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Autore: Nana Kudo    04/09/2012    6 recensioni
Dalla terrazza dell’edificio in cui era postato poteva vedere le miriadi di poliziotti che circondavano l’hotel in cui si trovava il gioiello, e qualche minuto dopo anche l’arrivo dell’ispettore Nakamori.
Le sue parole si potevano quasi udire da lassù da quanto urlava. Continuava a urlare gli ordini ai suoi subordinati e a chiedere sempre più poliziotti, ma non aveva capito che più c’è n’erano più facile sarebbe stato per il ladro portarsi via la gemma.
“10.58, è ora di entrare in azione” disse guardando il suo orologio da polso.
si avviò sul bordo della terrazza, dove tra qualche secondo ci si sarebbe buttato.
“It’s showtime”
(tratto dal capitolo 1)
ciao!! sono tornata con questa nuova fic tutta dedicata al nostro ladro gentiluomo!! Spero vi abbia incuriosito con l'intro, e se leggerete mi piacerebbe molto avere pareri e consigli utili dato che è la mia prima long :)
Genere: Introspettivo, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Aoko Nakamori , Kaito Kuroba/Kaito Kid, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                               Poker Face
 
 
 
 
 

Era da sola a casa.
Il padre era uscito per risolvere un caso, sarebbe tornato tardi e il piccolo Conan era partito per dieci giorni in America assieme ai genitori.
Dalla finestra coperta dalle tende color arancio poteva vedere i flebili raggi del sole che lentamente usciva dalla scena per dare spazio alla bianca luna.
Pensò a ciò che era accaduto giorni prima.
Con le dita delle mani, tremanti al solo ricordo dell’accaduto, andò a sfiorare le proprie labbra.
Sussultò al tocco quasi impercettibile.
Le sembrava di sentire ancora le sue labbra poggiate sulle sue, i suoi occhi blu oceano riflessi nei suoi e quelle mani calde che la trattenevano per un braccio pur di non farla scappare e di tenerla stretta a sé.
Ma come tutte le cose belle, anche quella finì in un istante.
Non ebbe neanche il tempo di sbocciare che il “famoso caso” del ragazzo rovinò quell’attimo.
 
“Scusa Ran, ma ora devo andare” le disse con tono dolce guardandola negli occhi, per poi voltarsi in direzione della porta.
“No aspetta” lo fermò Ran, afferrandolo per un braccio, proprio come lui aveva fatto con lei qualche minuto prima. L’altro si fermò, per poi regalarle tutta la sua attenzione. “Quando torni?”
Ecco, la domanda che stava aspettando da lei, e che alla fine non tardò ad arrivare.
“Presto” rispose Shinichi voltandosi completamente e tornando a guardarla negli occhi. “Tu aspettami” le disse prima di donargli un ultimo bacio.
“D’accordo Holmes. Ma sappi che non resisterò ancora per molto, quindi muoviti a risolvere questo dannato caso, d’accordo?”.
“D’accordo” le rispose prima di avviarsi alle scale. “Ciao Ran”
 
Ciao Ran.
Le ultime note uscite dalla bocca del suo Holmes.
Note…
Pensò Ran per poi ridere.
Già, “note” o “melodia” non erano proprio le parole adatte per Shinichi, per quel ragazzo stonato come una campana.
Trovato il buon umore, decise di alzarsi e andare a guardare un po’ di televisione. Ma nell’atto, qualcosa attirò la sua attenzione, facendola incupire di colpo.
Si avvicinò al blocco di fogli e numeri da uno a trentuno, e ne scrutò i minimi particolari.
17 ottobre.
Erano passati dieci giorni dall’ultima volta che li aveva visti.
E se…
 
                                                                                            ***
 
“Sono a casa!” urlò il bambino chiudendo la porta dietro di sé. “Ran-neechan, ci sei? Oji-san?”.
Si guardò attorno, nessuno.
Sospirò, per poi dirigersi verso il salotto e sedersi sul divano a leggere il suo libro preferito: Il segno dei quattro.
Aprì la prima pagina e s’immerse nella lettura, quando qualcosa glielo impedì.
Lo sbattere di una porta.
Si voltò a guardare da dove provenisse quel rumore, ma l’unica cosa che si ritrovò di fronte era la sua “coinquilina” che circondata da un alone nero si avvicinava pericolosamente a lui.
Oh cavolo, quest’aria non promette niente di buono…
Deglutì al solo pensiero.
La vide fermarsi e guardarlo con uno sguardo assassino, e all’inizio tornò a sedersi, con la paura che la ragazza potesse assestargli un colpo di Karate, poi decise di alzarsi e raggiungerla con uno sguardo dolce e infantile, tipico da Conan Edogawa.
“Ran-neechan!” iniziò lui con quel tono infantile e felice, quasi saltandole in braccio. “Mi sei mancata tanto!”
“Anche tu a me… Conan-kun” rispose lei guardandolo di sottecchi e marcando con sarcasmo il nome del bambino.
“Prima ti stavo chiamando, dov’eri?” le chiese ingenuamente il piccolo.
“Mm, dov’ero? Perché invece non mi dici dov’eri tu? Che hai fatto di bello in queste vacanze?”
L’altro si ammutolì di colpo. Il comportamento dell’amica era davvero strano, le poche volte che l’aveva trattato in quel modo era perché in un certo senso sospettava di lui, quindi la sua iniziale impressione si rivelò fondata.
“Allora? Non hai niente da dirmi?” lo risvegliò dai suoi pensieri Ran. Chinando il busto all’altezza del bambino per guardarlo negli occhi con aria terrificante, facendolo spaventare ed indietreggiare.
“Beh, ecco… io…” cercò di prendere tempo, mentre nella sua testa pensava ad una possibile scusa da inventarsi con la ragazza. “In America, e dove sennò?” rispose intraprendendo un’aria seccata.
“In America, eh?” disse lei, sempre con uno sguardo più che terrificante, ma allo stesso con un ghigno divertito disegnato sul viso. “E in che parte dell’America? Fammi indovinare, il primo giorno l’hai passato a Casa Mouri e il resto a Villa Kudo. Non è così? Sai, potevi portarmi con te almeno, non ho mai visto quei posti in America e mi piacerebbe molto vederli”
“Come scusa?” cercò di sembrare stupito Conan.
“Ah no? Non sei stato in questi posti?” lo guardò la ragazza di sottecchi. “Shinichi finiscila con questa messa in scena. Tanto lo so che sei tu”
“D-Di cosa stai parlando?” finse il piccolo detective deglutendo, spaventato dall’atteggiamento dell’amica.
“Smettila con questa farsa. Hai preso in giro tutti quanti per tutto questo tempo, ti rendi conto di ciò che hai fatto?” lo rimproverò lei.
“Farsa?? Ma ti senti bene?”
“Shinichi! So benissimo quello che dico!”
“E che dici?”
“Che tu sei Shinichi. Non so come sia possibile, ma è così” rispose Ran, per poi prendere fiato e spiegare i motivi per cui è giunta alla deduzione. “Siete identici, stessi occhi, stessi modi di fare, stessi gusti, stessi ragionamenti… siete entrambi stonati come una campana, maniaci di Sherlock Holmes…” si fermò un attimo, come se lei stessa avesse paura di dire quell’ultima frase. Abbassò il capo, e lasciò che una lacrima solitaria le rigasse il volto. “Il giorno in cui Shinichi è scomparso sei magicamente apparso tu. E non solo quella volta, perché tutte le volte che lui veniva, per quel poco che fosse, tu non c’eri mai, e quando lui se ne andava invece, tu sbucavi fuori da chissà dove. Proprio come l’altro giorno.  Quindi smettila di prendermi in giro.”
Conan la guardò senza proferir parola. Abbassò il capo, per non dover incontrare i suoi occhi, per poi rialzarlo ed inventarsi subito una scusa.
“Non è vero”
“Come scusa?”
“Quella volta, alla recita, io c’ero. Non ricordi?”
“Si però…” sembrava quasi convinta, quando il bussare della porta dietro di loro li destò dalla discussione.
“Allora? Kudo mi apri la porta? Sono venuto a riportarti il jeans. Kudo?!” continuava ad urlare la persona dietro la porta, facendo nascere sul volto della ragazza un ghigno divertito, mentre il bambino.. beh, il bambino si limitò a deglutire.
“Allora? Non vai ad aprire la porta, piccolo Kudo?”
“Non sono Shinichi-niichan. Quante volte devo dirtelo?”
“Kudo! Non so se lo sai o meno, ma io ho una vita! Non posso stare qui ad aspettare tutti i tuoi comodi!”
Il bambino sbuffò rumorosamente e andò ad aprire la porta.
“Kaito-niichan!” recitò il piccolo Kudo, come poco prima l’aveva chiamato Ran.
“Kudo? Ma che ti sei bevuto? Da quando mi chiami Kaito-niichan?” gli chiese sghignazzando.
“Oh, ma allora sei un amico di Conan” s’intromise la ‘signora di casa’.
“Ehm… R-Ran Mo-Mouri!” balbettò Kaito alla vista della ragazza. “E-Ecco, Kudo mi ha chiesto di ridare questo al piccolo Ku-Conan.” Finse con una risatina nervosa, mentre dava un sacchetto al bambino.
“Mm.. fammi vedere, Conan-kun” disse lei strappandoglielo di mano, per poi tirare fuori un jeans e buttare la busta con noncuranza. “Ma questo non è un jeans di Shinichi? Che ci faceva con te?” gli chiese inarcando un sopracciglio.
“Beh, ecco… Kudo mi ha chiesto di portarglielo in lavanderia, e così..”
“In lavanderia? E perché l’ha chiesto ad uno sconosciuto e non a me?”
“Che ne so, magari si vergognava a farsi lavare pure i vestiti da te…” rispose il ladro con un tono più che naturale, mantenendo una perfetta Poker face.
“Si vergogna di farsi lavare i vestiti dalla sottoscritta? Ma se gli ho pulito casa negli ultimi tre anni!” rispose seccata Ran.
L’altro non rispose, sembrò rimuginarci su.
“Comunque, non abbiamo ancora finito il discorso noi due” disse Ran, rivolgendosi all’amico d’infanzia. “Shinichi, dimmi la verità, ti prego”
La guardò per un po’. Aveva uno sguardo malinconico, e si sentì male per quello.
Non si sarebbe mai dovuto dichiarare, non avrebbe mai dovuto baciarla, perché farlo non aveva fatto altro che farla stare peggio. La guardò negli occhi, velati dalle lacrime che pregavano di uscire.
Quante volte aveva visto una scena del genere? Quante volte era riuscito ad evitare la verità? Forse molte, troppe volte. Sapeva che poco dopo avrebbe rimpianto quell’azione, che Ai l’avrebbe preso a sberle per aver raccontato tutto alla ‘ragazza dell’agenzia’, che forse non l’avrebbe più guardato per un po’.
Si, era proprio una decisione azzardata, ma tanto prima o poi l’avrebbe dovuto fare, e anche se la paura che lei potesse non accettare la realtà lo terrorizzava, decise di dirglielo, al massimo dopo avrebbe lottato per riconquistarla una seconda volta.
Si levò gli occhiali per poi guardarla negli occhi.
“Hai ragione Ran”
“Sh-Shinichi.. perché? Perché non me l’hai voluto dire? N-non ti fidi di me, o volevi prendermi in giro e divertirti un po’? Quale delle due?”
“Quale delle tre vorrai dire. Non hai mai pensato che io l’avessi fatto per proteggerti?” le chiese con sguardo dolce.
“P-Proteggermi? E da cosa?” gli disse di rimando, mentre una lacrima rigava il suo viso.
“Ehm Ehm…. Se sono di troppo torno domani” s’intromise Kaito, facendo sbuffare nuovamente il bambino.
“Kuroba, io…”
“Non fa niente, me lo spieghi dopo, ok?” disse Ran facendogli l’occhiolino.
“O-ok..” rispose lui, mentre l’altra si avviava in camera sua. “Sei venuto per parlare dell’organizzazione, non è così?” gli chiese il bambino, senza muoversi di un centimetro.
“Mm. Dobbiamo trovare un piano per sterminarla, non credi?”
“Dobbiamo?” rispose divertito Conan. “Io ho già la mia d’organizzazione da sconfiggere Kid!”
“Si, infatti se mi aiuti poi ricambierò il favore” disse Kaito, per poi avviarsi entrambi sul divano.
“D’accordo. So già cosa possiamo fare allora”
“Sono tutt’orecchie”
“Hakuba mi ha fatto leggere quei documenti” cominciò il più piccolo, con espressione visibilmente seria.
“Hakuba?! Come ha fatto a trovarti?” gli chiese sorpreso il ladro.
“Non lo so, chiedilo a lui” rispose il bambino facendo spallucce. “Comunque, loro ti credono morto, giusto?”
“Credo di si”
“Bene. Quindi immagina la loro reazione nel vederti ancora vivo e vegeto e per di più intento in un furto. Che farebbero secondo te?”
“Inizierebbero a darmi la caccia. Dal momento in cui ho distrutto Pandora il capo ha iniziato ad odiarmi, quindi..” replicò Kaito.
“Giusto. Quindi se noi sfruttiamo questa carta, potremmo facilmente darli in pasto alla polizia”
“E cosa credi di fare, scusa? Non posso di certo andare a raccontare tutto l’accaduto alla polizia, cioè, sono un ladro!”
“No, ma dai! Non lo sapevo” rispose seccato il bambino.
“Ah, hai un idea anche per quello?”
“Si” disse Conan. “Vedi, se noi facciamo in modo che escano fuori davanti alla polizia o almeno che in qualche modo ti sparino in loro presenza, non sarà difficile poi arrestarli. Però dobbiamo stare attenti, potrebbe essere pericoloso”.
“Essere sparato per la terza volta in un anno è pericoloso? Io la vedo come una cosa da pazzi” rispose l’altro ridendo.
“Si, ma basterà mettersi un giubbotto antiproiettile, una sacca di sangue finto e fingere di avere problemi col volo, vedrai che quando vedranno i tuoi vestiti impregnarsi di rosso inizieranno a cercare il colpevole”
“E come fanno a trovarli se sono nascosti?”
“A questo ci penserà Shinichi Kudo” gli fece il bambino, mostrandogli una piccola pillola rossa e bianca. “L’ennesimo antidoto nel giro di un mese, non ti faranno male?”
“No. Questo è nuovo” rispose l’altro sorridendo. “Se tralasciamo il famoso discorso inquietante di Haibara, dovrebbe funzionare per venti ore o qualcosa del genere”
“Discorso inquietante?” chiese il ladro divertito.
“Si. Cose tipo: potresti morire. Potrebbe avere qualche effetto collaterale e dopo essere tornato Conan Edogawa i prossimi non avranno più effetto. Gli uomini in nero potrebbero trovarti e ucciderti assieme alla ragazza dell’agenzia.” Disse Conan, inscenando la stessa espressione della scienziata mentre lo diceva, e facendo ridere l’amico.
“E sentiamo, hai venti ore a disposizione, le userai tutte per me?”
“N-No, ho intenzione di portare Ran al Beika Centre Building come Shinichi” rispose l’altro paonazzo.
“Ho Ho! E bravo il piccolo Kudo!” lo stuzzicò Kaito.
“Finiscila Baro!” gli sbottò contro Conan, per poi ricomporsi e scendere dal divano. “Dopo domani a mezza notte, trova un qualsiasi gioiello da rubare e manda l’avviso a Nakamori, intesi?”
“D’accordo Holmes!” rispose sorridente il ragazzo. “Va beh, ora vi lascio soli tu e la tua mogliettina”
“Finiscila! E comunque quello che accadrà tra poco potrebbe essere dannoso per la mia salute, quindi non c’è assolutamente niente da festeggiare!”
“Capito” disse Kaito avvicinandosi alla porta di casa Mouri. “Allora ci vediamo al mio furto!”
“D’accordo!” lo salutò il bambino, per poi chiudere la porta.
La verità eh… forse sarebbe arrivato il momento che anch’io raccontassi tutto ad Aoko…
                                                                                        
                                                                                       ***
 
“Kaito, perché hai portato Aoko qui?” gli chiese Aoko, mentre l’altro continuava a camminare senza voltarsi.
Erano minimo le otto di sera. Il ragazzo le aveva dato appuntamento al Sun Plaza senza motivo, l’aveva chiamata semplicemente dicendole “Ti aspetto alle otto davanti al Sun Plaza. Niente obbiezioni”.
Si, forse una cosa del genere sembrava da pazzi o da persone dei film, ma purtroppo sapeva benissimo com’era fatto Kaito, bastava ricordarsi l’episodio del marziano* per capire che era letteralmente una guerra persa cercare di aggiustare questo suo difetto.
“Bakaito! Mi dici che sta succedendo?!” gli urlò alla fine lei, non potendone più di girarsi tutti i piani dell’albergo.
Vide il ragazzo di fronte a lei fermarsi di colpo, per poi voltarsi e farle vedere delle chiavi.
“Stanza numero 76**, ti dice qualcosa?” azzardò parola Kaito, facendo stupire l’amica.
“Ma non è..”
“Si, la stanza in cui hai scoperto la mia doppia identità”
“E… perché hai portato Aoko in un albergo scusa?” chiese poi paonazza in viso.
“B-Baro! Ti ho portata qui perché mi sembrava il posto più adatto a spiegarti tutto!” rispose il ladro, altrettanto paonazzo.
“Ah..” sibilò la ragazza, riprendendo lentamente il suo normale colorito.
Dopo aver aperto la porta, entrarono in camera e si soffermarono a guardare i mobili.
Non era cambiato di una virgola.
Si sederono entrambi sul pavimento, ricordando ancora l’episodio.
“Vuoi chiedermi qualcosa prima che ti spieghi perché sono Kaitou Kid?” le chiese incrociando le gambe.
“N-No, parti pure col racconto”
“D’accordo” rispose Kaito per poi fare un gran respiro e iniziare a raccontarle tutto. “Vedi, la morte di mio padre non è stata un incidente come tutti credono”
“Che cosa?!” sbottò Aoko, per poi ricomporsi vedendo l’espressione seccata dell’amico. “Scusa, va avanti”
“Mio padre era il primo Kaitou Kid, ed è stato ucciso per mano di un’organizzazione criminale solo perché si era rifiutato di rubare per loro” abbassò lo sguardo al ricordo del padre. Aoko lo notò e andò a poggiare la sua mano su quella del ragazzo, cercando di consolarlo un po’.
“Kaito, questa gemma è, o meglio, era Pandora giusto?”
“Si” rispose Kaito riassumendo il suo solito modo sfrontato mentre allontanava la mano di Aoko dalla sua.
“Bakaito! Perché fai così? Volevo solo consolarti!” lo ribeccò quando l’altro allontanò completamente le loro mani.
“Consolarmi? Non ce n’è bisogno grazie!”
“Va avanti prima che Aoko completa il lavoro che quel l’uomo l’altro giorno non è riuscito a portare a termine” disse la ragazza, seccata per l’atteggiamento dell’amico.
“A otto anni dalla sua morte, ho scoperto tutta la verità e così ho deciso di diventare il secondo Kid e vendicarlo”
L’altra lo guardò prima con un’espressione indecifrabile, poi abbozzò un sorriso.
“Aoko lo sapeva che Kaito aveva i suoi motivi per diventare un ladro”
“Aoko lo sapeva? Ma se mi hai lavato da capo a piedi quando l’hai scoperto?! Mi hai addirittura urlato cose tipo mi fai schifo o ti odio! A casa mia questo significava che non avevi capito un bel niente!” sbottò Kaito.
“Bakaito! È ovvio che all’inizio Aoko era un po’ shockata! Ma dopo qualche giorno l’arrabbiatura le è passata! Baro!” replicò l’altra.  “Comunque, non hai niente da dire ad Aoko invece di urlarle sempre?”
“Tipo?”
“Che ne so, magari un complimento per il vestito che ha messo apposta per l’occasione! Voleva sembrare carina almeno agli occhi del suo ragazzo!”
L’altro la guardò per qualche istante.
Un vestito blu, delle scarpe bianche e una giacca anch’essa bianca.
Bellissima
Pensò, ma ovviamente ciò che le disse era totalmente diverso da ciò che pensava veramente.
“Tsè. L’hai rubato dal club di recitazione?” rispose Kaito, mentre l’altra lo guardava di sottecchi.
“Bakaito! Ma è mai possibile che non riesci mai a dire ad Aoko qualcosa di carino?!” gli urlò contro Aoko.
“Si invece” rispose l’altro guardandola di sottecchi.
“E sentiamo, cosa sarebbe? Qualcosa tipo hai il seno piccolo, Aoko o hai l’onore di essere l’amica del più grande mago del secolo, non è così?” ribatté l’altra incrociando le mani.
“No. Ti amo Aoko” le disse prima di baciarla.
Un bacio a fior di labbra che però non durò molto.
E al termine, aprendo gli occhi, Aoko si ritrovò di fronte un Kaito che la guardava con fare spavaldo.
“Allora? Visto che anch’io so essere carino con te?” le chiese con un ghigno divertito sul volto.
“Bakaito!” gli urlò lei.
Poi le risate vennero spontanee, e insieme ad esse, un altro bacio che al contrario dell’altro era dolce e che durò per minuti interminabili, fino a quando la luna li accompagnava, tutto sarebbe andato bene.
 
                                                                                    ***
 
Kaito, non importa dove sei, mantieni sempre una buona faccia da Poker.
Grazie papà, non scorderò mai di mantenere una buona faccia da poker, per nessuna ragione al mondo.
“Neh Kuroba, vuoi restare lì ancora per tanto?” lo stuzzicò Shinichi Kudo.
Si limitò a sbuffare, quel ragazzo interrompeva sempre i suoi pensieri, che lo facesse apposta?
Scendeva dal muretto della terrazza dell’edificio.
L’obbiettivo del mago del cielo d’argento questa volta era il “Yuki no Tsuki”, la neve di luna.
L’aveva scelto per il nome, luna come la sua alleata e neve come i raggi bianchi che essa emanava.
Si avvicinò a passo spedito verso il ragazzo per poi rispondere alla sua ‘provocazione’.
“Visto che siamo in vena di stuzzicamenti, che ne dici di raccontarmi com’è andata con la Mouri?” lo stuzzicò Kaito.
“B-Bene, se tralasciamo il colpo di karate che mi ha dato l’altro giorno quando le ho raccontato la verità” rispose il detective, rosso in viso.
“Era il minimo ti pare?” ghignò divertito il ragazzo mentre si avvicinava nuovamente al bordo.
“Allora, bando alle ciance, sei pronto alla vendetta, Kid?” gli chiese Shinichi, con le labbra incurvate in un sorriso.
“Sempre stato, Silver Bullet” rispose l’altro aprendo le braccia, preparandosi al salto che a secondi avrebbe fatto. “It’s Showtime”
 
Arriverà il giorno in cui sconfiggerò per sempre quell’organizzazione.
Arriverà il giorno in cui vendicherò sia te papà che Jii-chan.
E quando lo farò manterrò sempre una perfetta Poker Face.
Ma questa, è tutta un’altra storia.
 
 
                                                                             The End
                               
 
                                                                     Omake (regalo)
 
“Buongiorno, Aoko” le disse il ragazzo avvicinando il viso a quello di Aoko, facendola arrossire lievemente sulle goti.
“Buongiorno” rispose l’altra con un sorriso stampato in volto. Vide il collo del ragazzo fare un movimento strano, come se fosse una macchina.
“Qual è..” disse lui mentre continuava a girare la testa.
“Il colore di oggi?” completò la frase una volta aver girato il capo a 360°. Un esplosione di coriandoli colorò la classe, mentre il vero viso del ragazzo, era sotto il banco della figlia di Nakamori con un gli occhi spalancati.
“Che c’è Kaito, il colore di oggi non ti piace?” gli chiese la ragazza con un ghigno divertito.
“Pesci…” l’unica parola che uscì dalla bocca del ladro, prima di iniziare a rincorrersi per tutta la classe.
“Bakaito! Non vuoi dare un’altra sbirciatina? Aoko ha scelto il motivo dei pesci proprio per farti contento! Non fare il timido, su!” continuava a prenderlo in giro Aoko rincorrendolo.
“Fermate quella pazza!!!!”
 
Beh, con i pesci la mia Poker Face può fare un eccezione…
 
                                                                     Fine
 
 
*Magic Kaito special 1
**Stanza numero 76, la stessa in cui nel capitolo 13/14 erano stati catturati.
 
 
Blacky’s Corner:
*^* Konnichiwa… *sniff sniff*
E così eccoci con l’ultimo capitolo di questa Long…*^*
Ah parlando del chap, vi è piaciuto? È noioso?
Non sapete quante volte ho cambiato idea.
All’inizio doveva finire con un “qualche anno dopo”, con Kaito che non aveva ancora trovato Pandora e Aoko che da casa lo chiamava urlandogli che lei e la figlia erano stufe di aspettare.
Poi, mi era venuta l’idea di Kaito che si prepara per rubare Pandora e Aoko che lo accompagna come “Lady Kid”.
Poi, un finale in cui si scopriva che Pandora non esisteva neanche (l’ho scartata quasi subito questa perché mi sembrava assurda).
Poi addirittura un finale in cui Kaito era morto e Aoko andava a trovarlo al cimitero, ma questa idea è stata uccisa dopo neanche quattro minuti dalla nascita xD
Ed infine questo…. Beh, ho optato per un finale del genere perché io e i finali sdolcinati abbiamo ufficialmente divorziato! xD
No sul serio, l’altra sera mi sono messa a leggerle uno dei miei chap “il cavaliere nero”, e alla parte del “Ti amo cavaliere nero” e “ti amo principessa”, mi sono detta qualcosa tipo: che schifo! E questo l’ho scritto io?? Quella ragazza (la mia amica ^^”) ha una brutta influenza su di me! Lei e i suoi film sdolcinati!
Così sono giunta a questo finale…. Spero non abbia deluso nessuno, ma in tal caso GOMMEN NASAI!!!!!!! >.<
Cmq, piaciuto anche l’omake? Mi è venuto così, mentre stavo guardando il primo special di Magic Kaito ^^
Va beh, passiamo ai ringraziamenti.
In anzitutto, voglio ringraziare uno per uno tutti coloro che hanno recensito lo scorso (e anche i precedenti) chap:

Lady Pad: detta (da me) Paddy! Mi segui da “Only For You” e non sai come mi fa piacere leggere le tue recensioni accompagnata dal nostro piccolo Kudo, dalla più divertente alla più seria, quando hai “ballato la Conga” perché era arrivato niichan o alla tua ipotesi sull’identità di Cobra… mi piacerebbe sapere da dove le tiri fuori battute così divertenti! ^^
 E grazie per quando mi ricordi che non ho spiegato una cosa (capitolo 6 -.-“) e per quando mi dai (sensa volerlo) l’ispirazione. Si, perché la maggior parte delle volte prendo spunto dalle tue recensioni, sai? ^^
Quindi grazie Paddy!!!!

Aoko_90: detta Aoko! *^* ricordo ancora la prima recensione che ho ricevuto da te… la cosa che mi è piaciuta di più? “voglio anch’io un Jii a casa” haha chi non lo vorrebbe? ;)
Anche le tue recensioni sono sempre state fantastiche! Da tutte le tue “litigate” con Shinichi,a Kaito che ti fa gli occhi dolci… haha o la storia del tuo cosiddetto bacio con Shinichi e Kaito geloso! xD
Grazie anche a te Aoko!!!!

Shinichi e ran amore: detto (sempre da me, wow, sono brava a dare soprannomi! xD) Shin! Shin anche tu mi segui da “Only For You” e non sai come mi ha fatto piacere rivederti anche qui! Con le tue recensioni inizialmente serie per poi arrivare a “Ragazze vs Ragazzi” al cinema in 3D! xD
Haha o quando hai messo Kaito nel congelatore…  povero ragazzo xD
E un grazie speciale per avermi inserita addirittura tra gli autori preferiti *^*
Grazie di tutto Shin!!!!

Shana17: Shana… che dire di te? Ogni volta che leggevo una tua recensione mi dovevo preparare una scatola di fazzoletti accanto perché sapevo già la mia reazione dapprima…. Ti adoro per tutti i complimenti che mi fai!!! Grazie grazie grazie!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E poi visto, alla fine le Gosho Girls le ho fatte apparire ;)
E un grazie speciale va anche a te per avermi inserita tra gli autori preferiti *^*
Grazie Shana!!!!

Poi, anche se non ha recensito l’ultimo chap, l’inserisco lo stesso (visto che ha recensito gli altri):
CupidSBow: Bow!!! Anche tu mi segui da “Only For You” e non sai che piacere mi ha fatto nell’averti anche qui! ^^
Anche le tue recensioni sono fantastiche! Grazie soprattutto per i consigli che mi dai! <3
Sai, quella volta il “The show must go on” l’avevo messo inconscia che fosse una frase dei QUEEN, ma sono lo stesso contenta di aver visto la tua “reazione” nel leggerlo… mi sono sentita tra il realizzata e soddisfatta! ^^
Quindi, grazie 100 anche a te Bow!

Poi, grazie anche a tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite: Shana17, ShellingFord, shinichi e ran amore, virby e _ R I N chan _. Grazie!
grazie a che le ha inserite tra le seguite: Audrey5, ChibiRoby (che mi segue da “Only For You”, grazie! :D), CupidSBow, Himechan91, omegax8 e _ R I N chan _ . grazie anche a voi!!
e grazie anche a Shana17 per averla inserita tra le ricordate.
Infine, un grazie speciale anche a: Shana17, shinichi e ran amore e _ R I N chan _ per avermi inserita tra gli autori preferiti… grazie *^*
E grazie anche a chi legge solamente! ^^
Grazie a tutti!!!!!!! Se non fosse stato per voi mi sarei fermata al primo chap, quindi grazie!!
Ma tranquilli, non sentirete molto la mia mancanza xD
Si, perché tornerò a rompervi le scatole prima con una OS (dedicata a Paddy-chan) e poi con una nuova FF! che sarà o “Akai Ito”, una long ShinxRan, oppure una raccolta sullo stesso tema della OS “Quando il tuo migliore amico è Heiji Hattori”… si, sono ancora un po’ indecisa su quale pubblicare prima… ma spero continuerete a seguirmi! ^^
Beh, che dire… *cerca altri fazzoletti*
Purtroppo ora devo proprio andare a studiare perché non voglio essere anche quest’anno la seconda della classe e essere chiamata dalla mia amica “numero 2”, è straziante! Quindi ho deciso di ripassare un po’ il programma dell’anno scorso ^^
Cmq, spero vivamente che il finale non abbia deluso nessuno e che continuerete a seguirmi anche con le mie prossime FF.
Grazie di tutto !!!!
Sayonara!!!
 
XXX,
Blacky

                                                                                            Thanx for reading!
                                                                                                     Kaitou Kid   
 
 
 Ps: quasi dimenticavo, scusate il mio vergognoso ritardo^-^
   
 
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