Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: AstridxAndros    04/09/2012    0 recensioni
L’organizzazione degli uomini in nero era stata sgominata, ma con la loro scomparsa era scomparso anche l’antidoto definitivo.
Vodka e Korn erano riusciti a scappare, e ora davano la caccia a Shinichi, Sherry e a… Gin!
Dopo aver preso l’Apotoxina era diventato un bambino. E ora l’FBI lo teneva sotto controllo. Anche se, in quello stato non poteva fare molto.
e la mia prima fan fiction su detective conan siate clementi!! mi scuso in anticipo per eventuali errori! recensite in tanti!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Lucas è un vero teppista! Signor Agasa, lei mi deve capire, lui e Conan hanno fatto a botte tre volte solo in questa settimana, da’ fastidio alla piccola Ai e… devo ammettere che a volte il suo sguardo mi fa’ rabbrividire…- la maestra era davvero stufa, ora si stava superando il limite.
-mi scusi signorina, le prometto che la cosa non si ripeterà più!- si scusò il dott. Agasa. Poi tornò a casa.
*****

-Schinichi, Shiho, per favore, non siete dei bambini, controllatevi almeno quando siete in pubblico!- li rimproverò l’uomo, il giovane liceale sbuffò.
-Gin, vuoi far saltare la copertura dannazione?! Ora vivi sotto questo tetto e siamo tutti sulla stessa barca! Quindi smettila di fare il moccioso!- Agasa non si era mai comportato così, non provava paura per quell’assassino,
-lo so, non lo farò più…- rimasero tutti sorpresi e sconcertati,
-cos’hai appena detto?- chiese Shiho,
-che non lo farò più, non voglio far saltare la copertura, non finché sono in questo misero corpo…- nessuno dei presenti aveva mai visto Gin comportarsi in quel modo. Ormai i due giovani erano abituati a quella rutine, ma per il killer era tutto nuovo. Tutto frustrante. Aveva messo da parte il suo temperamento freddo e sadico per lasciar spazio ad uno depresso. Quanto gli mancava vedere la paura negli occhi delle sue vittime. Quanto gli mancava tenere in mano una pistola e sparare.
-Agasa… se Ran mi cerca dì che sono con Heiji…- sospirò “Conan” poi afferrò “Lucas” per il colletto e lo tirò con sé.
****

-ehi, moccioso dove mi stai portando?!- protestò,
-ti è familiare il poligono?- chiese l’altro con un ghigno, Lucas si illuminò per un secondo.
-siamo dei bambini non ci faranno entrare!- si lamentò mettendo le mani in tasca,
-ti sono familiari i nomi Yusaku Kudo e Heiji Hattori ?- Conan ghignò, uno dei rarissimi punti a favore di passare il tempo con Gin è che poteva comportarsi come un liceale  e non come un moccioso.
***

I due uomini alla vista di Gin strinsero i pugni,
-è lui il tuo amico Shinichi?- chiese Yusaku, Conan scosse il capo,
-il mio amico è lui- disse indicando Heiji alle sue spalle,
-Ai non lo sopportava più- sospirò invece indicando il bambino accanto a sé.
In treno Lucas osservava i tre uomini chiacchierare. Neanche da piccolo aveva amici, né genitori che parlassero con lui. Era sempre solo. O con “cattive”  compagnie. Per questo era quello che era. Solo ora capiva le parole di Irish, le aveva sentite. Era stato l’unico. Ma quelle parole non gli erano sfuggite. Quel detective era davvero speciale.
-ehi?! Lucas ti sei imbambolato?- il padre di “Conan” lo guardava preoccupato, non c’era paura nel suo sguardo, né ombra di scherno, no.
-ehm… no… io- che stava facendo? Se lo chiedeva, si era rammollito stando con quelle persone, ma non poteva fare a meno di loro. Non più.
****

Un uomo accolse lo scrittore e il giovane detective dell’ ovest con un abbraccio. Poi si soffermò su Conan.
-sai che mi ricordi tanto il piccolo Kudo?- scherzò, l’interessato fece una faccia infantile, si era levato gli occhiali. Si. Era difficile non paragonare “i due”.
-siamo venuti a fare un po’ di allenamento, questi tre sono vere promesse!- esclamò ridendo Yusaku,
-ah beh allora non posso lasciarli fuori!- scherzò l’altro. Heiji continuava a fissare l’ormai piccolo assassino. Non voleva ammetterlo, ma sapeva che se Shinichi si fidava, lui non avrebbe fatto il contrario. Si fidava cecamente del detective dell’ est, nonché suo migliore amico.
****

Passarono l’intero pomeriggio al poligono, la sera tornati in città andarono a prendere un gelato.
- Yusaku vai via!- esclamò Lucas, gli altri lo guardarono interrogativi,
-la ragazza dell’agenzia sta’ per entrare, non può vederla con noi!- l’uomo fece come ordinato, dopo aver carezzato le teste dei due bambini uscii dal retro.
-Conan! Heiji! Lucas!- esclamò la ragazza, poco dopo i ragazzi notarono una coppia dietro di lei.
-kaito, ci si rivede!- esclamò Conan, con tono da bambino, il giovane gli sorrise. Kaito kuroba O 1412 aveva lasciato il lavoro di ladro subito dopo la caduta dell’organizzazione. Finalmente aveva capito che doveva vivere la sua vita.
-il nostro quartiere è stato infestato dagli insetti e il dottor Agasa ci ha offerto  ospitalità- sorrise Aoko.

  
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