lo stesso discorso di sopra. Ancora grazie per i complimenti
Anima Bianca: Perché? È una domanda a cui non posso rispondere ora altrimenti ti svelo tutto ^^. Sorry!