Film > Thor
Segui la storia  |       
Autore: AnatemaDelDrago    02/09/2012    1 recensioni
"Vuoi davvero ritornare da lei a qualsiasi costo?" chiese Odino curioso.
"Si padre, lo voglio" ero serio.
"Thor se è questo quello che vuoi io posso aiutarti ma come ben sai per dare un qualcosa bisogna ricevere una cosa che abbia lo stesso medesimo valore" disse.
"Cosa volete dire con questo padre?" non capivo bene cosa intendeva.
"Thor figlio di Odino tornerai su Midgard a patto che tu perda tutti i tuoi poteri e la tua memoria su tutto quello che rigurda e circonda Jane foster!"
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jane Foster, Loki, Thor, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutti !
Questa è la mia prima storia che scrivo in assoluto.
La storia è composta di tre parti: Inizio, sviluppo e fine, più che altro ho adottato questo metodo per collegare meglio il tutto.
La storia è scritta in prima persona dal punto di vista di alcuni personaggi, scriverò all'inizio chi sto impersonificando.
I pensieri saranno scritti in corsivo e i dialoghi fra virgolette.
Volevo scrivere una storia Thor/Jane perchè avevo voglia di leggere storie su di loro ma sono veramente poche :(
Così ho deciso di scriverla io così faccio contenti tutti, sia me che i lettori che vogliono leggere di loro.
La prima parte è composta da 4 capitoli che ho già scritto e che posterò a distanza ravvicinata, il resto devo ancora scriverlo.
Spero vi piaccia, vorrei che lasciaste una recensione così saprò se ne è valsa la pena.
Accetto anche consigli, la storia potrebbe cambiare anche grazie ad un vostro commento.
Ringrazio tutti voi e adesso vi lascio leggere.


Ritornerò, Ricorderò, Ricomincerò... con Te.


INIZIO PRIMA PARTE


Capitolo 1

JANE FOSTER

Era passato ormai un anno da quando io, Jane Foster, cercavo in tutti i modi di rincontrarlo.
Non era passato un giorno che non avessi dedicato al ponte di Einstein Rosen.
Anche se ero stanca morta continuavo il mio lavoro senza sosta.
Ero nel mio laboratorio, per descriverlo bastava dire che era un cumulo di fogli di carta pieni zeppi di formule e disegni.
Al centro c'era la mia scrivania e ai due lati quelle di Darcy, l'assistente tirocinante, e quella di Erik, docente universitario e un secondo padre per me.
Entrambi erano usciti da una quindicina di minuti per andare a comprare del cibo d'asporto.
Mentre aspettavo il loro ritorno stavo seduta alla scrivania a scrivere altre formule, gli occhi si chiudevano per la stanchezza accumulata dalla giornata piena.
Decisi di fermarmi, "Non conveniva scrivere cose sbagliate per poi doverle ricominciare da capo". pensai.
Per rilassarmi mi abbandonai completamente alla poltrona, chiusi gli occhi e pensai, pensavo a lui.

"Forse un giorno tornerà lui da me".
"Magari domani aprirò la porta del caravan e lo ritroverò seduto fuori a parlare con Erik e Darcy" sorrisi al pensiero.
"Oppure un enorme saetta colpirà il suolo fuori al mio laboratorio e lui sarà lì ad aspettarmi" ora ridevo al pensiero.

Sapevo che tutto quello che pensavo era pura fantasia e che non sarebbe mai accaduto però speravo che un giorno una fantasia del genere si realizzasse.

Non avevo dimenticato la sua promessa.

"Un giorno Jane io ritornerò, per te" ricordai.

Ogni volta che la voglia di rinunciare e smettere cresceva, ripensavo a quelle parole e tutto tornava come prima.
Non avevo dimenticato nulla di lui, ricordavo tutti i suoi lineamenti e la sua enorme gentilezza.

"Giuro che non smetterò mai di trovare un modo per riportarti qui, non mi fermerò mai, lo prometto io a te" dissi guardando il cielo stellato da fuori la vetrata.

Sentii il rumore del furgoncino arrivare, erano finalmente tornati, avevo una fame allucinante.
Mi alzai e andai ad aprire la porta per farli entrare.

"Hey, Per caso è tornato Thor?" chiese Darcy con faccia incredula.
La fissai in modo torvo "Come scusa? stai scherzando spero" ero stranita.
"Sei venuta ad aprirci la porta quindi mi sono meravigliata, tutto qua" disse sorridendo
Erik nel frattempo con le buste in mano era già entrato e rideva sentendole discutere.
"Il cibo si fredda continuerete dopo questa splendida discussione" urlò da lontano.
"Io preparo la tavola" disse in fretta Darcy.
"Certo scappa via tanto dopo riprendiamo il discorso" dissi con faccia imbronciata.

Cenammo tranquillamente e dopo salimmo sul tetto del laboratorio come ogni sera.
Ci stendemmo sui lettini e ammiravamo il cielo stellato intorno al bidone infuocato messo lì per riscaldarci.

Parlammo per tutta la sera su come riuscire a trovare un modo per stabilizzare il flusso d'energia del ponte.
Se l'energia del ponte rimaneva costante per almeno due minuti senza alterazioni, potevamo finalmente stabilire una connessione con Asgard.
Alla fine concludemmo che per creare lo stabilizzatore ci voleva una tecnologia al di fuori della nostra portata e mesi se non anni per costruirlo.
Eravamo in fase di stallo e non sapevamo come continuare.

"Si è fatta ora di andare a dormire" disse Erik sbadigliando.
"Concordo" disse Darcy e si alzò dal lettino "Jane tu vieni?" chiese.
"Resto ancora un pò e poi vi raggiungo" risposi.
"Ok, ma non fare tardi" disse Erik.
"Certo non preoccuparti" e li salutai con la mano.

Scesero dal tetto e così rimasi sola, aggiustai il piumino che avevo addosso e fissai intensamente una stella.

"Anche se ci vorrano cinque, dieci, vent'anni o magari la mia intera vita per rincontrarti io non smetterò mai di cercati" sussurrai a voce bassa.

Chiusi gli occhi e subito dopo Morfeo mi accolse nelle sue braccia.


THOR ODINSON

Guardare il paronama dal balcone della mia stanza era l'unica cosa che facesse rilassare il corpo e la mente di un semi dio in cerca di qualcuno che non riesce a ritrovare.
La vista di Asgard sotto di me liberava la mente da tutti i pensieri che avevo, tranne quello.
Quel pensierò rimaneva lo stesso e non c'era niente che potesse eliminarlo, era lei quel pensiero, Jane Foster.
Era passato ormai un anno e non avevo ancora trovato un modo per tornare da lei.
Gli avevo promesso che sarei tornato un giorno, ma quel giorno non arrivava mai.
Ogni giorno passavo dal mio amico Heimdall per controllare come stesse, e oggi avrei fatto lo stesso.
Presi Mjolnir dal pavimento e mi diressi verso il ponte ancora distrutto.

Vidi Heimdall, mi avvicinai a lui.
"Buongiorno Heimdall" dissi.
"Buongiorno a lei mio principe, cosa la porta qui da me?" chiese in risposta.
"Lo sai da quasi un anno perchè vengo qui ogni giorno" sorrisi.
"Già lei, Jane Foster, la vedo" disse mentre teneva gli occhi chiusi.
"Come sta?" era la domanda che gli ponevo tutti i giorni.
"Lei sta bene e continua sempre la sua ricerca per ritrovarti"
"Sono fiero di lei, non ha mai smesso di cercarmi" dissi orgoglioso.
"Si devo ammettere che per essere una midgardiana ha una enorme tenacia"
"Per questo sono innamorato di lei, è spettacolare" sono fiero di lei.
"Principe lei è molto fortunato" esclamò Heimdall.
"Tu credi?, io penso che questa situazione non mi renda fortunato, mi condanna a morte, non poterla vedere, non poter toccare il suo viso e baciare le sue labbra" ero triste in volto.
"Prima o poi vi rincontrerete è scritto nel destino" disse.
"Speriamo mio caro amico, a che punto è la sua ricerca?" chiesi ansioso.
"Sono fermi, non riescono a stabilizzare l'energia del ponte, risolvere il problema sembra più difficile del previsto" rispose.
"Gli avevo promesso che un giorno sarei tornato da lei e invece mi ritrovo qui a non fare niente in merito, mentre è lei che sta cercando in tutti i modi di rincontrarmi" dissi arrabbiato.
"Come ti ho già detto tu la rivedrai" disse calmo Heimdall.
Mi avvicinai di più a lui.
"Heimdall io devo rivederla, farei qualsiasi cosa pur d'incontrarla, so che ci sono cose che nessuno a parte te dovrebbe conoscere, ma dimmi c'è un qualunque modo per tornare da lei?" chiesi serio.
"Principe anche se ci fosse e con questo non dico che ci sia un modo, non potrei dirvelo" rispose senza nemmeno girare la testa.
"Ti capisco amico mio, troverò da solo un modo a qualsiasi costo, è il momento d'agire, non resterò un altro giorno senza far nulla". strinsi le mani così forte che le nocche diventarono bianche.
"Grazie di tutto Heimdall ora vado da mio padre, ti saluto" mi incamminai lungo il ponte.
"Un attimo solo principe" disse ad alta voce.
Mi voltai "si?"
"Ricordi queste parole... Nulla è impossibile, basta solo volerlo al tal punto da perdere tutto, anche noi stessi"
"Perderei tutto per lei" risposi
"Bene, stia attento principe" mi avvertì.
"Anche tu mio amico" sorrisi e me ne andai.

Arrivai nella sala del trono dove c'era Re Odino padre degli Dei ad attendermi.
"Padre" dissi inchinandomi davanti a lui.
"Thor figlio mio, ti stavo aspettando devo chiederti una cosa" disse frettolosamente.
"Anche io padre devo chiedervi una cosa" dissi
"Inizia prima tu figlio mio" disse con estrema calma.
"Padre dovete farmi ritornare su Midgard, devo ritornare da lei, ve lo chiedo in ginocchio" mi inginocchiai con Mjolnir di fianco.
"Thor devi capire che fra non molto sarai Re di Asgard e io vorrei che quando quel giorno arrivasse al tuo fianco ci fosse una regina" disse preoccupato.
"Ancora con questa storia, padre voi regnerete ancora per molto tempo" risposi.
"Non dire sciocchezze!" urlò " mi dici sempre la stessa cosa ma non rispondi mai alla mia domanda, ora pretendo una risposta" era arrabbiato.
"Padre la mia regina sarà Jane Foster di Midgard, lo sapete bene"
"Ancora quella midgardiana, come potrà essere regina di Asgard se non la vedi da ben un anno e probabilmente non la rivedrai mai più?" chiese urlando.
"Per questo dovete farmi ritornare da lei, farei di tutto per rivederla" risposi.
"Un giornò la rivedrò e lei diventerà la mia regina a qualunque costo, non esiste nessun'altra donna che io ami più di lei!" esclamai.
"Che ne è allora della bella Lady Sif?"
"Sif ha solo confortato me in questo lungo anno ma non provo nulla per lei" ero arrabbiato.
"Thor, figlio mio, devi capire che non puoi avere tutto dalla vita, a volte bisogna accontentarsi per il bene di altri in questo caso di Asgard"
"Un giorno regnerò su Asgard con lei come mia regina, non mi arrenderò mai nel ritrovarla, perderei tutto per lei".
"Sei così follemente innamorato di lei, al tal punto da perdere tutto?" chiese preoccupato.
"Si padre senza alcun dubbio" risposi.
"Vuoi davvero ritornare da lei a qualsiasi costo?" chiese curioso.
"Si padre, lo voglio" ero serio.
"Thor se è questo quello che vuoi io posso aiutarti ma come ben sai per dare un qualcosa bisogna ricevere una cosa che abbia lo stesso medesimo valore" disse.
"Cosa volete dire con questo padre?" non capivo bene cosa intendeva.
"Thor figlio di Odino tornerai su Midgard a patto che tu perda tutti i tuoi poteri e la tua memoria su tutto quello che rigurda e circonda Jane foster"
"Come farò a ricordarmi di lei e a rincontrarla? non potete farlo" urlai.
"Se è amore quello che stai predicando da un anno a questa parte tutto si risolverà nel meglio" disse.
Mi sollevai da terra con estrema calma.
"Se questo vi farà capire quanto io la ami per me va bene" dissi sicuro di me.
"Bene allora a questo punto non mi lasci altra scelta" si alzò dal trono, prese il suo scettrò e si avvicinò.
"Ti ringrazio padre" dissi infine"
"Per cosa? ti sto esiliando e togliendo la memoria, non c'è niente da ringraziare"
"Invece si, anche se non avrò la memoria di lei almeno avrò una possibilità di ritrovarla, magari un giorno ricorderò di lei e tutto ritornerà come prima" dissi sorridendo.
"Capisco figlio mio, adesso consegnami Mjolnir"
"Certo padre" allungai il prezioso martello nella sua mano.
"Tienilo tu per me fino a quando non ritornerò, anche se non mi servirà visto che sarò un comune mortale" sorrisi.
"Così sia allora, io Odino padre degli Dei ti spoglio di tutti i poteri che hai e ti esilio sulla terra fino a nuovo ordine"
"Addio figlio mio"
"Addio Padre"

Dalla punta del bastone partì un fulmine che mi colpì in pieno facendomi scomparire nel vuoto.

Ci fu un momento di silenzio che sembrava non terminare più.
Odino ritornò lentamente a sedersi sul suo trono quando entrò Frigga.
"Marito mio dov'è nostro figlio?"chiese preoccupata.
"L'ho esiliato nuovamente su Midgard per farlo ritornare dal suo presunto amore Jane Foster" disse con voce tremante.
La regina Frigga sorrise "Sono contenta finalmente, cioè sarò triste perchè non lo rivedrò però almeno sò che lui adesso è felice" disse avvicinandosi al marito
Si sedette di fianco al marito sul suo trono.

"Figlio mio lo sto facendo per te, ho visto nei tuoi occhi la tua sofferenza, ho dovuto farlo" disse a bassa voce Odino.
"Spero che un giorno tu possa ritornare da me e governare su Asgard quando io non ci sarò più." una lacrima scese sul suo viso ormai stanco.
"Ritornerà marito mio, ritornerà ricordati che lui è Thor Odinson dio del tuono e figlio del grande Odino" disse Frigga
"Lo spero amore mio" rispose e strinse la mano in quella di sua moglie.

Continua...
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Thor / Vai alla pagina dell'autore: AnatemaDelDrago