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Autore: Leyla_    04/09/2012    4 recensioni
[Masaki/Kirino] [Possibili spoiler su Inazuma Eleven Go - Chrono Stone]
Fare scelte per amore era da cliché dei film.
Fare scelte per amore era una cosa insensata.
Fare scelte per amore era sapere che quella decisione avrebbe reso felice qualcuno, sicuramente non tu.
E una volta fatta quella scelta, si era ripetuto che avrebbe dovuto pentirsene, prima o poi.
Eppure, stava di fatto che in quel momento lui era là, sdraiato sull’erba del Sun Garden, tra gli schiamazzi insopportabili degli altri bambini, a leggere sul quattrocento francese.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Titolo: Choice.
Sottotitolo: For my true Love.
Genere: Sentimentale, malinconico.
Avvertimenti: OOC, Nonsense, Spoiler!.
Parole: OneShot. 600 Word – 649 Fiumidiparole.
Pairing: Shonen-ai, Masaki/Kirino. Accenni Midorikawa/Hiroto, Tsurugi/Tenma, Shindou/Kirino -dell'ultima nemmeno tanto.- e Maki/Diam. Perchè io quest'ultima coppia la amo troppo e dovevo inserirla almeno in una fic.
Note: ho utilizzato il ritornello della canzone "Tutto l'amore che ho" di Jovanotti. Non amo molto la sua voce né il genere musicale, ma il testo è bello, per me.
Note2: il sottotitolo è un pensiero di Masaki, o qualcosa del genere. Insomma, lui ha fatto questa scelta per quello che reputa il suo vero amore. Che cosa melensa. *vomita zucchero*
Note3: contiene possibili Spoiler per chi non ha visto l'episodio 18 di IE Go Chrono Stone. Se non siete informati (?) esiste You Tube o l'Inazuma Eleven Wiki.



 


 
 


Considerando che l’amore non ha prezzo,
sarei disposto a tutto per averne un po’.
Considerando che l’amore non ha prezzo,
lo pagherò offrendo tutto l’amore,
tutto l’amore che ho.




Choice.
[For my true Love.]



 

Fare scelte per amore era da cliché dei film.
Fare scelte per amore era una cosa insensata.
Fare scelte per amore era sapere che quella decisione avrebbe reso felice qualcuno, sicuramente non tu.
E una volta fatta quella scelta, si era ripetuto che avrebbe dovuto pentirsene, prima o poi.
Eppure, stava di fatto che in quel momento lui era là, sdraiato sull’erba del Sun Garden, tra gli schiamazzi insopportabili degli altri bambini, a leggere sul quattrocento francese.
Così avrebbe capito –più o meno- cosa si stava perdendo di così speciale.
Giovanna d’Arco visse proprio in quell’epoca, aveva detto Gouenji,  e fu la donna che risollevò le sorti della Francia durante la guerra dei cent’anni, combattuta contro l’Inghilterra. Poi quegli stessi francesi misero fine alla sua esistenza vendendola ai nemici.
E sempre francesi nel novecento la proclamarono la santa patrona della nazione.
“Valli a capire, i francesi.” Si disse, e una voce non distante da lui parlò.
“Non stai male, in realtà. Vero, Kariya?” Si voltò e vide Midorikawa in piedi davanti a sé. Lo squadrò.
“Non stavi amoreggiando con il maniaco, tu?”
Ryuuji arrossì un poco, ma non si scompose e si sedette accanto a lui.
“Perché non sei andato e hai finto di stare male?”
“Era … per una cosa.”
“Una cosa? Magari vuoi dire una persona.”
Masaki ridusse gli occhi a due fessure e divenne paonazzo. “… È lo stesso.”
Direi di no.” Ryuuji si lasciò scappare una piccola risata, mentre pronunciava quella frase.
 

“Chissà com’è la Francia nel quattrocento!” Nanobana gridava tutta felice, urtando il sistema nervoso di Midori. Come se non bastasse, ora si erano aggiunti anche Tenma e Shinsuke, tanto che quello sembrava un trio comico, ormai.
Tsurugi spostò lo sguardo dal finestrino, sbuffò esasperando sotto lo sguardo di Fei e si mise a dormire. Almeno nella sua testa, la fastidiosa risata di Nanobana non sarebbe arrivata.
In compenso, continuava a sentire la voce di Tenma. Chissà perché.
Sono felice che tu sia qui, Ranmaru.” Mormorò Shindou, arrossendo un poco e guardando l’amico seduto accanto a lui.
Quest’ultimo si limitò ad annuire, per poi pronunciare uno sbrigativo “Anche io, capitano.”
Ma nella sua testa quella frase aveva un seguito.
Sono felice di essere qui con te, Takuto, ma è proprio questo il punto.
Non sei stato tu a capire come stavo, cosa provavo: eri troppo occupato a pensare ad altro. Non sei stato tu a cercare di parlare con me. Non sei venuto a cercarmi. Non sei riuscito a capirmi. Non mi hai aiutato come io invece ho sempre fatto con te.
Non sei tu quello che tiene a me a tal punto da cedermi il posto in questo viaggio. No, è stata un’altra persona.
E con questo e mille altri gesti, mentre tu eri impegnato a guardare altrove, quella persona si è anche guadagnata in poco tempo ciò che tu hai impiegato anni, ad ottenere.
Il mio amore.

 
“Masaki, dimmi una cosa. So che sarebbe stata una bella avventura, perciò … ne valeva la pena?”
“Sì.” Rispose l’altro senza pensarci, sicuro.
Midorikawa sorrise e sospirò  “Le persone fanno sempre cose pazze, quando sono innamorate.” Mormorò alzandosi. Kariya non si azzardò a fiatare, perché Ryuuji aveva ragione, ne era consapevole.
“Kariya, quanto saresti disposto a dare, per amore?” chiese il più grande.
Tutto.” Rispose lui, e nel momento in cui richiuse quel noioso libro sulla storia francese, si sentirono le urla di Maki che, esasperata per qualcosa, chiedeva aiuto al suo ragazzo, Diam, e a Midorikawa.
Così Kariya rimase solo a pensare i suoi pensieri.
Fare scelte per amore era da cliché dei film.
Fare scelte per amore era una cosa insensata.
Fare scelte per amore era sapere che quella decisione avrebbe reso felice qualcuno, sicuramente non tu.
E una volta fatta quella scelta, non riuscì a pentirsene.
 

Considerando che l’amore non ha prezzo,
sarei disposto a tutto per averne un po’.
Considerando che l’amore non ha prezzo,
lo pagherò offrendo tutto l’amore,
tutto l’amore che ho.




 


 
 

 

/NdA/
Non voglio incolpare Shindou per ciò che è accaduto nell’episodio 18 di Go Chrono Stone, ci mancherebbe
*picchia Shindou a random (?) gridando che non ce l’ha con lui, nono.*
Ok, il fatto è che mi sarei aspettata di più, dal migliore amico di Ranmaru. Insomma, Shindou sembra essersi quasi completamente dimenticato di lui.
E se torna ad accorgersi della sua esistenza quando Kirino avrà fatto il mix max, giuro che entro nell'anime e lo picchio.

Mi è dispiaciuto tanto vedere che Takuto non è riuscito a comprendere come si sentisse Kirino, nonostante quest’ultimo l’abbia sempre aiutato.
Masaki è stato l’unico a capire cosa non andava e ha rinunciato ad un viaggio nel tempo.
Un viaggio nel tempo, cazzo. Se avessero scelto me, Ranmaru avrebbe dovuto pagarmi ORO, se voleva che gli cedessi il posto.
E questo mi ha lasciata perplessa. Shindou, che è il suo migliore amico di sempre non solo non ha capito come si sentisse Kirino, ma non ha nemmeno fatto nulla per aiutarlo.
Mentre Kariya sì.

Perciò, tiratemi dietro quello che volete, ditemi che la KiriShin è la coppia più bella e dolce del mondo quanto volete, ma il fatto è questo ed io non cambio idea.
Magari, nei prossimi episodi accadrà qualcos’altro e quindi boh, tornerò come sempre al mio caro e vecchio triangolo in cui Kirino passa la giornata con Shindou a fare tante cose dolci che fanno gli innamorati, mentre la notte la passa con Masak-- *COFF*  *censured*.
Per ora,  KiriShin 0 – RanMasa 1. Yuppie.
Ok, ora me ne vado. In questo periodo di esami mi sento particolarmente ispirata, perciò forse vedrete mie fic per tutta la settimana –oddio, speriamo di no, per il vostro bene-.
Continuo a scrivere note kilometriche.
Vabbè, dettagli [cit] .
Saluti,
Leyla.


Ps: è ovvio che la parte in mezzo su Kirino e gli altri sia un cambio di scena (?). Lo dico perchè quando l'ho scritto a me è sembrato una specie di flashback uscito male. Cosa che non è. Che 'chiFFo. (wtf)

  
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