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Autore: RedSunrise    03/09/2012    2 recensioni
Questa Flashfic non è nulla di particolare a mio avviso. L'ho scritta prendendo ispirazione da una cosa che mi è capitata (ovviamente il contesto è esagerato) e mi è venuta in mente così, di getto. Rappresenta uno dei momenti in cui gli "invisibili" vincono su coloro che li chiamano sfigati, sentendosi più forti e sicuri solo perchè hanno la gente cosiddetta "giusta" intorno. Ma non sempre giusto è il termine adatto, certe volte puoi avere intorno mille affetti, ma nessuno è sincero.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Bum, la porta si spalanca e un'ondata di luce violenta il buio della stanza.
-Ma che cavolo, dormi ancora?!-
-Mmh? E'.. è domenica Jamie! E sono le 9 e 10. Certo che dormo ancora.-
- Allora sbrigati ad alzarti, hai visite. Ti aspettano di sotto.-
 
Ricevere visite per Madison era già abbastanza inconcepibile ad orari normali, figurarsi in una piovosa mattina feriale.
Si alzò chiedendosi chi avesse bisogno di vederla con così tanta urgenza e si accorse poi con un pizzico di vergogna che aveva ancora addossoi vestiti della sera prima.. Sporchi di vomito per giunta. Non che avesse motivo di provare vergogna, dato che non ricordava nulla di quello che aveva fatto e che abitava solo con suo fratello, che per certi versi era peggio di lei e poteva dire di essersi abituato a vederla tornare a casa in quello stato. Ma questa facenda dei pazzi sabato sera un po' la umiliava, un po' la divertiva, un po' la esasperava.
Camminando carponi nel buio della stanza, nel tentativo di trovare una maglietta pulita, si imbattè in un corpo, disteso a terra. Un corpo? Sì sì, era proprio un corpo! Quella su cui stava facendo scorrere la mano tremante era pelle nuda, della schiena probabilmente. Ad un tratto la ragazza riconobbe colui che stava dormendo sul suo pavimento. Non si scompose più di tanto, ma non senza stupore iniziò a scuoterlo per le spalle tentando si svegliarlo senza fare troppo baccano:
-Max, maledetto idiota! Che ci fai nudo sul mio pavimento? Svegliati, porca miseria.-
-Che? Ah... 'Giorno Mad. Ho paura di aver fatto più di un ballo con te, ieri sera-  Ridacchiò questo. 
Madison, completamente basita dal fatto che il ragazzo non fosse in alcun modo preoccupato dalla situazione, per evitare di prenderlo a parolacce lo lasciò dove stava, vietandogli di uscire dalla camera fino al suo ritorno.
Scese poi le scale a rotta di collo, dispiaciuta di aver fatto attendere l'ospite.

Ma quando arrivò in soggiorno e vide chi la stava aspettando, non fu più così dispiaciuta, anzi, si pentì di essere scesa.
-Oh, ehm, ciao.. Che ci fai qui?- Iniziò senza troppa convinzione.
-Ciao, scusa l'ora. Dobbiamo scambiare qualche parolina solo io e te.

-Ok. Jamie, levati dalle palle.
Il fratello, che fino a quel momento era rimasto a fissare la nuova arrivata con un interesse familiare a Madison, si limitò a guardar male la sorella prima di andarsene.
Non era una novità che un qualsivoglia ragazzo si interessasse a Samantha. A parte il suo splendido corpo, i suoi lunghi capelli biondi e lisci come seta ed i suoi occhi verdi/grigi da gatta (una bellezza secondo i canoni, insomma) , era molto conosciuta a scuola sia come capo delle cheerleaders (cosa fin troppo ovvia), sia come una ragazza particolarmente brava a fare "certe cose". Si comportava con fare altezzoso e prendeva tutti in giro, soprattutto Madison, che era stata il suo bersaglio preferito da quando era arrivata in quel liceo, complici la sua scarsa cura di se stessa ed il suo vestire sportivo. 

 

-Dicevi?- Chiese poi la ragazza sistemandosi i capelli in una coda, per evitare altri sguardi disgustati da questa, che aveva bussato alla sua porta fresca come una rosa e perfetta come sempre.
-Beh, ieri al ballo ti ho vista andare via con Max, l'ho chiamato varie volte ma non risponde al telefono. Sono certa che non sia qui, perchè sebbene creda che tu sia una puttanella, non metto in dubbio la fedeltà del mio amorino. Perciò ci tenevo a informarti che lui non è interessato a te, me lo ha detto chiaramente ed in ogni caso una sfigata come te non è del suo calibro. Quindi è inutile che anche solo ci provi, ecco.-

Madison si ritrovò stupita che la sua interlocutrice sapesse usare i congiuntivi, doveva essere migliorata anche nelle gare di spelling, si disse.


-Nemmeno io sono interessata al tuo Max, anzi, se fosse stato per me non avremmo neanche ballato..- Rispose non troppo sicura. In realtà Max le piaceva da molto tempo e a lui piaceva lei, non erano chiare le circostanze per le quali tutto questo non fosse successo prima.
-Non ti credo.
-Come vuoi.. Desideri altro?

-Da te no di sicuro.
-Ci vediamo domani a scuola allora.
-Vaffanculo.
- Ok.
Madison sbattè la porta e risalì in camera, giusto in tempo per trovarsi davanti la scena di Jamie e Max che facevano conoscenza. 
-Ti avevo detto di restare in camera, imbecille!- Si rivolse all'amico, ancora nudo ed ancora per terra.
-A dire il vero sono entrato io per cercare il cordless, ma sono inciampato su una specie di animale dormiente, ne sai nulla Mad?- Chiese divertito Jamie.
-Purtroppo no..
-Mi chiedo quando la finirai con questo casino.. Non che non mi diverta, ma non è molto salutare per te,sai?-
- Sì grazie del consiglio, ma non è il momento, Jam! E tu, ricomponiti e vattene. Fino a due minuti fa c'era la tua ragazza che mi dava addosso di sotto!-
-Cosa? Samantha era qui?- Leggermente spaesato, il ragazzo. Ma per nulla in imbarazzo, questo era certo. Penso Madison osservandolo ancora nudo ed ancora per terra, che parlava in tutta tranquillità.
Provò un grande senso di colpa al pensiero di averci fatto sesso, poi però fece due calcoli.. Se lei era completamente vestita sul letto e lui per terra, non poteva essere successo.. Anche perchè non sarebbe stata capace di rivestirsi, sbronza com'era. Qualcosa doveva essere successo comunque, pensò poi. ed ebbe una fitta di disgusto, non tanto per aver fatto qualcosa con Max, ma per il contesto ed il modo in cui l'aveva fatto, che non era stato affatto romantico come si era immaginata.
-Sì, Max, lei era qui. Vestiti, per favore.
-Cavolo, non la sopporto più!
-Ah.. davvero? Allora non ti dispiacerà se faccio questo-  Madison gli passò i suoi boxer , poi si avviò alla finestra e la spalancò. Vide Samantha camminare lentamente infondo al vialetto e la chiamò perchè si fermasse.
-Tesoro, mi sono dimenticata di dirti una cosa!! A me al telefono Max risponde, ci ho parlato adesso!  Mi ha detto di dirti che sei un'oca stronza! Buona giornata anche da parte mia, cara! 

Restò quasi estasiata ad ammirare la crisi di nervi della ragazza per qualche secondo. Si beò di come stesse ululando parolacce in mezzo alla strada, rivolte a lei ed al suo amorino, facendo affacciare tutto il vicinato tranne loro.



 

  
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