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Autore: DiabolikalRapture    18/03/2007    6 recensioni
Masha vive nella periferia di Helsinki,costretta dal padre a prostituirsi, vorrebbe cambiare vita e lasciare la città. Tuttavia la paura per l’incolumità di una persona a lei cara la trattiene, ma l’incontro con Ville le cambierà la vita – e non solo la sua - .(...) ""- Masha…?- Prima ancora di pensare Ville aveva già pronunciato il suo nome.
La ragazza si fermò, confusa si guardò in torno e in quel momento incontrò gli occhi di colui che l’aveva chiamata. Due sguardi intensi si affrontarono, la pioggia continuava a scendere più violenta che mai…""
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9

Look Down

-Aspettami qui- Mormorò Masha a Ville, dopo averlo condotto davanti alla porta di legno scuro dell’ufficio di Allan.

La donna aveva già posato la mano affusolata sulla maniglia e stava per abbassarla quando una voce la bloccò a metà del movimento.

- Perché sei vestita e non sei di là?- Domandò Mauri, una minaccia velata che però non sfuggì alla figlia. Istantaneamente Masha si irrigidì e strinse convulsamente la maniglia

- Perché …- Biascicò la ragazza che non si era aspettata di fronteggiare l’uomo così presto. – ho…- Si ficcò la punta delle scarpe nere. “Masha non è questo il momento di lasciarsi prendere dalla fifa, non qui e non davanti ad un cliente…capito?”

Al leader degli HIM bastò un occhiata veloce all’uomo e alla ragazza per capire che c’era qualcosa che non andava

- Sono stato io a chiederglielo- Intervenne e Masha si voltò di scatto e per un attimo sfuggente incontrò gli occhi verdi di lui.

– Si mi ha chiesto di andare con lui – Riprese il discorso voltandosi verso il padre e sorridendo maliziosamente

Mauri annuì lievemente, poi squadrò attentamente Ville – Tu non sei quello del l’altra sera?- Chiese , un espressione strana in viso

- Si- Rispose lui – Sa…sono rimasto molto soddisfatto dall’ultima volta- Proseguì reggendo il gioco

- Ah bene!...Ma sai questa sera lei doveva finire un lavoro qui …- Iniziò e sua figlia capì immediatamente dove , l’uomo, voleva arrivare: voleva alzare il prezzo

– Si me lo ha detto – Ribatté Ville cercando di suonare pacato ma con quell’uomo gli riusciva difficile, la sua sola faccia finiva per dargli sui nervi – Ma ho insisto – Aggiunse dopo una lunga pausa

- Quanto sei disposto a pagare?- Domandò, allora, l’altro; andando dritto al punto.

- Quanto vuole?- Domandò ma dentro di lui si chiese come si potesse dare un prezzo ad una ragazza.

Intanto, l’oggetto dello scambio sospirò e si appoggiò al muro. Sul viso affilato di Masha non comparve nessuna emozione ma dentro di lei si stava nuovamente svolgendo una lotta interna tra la rabbia per essere sempre tratta come una merce in bella confezione e la consapevolezza di non dover lasciar trapelare nulla di quei sentimenti. “Quanto durerà tutto questo? “ Si domandò mentre si lasciava trasportar via dal corso dei suoi pensieri.

La ragazza si risvegliò dalla specie di trance in cui era caduta solo quando Ville la richiamò.

- Ti senti bene?- Chiese , notando lo sguardo perso nel vuoto di lei che sbatté le palpebre e lo guardò con aria stralunata

– Si – Sibilò – Cosa avete deciso?- Domandò senza dar a vedere il se pur minimo interesse per la faccenda

Ville la fissò un attimo e i suoi occhi verde ghiaccio lo squadrarono in rimando. “ Si, c’è davvero qualcosa che non va…nessuno si comporterebbe così. “ Constatò, sicuro di quella sua analisi.

- Comunque …abbiamo una conversazione da fare- Rispose ignorando la sua domanda. Non voleva dire quando aveva pagato, altrimenti tutto sarebbe diventato più ‘reale’ in qualche modo.

La ragazza sospirò e si scostò dal muro, seguendolo fuori dal “The Sin”

***

- Allora di cosa vogliamo parlare?- Domandò Masha in tono piatto osservando con finto interesse il legno del tavolino del bar che il suo insistente cliente aveva scelto come luogo della loro “chiacchierata”

Il cantante la osservò un attimo prima di parlare, sinceramente non sapeva cosa chiedere. Quella donna poi gli faceva uno strano effetto e aveva la netta impressione che sarebbe dovuto star molto attento a cosa chiedeva e – soprattutto - come lo chiedeva

- Allora?- La ragazza si passò una mano tra i capelli e lo fissò negli occhi senza timore “Cosa gli è preso ora?”

- Niente di particolare. Raccontami qualcosa di te- Rispose lui sorseggiando la birra

La donna lo guardò e sorrise lievemente mostrando il sorriso raccapricciante e gelido di una bambola senz’anima – Perché dovrei farlo? Cosa vuoi realmente?... Vuoi che ti racconti tutto di me?- Rispose bruscamente.

- Non ti ho chiesto nulla in particolare- Cercò di calmarla Ville –Però…- Sospirò, lasciando la frase in sospeso. Era tutto così difficile con lei, sembrava quasi che per parlare gli dovesse estrarre le parole di bocca

- Però?- Lo sfidò lei sporgendosi in avanti – Ascoltami bene. Se speri di sapere qualcosa di me, scordatelo. – Sussurrò dura come il marmo

Ville scattò in avanti – Ah si allora ti dico una cosa io. Il tuo comportamento inizia a darmi sui nervi- Brontolò

Con sua sorpresa la donna sorrise di nuovo- Tu mi hai chiesto di parlare. – Lo rimbeccò acida. Se ne infischiava se il suo comportamento iniziava a dargli fastidio

– Ascolta, mi piacerebbe conoscerti ma se continui così come faccio?- Provò un'altra strada. Anche perché se avessero continuato in quel modo sicuramente la serata non sarebbe stata piacevole per nessuno dei due.

Masha lo guardò con finti occhi da cerbiatta ferita – Conoscermi? – Ripeté in derisione – Perché mai?- Esclamò fissandolo con odio

Ville alzò gli occhi al cielo – Cristo, insomma non puoi semplicemente dire qualcosa di te. Vorrei parlare con la vera Masha non con …- Ville lasciò la frase in sospeso.

Allora la ragazza si sporse di nuovo in avanti, il viso a pochi centimetri dal suo, gli occhi testardamente nei suoi – Dillo pure!- Lo incitò – Di pure ‘puttana’- Ringhiò

- Ascolta, questa volta te lo dico chiaro e tondo. Se speri di conoscermi, scordatelo! Vuoi fare una conversazione? Bene ma trovati qualcun’altra.- Bruscamente si rialzò – Quelle come me non sono fatte per parlare.- Aggiunse, facendo per andarsene

Il cantante scattò in piedi – Perché diavolo fai così?- Domandò brusco

A quelle parola Masha si voltò di scatto e lo trafisse con il suo sguardo - Perché insisti?- Domandò irritata

- Perché voglio conoscere la ragazza che ho intravisto nei tuoi occhi l’altra sera- Rispose francamente

La donna boccheggiò. Non si era resa conto che per una attimo la sua maschera perfetta le era scivolata via

– Non la puoi conoscere – Insisté incamminandosi verso la porta ma il braccio di Ville la bloccò

- Se la metti così… ti ricordo che ti ho pagata-Disse lui anche se non avrebbe voluto arrivare a quello. Ma lei non gli aveva lasciato scelta. Sembrava che minacciarla fosse l’unico modo se non convincerla a parlare per, almeno, farla restare – Quindi ora siediti e continuiamo a parlare- Proseguì

Masha non rispose e si limitò a fissarlo con odio tagliente. – Come vuoi – Sussurrò a denti stretti, divincolandosi dalla presa dell’uomo e lasciandosi ricadere pesantemente sulla sedia – Parliamo…- Proseguì in tono basso e minaccioso

– Sei uno stronzo – Lo insultò guardandolo in cagnesco

“Volevi parlare,no? Eccoti accontentato!” Brontolò tra se ma , per la prima volta dopo tanto , la ragazza si era concessa di dire esattamente quello che le era passato in mente.

Ville ignorò l’insulto e sorrise lievemente - Grazie della sincerità-

Se pur un insulto era comunque un piccolo frammento di sincerità da parte sua. Chissà forse poteva sperare di conoscere chi si nascondeva dietro la facciata fredda e dura di quell’affascinante donna dagli occhi penetranti e freddi più del ghiaccio. “Forse…”

Come avete visto la ‘conversazione’ non sta andando certo bene ma insomma da Masha cosa ci si poteva aspettare? In fondo le è difficile parlare , comunque nel prossimo – che va considerato come una II parte di questo capitolo ci sarà (diciamo) una piccola svolta - . O meglio se avete notato la svolta in Masha è iniziata già da qualche capitolo. Comunque basta con le chiacchiere, grazie a: Ginny, Kuji13, Elyrock, Trappy e Anima Bianca per i commenti al capitolo scorso. *commossa*

Alla prossima, commentante numerosi (ci spera)

- Diabolikal Rapture-

Ginny: sono sopravvissuta al cesso yeah! Eh per ora hai letto solo una parte del dialogo – chiamiamolo così-. Vedrai, vedrai!

Kuji13: W la tristezza. No stavo scherzando però – effettivamente – la protagonista è un personaggio molto malinconico e triste. Ora hai visto che la conversazione infatti non va…

Elyrock: uh bell’analisi. Si Masha è un pezzo di ghiaccio ma è il tempo che l’ha fatta diventare così (nel 10 saprete esattamente quanto tempo). Comunque si prima o poi se seguo una mia idea lei rivelerà tutto…ma quanto e perché è un'altra faccenda. ^^”

Trappy: per te vale lo stesso discorso di sopra. Ancora grazie per i complimenti

Anima Bianca: Perché? È una domanda a cui non posso rispondere ora altrimenti ti svelo tutto ^^. Sorry!

  
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