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Autore: Amy1DLover    04/09/2012    7 recensioni
Mi addormento pensando a lui e al suo sorriso e, devo ammetterlo, non c’è modo più dolce per addormentarsi
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi sveglio. “Chissà che ore sono?” penso. Allungo la mano e pigio il tasto della mia sveglia. 4.18am. “E’ prestissimo!” penso. Mi stropiccio gli occhi. Sbadiglio. Mi giro sul fianco destro e poggio la mia mano sulla schiena nuda del mio ragazzo. Sento il suo corpo muoversi regoralmente sotto il mio tocco. Sorrido. “Sono la ragazza più fortunata del mondo!” penso. Mi avvicino. Poggio la  mia testa nell’incavo tra la sua ed il suo collo. Inspiro il suo profumo. “Che buono, sa di dopobarba misto ad Armani Mania!” . lo sento muoversi. Mi allontano, ho paura di svegliarlo e rompere i suoi sogni. Non ho voglia di dormire. Mi alzo con cautela. Scendo dal letto. Infilo le ciabatte. Sento un rumore. Mi giro di scatto. Un “Hey, dove vai?” impastato dal sonno colpisce le mie orecchie. Sorrido ancora. Mi risiedo sul letto. Lascio cadere le ciabatte sul pavimento. Gattono verso il mio piccolo angioletto. “Non ho più sonno. Scusa non volevo disturbarti. Tu dormi pure, io scendo a bere qualcosa” sussurro vicinissima al suo volto. Un bacio.

Mi lascio completamente andare, poggio una mano sul volto e con l’altra gli accarezzo i capelli, quei capelli biondissimi che sapevano di miele. Lui mi trascina sul suo corpo e poggia le sue mani sui miei fianchi. Mi accarezza dolcemente, quasi avesse paura di stringermi troppo e rompermi. Brividi. Solo brividi.
Mi stacco a malincuore dalle sue labbra e lo fisso negli occhi; quegli occhi azzurro cielo che più e più volte sono diventai lucidi quando cercavo di dichiarargli il mio amore.

“Niall, devo dirti una cosa…” dissi girandomi e guardandolo negli occhi. Eravamo nel giardino di casa sua, seduti sul dondolo ad ammirare il cielo che era ricoperto di stelle. “Dimmi, cipolla!”. Sorrisi, mi faceva ridere quel soprannome, ma lui lo amava tanto.” Nulla…volevo solo ringraziarti per la magnifica serata…” abbassai lo sguardo. “E di che? Sei la mia ragazza, ti meriti una cenetta a due e un po’ di coccole!”. Rise. “Non è solo per questo…” feci un lungo respiro “grazie per tutte le volte che scleravo prima di un esame e tu eri lì a tranquillizzarmi. Grazie per tutte le volte che sentivo la mancanza dei miei genitori e tu mi abbracciavi; non cercavi di consolarmi a parole, avevi perfettamente capito che tutto ciò di cui avevo bisogno era sentirmi amata e il calore del corpo di qualcuno. Grazie per tutte le volte in cui io, come una stupida, ho pensato di lasciarti a causa della tue fan, e tu mi hai semplicemente fatto capire che senza di te non sarei riuscita a sopravvivere. Grazie perché con la tua semplicità e i tuoi gesti mi fai sempre sentire bene, come una principessa. Grazie, Ni, grazie perché mi hai permesso di amarti”. Per tutto il tempo lo fissai negli occhi che, man mano che andavo avanti con il discorso, si erano fatti sempre più lucidi. Lui non disse nulla, mi baciò soltanto, ma capii che lui ci sarebbe sempre stato.

Mi accarezza il viso, io chiudo gli occhi e lascio che le sue mani passino anche tra i miei capelli. “Sei bellissima anche se ti sei appena svegliata, non hai dormito e un Furby gigante ti ha intrappolato!” scoppiamo tutti e due a ridere. Da quando Harry gli ha detto che assomiglia a un Furby, non la smette più con questa storia. “Allora dovrò chiamare qualcuno che mi salvi da questo Furby assassino!” rispondo facendo una risatina. “No, ti prego, rimani qui ancora un po’!” mi implora con la faccia da cucciolo. “Ok, però solo per poco!” dico fingendo di essere scocciata. Mi sdraio sopra di lui e lascio che i battiti del suo cuore mi cullino per degli istanti che mi sembrano infiniti. Lo sento ridere, alzo lo sguardo e noto che ha praticamente le lacrime agli occhi. “Cosa!?!”  gli chiedo divertita. “Nulla, è solo che una balena si è appena arenata sul mio petto!” dice continuando a ridere. Mi metto a cavalcioni su di lui e lo guardo scandalizzata. “Balena arenata, io!?!?” gli chiedo puntandogli un dito contro. Lui non sembra voler smettere di ridere così afferro il mio cuscino e glielo sbatto in faccia. “Irlandese del cavolo, torna nella tua sperduta ed insignificante Mullingar, torna dalle tue pinte di birra, dai tuoi trifogli e dai tuoi folletti con le pentole d’oro!” dico continuando a colpirlo con il cuscino. In un attimo la situazione si ribalta: ora lui è sopra di me, si regge sulle braccia per non pesare troppo sul mio corpo. Lo fisso un’altra volta negli occhi e, nello stesso momento, ci fiondiamo uno sulle labbra dell’altro.

Sento Niall mordermi il labbro inferiore e portare una mano sotto la mia maglietta. Rabbrividisco al contatto con quelle mani fredde e, quasi come se volessi assorbire tutto il calore del suo corpo, aggancio le mie gambe intorno al suo bacino e metto le mie braccia attorno al suo collo. Non smette di baciarmi e, afferrando il bordo inferiore della mia maglietta, tenta di sfilarmela. Io per facilitargli il compito sciolgo il mio abbraccio e inarco la schiena interrompendo il contatto delle nostre labbra solo per far passare il sottile strato di stoffa che il mio ragazzo stava cercando di togliermi. Riprendiamo a baciarci e io sposto le mie mani sul suo petto, lo spingo quel poco che basta per ribaltare la situazione: ora sono di nuovo io a cavalcioni su di lui. Con un dito sfioro il profilo del suo volto, scendo fino al collo e traccio il contorno dei suoi pettorali; quando arrivo all’elastico dei pantaloni lo sento ridere ma non mi fermo; slaccio il nodo che li teneva fermi e, con una delicatezza infinita, glieli sfilo. Ritorno a baciargli il collo giocando con i suoi capelli e accarezzandogli di tanto in tanto le orecchie, mentre lui percorre con le sue morbide mani tutto il mio corpo oramai coperto solo dalla biancheria. Torniamo a baciarci ma questa volta è lui ad interrompere il contatto tra le nostre labbra per guardarmi negli occhi. “ Sei la cosa migliore che mi sia mai capitata; forse non te l’ho mai detto ma ora lo urlerei al mondo!”. Sorrido e le mie guance si colorano di un rosso acceso, sono così emozionata che nascondo il mio viso nell’incavo tra il suo collo e la sua spalla e gli lascio una scia di baci lungo la spalla. Lui ride ancora. Quanto amo la sua risata, è così spontanea e naturale; è come una droga gratuita per me. Lui mi slaccia il reggiseno e accarezza il mio seno delicatamente per poi far scorrere le sua mani sul mio  corpo e raggiungere l’elastico delle mie culottes che, in pochi secondi, abbandonano il mio corpo. Passano istanti e anche i suoi boxer a righe bianche e viola, vengono abbandonati sul pavimento. Ora sono nuda, scoperta e vulnerabile ma accanto a Niall mi sento forte e al sicuro, mi sento protetta, come se tutto il mondo fosse solo mio e suo, come se l’universo avesse creato la terra solo per farci stare insieme. Sento Niall spostarmi da sopra il suo corpo, aprire il cassetto del comodino ed estrarre un profilattico. Dopo averlo indossato, si posiziona sopra di me, mi guarda per un’ultima volta negli occhi e finalmente ci fondiamo in un’unica cosa sola. I battiti accelerati del nostro cuore e i respiri affannati, sono la perfetta colonna sonora per questo momento. Le spinte sono inizialmente lente ma poi si trasformano in spinte passionali, veloci e cadenzate. Io, oramai completamente dipendente da quel contatto fisico, affondo le mie unghie nella sua schiena e gli mordo la pelle del collo. Di tutta risposta ricevo un bacio passionale e ricco di emozioni, reso ancora più perfetto dalla sua mano che mi accarezza il viso. “T-ti amo” mi sussurra tra un gemito e l’altro. “Ti am-amo da morire a-anche io, N-Niall James Horan!” dico cercando di regolarizzare il mio respiro. Questo gioco di baci, morsi, promesse d’amore e gemiti continua per un po’ finchè entrambi non raggiungiamo l’apice del piacere.

Niall si sdaria accanto a me e io mi stendo su un fianco accanto a lui, facendo combaciare il mio ventre con il suo braccio abbandonato accanto al suo corpo. Lui ruota la testa verso di me e dischiude le labbra in un sorriso spettacolare, forse il più bello che io abbia mai visto. No, ne sono certa: il più bello che io abbia mai visto in tutta la mia vita. “Hey” sussurra. Mi alzo poggiando tutto il peso sul gomito e mi sporgo in avanti per lasciargli un leggero bacio a stampo sulle labbra. “Il mio Niall-Furby” soffio sulle sue labbra. Sorridiamo tutti e due. Mi metto seduta sul letto, afferro il lenzuolo ormai appallottolato ai piedi del materasso e lo stendo sui nostri corpi. Niall mi accoglie tra le sue braccia e io poggio la mia testa sul suo torace.  Riesco a sentire i battiti del suo cuore e la cassa toracica alzarsi ed abbassarsi ad ogni suo respiro. Sorrido. Non so perché ma quando sono con lui sorrido spesso; sarà perché è un ragazzo di ormai 19 anni che si comporta ancora come un bambino o sarà semplicemente perché è una persona solare che mette di buon umore tutti, sta di fatto che quando sono con lui i miei sorrisi sono veri, non finti e di circostanza, ma veri. Mi addormento pensando a lui e al suo sorriso e, devo ammetterlo, non c’è modo più dolce per addormentarsi.




Buonasera ragazze...sarò breve e coincisa.
Mi vergogno un pò per quello che ho scritto ma ammetto che questa os mi piace! Modesta, lo so! ;) 
Comunque mi è venuta in mente dopo aver visto la foto pubblicata da Harry su Twittah (ovviamente quella di Niall e del Furby!) e non ho aspettato a scriverla eliminando la storia che avevo precedentemente ideato sul nostro sexy-irish-boy!
Dunque...se siete arrivate fin qui vi ringrazio e vi SUPPLICO di lasciare una misera recensione. Mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate! Come sempre scusate gli errori! Un abbraccio! <3
  
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