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Autore: haroldsmile_    04/09/2012    4 recensioni
"il giorno in cui ti ho incontrato.."
"COSA?!" disse con tono arrabbiato, poi continuò "IL GIORNO IN CUI MI HAI INCONTRATO COSA?!"
"MI HAI CAMBIATO LA VITA, Harry. Me la hai cambiata.. da che mi autolesionavo sei riuscito a farmi sorridere, dinuovo. SOLO TU CI SEI RIUSCITO, HARRY. Non hai idea dei giorni di inferno che passavo, dopo averti incontrato la mia vita ha ricominciato ad avere un senso.."
"tu.. non me lo hai mai detto che ti autolesionavi.."
"perché poi ho smesso.. grazie a te."
Spero leggiate questa OS, è la prima che faccio. xx
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mia vita faceva schifo.. almeno prima che arrivasse lui.
Occhi di un verde smeraldo, capelli ricci quasi sembrassero un cespuglio, sorriso smagliante, fisico degno di nota.. un ragazzo, come gli altri, che però riuscì a farmi cambiare, a farmi capire che la vita va vissuta e non sprecata, fu l'unico a riuscire a convincermi a non commettere sbagli, L'UNICO di cui sia mai stata innamorata.


Quando lo incontrai era un giorno come gli altri, sempre lo stesso cielo scuro e nuvoloso di Londra, sempre la stessa pacchia.. scuola-casa-piangi-dormi-mangia-dormi, era tutto così noioso e meccanico.. sembrava non avesse senso, infatti io PENSAVO che la mia vita non avesse senso, insomma.. fai sempre le stesse cose, SEMPRE. Una vita un pò pallosa, direi. Ma quel giorno facevo qualcosa di diverso, saltai la scuola e non trovai posto migliore in cui andare del parco, era l'unica cosa della mia città che mi piaceva.. tutti quei turisti, tutta quella gente nei negozi, tutti a mangiare o a correre o andare di fretta per non arrivare tardi a lavoro, ma insomma.. perché non si rilassano un po'? se, e lo dico proprio io che non riesco a divertirmi da almeno tre anni.. dall'incidente dei miei genitori. Qualche anno fa i miei genitori fecero un incidente con l'auto dove ci rimasero tutti e due e rimasi quindi a vivere con mia sorella, che stava quasi per sposarsi.. quindi -come mi immaginavo- dovetti restare a vivere con mia sorella e il suo sposo, marito, fidanzato o come cacchio si chiama, ero rimasta a vivere con una sorella rompi palle che non se ne fotteva altamente di me, meglio.. così facevo tutto quello che mi pareva, ma non era poi così bella la mia vita.. non avevo amici, solo un'amica, oltretutto amica del cuore, che si era trasferita.. in Italia, e quindi rimasi da sola, bella sfiga eh? Ritornando a noi, quel giorno, nel parco vidi un ragazzo, ma non era come tutti.. o almeno non lo dava a vedere. Forse era la chioma di capelli ricci che lo faceva diverso, forse erano gli occhi verdi che lo rendevano così irresistibile fatto sta che appena si girò me ne scappai dietro un albero, a 'spiarlo' *che sfigatella che sono -pensai- ma caccia le palle e vagli a parlare, no?* non avevo il coraggio di andargli a parlare, neanche morta.. così me ne ritornai a casa che trovai libera siccome mia sorella, che finalmente si era decisa a sposarsi dopo che aveva disdetto tre anni prima, era andata a scegliere il vestito da sposa, così la casa era vuota deserta e ne approfittai per correre in bagno, con la mia limetta.. era l'unica soluzione per evitare di soffrire, per smettere di pensare a quello che mi rendeva debole, a smettere di pensare alla merda che era la mia vita.. era una specie di soluzione, per me. Ma proprio quel giorno non feci più di tanto, mi era rimasta impressa l'immagine di quel ragazzo.. che era seduto su una panchina, vicino a un altro ragazzo biondo - forse era tinto- con gli occhi azzurri, sembrava il principe delle favole, ma non era come lui, come quel ragazzo col sorriso smagliante.
-Qualche settimana dopo-
Possibile che non riesca a dimenticarlo? Non mi è mai successo.
Ero dinuovo nel parco, ormai ci venivo ogni giorno per cercare di rivederlo ma ogni tentativo era vano, inutile.. non l'avrei più rivisto.. ed eccolo lì, seduto sulla panchina dove era seduto qualche settimana fa, adesso occupata solo da lui.. così mi feci avanti e andai a parlargli.
-'Ciao, ehm.. è occupato?' gli dissi, cercando di mostrarmi meno goffa di quello che ero.
-'No, siediti pure' rispose, missione riuscita.. non ancora terminata, però.
-'Piacere, Katy.'
-'Piacere, Harry' allora è così che si chiamava, Harry. Gli allubngai la mano e la strinse, prima che potesse vedere i tagli mi coprii il polso con la manica della felpa che indossavo, non volevo fargli tenerezza.
-'Vieni spesso qui?' mi domandò, che sfacciato.
-'ehm.. ogni giorno.'
-'allora potremmo iniziare a conoscerci.. dico, sei davvero carina.'
-'come scusa?'
-'dico che sei una ragazza carina e vorrei conoscerti.'
-'ma se non mi conosci neanche.'
-'beh, qualche settimana fa ti ho vista che passavi per il parco e quando mi sono girato te ne sei scappata' allora se ne era accorto, accidenti. Continuò poi dicendo 'e ti ho trovato carina, volevo inseguirti per chiederti il numero ma poi ho evitato e sono rimasto insieme a Niall che finiva il suo panino' disse con nonchalance. Niall dovrebbe essere l'amico, quello tinto.
-'quindi tu credi che avendomi vista una sola volta.. credi di conoscermi?'
-'no, perciò ogni giorno ti seguivo nel parco.. e ho notato che ti piace leggere, ami mangiare la mela sotto un albero che ti fa ombra, odi la pioggia e la gente che vive a Londra.'
-'e tu come fai a saperlo?'
-' te l'ho detto.. ti ho seguito per un paio di giorni.. e ho notato che ogni tanto guardavi questa panchina, con aria speranzosa.' Occazzo mi ha scoperto. Aspretta.. mi ha seguita? STALKER.
-'quindi ti sei dedicato allo stalkeraggio.'
-'No.. forse.. una specie. solo perché mi interessi e ti dico che non ho mai fatto niente per una ragazza. adesso posso avere il tuo numero?'
non ho mai fatto questo per una ragazza, disse.. quindi, gli interessavo anche io, GRANDIOSO.
-'Allora vabene.. '
-'quindi accetti il mio invito ad uscire?'
-'Ehm Okay.. '
-'ci vediamo all'entrata del parco stasera alle otto. d'accordo?'
-'d'accordo.. a stasera Hizzy.'
-'Harry'
-'fa lo stesso, Hirry'
-'Harry'
-'ho capito, eccoti il mio numero -Hirry- a stasera.'
abbassò la testa divertito, lo avevo fatto ridere? Grandioso.

La sera uscii con lui e come mi aveva chiesto alle otto fuori al parco, andai e non c'era. Aspettai altri trenta minuti ma non c'er ombra di Hirry o Harry come si chiamava. Con le lacrime agli occhi tornai a casa, piangendo.. mi rinchiusi nel bagno e soffocai tutta la mia tristezza con atti singoli e veloci sui miei polsi. Stavo soffrendo, non ho mai sofferto per un ragazzo e quel non ho mai fatto neinte per una ragazza mi aveva scombussolato le idee.. me ne andai a dormire, stanca di questa vita di merda.. prima o poi le avrei messo fine.
Il giorno dopo lo incontrai nel parco, ma non gli rivolsi la parola mentre lui cercava di giustificarsi..
-'Katy non capisci.. ho avuto da fare'
-'mi chiamavi e me lo dicevi invece di farmi aspettare qua fuori, sai.. la sera ci sono dei maniaci.'
-'non avrebbero provato a toccarti'
-'ah davvero? e se lo avessero fatto? e poi che te ne frega..'
-'a me interessa Katy, non.. prenderla male per ieri. Ho dovuto fare una cosa con i miei amici e..'
-'capisco.. non fa niente Hirry'
-'Harry'
-'come ti chiami, capisco che hai passato la serata con i tuoi amici.. non fa niente, ci si vede in giro.'
-'dammi un'altra possibilità'
-'non le do così facilmente, le possibilità.'
-'una sola, e non ti deluderò'
-'d'accordo..'
-'stasera.. ti vengo a prendere a casa.'
-'troppo rischioso.'
-'allora incontriamoci dinuovo qui fuori.'
-'alle sette, ho paura dei maniaci.'
-'a stasera.'
Le sette arrivarono e lui si fece vivo, stavolta. Era vestito con un jeans, le converse e una camicia aperta con sotto una maglia bianca, era perfetto.
Quella sera passammo la serata nel parco.. a conoscerci meglio, adesso sapevo che sapeva cantare, che aveva un gatto, teneva alla sua famiglia più di quanto mi aspettassi, che si scopava una diversa ogni sera ma per lui io non ero una troietta di turno e che aveva creato insieme ai suoi amici, tra cui il biondino tinto :3, una band e mi fece sentire qualche canzone, erano davvero bravi. Quella sera era passata tra le chiacchiere e si erano fatte le dieci, ci salutammo e da quella sera non smettemmo di sentirci, un giorno d'aprile si presentò a casa mia con rose e cioccolatini, e mi chiese di uscire.. non solo come amici e ammise, a se stesso e a me, che gli piacevo. Ricambiavo, ovvio.. ma non me lo aspettavo sulla soglia di casa con delle rose e dei cioccolatini e poi ero anche in pigiama, un pigiama orribile per giunta, con il trucco sbavato. 
Beh, da quella sera tutto era cambiato, dalla sera del parco.. la mia vita si stava trasformando in qualcosa di accettabile e quella sera di aprile in qualcosa di assolutamente magnifico. 

solo che non tutto andò secondo i piani.. scoprì che mi autolesionavo dopo qualche mese... e successe l'impensabile, non ci sentimmo per qualche settimana fino a quando non lo andai a trovare e a parlargli.



"il giorno in cui ti ho incontrato.."
"COSA?!" disse con tono arrabbiato, poi continuò "IL GIORNO IN CUI MI HAI INCONTRATO COSA?!"
"MI HAI CAMBIATO LA VITA, Harry. Me la hai cambiata.. da che mi autolesionavo sei riuscito a farmi sorridere, dinuovo. SOLO TU CI SEI RIUSCITO, HARRY. Non hai idea dei giorni di inferno che passavo, dopo averti incontrato la mia vita ha ricominciato ad avere un senso.."
"tu.. non me lo hai mai detto che ti autolesionavi.."
"perché poi ho smesso.. grazie a te."
"e i tagli?"
"sono rimasti.. ma ti giuro che da quando sei entrato nella mia vita tutto è cambiato."
"perché Katy?"
"perché odiavo la mia vita."
"adesso ci sono io.. e sarò sempre qui per te. Basta tagli."
"promesso"
 
  
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