''Svegliati Andra, non puoi continuare a dormire, devi studiare per il compito di domani.''
''MAMMA, LASCIAMI DORMIRE, STO STUDIANDO PER QUEL TEST DA UNA SETTIMANA.''
''SVEGLIATI!'' urlò mia madre.
Mi svegliai, mi lavai la faccia e cercai di calmarmi, perchè coi nervi a mille non sarei riuscita a studiare neanche 5 minuti.
Feci colazione, tanto per far passare il tempo e riuscire a riprendermi.
''Andra, non c'è tempo da perdere. Muoviti'' disse mia madre camminandomi intorno.
Ma quanto poteva essere pesante? Non ne potevo più.
Dopo quella mezz'oretta che manco in pace passai, mi misi a studiare.
Non riuscii a staccarmi perchè sapevo che se mi sarei alzata mia mare si sarebbe incazzata un'altra volta.
Dopo belle 4 ore mi alzai. Non ne potevo più, basta. L'argomento ormai lo sapevo a memoria, mia madre era più stressata di me.
La gioranta passò in fretta, aiutai mamma, misi a posto tutto, la casa era pulitissima, e un'altra domenica era andata via.

Quella mattina mi svegliai da sola, com'era possibile? Avevo un .. bel presentimento. Ma stranamente non sentivo riguardasse il compito.
Andai a scuola alla velocità della luce, abbracciai Silvia, ci parlai un pò del compito, e vidi che anche lei sapeva l'argomento bene quanto me.
Ci sedemmo vicine, la prima ora era iniziata.
La professoressa ci consegnò il compito, io e lei ci scambiammo un sorrisino. Le domande erano facili, facilissime, dopo tutti quei giorni passati a studiare.
Le altre ore passarono velocemente, in quella giornata, di 'importante', c'era stato solo il compito, niente interrogazioni fortunatamente.


''Silvia, vieni a casa mia, mangiamo insieme'' le dissi appena uscite da scuola.
''Va bene, andiamo'' disse prendendo il cellulare per avvisare sua madre.
Silvia era la mia migliore amica, l'unica persona che sapeva tutto di me, tutti i miei segreti, le mie ansie.. la mia passione..
Sì, lei non era una fan di Bieber, ma io sì. Era tipo.. la mia passione, insomma.
''Accendi un secondo il computer, controllo facebook, e poi andiamo a mangiare'' disse stendendosi sul letto.
''Prima controllo io però'' dissi ridendo.
Aprii facebook. C'era uno stato di una ragazza : ''NON E' POSSIBILE. VERRA' DI NUOVO, NON POSSO CREDERCI.''
Ma... ok, passiamo oltre.
Andai sotto.
Una foto.
Foto del sito ufficiale di Justin.
''25.12.2012      Rome, IT      Foro Italico      Pre-Sale Sold Out ''
Cosa?
NONONO, UN MOMENTO..
COSA?
NO... FERMI TUTTI.
MI STANNO PRENDENDO PER IL CULO.
NONO.
SI.
MI PRENDONO PER IL CULO.
SONO TUTTI ATTORI, VERO?
ANCHE SILVIA?
NONO, NON E' POSSIBILE.
Cominciai a tremare, le lacrime mi scendevano dagli occhi come l'acqua da una fontana.
''ANDRA. ANDRA. CHE C'E'? ODDIO MIO CHE SUCCEDE? '' Silvia cominciò a preoccuparsi.
Guardò lo schermo, guardò me. Le scesero le lacrime anche a lei. Lo sapevo, era felice per me.
''Respira, dai. Stai tranquilla, stai calma, ci andrai. E' qui vicino, ci metterai massimo due ore ad arrivare, Napoli-Roma non è granchè. Dai, vedi i posti che ci sono e andiamo a parlare subito con tua madre.''
Lei lo sapeva. Sapeva che quello era il mio sogno. Sapeva che era il mio più grande sogno, l'unica cosa che avrei voluto fare prima di morire.
''Penso che riprenderai a parlare fra qualche giorno'' disse Silvia ridendo.
Cercai di riprendermi, dovevo parlare a mia madre.
Immediatamente.
Io, quel concerto, non me lo sarei potuto perdere per nessuna ragione al mondo. Nessuna.
''MAMMAAAAAAAAAAAAAAAAAAA'' urlai.
Poi ci ripensai.
''Glielo chiederò domani, dopo il voto del compito'' pensai tra me e me.

Quella notte non riuscii neanche a chiudere occhio, ero così agitata. Speravo così tanto che mia madre mi avrebbe permesso di stare lì, a sostenere il mio idolo, a stare lì, nel suo stesso posto, dopo tutti questi anni che l'ho aspettato.

Il risultato del compito sarebbe stato decisivo, sapevo bene che mamma ci teneva tanto affinchè questa parte dell'anno io prendessi bei voti. Non c'era dubbio, mi avrebbe mandata. La professoressa entrò, cominciò a consegnare i compiti.. Silvia mi stringeva la mano.
10. Non poteva essere vero. Avevo preso dieci. Le lacrime scendevano involontariamente.
Arrivai a casa, Silvia non c'era con me, ero io con mia madre. Dovevo affrontare la cosa da sola.
''Ciaaao mammaaa, ho una bellissima notizia. Anzi, ne ho due'' dissi entusiasta.
Lei si sedette. ''Dimmi tutto.''
''Ho preso 10 al compito di storia.''
''Oddio, complimenti, davvero. Mi fa tanto piacere. Lo sai quanto ci tenevo.''
''Ma.. sai.. ho scoperto che Justin a Natale sarà a Roma.. ti prego mamma.. è la 4 volta che viene in Italia.. e io non ci sono mai andata.. ti prego'' dissi quasi mettendomi in ginocchio.
''Roma? Mh.. non lo so, ci penserò'' disse alzandosi.
Andai in camera mia. Non sapevo più cosa fare, cosa pensare.. Sapevo che sarebbe stato un sì, ma l'ansia del non trovare più i biglietti era troppa.

Passai il resto del pomeriggio nella mia stanza, mia madre non mi passò a dire niente, e io non la cercai. Era come se non fosse più stata in casa.
Improvvisamente sentii bussare alla porta.
''Chi è?'' urlai.
''Sono Marco, aprimi'' disse lui.
Marco era mio cugino. Un rompipalle esagerato, ma quando voleva essere dolce e gentile, sapeva esserlo.
Aprii la porta.
''Fammi mettere su un computer qualsiasi'' disse entrando.
''A cosa ti serve?'' dissi curiosa.
''Devo fare una cosa che mi ha chiesto tua madre.''
Ah bene..
''Vai nella loro stanza allora, così io sto tranquilla nella mia'' dissi.

Dopo un paio di orette bussò alla porta: ''Posso entrare un minuto?'' disse.
''Entra.''
''Andrai al concerto di Justin Bieber, 25 dicembre, Roma, Foro Italico. Ci vediamo domani'' uscì sorridendo.