rivendicherò le costellazioni che tracciavo sulla tua pelle,
le lettere d’amore scritte con l’inchiostro
proveniente dal calamaio delle tue pupille.
Farò passare queste occhiaie delle notti insonni per alta marea,
queste vertigini fin su le prime vertebre per brividi di freddo.
vedrò altra gente andar via senza lasciar traccia, se non nell’ipod
e ti sentirò salire su per le cuffie, in riproduzione casuale, anche oggi.