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Autore: Verdonica    03/09/2012    4 recensioni
Mi sono innamorata un po’ di lui quando mi ha difeso per la prima volta davanti ad un bullo con la sua bacchetta rotta, facendo sì che la fattura che avesse lanciato invece rimbalzasse su sé stesso e ne cadesse vittima.
Mi sono resa conto d’essere innamorata di lui quando, mentre cercavamo gli Horcrux, se ne è andato.
Mi sono resa conto d’essere innamorata di lui quando è tornato.

Un veloce colloquio tra madre e figlia su come si capisce che, quello che si prova, è vero amore.
1046 parole.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Rose Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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- Mamma posso farti una domanda? –
- Dimmi cara- rispose la donna ai fornelli senza voltarsi.
- Come vi siete conosciuti te e papà? - la giovane donna, ancora ragazzina sotto molti punti di vista, si sedette a tavola, appoggiando i gomiti al tavolo e osservando la madre che ancora le dava le spalle, curiosa.
- Oh, come ci siamo conosciuti io e papà? Beh, a scuola ovviamente. –
- No, non conosciuti in quel senso, mamma – ravvivandosi i lunghi capelli, sbuffò. – Voglio dire, come vi siete messi insieme? Come hai capito che era lui quello giusto?
- Oh. Questo vuoi sapere. - le guancie della donna presero colore inspiegabilmente e, voltandosi, sorrise alla figlia. Dopo essersi asciugata le mani in uno straccio, prese posto davanti a lei.
- Vediamo, beh… eravamo amici, prima di tutto. E lo siamo stati per molto tempo – sistemò una ciocca dietro un orecchio e continuò – e sai com’è tuo padre a volte. Quando vuole è molto ottuso.–
Rose rise insieme alla madre ed Hermione, sentendosi più a suo agio, cominciò a tamburellare sul tavolo con le dita, cercando le parole giuste da dire a sua figlia.
- Non saprei dirti come è successo, so solo che è stata una cosa che si è evoluta con il tempo. Quando cresci con una persona e impari a conoscere ogni parte di lei è inevitabile che ad un certo punto diventi anche tu un po’ quella persona. E ci si conosce talmente tanto e si condividono talmente tante cose che fatichi a non vederlo parte di quel che sei… - Hermione, che nel frattempo aveva abbassato lo sguardo, guardò sua figlia: prodotto dell’amore tra lei e Ron. Parlare di loro due, come coppia, la faceva ancora arrossire e, mentalmente, si malediva per questo.
- Continua – l’esortò la figlia, ansiosa di saperne di più.
- Mi sono innamorata un po’ di lui quando mi ha difeso per la prima volta davanti ad un bullo con la sua bacchetta rotta, facendo sì che la fattura che avesse lanciato invece rimbalzasse su sé stesso e ne cadesse vittima. – Ron aveva vomitato lumache per un giorno intero, quella volta, ed Hermione né sorrise al sol pensiero. – Mi sono innamorata un po’ di lui quando tutte le volte che avevo paura la sua mano, accidentalmente, c’era sempre se avevo bisogno di stringerla. – Come quella volta, al terzo anno, mentre Harry stava cercando di avvicinarsi per la prima volta a Fierobecco.
Rose guardò la madre mentre parlava e ne rimase incantata: aveva di fronte a sé uno spettacolo di donna innamorata, come se fosse ancora al primo giorno. Le gote rosee, gli occhi bassi e il perenne sorriso stampato sulle labbra della madre la dicevano lunga su quanto amasse l’uomo, ottuso, che aveva sposato. Chissà se anche lei un giorno sarebbe stata così…
- Mi sono innamorata un po’ di lui quando si è mostrato geloso davanti ad un altro ragazzo che mi aveva chiesto di uscire e di cui avevo accettato l’invito. – E Krum, era passato dall’essere il suo idolo al suo peggior nemico, in quegli anni. Hermione ravvivò i lunghi capelli, un po’ meno crespi e non più del suo bel colore naturale, sospirando appena a quella valanga di ricordi.
- Mi sono innamorata un po’ di lui quando l’ho zittito dicendogli che aveva la gamma di emozioni di un cucchiaino – e qui la donna proruppe in una fragorosa risata.
- Mi sono resa conto d’essere innamorata di lui quando si è fidanzato con un’altra ragazza ma poi, dopo un incidente, mentre era incosciente, ripeteva il mio nome.
Rose, che quasi tratteneva il fiato per non disturbare il monologo della madre, si emozionò e notò come il viso di sua madre si distendesse e addolcisse mentre continuava. Sperava ardentemente di trovare, un giorno, lo stesso amore che aveva trovato sua madre.
- Mi sono resa conto d’essere innamorata di lui quando mi ha ripetuto cose che io avevo detto anni e anni prima, come se fossero verità assolute. Mi sono resa conto d’essere innamorata di lui quando, mentre cercavamo gli Horcrux, se ne è andato. Mi sono resa conto d’essere innamorata di lui quando è tornato. Mi sono resa conto d’essere innamorata di lui quando, nel mezzo della battaglia magica, si è ricordato che dovevamo fare scappare gli elfi dalle cucine perché non voleva che ne rimanessero vittime. – “Non vogliamo altri Dobby, no?Non possiamo chiedergli di morire per noi...” era stato quello che aveva detto e Hermione ricordava bene qual’era stata la sua reazione: gli era saltata tra le braccia e l’aveva finalmente baciato. Dopo sette lunghi anni, finalmente, aveva baciato il ragazzo che da sempre le aveva rubato il cuore e che, da sempre, aveva atteso il momento giusto per loro due al suo fianco, offrendosi solo come migliore amico.
Ma questo evitò di dirlo a Rose.
- Mi sono innamorata del suo “miseriaccia!” e del suo “per i consunti slip di Merlino!”. Mi sono innamorata del suo fare protettivo con Ginny. Mi sono innamorata della sua capacità di stare ad aspettare il suo momento, senza pretendere troppo. Mi sono… innamorata di tutto. D’ogni singola parte di lui… - chiuse gli occhi, sospirando nuovamente. – Non dirlo a tuo padre però. – E fece alla figlia un occhiolino complice.
Rose per tutta risposta rise e la guardò contenta. – Wow, mamma è così… Non mi aspettavo una cosa del genere tra te e papà!
- Ehi, guarda che eravamo persone interessanti, una volta. -
- Posso solo immaginare – e detto questo si alzò dalla sedia per andarsene nella propria camera ma la madre la richiamò.
- Rose, tesoro, c’è qualcosa che devi dirmi? Qualcosa mi fa pensare che questa tua domanda non sia nata da una curiosità casuale… - Hermione, che nel frattempo s’era alzata anche lei, si poggiò al lavello e la guardò interessata.
Rose avvampò e, come aveva preso dal padre, iniziò a farfugliare. – Ma cosa vuoi mai che ci sia? Assolutamente niente. Niente… il nulla più assoluto – e scappò a rifugiarsi nella sua camera.
Hermione ridacchiò da sola e, tornando alle sue faccende culinarie, pensò che dopotutto Ron sarebbe stato contendo di sapere che la sua piccola bambina s’era innamorata.
Chissà, magari proprio di Scorpius, negli ultimi tempi non faceva altro che parlare di lui…

  
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