Non c'era occasione più propizia, per lei, di quando Benedict terminava di suonare il violino o il piano, e le mani gli dolevano un po'.
Lì, entrava in gioco la propria
bravura; si sedeva sul bracciolo della poltrona su cui lui era solito
accomodarsi, chiudendo gli occhi, mentre lei gli afferrava
delicatamente le mani e se le adagiava in grembo.
Poi, con
dolcezza, cominciava a massaggiarle, vedendo Ben sorridere caldamente
dietro alle palpebre abbassate, rilassandosi ancor di più.
Passava sul palmo ampio e rigido,
sfiorandolo con la pressione del proprio pollice, allungando i
tendini per ammorbidirli pian piano. Le altre dita, intanto,
accarezzavano il dorso leggermente contratto, tentando di
scioglierlo.
Seguì minuziosamente le vene che sporgevano appena
sulla pelle, dal polso fino alle nocche pronunciate, dove la pelle
diventava poco più ruvida.
A differenza delle sue, le mani di Benedict erano almeno due volte più grandi e riuscivano a far sparire quelle di lei come niente, quando le intrecciavano insieme.
In seguito passò alle dita: lunghe, affusolate, con una linea da far invidia a chiunque. Inoltre sapeva muoverle magistralmente, come se non ci fosse niente di più facile e comune esistente del mondo. Come se riuscire ad eccitare una donna semplicemente mostrandole, fosse la cosa più normale nell'universo.
Le dita di Cumberbatch erano un'arma a doppio taglio: erano dolci e delicate quando ti accarezzavano, ti sfioravano involontariamente o si muovevano con sapienza sui tasti di un pianoforte o tra le corde di un violino; erano sensuali, eccitanti e possessive quando toccavano per averti, per farti perdere nel mare di passione del vostro amore, permettendoti di dimenticare tutto il resto, soggiogata dalla loro maestria.
E c'erano i
momenti in cui venivano invidiate da metà pianeta per la perfezione
delle unghie. Quanti uomini potevano vantarsi di avere unghie così
sane, rosee e curate?Ne accarezzò una, sovrappensiero, continuando a
massaggiare quelle mani perfette, prima che queste si chiudessero
sulle sue.
Alzò lo sguardo, incontrando le iridi cangianti
dell'uomo, mentre lui le sorrideva dolcemente, facendola
arrossire.
Sospirò rumorosamente quando lui salì ad accarezzarle
il viso, con leggerezza, sfiorandola quanto bastava per mandare un
brivido lungo il suo corpo. Affondò nei suoi capelli, rapendone una
ciocca e facendola passare abilmente tra le dita.
Senza aspettare
oltre lei si mosse per sedersi sulle gambe di lui che la lasciò fare
con una risata sommessa, accogliendola con tranquillità tra le
proprie braccia. Si inebriò del suo profumo, lei, inspirando
profondamente, mentre una mano di Benedict s'intrecciava alle sue e
l'altra le accarezzava i capelli soffici.
Si addormentò così,
cullata dalle sue carezze e dal tocco delle sue labbra sulla fronte.
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Prima creazione su Benedict pubblicata..mi piaceva l'idea di cominciare con questa xD
Non c'è molto da dire, se non che ho provato ad esprimere tutto
ciò che le mani di Ben sono capaci di trasmettermi.
Spero sia una flash-fic gradita e che mi facciate sapere cosa ne pensate :)
*virtual hugs*
Fla.
P.S. Vi consiglio di cliccare sul titolo :P