Perchè
Harry era nervoso?
Non
n’aveva idea. Per nulla, minimamente.
Sapeva
solo che Draco Malfoy, la sua nemesi, il suo peggior nemico, gli si era parato
davanti e gli aveva detto con noncuranza – Hai vinto –
Vincere?
In
cosa aveva vinto?
Nella
vita, in generale, in tutto.
Malfoy
aveva dichiarato la sua schiacciante sconfitta contro il bambino sopravvissuto.
Contro Harry Potter.
E
Harry?
Doveva
essere felice no? Niente più litigi, sfrecciatine, tormenti, seccature….
Eppure no. Non era felice.
Si
sentiva vuoto.
Perchè
poi? Aveva vinto per Dio! Malfoy lo avrebbe lasciato in pace!!
Ma
no: Non era quello che voleva.
A
dispetto di quello che aveva sempre detto, Harry, con lui, aveva ingaggiato una
folle lotta contro il nulla e sì, l’aveva vinta, ma a che prezzo?
Nessuna
soddisfazione.
Nessun
appagamento
No.
Questa non era “vittoria”
Passavano
i giorni e Draco Malfoy manteneva fede alle sue promesse: se ne stava alla larga da Potter.
Perchè
ci pensava ancora?
Harry
aveva altro da fare! Doveva combattere il Lord Oscuro! Doveva trovare i pezzi di anima e distruggerli…
Ma
allora perchè tutto si sgretolava davanti al semplice fatto di aver vinto con
Malfoy?
Non
era nemmeno il vincere in sé, era più che altro una questione del modo in cui
gli aveva dato la notizia: freddo,
distaccato…annoiato.
Come
se Harry fosse solo diventato un fastidio e gli avesse dato il contentino per
toglierselo dalle scatole.
Era
umiliante.
Terribilmente
umiliante!
Che
senso aveva avuto allora infierire contro di lui tutto quel tempo?! Era solo un gioco per Malfoy, un passatempo?!
Si.
Lo era.
O
meglio…Harry si sentiva tale.
Purtroppo
doveva trovarsi faccia a faccia con questa realtà ogni
giorno: Draco abitata con lui alla sede dell’Order.
E
faceva male, tanto male, averlo davanti ogni santissimo giorno e ricevere da
lui un semplice, scontato “Buongiorno” freddo come il ghiaccio.
E
da quel giorno Harry iniziò ad odiarlo.
Lo
odiava davvero, con tutto il cuore.
Se
prima poteva dire che non era vero odio, casomai fastidio,
ora esso si era trasformato nella forma più radicata e solida di quel
sentimento così contorto.
Odiava
Draco Malfoy con ogni fibra del suo essere. Voleva riempirlo di pugni ogni
volta che incrociavano gli occhi.
Era
quasi come se le sue iridi riempissero di sangue, vedendolo, e il cuore iniziasse la sua folle corsa verso il nulla.
Anche dopo la sua vittoria Harry continuò a combattere
silenziosamente, cercando di mostrare a Malfoy che anche senza di lui stava
benissimo, anzi! Stava meglio!
Ma
la freddezza con cui egli rispondeva a questa sua lotta
si rivelava solamente una battaglia persa in partenza.
Draco
se ne fregava di lui.
E
questo faceva stare ancora peggio Harry.
Poi
pian piano la cosa sfumò. Harry non provò più odio ma qualcosa di molto simile:
invidia.
Era
invidioso perché Draco era cresciuto, aveva smesso con l’infantile lotta contro
di lui. Era maturato, cosa che Harry non riusciva a fare.
E
quindi L’odio divenne invidia, folle invidia.
Perché? Perché Harry continuava ad essere
così infantile da non riuscire a smetterla con questa battaglia?
Forse
perchè ormai era parte di lui.
Perché era una cosa così scontata che perderla era stato come un
crollo interiore che sgretolava le sue certezze.
E
dopo l’invidia venne la rassegnazione: Draco era migliore di lui.
Perdendo,
Draco aveva ottenuto una vittoria schiacciante, invece.
Smettendo
di litigare con il salvatore, Draco Malfoy aveva ottenuto esattamente ciò che
per anni aveva anelato: La vittoria contro Harry James
Potter.
E
il moretto lo aveva lentamente, molto lentamente, accettato.
Poteva
anche vincere con il Signore Oscuro, distruggerlo,
salvare il mondo, ma sarebbe restava sempre nel suo cuore questa grande piccola
sconfitta interiore.
Una
sconfitta di quelle che ti segnano e ti fanno maturare.
E
dopo la rassegnazione…L’orgoglio.
Era
orgoglioso di Draco Malfoy, perché dopo tutto quello
che avevano passato insieme almeno lui aveva avuto il coraggio di darci un
taglio.
Non
era più il bambino codardo e altezzoso che lo disturbava continuamente…
E
concepì gli ultimi suoi stati d’animo una sera.
Una
semplice sera come tante, mentre tutto l’ordine era riunito a cena e aveva
Draco davanti a lui che mangiava con tranquillità.
Alzò
gli occhi sul biondo e capì che l’odio era scemato.
Non
odiava Draco Malfoy, semmai n’era orgoglioso: aveva fatto la cosa giusta, aveva
fatto la cosa migliore, era cresciuto.
E,
dunque, Harry sorrise.
Proprio
nel momento in cui, per un caso fortuito, Draco guardò verso di lui.
Sorrise
cercando di mordersi le guance e non ridere. Storcendo le labbra per smettere
di sorridere, ma non ci riuscì.
Scoppiò
a ridere davanti a tutti e l’intera sala si girò a guardarlo sganasciarsi dalle
risate.
Non
era chiaro nemmeno a Harry perché ridesse tanto, ma non riusciva a smettere.
Rise tanto che gli fece quasi male la pancia e gli occhi lacrimarono.
Rise
tanto che qualcuno temette fosse causa di un anatema.
E
Draco?
Draco
lo guardava completamente spiazzato e spaesato.
-
Sai Malfoy? – fece tornando serio, anche se ancora risentiva della risata – Ti sbagli. Hai decisamente vinto tu.
Congratulazioni! -
Detto questo, per la prima volta in sette lunghi anni, Harry James Potter sorrise sinceramente, e dolcemente, a Draco Lucius Malfoy.
Note:
Non
ha senso, me ne rendo conto, non ha una storia, non ha sentimenti….è solo una
cosa che mi è venuta di scrivere! Spero non abbia troppi errori ç_ç
X Ewen (con la speranza che legga questa cosa..) vuoi conoscermi? D’accordo..XDD sarò ben contenta di
scambiarci le opinioni^_^ il mio indirizzo è lovely-hachi@hotmail.it (se anche quacun’altro vuole non faccia complimenti XDD)