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Autore: telesette    03/09/2012    4 recensioni
La straordinaria abilità, il talento e il grande fascino seduttivo, mista alle indiscusse doti recitative di una delle donne più pericolose che la Francia abbia mai conosciuto. Quando Milady mira a raggiungere il proprio scopo, è incredibile ciò che è in grado di fare...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Constance Bonacieux, Milady, Re Luigi XIII, Regina Anna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sotto le mentite spoglie di Madame Mirabeau, Milady sapeva benissimo cosa doveva fare.
Quello sciocco del Cardinale Richelieu non immaginava certo che lei potesse fare il doppio gioco, secondo il piano concordato con Manson e Maschera di Ferro, e di fatto questo costituiva un grosso vantaggio per lei.
Anche quel povero bamboccio di Sua Maestà, Re Luigi XIII, non sospettava minimamente che dietro a quella “dolce” e “innocente” madamigella così gentile si nascondesse in realtà una tigre feroce pronta a mordere…

- Ancora un altro po’ di vino, Vostra Maestà? - domandò Milady, recitando la commedia in modo più che credibile.
- Grazie Madame Mirabeau, siete… Siete molto gentile, davvero!

Milady sorrise.
L’espressione sul volto di Re Luigi era fin troppo chiara: anche lui, come la maggior parte degli uomini del resto, era estremamente sensibile al fascino femminile; Milady aveva visto quello sguardo ebete su centinaia di allocchi, tutti ingenuamente colpiti dalla sua grazia e dalla sua gentilezza, e nessuno che fosse capace di distinguere il serpente nascosto sotto quella bella maschera da nobildonna.
Non ci sarebbe voluto molto per passare alla seconda fase del piano.
La regina Anna cominciava infatti a lanciare occhiate furenti, sia all’indirizzo dello sposo che della vipera mascherata che sedeva al suo fianco. Purtroppo non aveva idea di cosa quest’ultima avesse in mente e, non potendo menzionare pubblicamente il ruolo da lei avuto nell’assassinio del Duca di Buckingam, era costretta ad osservare in silenzio mentre costei entrava sempre più nelle grazie del suo ingenuo marito.
La cena si concluse in modo tranquillo.
Non appena i commensali si alzarono da tavola, pronti per ritirarsi ognuno nelle rispettive stanze, Milady si offrì di mostrare a Sua Maestà quella che Manson gli aveva fatto preparare appositamente. Luigi non immaginava certo che razza di subdolo complotto avessero architettato quei furfanti, così come non riusciva a distinguere la falsità nei modi gentili e seducenti della donna. Milady stava recitando la sua parte alla perfezione, gettando fumo negli occhi del sovrano francese e facendo leva sul proprio fascino per indurre quest’ultimo a seguirla come un cagnolino obbediente.
Giunti dinanzi alla porta della stanza “speciale”, dove un cameriere di Manson li attendeva recando in mano un vassoio con del liquore e due piccoli bicchieri di cristallo, Milady si accorse che la regina e la sua inseparabile dama di compagnia stavano sopraggiungendo proprio in quel corridoio.
Milady capì che doveva improvvisare qualcosa e alla svelta, onde assicurarsi che né la sovrana né la sua giovane accompagnatrice impicciona potessero interferire con il suo piano. Ecco perché, con grande prontezza di spirito, versò dunque il contenuto della bottiglia in due bicchieri e ne porse uno al sovrano.

- Prego, Vostra Maestà - esclamò la donna con voce suadente ed irresistibile. - Vi aiuterà a dormire meglio e… Ooops!

Fingendo di scivolare, Milady rovesciò il liquore di proposito e proprio sul vestito del re. Questi ovviamente rimase interdetto ma, prima che potesse reagire, Milady aveva già messo mano al proprio fazzoletto e si era chinata ad asciugarlo con incredibile faccia tosta.

- Povera me, che sbadata - gemette lei, fingendosi dispiaciuta. - Non so davvero come scusarmi, non capisco proprio come abbia fatto a scivolarmi di mano, sono davvero mortificata!
- Ma… Madame Mirabeau, ma cosa…

Nel chinarsi in avanti, fingendo costernazione, Milady fece in modo di mettere ancor più in evidenza la generosa scollatura del suo vestito. In quella però sopraggiunse anche la regina che, davanti a quella scena pietosa, non riuscì a nascondere tutto il suo sdegno.

- Anna - fece Luigi, voltandosi a guardarla impallidito. - Non… Non è come pensi, te lo assicuro!
- Certo, ne sono convinta - rispose gelida la regina, le labbra arricciate con evidente disgusto. - Per un attimo ho pensato che ti fossi rovesciato addosso qualcosa, ma è evidente che sbagliavo!
- No, cioè… E’ tutto un malaugurato equivoco, si è trattato solo di un incidente, io non…
- Constance - tagliò corto la regina, rivolgendosi alla fanciulla al suo fianco. - Sono molto stanca, accompagnami per favore!

Constance parve stupita ma, non osando minimamente contraddirla, si limitò ad annuire. Entrambe proseguirono dunque nel corridoio, senza aggiungere una parola, lasciando il re da solo con Milady. Come Re di Francia non poteva certo "rincorrere" sua moglie, sia pure per chiarire la situazione, così non poté far altro che chinare il capo rassegnato.
Gli occhi di Milady brillarono di soddisfazione.
Dopo un simile malinteso, la regina avrebbe sicuramente mantenuto le distanze dal re per un certo tempo. In questo modo, una volta effettuata la sostituzione, i rischi per Philippe di essere scoperto sarebbero stati ridotti notevolmente. Come al solito aveva saputo recitare la sua parte, forte del suo incommensurabile stile, senza smentire quella grande ed inarrivabile attrice che era.

FINE

   
 
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