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Autore: emme30    04/09/2012    17 recensioni
Raccolta di Daddies!Seblaine per la Seblaine Week organizzata su tumblr.
#1 Ricordi della Dalton; #2 Litigi; #3 Troppo vecchi per certe cose; #4 La popolarità non fa bene alla famiglia; #5 Il discorso del Diploma; #6 Addio Papillon; #7 Bwein e Scebascia
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Daddies!Seblaine'
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"Papà, perchè gli uomini sono così stupidi?"

 

Io ti uccido!”

Blaine non era entrato in casa neanche da cinque secondi che aveva sentito la figlia urlare dal piano di sopra. Si guardò intorno sospettoso per vedere se Sebastian fosse in giro, ma si costrinse a precipitarsi su dalle scale quando udì dei rumori forti e il suono di urla.

Arrivò trafelato nella camera dei bambini, giusto in tempo per vedere Tommy sdraiato sulla schiena con Annie a cavalcioni sopra di lui che cercava di picchiarlo, mentre lui si difendeva come poteva, tentando di prenderle i polsi.

Io ti uccido adesso!” continuava a ripetere la bambina, con il volto rigato di lacrime e le trecce bionde che le sballonzolavano ai lati della testa, nel frattempo che cercava di fare male al fratello inerme sotto di lei.

Blaine fece appena in tempo a domandarsi infastidito che fine avesse fatto Sebastian che si affrettò verso la figlia e la prese in braccio, allontanandola dalla faccia di Tommy.

Papà lasciami, devo ucciderlo!” Annie cercò di divincolarsi dalla sua presa, ma lui la tenne stretta a sé e le bloccò le braccia.

No, non lo ucciderai. Prima mi spieghi cosa è successo e, soprattutto, mi dici dov'è quell'idiota di tuo padre!”

Papà, non puoi lasciare che mi uccida, io non ho fatto niente!” si difese Tommy con una guancia graffiata, tirandosi a sedere e allontanandosi da Annie, la quale si agitava furiosa tra le braccia di Blaine.

Papà, invece lui è cattivo, è stato proprio cattivissimo e io devo ucciderlo!

No, no, io non ho fatto niente, è lei che è pazza!”

Annie la vuoi piantare? Non ucciderai tuo fratello e Dio,” sospirò frustrato nel tenere ferma la bambina. “Sebastian! Sebastian!” provò a urlare il suo nome, ma non ottenne alcun tipo di risposta; inoltre, Annie cominciò a piangere frustrata tra le sue braccia.

Lui a quel punto le lasciò andare i polsi e lei si appese al suo collo, per poi iniziare a singhiozzare disperata sulla camicia di Blaine, lasciandolo di stucco e, soprattutto, senza una spiegazione plausibile. Strinse la figlia a sé, per poi andare a sedersi sul letto con le lenzuola azzurrine, coccolando Annie, senza perdere di vista Tommy, che era in piedi contro il muro e guardava quasi spaventato la sorella, la mano sulla guancia a coprirsi il graffio.

Vieni qui,” mormorò Blaine con un tono di voce dolce e tranquillo. Tommy fece di no con la testa e dai suoi occhi chiari cominciarono a scendere copiose lacrime che fecero stringere il cuore a Blaine.

Vieni qui,” ripetè Blaine. “Tua sorella non ti farà male.”

Tommy sembrò titubante all'idea di avvicinarsi, ma si fidò dello sguardo del padre e si sedette sul letto accanto a lui, tenendo sempre la mano sulla guancia.

Fa' vedere,” sussurrò, scostando il palmo di Tommy, che rivelò il segno leggero delle unghie di Annie sulla sua pelle candida. C'erano tre strisce rosse appena accennate, che fecero sospirare Blaine in disappunto.

Dov'è papà?” chiese ancora una volta, sperando di ottenere risposta, ma Tommy aveva le labbra cucite ed era ancora troppo scosso per rispondere.

Fece spostare Annie dalla sua spalla e le indicò la pelle del fratello, mentre lei tirava su col naso. “Guarda cosa hai fatto a Tommy,” le disse serio, ma anche un po' bonario.

S-Se lo è me-meritato,” balbettò lei,asciugandosi una guancia bagnata. “Se lo è proprio meritato.”

Perchè se lo sarebbe meritato? Gli hai fatto male, hai visto?”

Perchè lui mi ha rotto Serena. Le ha staccato la testa papà!

Serena?” chiese Blaine confuso, non avendo ben presente di che cosa stesse parlando.

Sììì papà! Serena!” continuò lei scocciata, scendendo dalle sue gambe per andare a recuperare la Barbie senza testa appoggiata accanto al baule dei giocattoli. La porse al padre, per poi accucciarsi sotto il letto e recuperare la testa della bambola, tornando da Blaine con di nuovo gli occhi lucidi.

Non si può più aggiustare, l'ha proprio staccata! Ha fatto toc, l'ho sentita pure io!” si lamentò Annie, lisciando i lunghi capelli biondi della Barbie.

Sei sicura? Magari riusciamo ad aggiustarla... l'hai fatta vedere a papà? Che, a proposito, potreste anche dirmi se è ancora vivo oppure no.”

No, papà, è proprio rotta!”

Blaine sospirò, sentendo la pazienza lentamente volgere al termine. “E perchè avresti rotto la bambola di tua sorella?” chiese rivolgendosi a Tommy, il quale era rimasto zitto zitto seduto sul letto.

Perchè lei mi ha preso il mio cuscino, quello bello che mi ha regalato zio Coop, rosso, tutto con i disegni dei Power Rangers! Me l'ha preso e l'ha buttato via!”

Ma non è vero!” si innervosì ancora di più Annie, fissando infuriata il fratello. “Sei tu che l'hai perso, io non ho preso niente.”

Hai provato a cercarlo prima di rompere la bambola?” chiese ancora Blaine, guardandosi intorno alla ricerca del cuscino incriminato.

Per tutta la casa, ma non c'è perchè lei lo ha buttato via!

Non l'ho buttato via! Sei tu che lo hai perso!”

Il tono di voce dei bambini si stava alzando sempre di più e Blaine non era tanto sicuro di poter resistere a molto.

Te lo meritavi quel graffio, dovevo fartene degli altri!”

E tu ti meritavi che ti rompessi la Barbie! Domani quando dormi te le rompo tutte!”

A quel punto, Annie si scagliò contro il fratello con le braccia levate, pronta a lasciargli altri segni in faccia ma, per fortuna, Blaine riuscì a prenderla per il colletto della polo e ad allontanarla da Tommy. Anche se non servì a niente, visto che, allo scatto in avanti della sorella, pure il bambino le andò contro, pronto a difendersi.

Blaine si ritrovò quindi in mezzo ai due litiganti a fare da scudo a uno o all'altro con il proprio corpo, ordinandogli di smetterla, senza avere però molto successo. Riuscì a farli smettere e ad allontanarli quando li richiamò con un tono di voce più alto, arrabbiato con entrambi per il modo in cui si stavano comportando.

E poi, dal nulla, Sebastian comparve sulla porta della camera dei bambini con i capelli arruffati, sbadigliando e con un cuscino rosso con i disegni dei Power Rangers sotto il braccio.

Blaine lo guardò infuriato, mentre Tommy ed Annie si calmavano alla vista del genitore assonnato che entrava in camera con passo svogliato.

Potevate fare un po' meno casino! Ero in giardino che dormivo e mi avete svegliato. Blaine, hai pure parcheggiato la macchina tutta storta, sembra un parcheggio fatto da una donna. Ah, e c'è da fare la spesa, oggi abbiamo ripulito il frigo. E ha chiamato tua madre per non mi ricordo cosa, comunque devi chiamarla. E Cooper chiede se puoi portarlo in aeroporto venerdì che deve andare non so dove.”

A quel punto, dopo quelle parole, Blaine perse completamente la pazienza.

Oh, scusami se ti ho svegliato, ma sai com'è, non appena ho messo piede in casa questi due rischiavano di tagliarsi la gola perchè tu sei andato in giardino a dormire e non li hai tenuti d'occhio!”

I due bambini si fecero piccoli piccoli nel sentire il tono di voce di Blaine. Tra i due, era sempre Sebastian quello che perdeva la pazienza per primo: quando era Blaine a perdere le staffe si spaventavano tremendamente.

Ma cosa stai-”

Cosa sto dicendo? Cosa sto dicendo? Ho dovuto allontanarli io per evitare che tua figlia staccasse la testa a tuo figlio perchè lui ha rotto la sua Barbie preferita. E lo sai perchè lo ha fatto? Perchè pensava che lei gli avesse rubato il cuscino che tu stavi usando mentre non ti stavi prendendo cura dei tuoi figli!”

Sebastian impallidì a quelle parole e si mise a guardare la guancia di Tommy graffiata e la Barbie rotta abbandonata sul pavimento.

Ma quando sarebbe successo? Erano in giardino che giocavano tranquilli prima, erano con me e poi-”

E poi ti sei addormentato e se non arrivavo io chissà cosa succedeva! Non è che perchè sei in ferie puoi farti i cazzi che vuoi! Lo sai vero che devi prenderti cura di questa famiglia tanto quanto me? Che lavoro tutti i giorni e che non sarebbe brutto se tu mi dessi una mano invece di fregartene di tutto e tutti in questa casa?”

Blaine io-”

Tu un corno! Se ci fossi stato non sarebbe successo niente. Se fossi meno pigro questi due non avrebbero litigato come animali minacciandosi di rompere tutti i giocattoli o altro,” esclamò Blaine con le guance rosse e la voce alta guardando il marito con collera.

Prese la mano di Annie e la trascinò quasi fuori dalla stanza, lei zitta e tranquilla, ammutolita dal tono arrabbiato del padre.

Quando fu sulla porta, Blaine si voltò verso il figlio e il marito e indicò Tommy con un indice. “Tu,” ma poi si corresse, puntando anche Sebastian. “Voi due, siete in punizione. Io ora vado a comprare una bambola nuova ad Annie e a fare la spesa, e quando torno voglio trovare la casa linda e pulita, senza neanche un granello di polvere in giro. Sono stato chiaro?” domandò, guardando più che altro Sebastian.

I due annuirono senza dire nulla, e Blaine scese le scale trascinandosi dietro Annie.

Le allacciò la cintura nel sedile posteriore dell'automobile e sbattè la porta arrabbiato, diretto al centro commerciale e lontano da casa sua.

La macchina rimase silente per un paio di minuti, fino a quando Annie non si azzardò a parlare.

Papà.”

Mmh.”

Sei ancora arrabbiato?”

Mmh.

Sei arrabbiato anche con me?”

Blaine sospirò. “Non dovevi graffiare la faccia di tuo fratello. Non si risolve nulla con la violenza, quante volte te l'ho già detto? Dovevi andare a chiamare papà, ci avrebbe pensato lui.”

Ma papà dormiva, mi dispiaceva svegliarlo.”

La prossima volta lo svegli,” sibilò Blaine, stringendo il volante tra le mani.

Scusami papà, non volevo farti arrabbiare così tanto.”

Blaine scosse la testa, leggermente calmato dal tono dolce e vellutato della figlia. “Non ti preoccupare tesoro, è con tuo padre che sono arrabbiato. E con tuo fratello, perchè non doveva romperti la bambola.”

Sono proprio due scemi,” commentò Annie, osservando il quartiere sfrecciare fuori dal finestrino.

Papà?”

Ohi.”

Perchè gli uomini sono così stupidi?”

Blaine ridacchiò a quelle parole e sentì un po' del suo solito buon umore ritornare. “Non lo so proprio, tesoro. Non ne ho idea.”

Alla fine, Blaine ed Annie tornarono a casa con la spesa e una Barbie nuova di zecca. I due bambini fecero pace praticamente subito: Annie chiese scusa a Tommy e si misero a giocare in giardino con la palla.

Per Sebastian fu un po' più difficile riconquistare il cuore del marito, visto che Blaine era intenzionato a non rivolgergli la parola. Ma gli bastarono un paio di frasi dolci e stucchevoli che non diceva mai e un po' di coccole mentre preparavano da mangiare, alimentate da un buon bicchiere di vino e le scuse sincere da parte di Sebastian.

E quella sera Blaine, dopo aver messo a letto i bambini che si erano addormentati abbracciati mentre guardavano il Re leone, ripensò alle parole di Annie in macchina mentre si accoccolava contro Sebastian, addormentandosi con un sorriso e con la consapevolezza che, nonostante gli uomini fossero davvero stupidi, lui non poteva che amare quelli che aveva in casa e che gli facevano perdere la pazienza.

 

 

 


Shot numero due a voi, spero che vi sia piaciuta :3 Il tema del secondo giorno della Seblaine Week era “Family” e non sapevo davvero come fare visto che tutta la raccolta è a tema famiglia LOL

Inoltre volevo ringraziarvi per tutto l'amore e le recensioni che mi avete lasciato, sono contentissima che a così tante persone mancavano i miei papà preferiti e i loro cuccioli, e che soprattutto vi sia piaciuta la mia piccola sorpresa :3

Grazie ancora, e a domani :)

Marti.

   
 
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