Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: Ginny_theQueen    02/09/2012    9 recensioni
Piccola one shot senza pretese, Percabeth ♥
Annabeth era determinata a a vincere. Le Cacciatrici non avrebbero battuto il Campo per la cinquantasettesima volta di seguito. Finchè era capitano della squadra, Annabeth non lo avrebbe permesso. Era o non era figlia della dea della strategia militare?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'OTP: seaweed brain'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Annabeth fissò un punto indistinto della sua maglia arancione del Campo Mezzosangue e sospirò. 
 
La scorsa mattina erano arrivate al campo le Cacciatrici di Artemide, -era stata felicissima di rivedere Thalia- e come ogni volta che le Cacciatrici erano in visita, il tradizionale gioco del venerdì, Caccia alla Bandiera era stato giocato contro di loro. 
 
La figlia di Atena aveva passato il resto della mattina in compagnia della sua migliore amica, che non vedeva da quasi un anno, ma le due erano state costrette a giocare frontalmente l'una contro l'altra nel pomeriggio, dal momento che Percy aveva eletto Annabeth capitano della squadra del Campo, e che Thalia era la luogotenente delle Cacciatrici. 
 
La squadra dei Mezzosangue era composta da Annabeth e Malcom della casa di Atena, Percy per Poseidone, Nico per Ade, Chris, Travis e Connor per Hermes, Clarisse e due dei suoi fratelli per Ares, e Polluce per Dioniso. 
 
La stratega aveva categoricamente evitato di scegliere nella squadra semidei inutili come i figli di Afrodite e quelli di Demetra, che poco sarebbero serviti per vincere il gioco.
 
Annabeth era determinata a a vincere. Le Cacciatrici non avrebbero battuto il Campo per la cinquantasettesima volta di seguito. Finchè era capitano della squadra, Annabeth non lo avrebbe permesso. Era o non era figlia della dea della strategia militare? 
 
 
Non era stata presente all'ultima partita contro Artemide. Ma le era stato raccontato da una Thalia piuttosto arrabbiata -bei tempi, quando era ancora un'allieva del campo!- che in un atto da lui considerato intelligente Percy aveva permesso a Zoë di rubare la loro bandiera, garantendo così la vittoria alle Cacciatrici. 
 
Stupido Testa d'Alghe, pensò.
 
 
Nonostante tutte le strategie che aveva pianificato, la partita che Annabeth capitanò durò ben poco: questa volta, la colpa non era stata solo di Percy, ma anche di Nico. 
 
La bandiera era stata posta vicino al fiume, così che il figlio di Poseidone potesse usare i propri poteri per difenderla. Ad un certo punto però, visto che le Cacciatrici erano in netto vantaggio, Nico era venuto a chiamare Percy dicendogli di andare in attacco, poichè era il miglior spadaccino della squadra. Tutto contento, l'imbecille se n'era andato senza nemmeno preoccuparsi di dire a Nico di rimanere a controllare la bandiera, e così mentre Annabeth era occupata in un combattimento con Thalia, tre Cacciatrici non trovando ostacoli avevano preso la loro bandiera e l'avevano portata alla loro base, ponendo fine al gioco. 
 
 
Cinquantasette a zero. 
 
 
Era questo l'unico pensiero coerente nella mente di Annabeth mentre sgridava Percy; la sfuriata sfociò in una litigata, e presto tutto il Campo venne a sapere che la coppia d'oro era scoppiata
 
Nè Percy nè Annabeth si erano presentati a cena quella sera, e Grover giurò di aver scorto alcune figlie di Afrodite piangere per quello che era successo. 
 
 
Quindi, la mattina dopo Annabeth fissava la sua maglia arancione del Campo Mezzosangue e pensava. Pensava a come fare pace con Percy, perchè per quanto fosse stato un imbecille, era il suo Testa d'Alghe, e non avrebbe permesso all'orgoglio di portarglielo via. 
 
Non si erano lasciati come dicevano tutti, i due erano soliti litigare -anche se non così ardentemente- per le discussioni più stupide. 
 
Si vestì in fretta, e uscì dalla Casa di Atena, diretta a quella di Poseidone. 
 
Lo incontrò a metà strada e si fermò. 
 
"Stavo... venendo da te," cominciò incerto. Prese un sospiro e continuò. 
 
"Sapientona, mi dispiace per come mi sono comportato ieri. Pensavo davvero di fare la cosa giusta, ma che ci vuoi fare, sono una Testa d'Alghe. Poi non avrei dovuto mettermi ad urlare dopo che mi hai sgridato, dopo tutto eri tu il capitano della squadra e non avevo il diritto di risponderti." 
 
Fece una pausa, aspettando la risposta della ragazza. 
 
"Tranquillo, anche io stavo venendo da te, sai che odio tenerti il broncio. Sei così carino quando sei preoccupato!" Rise. 
 
"Sei perdonato, non so resistere alla tua faccina disperata. Ma giuro che se non pensi prima di agire, alla prossima partita contro le Cacciatrici non partecipi, chiaro?" 
 
Percy sorrise e si avvicinò a lei. La prese per la vita ed avvicinò le proprie labbra all'orecchio di Annabeth. 
 
"E così non sai resistermi?" 
 
Per tutta risposta lei lo coinvolse in un lungo bacio che sapeva di passione e desiderio. Le sue mani andarono a finire tra i nerissimi capelli del ragazzo spettinandoli più del normale, mentre quelle di lui vagavano per la schiena di Annabeth. 
 
Senza interrompere il bacio, i due si avviarono verso la casa di Poseidone a pochi passi di distanza, e proprio mentre Percy apriva la porta con un calcio, il corno che indicava la colazione suonò, spaventandoli e costringendoli a spezzare il loro abbraccio. 
 
Ottimo tempismo Chirone, complimenti, pensò Annabeth. 
 
"Quel centauro ha occhi e orecchie ovunque qui dentro!" esclamò Percy sconcertato. 
 
Da un cespuglio lì vicino si sentirono dei fruscii, poi ne uscì una giovane figlia di Afrodite che li guardò, sorrise e poi gridò: "Sì! Finalmente! RAGAZZI, PERCABETH ESISTE ANCORA!" 
 
Dopo un'ultima occhiata alla coppia, si avviò verso il padiglione della mensa, probabilmente per andare a raccontare a tutti la scena alla quale aveva assistito. 
 
 
"Percabeth? Ma di cosa parlava?" 
 
"Sembra che la Casa di Afrodite ci abbia dato un nome, Testa d'Alghe. Hanno una specie di circolo del gossip su tutto quello che succede nel Campo, soprattutto sugli scoop d'amore. Dovranno essere molto felici nel sapere che abbiamo fatto pace." 
 
Percy rimase senza parole. 
 
"Andiamo a colazione, dai." 




Angolo autrice: Rieccomi, che pubblico per la seconda volta nella stessa giornata! [L'altra mia one shot si chiama 'una piacevole sorpresa' per chi fosse interessato, è ovviamente un'altra Percabeth] 
Spero che vi sia piaciuta anche questa, se vi va fatemi sapere cosa ne pensate! 
Alla prossima, (che sento arriverà presto) 

Ginny_theQueen ♥ 

PS: qualcuno di voi ha Twitter? Io ho un account dedicato a Harry Potter, Percy Jackson e The Hunger Games, se vi va seguitemi, ditemi di essere parte del forum di efp e vi seguo anch'io! Ecco il mio account: https://twitter.com/Ginny_theQueen 
 
   
 
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Ginny_theQueen