Che
ore sono?
Sei
sul tuo terrazzino a goderti quel poco di venticello fresco che la
stagione
regala.
Scruti
la città cercando di svuotare la mente,
Sei
un po’ nervoso. È
una serata importante.
A
dire il vero, lo sono tutte ultimamente.
Dall’interno
del salotto ti arriva lieve la voce della donna che rende speciali le
tue
giornate.
Senti
la portafinestra aprirsi e una mano poggiarsi sulla tua spalla.
È
un momento un po’ delicato per Kate tra dimissioni,
sospensioni e il litigio di
Ryan e Esposito.
Stringi
forte la balaustra al
pensiero che
sarebbe potuta morire senza che tu potessi esserle accanto.
“Era
la Gates al telefono” dice la sua voce calma.
Ti
riscuoti da quel doloroso pensiero e la vedi sistemarsi accanto a te,
con la
schiena appoggiata alla ringhiera, in modo da poterti guardare.
Sul
tuo volto non traspare nulla, soprattutto perché non sai che
pensare.
Una
parte di te vorrebbe che Kate non fosse reintegrata in servizio.
Vorresti
vederla vivere una vita normale lontano da pistole, criminali e
cecchini.
Ma
sai anche che ciò che più ti piace di lei
è la sua capacità di rendere onore
alle vittime.
La
sua comprensione e delicatezza verso quelle famiglie disperate.
Ami
la tenacia e la dedizione che mette nel cercare di dare delle risposte
a tutte
quelle persone a cui viene strappata una persona cara.
Forse
ora che state insieme riuscirai a darle un po’ di equilibrio
e serenità.
Per
non vederla più affogare nel lavoro.
Ti
ha cercato lei quella notte di due settimane fa. È stata lei
a voler cambiare
la propria vita.
Immancabilmente
ha cambiato anche la tua.
E
ora sta per cambiare di nuovo.
“Mi
ha ripresa” sussurra appena.
Sa
come la pensi. Ne avete parlato tanto.
Ti
sorride comprensiva “Ma sono comunque sospesa come
Esposito” conclude Kate.
Questo
ti da un po’ di sollievo. Almeno avete ancora un
po’ di tempo da passare
insieme.
Ma
sei anche felice per lei. È quello che vuole. Fa parte di
lei.
“Per
una volta la Gates fa contenti entrambi” le rispondi con un
sorriso “Sei di
nuovo in servizio, ma posso averti tutta per me ancora per un
po’ ”
“Mi
sembra giusto” ammette lei ricambiando il sorriso
“So che sei preoccupato ma
sai una cosa?” lo sai bene che sta cercando di sollevarti il
morale.
“Cosa?”
domandi curioso.
“Ho
letto su una rivista importante che ogni persona può correre
solo un certo
numero di pericoli… si può rischiare la vita solo
un tot di volte…” e mentre
spiega gesticola adorabilmente “.. e poi basta, poi si
è felici e contenti per
il resto della vita!”
Alzi
un sopracciglio scettico.
Molto
scettico.
“Ah
si? e che rivista era?”
“Ehm.. Focus qualcosa, una di quelle che fa
statistiche e ricerche sai… che ti importa di quale rivista
fosse, il punto è
che io ho decisamente battuto ogni statistica di rischi, pericoli,
dolori
emotivi e fisici… e ammettiamolo, anche in quanto a sfortuna
ne ho avuta la mia
bella dose, perciò è statistico che essendo
sopravvissuta alla mia quantità
prestabilita di .. chiamiamola sfiga
per comodità… ora mi si prospetta per il futuro
nient’altro che un cielo
roseo!”
Ti
si scioglie il cuore a vedere quanto si impegna per cercare di non
farti
preoccupare.
“È
statistico quindi!” sorridi lasciandole intendere che vuoi
stare al gioco.
Non
puoi fare altro che stare al gioco.
“Precisamente!
Anzi, è una verità assoluta! Perciò
smettila con quel musetto triste e ridammi
il bel sorriso del mio fidanzato!”
“Non
ho sentito il per favore”
la prendi
in giro.
Si alza sulle punte e ti
bacia dolcemente
sfregando divertita i vostri nasi.
“Per
favore” sussurra maliziosamente.
“Strega”
quando ti provoca glielo dici sempre. Ti sa ammaliare come mai
nessun’altra
prima era riuscita a fare.
Prima
che si allontani la abbracci forte e le sussurri all’orecchio
“Oggi sono
esattamente due settimane da quella
meravigliosa notte piovosa”
Ti
bacia sulla guancia e poi si sposta con il volto di fronte al tue
“Sono già
passati quindici giorni?”
Una
volta ti saresti sicuramente dispiaciuto di una dimenticanza simile, ma
con lei
no.
Il
suo genuino stupore di meraviglia e felicità non fa altro
che farti sperare che
quella benedetta rivista Focus qualcosa,
anche se inventata di sana pianta, possa dire il vero.
“Ho
una cosa per te” le lasci la vita solo per prendere un
sacchettino di stoffa
dalla tasca dei tuoi pantaloni.
Kate
ti guarda di sottecchi.
Ridi.
Avete parlato anche della questione “regali”.
“Tranquilla,
non è niente di costoso, lussuoso o prezioso”
In
quattro anni hai imparato a conoscerla e sai che preferisce le cose
semplici.
“Però
la tua Ferrari posso guidarla, vero?”
Ma
alla fine riesce a stupirti sempre.
Ti
strappa così un altro sorriso, mentre acconsenti.
Le
prendi la mano sinistra e lasci un piccolo bacio all’interno
del polso.
“Ho
notato che non porti più l’orologio di tuo
padre”
Kate
scosta la camicetta “Ne la collana con l’anello di
mamma” spiega con un sorriso
malinconico “Non mi servono più ora”.
“Lo
so” te ne sei accorto subito. Da quando state insieme non li
indossa più.
Le
accarezzi una guancia e le porgi il sacchetto. “E visto che
mi chiedi sempre
l’ora...”
Kate
estrae dalla stoffa un lungo cinturino nero di pelle borchiato.
Verso
la fine di un’estremità c’è
un piccolo quadrante tondo.
Glielo
sfili dalle mani per farle vedere come sta al polso.
Il
cinturino fa un doppio giro prima di agganciarsi al quadrante.
“Rick,
è bellissimo”.
“Sembra
un braccialetto ma è un orologio!” esclama come se
stesse descrivendo il
prodotto in vendita “E guardi le borchie,
signorina”.
Kate
lo avvicina al volto. Ormai è buio e l’unica fonte
di luce proviene dal salotto
“Ma sono a forma di cuore” ti guarda commossa
“Grazie Rick”.
“È
tosto ma dolce allo stesso tempo, mi ha fatto pensare a te”
quasi ti commuovi
anche tu.
È
strano come tutto tra voi, anche le piccole cose, diventino sempre
così
intense.
“È
un badass watch per la mia badass girl” le dici dopo aver
appoggiato la fronte
alla sua.
Kate
ride e si morde il labbro “Chiedimi che ore sono”.
Tossisci
e ti schiarisci la voce teatralmente “Sai per caso che ore
sono?”
Annuisce
vivamente “So esattamente che ore sono Mr. Castle”
si scioglie da tuo braccio
per fermarsi sulla soglia della portafinestra. Guarda
l’orologio nuovo “È ora
di andare a letto” dice camminando all’indietro
mentre comincia a
sbottonarsi la
camicetta.
Sorridi
come un ebete “Strega!”
FINE
Angolo dell’autrice:
Era
da un pezzo che nn avevo l’ispirazione e mi sono arrovellata
x trovarla...
piccolo
slice of life, nulla di che...
Buona
lettura e buona settimana :-*
Ivi87