Hi, I’m your new roommate.

1. I'm your new roommate.

Eleonora stava dormendo beatamente nel suo grande letto, quando sentì un odore ormai familiare in quell’autunno invaderle il naso. Girò lentamente la testa verso la finestra, sempre con gli occhi chiusi ed inspirò una grande quantità di quell’odore per capire di cosa si trattasse. Quando si fece un’idea di cos’era quell’odore di terra aprì gli occhi e pensò tra se e se che si era fatta l’idea giusta: pioggia. Si mise a sedere appoggiando la schiena contro la testata del letto e con un gesto ormai abituale si sistemò una ciocca dei suoi lunghi capelli mossi dal viso. Avevano un colore particolare i suoi capelli, che passava dal castano a dei riflessi ramati e ritrovandoseli davanti pensò alla sua migliore amica Chiara, che glieli invidiava tanto nonostante i suoi meravigliosi capelli biondi e boccolosi. Stropicciò gli occhi e si alzò dal letto, dirigendosi in cucina ancora vestita con la sua maglietta della Carlsberg più grande di minimo tre taglie che le faceva da vestito. Con dei gesti automatici mise la moka sul fuoco e si sedette su una sedia della sua cucina a penisola. Stava progettando cosa fare in quella giornata uggiosa: a dispetto di molte persone a lei piaceva la pioggia, le piaceva l’odore che emanava e l’aspetto quasi di un altro mondo che donava a Milano. Decise che sarebbe uscita allo stesso a fare una passeggiata, quando un odore pungente di caffè invase la stanza. A malavoglia si alzò dalla sedia e con la tazza di caffè in mano si ridiresse in camera e aprì l’armadio tirando fuori i vestiti e l’intimo e, dopo aver finito di bere, si diresse in bagno dove si rilassò sotto la doccia.
Mezz’ora dopo era già per le strade di Milano sotto il suo ombrello marrone che guardava le vetrine dei negozi in cerca di qualcosa di interessante e sì fermo davanti ad una vetrina in particolare: era il negozio di animali, uno dei negozi preferiti di Eleonora, adorava gli animali e si fermava sempre a guardare all’interno di quel paradiso, solo che quel giorno qualcosa l’aveva maggiormente attirata. Davanti a lei c’erano dei gattini ancora piccoli che si rigiravano mentre alcuni facevano la lotta ma uno in particolare la colpì: era un gatto tutto bianco se non per le zampine nere ed aveva due occhi di un azzurro più limpido del cielo che trasmettevano tenerezza. Decise di entrare in negozio e si avviò verso la cassa dove la sua migliore amica Chiara ormai aveva residenza. “ciao Lalla” la salutò Eleonora e la bionda alzò gli occhi, sapendo che solo una persona al mondo la chiamava con quel nome assurdo e le sorrise ricambiando il saluto. “Ellie che ci fai qui?” le disse dolcemente la bionda mentre si avvicinava all’amica per abbracciarla, “sono venuta a salutarti… e a chiederti informazioni su quel gattino bianco che hai nella vetrina, è bellissimo”
“intendi Wendy? Oh lei e gli altri gattini sono i cuccioli della gatta di una signora che non poteva tenerli ed ora sono in regalo” ad Ellie si illuminarono gli occhi ed un sorriso si fece spazio sul suo viso, riempendo di dolcezza Chiara che adorava la sua amica quando era felice e, senza farselo dire, si diresse verso la vetrina e prese il gattino, lasciandolo poi in mano ad Ellie. La ragazza rimase ancora più intenerita da Wendy che era così piccola ed occupava solo poco più spazio della sua mano. Prese ad accarezzare il suo pelo morbido e ridacchiò sentendo il gattino che miagolava e faceva le fusa. “portala a casa che ormai non posso più staccarvi siete così teneri” disse Chiara guardando la sua amica mentre le si illuminava di più il volto. “grazie Lalla ti adoro” disse la mora abbracciando, facendo sempre attenzione a Wendy, la bionda per poi salutarla e dirigersi verso casa accarezzando la sua nuova amica. Una volta entrata nel suo grande appartamento le versò del latte in una ciotola che apparteneva al vecchio gatto che aveva sua madre quando era piccola e poi andò frugare in un cassetto nel salotto. Ne estrasse fuori un nastrino di raso rosa, prese il gattino in braccio e dopo essersi seduta sul divano annodò il nastrino intorno al collo del gatto facendo un fiocchetto. Rimase per un momento a guardare la gattina che approcciava con il suo nuovo collare quando sentì il campanello suonare. Riflesse un attimo su chi poteva essere ma sapendo che non era di certo Chiara visto che stava ancora lavorando andò ad aprire la porta.
Si ritrovò davanti un ragazzo alto come lei, di sicuro più grande, teneva un borsone sulla spalla ed una valigia al suo fianco. Le sorrise e le tese la mano, per poi dire “Ciao sono Louis e sono il tuo nuovo coinquilino”.

Boom!
ok saaaaaaalve pipol :D questa è la mia nuova fanfiction, è scritta in terza persona comunque ci saranno anche i POV dei protagonisti. lo so il primo capitolo è un po' noiosetto ma è solo di passaggio, non lapidatemi c.c presto arriveranno anche gli altri fantastici quattro (mi fermo qua per non spoilerare u.u). se mi lasciate qualche recensioncina ne sono grata, almeno mi fate sapere come vi sembra :)
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Ricambio tutti, ma ora sono nel limit di following (non chiedetemi cosa sia perchè non lo so nemmeno io o.o)
ora vi lascio, domani vado a vedere Conor e mi devo preparare psicologicamente asdfghjkl *-*
swishhh *fa l'uscita ad effetto*