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Autore: lorian    04/09/2012    6 recensioni
Ho cercato di immaginare la vita di Flor e Maximo dopo che la loro splendida carrozza è uscita da quel cancello.
Tramite dei salti temporali vedremo che cosa fanno i nostri beniamini e che cosa è successo nella loro vita.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti, mi chiamo Lorian ed è la prima volta che mi cimento con una storia su Flor.

Premetto che ho adorato quella serie tv e che ho sognato con l'amore di questi due protagonisti.

Quindi ho deciso di scrivere qualcosa su un loro futuro immaginario partendo dal loro matrimonio.

Nei prossimi capitoli faremo dei salti temporali per scoprire che cosa succederà ai due innamorati e alla famiglia Fritzenwalden.

Spero sia di vostro gradimento ed in tal caso mi piacerebbe che me lo dicesse lasciandomi una vostra recensione.

Vabbé scrivetemi anche per dirmi che non vi piace, grazie ancora Lorian

 

P.S. VISTA LA CHIUSURA DI TINYPIC, RIEDITERÒ TUTTE LE STORIE ELIMINANDO LE FOTOGRAFIE 

 

Capitolo 1 - L'inizio di un sogno

 

L'emozione le faceva scoppiare il cuore in petto.

Ora che finalmente era la moglie del suo adorato Maximo, Flor si sentiva come se camminasse sulle nuvole.

Quante ne avevano passate prima di arrivare a quella felicità enorme.

Ora che la splendida carrozza trainata da quei magnifici cavalli bianchi portava lei e Maximo fuori dall'ippodromo, Flor pensava a sua madre che era tornata dal paradiso per aiutarla, a suo padre che non aveva mai conosciuto ma che amava con tutto il suo cuore, a Federico che era stato il suo primo grande amore e che aveva lasciato una parte della sua anima dentro suo marito.

Pensava alle persone a lei più care: i tre gemellini, Franco con Olivia, Nicolas con Valentina, Maya con Facha, Sofia con Bata, Martin con Isolinda, Thomas, Roberta, Greta, Evaristo e si anche lei, Delfina la sorella che aveva appena ritrovato.

Le faceva ancora impressione considerarla davvero una sorella ma grazie a Dio e a Margarita si era compiuto il miracolo.

Quell'essere che era la malvagità allo stato puro, si era pentita diventando buona e in quell'istante Flor si ripromise di cercare di ricucire lo strappo che si era creato tra di loro.

Ne aveva bisogno, solo così poteva sentirsi davvero completa.

Una lacrima le scese solitaria lungo la guancia, Maximo la vide e preoccupato le chiese: "Flor amore, che c'è? Che hai? Perchè stai piangendo? Sei triste? C'è qualcosa che non va?".

Flor lo guardò e sorrise illuminandosi tutta poi, con dolcezza rispose: " No amore, non c'è nulla che non va! Stavo solo pensando a tutti i nostri cari e al fatto che mi piacerebbe tanto poter ricostruire il mio rapporto con Delfina!".

Maximo corrucciò lo sguardo e le disse: " Flor vita mia, lo sai che non mi piace che ti avvicini a Delfina.

Faccio un enorme fatica a credere nel suo repentino cambiamento e ho paura che lei possa tornare ad essere malvagia come prima continuando a farci del male ma...".

Flor lo interruppe dicendo: " Conte minimo ti prego non giudicarla, so che mia sorella ha sbagliato ma si è pentita e ora grazie a lei siamo marito e moglie!

Grazie al pentimento suo e di Lorenzo ora possiamo cominciare veramente ad essere felici!".

Maximo alzò le spalle in segno di rassegnazione; aveva imparato ormai da tempo, che quando Flor si metteva in testa una cosa era del tutto impossibile, farle cambiare idea ed inoltre non aveva nessuna intenzione di litigare, con la donna che gli aveva rubato il cuore, che gli aveva stravolto la vita, che lo aveva fatto crescere e che lo aveva reso padre.

Quindi guardandola negli occhi, le disse teneramente: " D'accordo amore, non giudicherò né Lorenzo né Delfina ma ti chiedo solo di fare attenzione.

Abbiamo sofferto troppo a causa loro, per tutte le bugie e gli inganni che ci hanno propinato.

Forse è proprio come dici tu, magari si è compiuto il miracolo e loro si sono pentiti ma di sicuro Malala e Bonilla non lo sono affatto e non vorrei che il loro ascendente, influenzassero nuovamente quei due.

Sono terrorizzato che possa verificarsi ancora, la situazione terribile che abbiamo vissuto.

Non riesco a dimenticare l'imbroglio del dna di Franco, la finta donazione del midollo, il tentativo di avvelenarti e sopratutto non riesco a dimenticare il rapimento di Margarita!".

Flor alzò gli occhi al cielo e sospirando, gli disse: "Ti prego conte minimo, non rivangare il passato proprio oggi, non mi sembra il caso.

Non voglio litigare con te in questo giorno meraviglioso, sono troppo felice.

Oggi inizia per noi un cammino nuovo, che possiamo percorrere insieme ai nostri gemelli e con tutta la splendida e caotica famiglia, con la quale condividiamo tutto.

Sento nel profondo del mio cuore che Delfina è veramente cambiata e che finalmente non permetterà più a sua madre, di interferire con la sua vita.

Ora è forte e ha accanto il suo vero amore Lorenzo, che l'aspetterà fuori dalla prigione per sposarla e per creare con lei una famiglia.

Qualunque cosa tu possa dire, non mi convincerà del contrario.

Delfina è mia sorella così come lo è Sofia ed entrambe sono l'unico legame che mi è rimasto con mio padre e non intendo rinunciare a creare con loro, la famiglia che mi è sempre mancata!".

Maximo le sorrise, con gli occhi pieni d'amore per quella splendida donna poi le disse: " Va bene tesoro, se tu ritieni che valga la pena di tentare, io sto con te e ti giuro che se Delfina e Lorenzo sono veramente cambiati, io stesso li accoglierò nella nostra famiglia! Sei contenta adesso?".

Flor gli rispose con un caldissimo bacio in segno di approvazione.

Intanto la carrozza era arrivata davanti all'ingresso della splendida arena che Anna, aveva attrezzato per festeggiare il ricevimento.

Maximo scese per primo poi fece il giro della carrozza, per aiutare la sua dolce sposa a scendere.

Flor gli diede la mano e scese a terra in una nuvola di tulle e pizzo poi sorridendo a Maximo, gli disse: " Forza conte minimo, ci aspettano; anche se sinceramente io me ne andrei subito con te in luna di miele.

Piuttosto non mi hai ancora detto dove andiamo. Non nel Kricoragan vero? Ti prego, in quel covo di maschilisti allo stato puro, io non ci metto piede capito? Altro che re o conte; meno male che hai rinunciato, perchè sei solo nostro, mio, dei gemelli e della famiglia.

E poi tu mi ci vedevi a diventare regina o contessa e a stare tutto il giorno con gli occhi a terra, priva di parlare o di esprimere un mio parere..."

Maximo ascoltava la sua Flor, travolto da quel fiume in piena di parole.

Era abituato ormai alla logorrea della ragazza ma ogni volta rimaneva affascinato, dalla quantità di

parole che le uscivano dalla bocca, dette quasi senza respirare.

Sorrise grattandosi la testa, poi decise che l'unica soluzione era di stare lì impalato, a braccia conserte e attendere che si esaurisse il flusso verbale di sua moglie.

Lei che non si era accorta di nulla, stava continuando imperterrita: " ... non vedo l'ora di partire e di stare un pò da soli io e te.

Senti ma credi che sia giusto separarci dai gemelli, sono così piccoli; magari non so, potremmo portarli con noi, che dici? Non che non mi fidi di Greta, di Sandra e di tua madre ma è che mi mancheranno da morire. Conte minimo ma mi stai ascoltando?".

Maximo la guardò dolcemente poi ironico, le disse: " Ma come, hai già finito?".

Flor assunse uno sguardo imbronciato ed offeso, corrucciò la fronte e spinse in fuori il labbro inferiore, come se volesse piangere poi rispose: " Cosa vuol dire con hai già finito? Stai per caso insinuando che parlo troppo?".

Maximo rise di cuore poi accarezzò teneramente sua moglie e le disse: " Non più del solito.

E tanto per chiarire, anche io me ne andrei subito con te in viaggio di nozze invece di affrontare i cinquanta mila invitati, che ci attendono dietro a quelle porte ma abbiamo degli obblighi e dei doveri al quale dobbiamo fare fronte, anche se non siamo più dei nobili.

A questo riguardo ci tengo a precisare che non mi sono pentito e non mi pentirò mai, di aver rinunciato al mio titolo e che mai e poi mai te lo rinfaccerò, a patto che tu continui a chiamarmi conte minimo!".

Flor sorrise felice e in un soffio, disse: " Sarà un onore per conte minimo; per me tu sarai il mio conte minimo per sempre."

Maximo annuì sorridendo poi riprese: " Per quanto riguarda la destinazione segreta del nostro viaggio di nozze, ti confermo subito che non andiamo nel Kricoragan.

Intanto perchè ti ho fatto preparare abiti esclusivamente estivi e lì per ora è inverno pieno e poi perchè non mi interessa tornare nel mio paese.

Devo convenire con te sul fatto che sono maschilisti allo stato puro ed io ti ringrazio per essere riuscita a cambiarmi e a tirarmene fuori.

Riguardo ad immaginarti regina o contessa, sappi che io credo che saresti stata la migliore tra tutte quelle donne che si atteggiano a nobili ma che in fondo, sono solo delle oche starnazzanti!".

Flor soffocò un attacco di risate, mettendosi una mano sulla bocca ben truccata e dopo essersi calmata, disse: "Conte minimo un pò di ritegno per favore! Non mi sembra il caso, che proprio ora tu ti faccia prendere da uno dei tuoi flickiti!".

Maximo rise poi continuò: " Non mi prende nessun flickiti ma sappi che ciò che ho detto, è totalmente vero.

In quanto alla destinazione del nostro viaggio di nozze, ti informo che andiamo alle Maldive!".

A Flor s'illuminarono gli occhi, lanciò un urlo di gioia e abbracciò stretto suo marito.

Da quanto tempo sognava di vedere il mare; lo aveva detto anche a Federico e lui le aveva promesso di portarcela e lo aveva fatto la sera che si erano sposati in segreto ma era notte e Flor non aveva potuto vederlo bene.

Mentre ora sarebbe andata alle Maldive con il suo adorabile maritino.

Flor, guardò gli occhi azzurro-verdi di Maximo e si avvicinò lentamente poi lo baciò con passione.

L'uomo rispose con altrettanta passione e faticò a staccarsi da lei, ansimando leggermente.

Quando riprese il controllo di se, disse: " Flor amore non fare così, te l'ho già detto che abbiamo dei doveri; quelle persone ci aspettano, non farmi stare male ok? E comunque per finire il discorso, i gemelli saranno in buone mani.

Greta, Sandra, mia madre e tutta la famiglia li coccolerà e li proteggerà, non temere.

E' il nostro viaggio di nozze, è la nostra luna di miele ed io voglio stare da solo con te; ti prego Flor, vuoi?".

La ragazza asciugò una piccola lacrima di commozione, si avvicinò a Maximo, lo guardò negli occhi e gli disse: " Hai ragione su tutto amore mio; andiamo dunque, prima entriamo e prima usciamo e partiamo.

Voglio essere veramente felice insieme a te, prima che le responsabilità dei gemelli, della casa e della famiglia ci cadano addosso."

Detto questo Flor prese la mano di Maximo, rimirò la fede luccicante che l'uomo portava all'anulare e sorrise poi leggeri cominciarono ad incamminarsi verso quell'enorme cancello, che al loro arrivo si spalancò per lasciarli entrare.

Una luce calda ed abbagliante li avvolse, inghiottendoli in quella notte che era l'inizio della loro immensa felicità.

 

 

 

  
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