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Autore: Asantesana    03/09/2012    1 recensioni
...Mi guardò cercando di capire dai miei occhi se avessi cambiato idea, le rivolsi il sorrisetto di chi è convinto di fare tutto "Entriamo" dissi e così dicendo ci addentrammo nella costruzione, nella quale, chi sa dove, i 1D stavano per esibirsi."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un dolce profumo di dolci al cioccolato mi investì poco prima che l'anziana signora mi stringesse a se "Izzie, piccola mia! Quanto sei bella! Fatti guardare…" disse prima di iniziare a girarmi intorno, presi un paio di occhiali posati sul mobile bianco alla mia destra "Senza questi non vedrai un gran che!" le sorrisi posizionandoglieli sul naso "Eccoti qui raggio di sole!" mi abbracciò di nuovo "È da così tanto che non ci vieni a trovare… Ti è forse successo qualcosa?", "Lo so io che le è successo…" disse una voce alle sue spalle "… Ha conosciuto quest'avanzo di galera!" disse mio nonno indicando dietro di se, gli occhi di mia nonna si spalancarono per la paura, poi girandosi di scatto incontrò la sguardo malinconico di Zayn "Non capisci niente Peter!" disse poi lei lasciando nonno basito, subito dopo si rivolse al moro "Vieni sotto la luce giovanotto! Fatti vedere meglio…" Zayn ubbidì e timidamente ci raggiunse in cucina, mi posizionai alla sua destra e subito le nostre mani si incontrarono, alla vista di quel gesto per noi naturale mia nonna sorrise, ma la reazione di suo marito fu ben diversa, si voltò borbottando qualcosa, allontanandosi da noi e raggiungendo il giardino, seguì i suoi movimenti preoccupata mentre nonna cercava di mettere a suo agio il moro. "Io sono Meredith, quello lì scorbutico che se ne è appena andato è mio marito Peter…" disse per poi lanciare un sguardo seccato al nonno, "Sono davvero lieto di conoscerla, madame!" disse lui per poi improvvisare un inchino, nonna si rivolse a me "E questo galantuomo ha anche un nome?" chiese, "Lui è Z-" iniziai a dire "Zayn" mi interruppe lui lanciandole un radioso sorriso dinanzi al quale mia nonna arrossì timidamente "Intanto che tu fai la gattamorta con il mio fidanzato" scherzai "…io vado a parlare con tuo marito!" detto questo baciai la fronte di lei e poi uscì raggiungendo nonno in giardino.

 

Il giardino sul retro era esattamente come me lo ricordavo, curato in ogni dettaglio dalle abili mani di mio nonno, lui era seduto all'ombra di un grande pesco, avvicinandomi mi resi conto che stava ancora borbottando qualcosa, ma tacque appena mi sedetti di fianco a lui, feci per parlare ma alla fine nonno mi precedette "Quando eri arrabbiata per qualche cosa da piccola venivi sempre qui…" disse indicando l'albero, sorrisi "Veramente mi arrampicavo lassù!" precisai, nonno si alzò "E solo il profumo di biscotti appena sfornati ti faceva scendere…" detto questo mi porse la mano e mi aiutò ad alzarmi "…una volta giù, mi guardavi con i tuoi occhioni neri e…" "Ti va di abbracciare tua nipote?" lo interrompetti, nonno sorrise della mia richiesta per poi abbracciarmi impacciatamente "Me lo chiedevi sempre!", "E ora potresti fare un altra cosuccia per me?" continuai, alzò gli occhi al cielo "Non ti porterò sulle spalle! Sei cresciutella ormai!" scoppiai a ridere immaginando la scena per poi ricompormi, lo girai, gli indicai la cucina dove nonna e Zayn stavano parlando e poi indicai il moro "Dagli un opportunità…", l'uomo si girò come per contestare, ma incontrando i miei occhi si ammutolì "Ci parlerò…" disse "Grazie, nonno!" risposi io abbracciandolo, "Non essere così felice, raggio di sole, una sola frase sbagliata, anzi no, una sola parola sbagliata e ti giuro su tua nonna che butto fuori a calci quell'avanzo di galera che ti ostini a chiamare fidanzato!", gli lanciai un sorriso radioso "Come vuoi! Ma so che ti piacerà…" gli presi la mano e lo portai in cucina dove Zayn avrebbe avuto l'opportunità che gli avevo procurato.

 

"C'era troppo luce là fuori per un orco come te?" disse mia nonna distogliendo i suoi occhi verdi da Zayn, "Si, Stavo pensando di abbattere il pesco e costruire una caverna!" rispose sarcastico il nonno avvicinandosi alla moglie e sedendole di fianco, "Prova solo a sfiorare quell'albero…" iniziò mia nonna, per poi essere zittita da un'abbraccio da parte del marito, quell'attimo di ritrovata dolcezza fu interrotto dal moro "Cos'ha di speciale quell'albero?" chiese ingenuamente, l' espressione di mio nonno cambiò radicalmente come se il suo della voce di Zayn fosse per lui un fischio insopportabile, cosa che sinceramente non trovavo possibile visto l'effetto che faceva a me, risposi rapidamente, prima che nonno potesse dire qualcosa di sgradevole "L'hanno piantato insieme quando sono arrivati in questa casa… è come se rappresentasse la loro vita insieme…", il moro sorrise "Magari, anche noi potremmo…" iniziò a dire in un sussurro come se non volesse che nessuno sentisse, ma per sua sfortuna, a dispetto dell'età, l'udito di mio nonno era ancora finissimo "Potremmo cosa, giovanotto? Piantare un albero come prova del vero amore? E dove poi? Io Inghilterra, India, Cina? Dove Vorresti portare la mia bambina? E poi che vita potresti garantirle?", "Peter…." la voce di mia nonna tentava inutilmente di frenare il fiume in piena di domande che stava travolgendo il moro, "Cosa fai per vivere? Corse Clandestine? Rubi? Magari una di quegli stupidi lavori che non ti porteranno da nessuna parte, vero? Non ho intenzione di lasciar vivere mia nipote in una roulotte, nell'illusione del vero amore! E la tua famiglia? Loro sanno di voi? Magari anche loro vivono in una roulotte…" "Peter adesso smettila…" lo esortò di nuovo mia nonna, ma anche questa volta senza risultato,  "Per questo non ti ho mai visto da queste parti, vero? Viaggi di continuo e vorresti portare la nostra Isabel con te! Mai! Porta me piuttosto! Voglio vedere come farai il Don Giovanni con Peter Curter alle calcagna! Che c'è? Non hai nulla da dire, vero? Hai paura di me,  non è co-" "PETER SMETTILA O TI VERRÀ UN INFARTO!" urlò mia nonna in preda alla disperazione e tirando giù nonno che preso dall'enfasi si era messo in piedi, l'uomo si guardò in torno con aria innocente incontrando prima lo sguardo severo della moglie e poi il mio deluso, fece per alzarsi farfugliando qualcosa tra i denti, ma non appena si voltò Zayn si alzò in piedi "Signor Curter…" nonno si voltò stranamente ansioso di ascoltare il moro "Stavo pensando che anche io e Isabel potremmo piantare un albero nel nostro giardino se, ovviamente, sua nipote vorrà, io vivo con la mia famiglia in Inghilterra, a Bradford, ma a causa del mio lavoro viaggio molto, quindi è ancora da decidere dove questo sarà questo giardino, non per vantarmi ma credo di essere abbastanza ricco da garantire ad Isabel lo stile di vita che merita… Sono un cantante, non un pilota di strada ne un ladro… e vorrà scusarmi se non rispondo alle altre domande ma, sinceramente non le ricordo…", nonno guardò a terra sorridendo "…Falla soffrire e a dispetto della mia venerando età, ti renderò la vità un inferno!" Zayn annui "Ha la mia parola signore!" gli tese la mano e mio nonno si affrettò a stringerla "Non credere di aver ottenuto la mia stima ora…", "Andiamo Peter! Ti brillano gli occhi come ad un bambino!Non c'è niente di male ad ammettere di aver torto, basta scusarsi…" intervenne mia nonna "Non c'è bisogno che io mi scusi Meredith, il giovanotto qui non ha fatto niente di eccezionale se non rispondere alle mie domande" rispose lui lievemente in imbarazzo "È stato eccezionale a ricordarle quasi tutte!" dissi io alzandomi e abbracciando fieramente il moro, Zayn ricambiò il mio abbraccio "Giù le mani da mia nip-" fece per dire mio nonno prima che sua moglie lo zittisse con uno schiaffetto dietro la testa.

 

Restammo con i miei nonni per il resto del pomeriggio, assistendo alle loro innumerevoli finte litigate, che da piccola scambiavo per spettacoli di cabaret, tutti quegli anni insieme non avevano scalfito ne il loro carattere ne il loro amore, evidente in ogni gesto, in ogni sguardo. Stavamo mangiando la crostata al cioccolata di cui avevo sentito l'odore prima di entrare quando il cellulare di Zayn suonò "Scusatemi un attimo…" disse il moro uscendo in giardino, seguì preoccupata i suoi passi visto che, ormai, avevo imparato ad associare alla sua suoneria un campanello d'allarme. "Complimenti Izzie!" la voce di mia nonna interruppe i miei pensieri, "Sono davvero felice che ti piaccia, lui è…" iniziai a sorridere come una sciocca e mia nonna rise con me "Ti correggo, piccola mia, sei felice che CI piaccia! Vero Peter?", l'anziana si girò verso il marito "Si…" disse mio nonno in un sussurro, in fondo quello stesso sussurro era più di quanto potessi sperare quindi mi accontentai, sorridendo prima a lui e poi alla nonna. Il moro rientrò in cucina "Signori Curter, è stato un vero piacere conoscervi, ma ora sono costretto ad andarmene…" disse tranquillamente, lo guardai visibilmente perplessa "Andartene? Ed io?" gli chiesi, "Tu, puoi rimanere con loro se vuoi, io devo preparare delle cose per la partenza…", "Anche se restassi qui, la mia mente sarebbe con te…" ammisi, Zayn mi sorrise per poi rivolgersi nuovamente ai miei nonni "Come stavo dicendo, è stato un vero piacere conoscervi, ma ora dobbiamo andare…" salutò cordialmente Meredith e Peter e aspettò che io li abbracciassi per poi continuare "Spero di riverdervi presto!", "Lo spero anch'io, giovanotto" disse inaspettatamente mio nonno, mentre mia nonna lo abbracciò, trattandolo come uno di famiglia, i due ci accompagnarono alla porta e ci seguirono con lo sguardo mentre ci allontanavamo per raggiungere la moto.

 

Ripercorremmo la città in silenzio ed anche il viaggio in moto fu stranamente silenzioso, arrivati in camera aspettai che chiuse la porte alle sue spalle per parlare "Stai bene?", Zayn mi guardò come se lo avessi appena svegliato da un lungo sonno "Certo… sto solo pensando alle valige…", "Posso darti una mano io, poi dopo andremo a casa mia e tu mi aiuterai con i miei bagagli…", sorrise senza rispondere "Allora credo che inizierò a prendere la roba del bagno… Nell'armadio c'è una grossa valigia marrone, me la metteresti sul letto per favore?", ubbidì silenziosa senza pensare, lui tornò poco dopo con un borsello pieno di prodotti per il viso e per i capelli, fece più volte avanti e dietro dal bagno sempre in silenzio, poi all'improvviso si bloccò "Ho la sensazione di aver dimenticato qualcosa…" si avvicinò alla borsa per controllare "Schiuma da barba, rasoi… Shampoo…" poi alzò lo sguardo incontrando il mio e sorrise, mi alzò di peso mantenendomi per le gambe e delicatamente mi mise in valigia "Ecco ora ho tutto!" risi della messa in scena e prima che si voltasse lo tirai per la camicia strappandogli un bacio, lui sorrise, prese ad accarezzarmi i capelli e poi il volto, la sua mano destra raggiunse sicura la mia schiena, mentre la sinistra si posizionò sotto le ginocchia, mi prese imbraccio, portandomi dall'altra parte del letto, mi fece stendere poi con attenzione spostò la valigia e solo dopo di stese su di me, le mie mani bramose gli sbottonarono la camicia, fino a che non trovarono le sue spalle, mi mise una mano dietro il collo costringendomi a mettermi a sedere sul letto mentre lui si mise inginocchio di fronte a me , abbassò la zip del vestito e rapidamente me lo sfilò, le nostre bocche si trovarono subito dopo, aprì gli occhi solo un attimo "Zayn…" dissi, anche il moro aprì i suoi color nocciola aspettando che continuassi "Dimmi che mi ami…", prese a baciarmi il collo mozzandomi il fiato "Ti amo, ora e per sempre sceglierò sempre te…" disse infine tra un bacio e l'altro, non avevo intenzione di lasciarlo andare via da me e quella notte lo sentii più mio che mai.

 

Mi sveglia di soprassalto a causa di un incubo, era appena l'alba, aspettai che il mio respiro tornasse normale per richiudere gli occhi, poi li spalancai d'un tratto, c'era qualcosa di strano e solo alzandomi dal letto mi resi conto di cos'era: ero sola! La stanza era vuota, non c'era nessun segno del suo passaggio se non un postit attaccato all'armadio, mi avvicinai per leggere…

"So che non capirai perchè l'ho fatto, ma è stato per amore

Ho scelto la tua felicità alla mia e non odiarmi per averlo fatto,

ti prego, se puoi, perdonami…

Zayn."

   
 
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