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Autore: Alessandra S    04/09/2012    2 recensioni
Smisi di leggere, cercando di assimilare il tutto.
Cercando di comprendere il significato di ogni singola parola.
Genere: Guerra, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ti aspetto a casa

Parole

 

Arrivai a casa, evitai gli sguardi dei miei, mi chiusi in camera, spensi la luce.

Mi bruciavano gli occhi, forse per via delle troppe lacrime.

Mi sfilai piano la camicia e, a tentoni, cercai una sedia dove appoggiarla.

Mi sdraiai sul letto e lasciai che il dolore m'invadesse piano, lentamente, fino all'ultima particella del mio essere.

Misi le mani in tasca, come ero solito fare quando ero triste e nervoso.

Sentii una busta ruvida sfiorarmi curiosa le dita e, all'improvviso, mi ricordai della lettera.

La tirai fuori con ansia, mi sentivo l'agitazione attaccata addosso.

Aprii piano la busta e tirai fuori un foglio, lo aprii e riconobbi immediatamente la sua scrittura elegante e inclinata che spiccava nella penombra.

Tirai su la persiana che impediva alla luce del sole di filtrare in camera mia.

Mi sedetti sul davanzale e incominciai a leggere, e quando ebbi finito la lessi ancor, più e più volte.

E ogni volta il significato di quelle parole mi colpiva sempre più in profondità, facendomi affondare e andare alla deriva.

Smisi di leggere, cercando di assimilare il tutto.

Cercando di comprendere il significato di ogni singola parola.

Un sorriso spontaneo nacque sul mio viso, come le margherite selvatiche agli angoli di casa mia, lei mi amava, mi aveva sempre amato, dalla prima volta che c'incontrammo.

Ma poi, velocemente come muoiono le margherite sotto la neve di febbraio, il sorriso abbandonò il mio volto e la cascata delle altre parole m'investì in pieno.

Miranda che si tagliava ... l'avevo vista personalmente, ma credevo avesse smesso ...

E lei che non mangiava ... me lo ricordavo perfettamente quel periodo, e mi ricordavo anche le sue cicatrici sula schiena.

Mi toccai il petto e ci trovai le mie di cicatrici.

Due lunghi e spessi lembi di pelle che attraversavano il mio torace formando una grossa e inquietante x.

Me le ero prese per averla difesa, per essermi messo in mezzo mentre la picchiavano per l'ennesima volta.

In realtà me ne ero prese dieci, ma le altre erano tutte sulla schiena.

Mi asciugai una lacrima solitaria e lasciai che il dolore della consapevolezza mi distruggesse definitivamente.

 

***

Ooook, questa è una long, parla di Philips, racconterò le sue reazioni nel vedere Miranda agli Hunger Games, ovviamente tutto dipende da gattapelosa e da _NiallsUnicorn, per adesso loro mi hanno fornito di un po' di capitoli ma, più avanti, se loro non aggiorneranno nemmeno io potrò farlo :) E anche il finale dipende, ovviamente, da loro !

Per leggere la lettera di Miranda clicca qui http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1241517&i=1

Per leggere la mietitura dal punto di vista di Miranda clicca qui http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1241350&i=1

Per leggere la storia tre capitoli dal punto di vista di Phil clicca qui http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229896&i=1

Il ragazzo del banner, per chi non lo conoscesse è Nick Jonas, sì perchè nella mia mente malata Phil assomiglia a Nick ... cioè, in realtà è quello che ci assomiglia di più, per avere Phil dovete far fare a Nick Jonas un bel po' di lampade e mettergli le lenti a contatto verdi, yep !

Con amore,

Emy McGray

   
 
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