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Autore: Courage12    03/09/2012    0 recensioni
A volte in amore, si devono affrontare certe situazioni ...
Delle situazioni che possono distruggere in un soffio i ricordi meravigliosi di una vita passata insieme.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Key
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Key.
Key e i suoi attacchi di panico.
Jonghyun ci conviveva ormai da cinque anni … ma non riusciva ancora ad abituarsi.
Ogni volta era un inferno. Lo stringeva fra le sue braccia in preda a convulsioni. Smetteva di parlare, nonostante Jonghyun urlasse più volte il suo nome.
Poi, dopo dieci minuti, finiva tutto. Key sveniva su di lui dormendo come un bambino.

Jonghyun decise di andare dall’ennesimo dottore. Sembrava che nessuno sapesse o che nessuno volesse dirgli la verità.
Ma questo dottore godeva di una certa nomea, e la visita gli era costata una fortuna.
Dopo aver fatto tutte le analisi richieste, Jonghyun accompagnò Key nel cortile dell’ospedale.
Si sedettero su una panchina collocata tra fiori di una rara bellezza.
“Jong, sto bene. Non farmi vedere quell’espressione … non riesco a reggerla.” Disse Key giocando con un fiore. Jonghyun lo contemplava come se fosse la creatura più bella al mondo … e per lui sicuramente lo era.
“Scusami” era l’unica cosa che riusciva a dire. Gli cinse la vita col braccio e gli diede un bacio sulla guancia. Non riusciva ad immaginare una vita senza il suo Key.

Una chiamata improvvisa interruppe quel momento che sembrava essere infinito.
“Kim Jonghyun? Vorrei parlarle in privato …” disse il dottore con aria tremendamente seria.
Jonghyun si sentì perso in un secondo, non avrebbe mai voluto lasciare Key.
“Vai! Non mi mangia nessuno qui” sorrise quell’angelo, capendolo al volo … senza bisogno di parole.

Jonghyun percorse il corridoio freddo e triste dell’ospedale, per poi arrivare nello studio del dottore.
“La prego si sieda” lo invitò.
“KEY STA BENE, VERO?” non si accorse di aver urlato e di aver serrato i pugni sulla scrivania.
“Si sieda … la prego.  Il suo amico …”
“Compagno.”
“Compagno, mi scusi … ha un tumore. Un tumore al cervello … “
“Ma … starà bene, vero? Guarirà!” il sorriso di Jonghyun era raggelato dal panico.
“Mi dispiace…”
“Che significa mi dispiace?”
“Il suo … compagno è affetto da questa malattia da troppo tempo. Ormai si è impossessato del suo sistema nervoso … non gli rimane molto.”
Odiava il modo di parlare dei dottori. Così diretto e letale … come una pugnalata al cuore.
“Nessuno ha mai parlato di tumore! Mi hanno sempre detto mille cose diverse … ma non un tumore.” Non si voleva ancora arrendere all’idea.
“Evidentemente ha parlato con le persone sbagliate.”
Jonghyun cadde sulla sedia senza forze e con le lacrime che ormai sgorgavano dagli occhi.
“Cosa devo fare?”
“Niente … in una settimana non succedono miracoli.”
Una settimana.
Una fottutissima settimana.
Non era pronto.
Non l’avrebbe mai lasciato.

Jonghyun tornò nel cortile e tornò a sedersi accanto a Key.
“…” non riuscì a proferire parola. Il dolore era troppo e la lingua sembrava essere sparita.
“So che non sto bene.  So che non mi rimane molto. Ma … andiamo! Ho pur sempre te. Me ne andrò con l’ultimo ricordo più bello e perfetto … tu.” Il suo sorriso era sempre così dolce, anche in quel momento.
“Tu non te ne puoi andare, ok?” non riusciva più a controllarsi, scoppiò in pianto e abbracciò Key come se dovesse andarsene proprio in quell’istante.
“Non fare il bambino” Key asciugò le lacrime della sua metà e posò le sue labbra dolcemente sulla fronte di Jonghyun. “Non farmi fare il grande della situazione! Quanti anni hai eh?”
Jonghyun non riuscì a trattenere un sorriso.
Prese Key per mano e decisero di tornare a casa.

“Sono stanco … è stata una lunga giornata.” Disse Key appena entrato.
“Ti accompagno in camera … se vuoi posso rimanere con te”
“No. No … non ti preoccupare. Fai quello che devi fare, ho bisogno di rimanere da solo.”
Solo per potersi finalmente rendere conto della sua situazione.
Solo per poter buttare fuori tutte le lacrime.
Solo per poter abbracciare la sua foto con Jonghyun e addormentarsi con quella fra le braccia.

Jonghyun intanto era sul punto di preparare la cena per quella sera, quando si fermò ad osservare la bacheca della cucina, dove erano appesi i bigliettini di quando erano bambini.
Uno in particolare gli saltò all’occhio, era un bigliettino di Key di quando aveva  solo 7 anni.
« Ciao dino!
Oggi ho detto a mamma che un giorno ci sposeremo.
Lei ha cominciato a urlare dicendo che non era possibile.
Ma non m’importa. Noi ci sposeremo.
Ti voglio bene Jong
. »

Rimase a guardare quel bigliettino con gli occhi velate dalle lacrime.
Tutti avevano sempre criticato il loro rapporto sin dall’inizio.
Erano bambini, ma sapevano che c’era qualcosa di speciale fra loro.
Key era sempre stato il suo migliore amico, ma durante le scuole superiori qualcosa era cambiato.
Non era solo affetto quello nutrivano l’uno per l’altro.
Era qualcosa di più.
Qualcosa che li aveva portati a vivere insieme e amarsi.

Jonghyun pensò che avrebbe dovuto fare qualcosa.
Avrebbe passato un’ultima perfetta settimana con l’amore della sua vita. Non l’avrebbe lasciato senza aver avverato i suoi desideri più grandi.
Si sedette e cominciò a scrivere una lista.

Il mattino dopo, Key si svegliò con un post-it attaccato sulla guancia.
« So già che commenterai stizzito dalla colla rimasta sulla tua faccia»
“Esatto!! Piccolo idiota!” disse cercando di togliersi quel senso di appiccicaticcio.
« Ma non importa! Oggi sarà una giornata perfetta, te lo prometto. Ti amo.»
“Ma che diavolo combina?”  Key si alzò con fatica e trovò un completo elegante, il completo che aveva sempre desiderato, con un altro bigliettino sopra.
« Sbrigati a vestirti! E non metterci 3 ore come tuo solito»

Cinque minuti dopo, Jonghyun suonò alla porta e aspettò impaziente il suo amore.
Key uscì … ed era semplicemente perfetto. Jonghyun rimase abbagliato e subito lo prese sotto braccio, trascinandolo in macchina.
“Ma … Jong .. che sta succedendo. Perché mi hai fatto vestire così? E perché anche tu sei…”
“Niente domande tesoro. Oggi ci sposiamo!” il suo sorriso era quello di un bambino soddisfatto.
Key lo guardò con meraviglia, ma rimase in silenzio sorridendo amorevolmente.

Arrivarono in uno splendido giardino in fiore, dove ad aspettarli c’era il sindaco della città.
“Tu e le tue conoscenze …” disse Key per niente sorpreso.
La cerimonia fu breve ma intensa, c’erano solo loro due. Non avevano bisogno di nessun altro.
Tornarono a casa senza lasciarsi mai la mano.
Le loro fedi brillavano di una luce diversa.
Una luce che rispecchiava il loro amore.

Quello stesso giorno però, Key ebbe un altro attacco. Più violento che mai.
Ma Jonghyun era preparato, lo aiutò in tutti i modi possibili. Era suo marito, la sua metà … non poteva deluderlo. Sarebbe stato la sua roccia fino alla fine.

I giorni seguenti passarono così.
Tra una sorpresa e un attacco di panico.
Key era dimagrito sempre di più, non toccava cibo. Ma con Jonghyun era felice.

Mancavano ormai tre giorni e le condizioni di Key peggiorarono.
Fu portato in ospedale, e Jonghyun non lo lasciò mai solo.
Era sempre lì quando Key lo chiamava.
Era lì anche quando sembrava che non lo riconoscesse più.
Dormiva con lui tenendogli la mano.
Le loro dita rimasero intrecciate per due giorni … finchè l’ultimo giorno, quelle di Key mollarono la presa.

Jonghyun non era ancora pronto a questo.
Urlò piangendo. Cercò di rianimarlo in qualche modo. Lo chiamò, come se potesse sentirlo.
Ma niente.
Key se n’era andato.
E lui era rimasto solo con un vuoto che non avrebbe colmato facilmente.
Che forse … non avrebbe colmato affatto.




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Spazio autrice:
Mi dispiace .. non so cosa mia preso.
E' tristissima, ma spero che vi possa piacere comunque.
Grazie a tutti quelli che stanno seguendo le mie storie.
   
 
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