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Autore: _xciwannabeaunicorn    05/09/2012    0 recensioni
Cheryl, la protagonista della nostra storia, corre alla ricerca del suo migliore amico, Zayn, corso, in macchina, via da casa in lacrime.
L'unica spiegazione, che da', e' la seguente: "Vado a trovare il mio amico Liam".
Piangendo?
Cheryl, non ci crede, almeno in parte.
Una volta trovato Liam, trova anche il suo migliore amico, ma la scena che le si presenta, non e' solo romantica, ma, agonizzante.
Almeno, per lei.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Baby, ricordi quando ti promisi che sarei stato tuo per sempre?

" Non ho mai visto una citta' cosi' buia ", pensai, appena arrivai a Londra, alla ricerca del mio migliore amico.
Mi guardai intorno spaesata, consapevole del fatto che fossi finita in uno dei luoghi peggiori della citta' piu' amata dal mondo.
" Non l'amerebbero cosi' tanto, se solo sapessero che Londra non e' tutta Starbucks e persone famose " continuai a pensare; ed, ancora avvolta nei miei pensieri, inciampai in una pozzanghera, nella quale mi specchiai, controllando se fosse tutto apposto.
Dopo aver scrutato bene i miei jeans, bianchi a sigaretta, notando che, una piccola porzione della parte inferiore era bagnata e ricoperta di fanghiglia, scrutai il cielo, notando le nuvole, che, mi preavvisavano di un imminente temporale, che, probabilmente, avrebbe strappato il sorriso dai volti dei bambini che, fuori, nel proprio cortile, si dedicavano a svariati giochi.
Del resto, Londra, era cosi', o almeno, questo mi avevano riferito.
Un minuto prima il sole splende, un minuto dopo, la neve, imbianca le auto, ed i nasini dei bambini, che,felici di giocare con la neve, corrono fuori disubbidendo ai genitori, che preoccupati, raccomandano ai loro figli di non uscire per evitare un qualsiasi malanno.
" Cazzo, devo ricordare perche' sono qui': non sono venuta a Londra per iscrivermi ad uno stupido corso di poesia, o, ad un seminario che ti fa riflettere sul significato della vita " pensai, arrabbiata con me stessa, per aver smesso, anche solo per una manciata di minuti, di cercare il mio migliore amico.
Chissa' dove accidenti si era cacciato quel dannato idiota.
Un giorno prima, l'avevo visto guardare il calendario, telefonare a Dio solo sa chi, scoppiare a piangere, e mettere in moto la macchina diretto a Londra.
-Vado a trovare il mio amico Liam.- aveva detto, cercando di reprimere altre lacrime, forse, incosciente del fatto che il suo, angelico viso, era gia' bagnato.
Scossa, non avendolo mai visto versare alcuna lacrima, neanche dopo la morte della nonna, lo seguii, avvisando i miei ed i suoi genitori che mi sarei fermata in un qualsiasi Motel solo per dormire, pur di trovarlo.
Continuai a camminare, non facendo caso ai fischi, rivoltimi da giovani, gia' ubriachi, che avrebbero dato l'anima in cambio di sesso.
Gia' da alcuni minuti, gocce salate provenienti dalle dighe, che, dentro ai miei occhi si erano appena infrante, seguivano un lento percorso, che le portava ad infrangersi sul duro suolo di ghiaia, che si alternava a pozze fangose.
Senza il mio migliore amico, mi sentivo persa.
Ero persa.
Completamente.
Solo grazie a lui, ero riuscita ad uscire dal tunnel dell'autolesionismo.
Grazie a lui, che con un semplice sorriso, mi aveva raccontato della sua prima volta con un ragazzo.
Il suo Liam.
Il suo, amato, Liam.
Ma era da tempo che non si sentivano: due anni, o poco piu'.
Ed adesso, se ne usciva dicendo che voleva solo andarlo a trovare?
No, sarebbe.. plausibile, in effetti.
" Ma perche' piangere? " continuavo a chiedermi, camminando.
" Lui non ha mai pianto. Mi ha sempre detto che piangere, era da deboli " riflettei.
Mi aveva anche detto che l'autolesionismo, era da vigliacchi, che, avevano semplicemente paura di affrontare la vita.
Un giorno, mi disse addirittura, che, la sfida maggiore, era la vita.
I coraggiosi, erano quelli che la vita la vivevano, e non quelli che si suicidavano, o che si avviavano verso un processo di auto-distruzione.
Pensando a cio', non mi preoccupai, del fatto che lui, si facesse del male autonomamente.
Non poteva, non dopo avermi detto cio'.
Comincia comunque a correre, nella paura che gli fosse accaduto qualcosa di brutto, di impensabile.
Corsi per metri, chilometri, miglia forse, quando, stremata, mi accasciai sulla panchina, grigia, arrugginita, di un tetro cimitero; cercando invano, di riprendere le forze.
Ancora molto stanca, decisi di girovagare per il cimitero, ormai pieno di pozzanghere, causate dalla forte pioggia, che ancora, mi bagnava, per vedere come reagiva la gente, alla perdita di una persona cara.
Sapevo, che presto, avrei perso il mio migliore amico, Zayn.
Qualcosa nell'aria, mi imponeva di continuare a sperare, o, perlomeno, di essere forte, e prendere la vita di petto.
Vedevo lapidi con fiori accanto.
Vidi pure la lapide di una bambina, con accanto una bambola di pezza; era la lapide di Amelie Jamisson, piccola scozzese, morta di cancro.
La tomba della bimba, era accanto a quella di Liam James Payne, notai, passando oltre, vendendo, una figura, vestita di nero, accovacciata accanto alla lapide.
Non ci feci caso, e passai avanti, ancora pensierosa, riguardo la sorte del mio amico.
Quando ebbi il tempo di elaborare le immagini che avevo visto, corsi verso la lapide di Liam Payne, e osservai la fotografia: uguale a quella che Zayn aveva nel portafogli.
Osservando bene la lapide, notai un biglietto, attaccato al marmo con scotch nero.
Sul foglio, vi era scritto: "Baby, ricordi quando ti promisi che sarei stato tuo, per sempre? Oggi manterro' la promessa: presto ci vedremo in Paradiso, tuo Zayn. xx".
Staccai il foglio dalla lapide, e lo osservai, oltre al nome un'altro fattore combaciava: la calligrafia.
Portai il biglietto al cuore, come per sentirne il calore, e lo strinsi forte a me, per poi ripiegarlo su se stesso, ed infilarmelo in tasca.
Diedi troppa importanza al biglietto, sul momento, ma mi ricordai di controllare il corpo accovacciato accanto alla lapide.
Piano chiamai -Scusi, signore?-.
Nessuno rispose, e lo feci una seconda, una terza, ed una quarta volta.
Un senso di angoscia, mi pervase.
Diedi un leggero schiaffetto sul braccio sinistro dell'uomo dalla chioma corvina, che, bianco in viso, cadde all'indietro.
Cominciai a piangere, ma, per mia fortuna, le lacrime, non si distinguevano dalle gocce di pioggia, che, affilate come lame, mi cadevano sul viso, causandomi dolore.
Inizialmente, diedi la colpa del mio pianto, liberatorio, oserei dire, alla pioggia che mi causava dolore al viso; solo dopo notai, che il corpo steso a terra, di un uomo morto, era del mio uomo, del mio migliore amico: di Zayn Jawaad Malik.
Come un lampo, mi passarono davanti, velocemente, le scene delle bizzarre avventure che avevamo vissuto insieme.
Poi, capi'.
Liam era suo.
Zayn era di Liam.
Forse, era stato proprio lui a strapparmelo dalle braccia, ma, almeno, avrebbero vissuto insieme.
Adesso, e per l'eternita'.
Baciai la fronte del mio amico, oramai defunto.
-Riposa in pace, con Liam. Ora, e per sempre.- sussurrai, a fior di labbra, sulla sua fronte.
" Non avrei mai pensato che Zayn, potesse suicidarsi, per amore ", pensai, caricando il corpo inerme del mio amico, sui sedili posteriori della mia macchina.

*OCCHI A ME, BAMBOLE*
Rieccomi, con una nuova One Shot, questa volta, a
rating verde.
Boh, che dire?
Spero, veramente, che vi sia piaciuta almeno un po'.
Mi raccomando, perdonate gli eventuali errori/orrori di
grammatica, perche', nonostante, l'abbia riletta varie volte,
sono pur sempre un'essere umano, anche imbranato, aggiun-
gerei.
Quindi, boh, se magari vi va' di lasciare un commentino, una recensione..
Oh, e se vi va' di seguirmi su twitter, posto sotto il mio profilo.

https://twitter.com/_xciwannabeauni
E visto che sono buona come un chupa chups(?), posto a tutte le
potteriane, il riassunto della storia del mio amato maghetto, in 90, e
dico 90 secondi.

http://www.youtube.com/watch?v=u3Ar48FAVkQ&feature=youtu.be
  
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