05/09/2012
2 recensioniC’era una volta una principessa che.. ok, no, niente principessa, lei era una semplice ragazza, di nome Lily, che non era intrappolata in nessuna stanza più remota della torre più alta di nessun fottutissimo castello. Lei viveva in una casa con i suoi genitori e stava aspettando il suo principe che la salvasse e la portasse via di lì. No, nemmeno questo. Lei passava trenta ore al giorno intrappolata nelle quattro mura della sua piccola stanza, sdraiata sul letto, ascoltando musica depressa mentre pensava al ragazzo dei suoi sogni, al ragazzo di cui era innamorata, quel ragazzo che faceva parte di una band di cinque coglioni presi e messi su un palco a cantare poesie che la facevano sognare.
Adesso vi chiederete che cazzo si fosse fumata Lily prima di pensare certe cose. Come poteva ‘sto minchia di ragazzo, che tanto la dannava, essere lontano ma vicino?!Ecco, Liam abitava in una città distante 1700 km da quella di Lily; lei lo sentiva lontano ma vicino, perché lei lo aveva sempre nel suo cuore.
Inoltre, per Lily,lui non era bellissimo. A lei infatti non piaceva molto fisicamente, soprattutto se lo paragonava a quei figoni dei suoi amici di band, ma qualcosa in lui la attraeva, benché non lo conoscesse.
Lily si era innamorata del suo sorriso.
Si era innamorata della sua voce, del suo modo di essere così gentile e premuroso, dolce in ogni situazione.
Lily lo desiderava troppo, aveva bisogno di lui in qualsiasi momento del giorno e della notte, ma non poteva averlo.
Liam era quindi la causa della sua depressione.
E infatti un pomeriggio la madre entrò in bagno e trovò Lily seduta per terra, lo sguardo perso nel vuoto e gli occhi pieni di lacrime. La donna fissò inorridita il braccio della ragazza, sul quale era inciso il nome di Liam, e, appena ripresa dallo shock, iniziò ad urlare, rimproverandola.
-Che cazzo ti salta in mente, Lily? Che cazzo fai?-
Lily la guardava spazientita, e aspettò che la madre si calmasse.
-Mamma, pensi davvero che mi tagli?- rise –è solo rossetto, cogliona!-
La povera donna, disperata, non trovava nulla di divertente in quella situazione.
-Lily, sai che ti dico? Mettitelo in cu.. sulle labbra quel rossetto, fai la troia, esci e scopati il primo cazzone che passa per la via!-
Lily si alzò e le urlò contro, amareggiata.
-Tu non capisci! Non capisci!-
E scappò in camera sua, chiudendo la porta a chiave.
Quando si ritrovava in momenti simili, Lily prendeva la sua scatola piena di giornalini e iniziava a strappare tutti i poster del suo amato Liam, poi preparava decine di pezzetti di scotch e iniziava a tappezzare le pareti.
A lavoro finito, si avvicinò al poster a grandezza naturale, sorridendogli.
-Ciao, amore mio, sai che sei bellissimo? Io ti amo tanto.-
Poi attaccò le labbra al foglio e chiuse gli occhi, trasportandosi lentamente in un bacio dolce e passionale.
Quando finì di slinguazzare con il poster fu presa da un attacco di rabbia e stracciò via tutti i fogli dalle pareti, urlando.
-Vaffanculo, sei uno stronzo! Io ti amo, e tu? Tu niente! Bastardo! Ti odio!-
E intanto piangeva.
Arrivata all’ultimo poster, superstite della sua ira, Lily si fermò e lo guardò dolcemente.
-Ma ti amo.- sussurrò, poggiando un bacio leggero sulle labbra carnose che, purtroppo per lei, erano solo una foto.
E così la povera ragazza passava ogni suo giorno e i suoi genitori non provvedevano a mandarla da uno psicologo.
Ma che psicologo? Lily aveva bisogno proprio di uno psichiatra! O meglio, di un trapianto di cervello!
Un pomeriggio, mentre stava, ovviamente, sdraiata sul letto, Lily sentì graffiare ai vetri della sua stanza.
Si voltò e vide una sagoma viola, coperta in volto da una maschera dello stesso colore.
Dal labiale Lily riuscì a capire che quella strana figura la stava pregando di aprire.
‘Tanto se fosse un pazzo maniaco e assassino mi ucciderebbe e andrebbe bene così, quindi apro.’ Pensò. Così si alzò ed aprì, facendolo entrare.
Il ragazzo aveva una tutina aderente che lasciava intravedere i pettorali e il suo enorme pacco.
Quell’essere alzò il braccio sinistro e prese ad urlare.
‘I’m SuperPayneDestroyYourPain!’
Payne? Aveva detto Payne?
Il ragazzo si tolse la maschera e Lily non poté credere ai suoi occhi.
Liam Payne era lì davanti a lei, in tutto il suo splendore.
-Ciao, babe- disse in modo sexy –sono qui per distruggere il tuo dolore.-
Lily si tuffò al suo collo e lo strinse forte a lei, cominciando a piangere.
-Ehi, non piangere, sweetie- disse Liam, accarezzandole i capelli.
-Come hai fatto a sapere che avevo bisogno di te?- chiese la ragazza tra i singhiozzi.
-Perché con i miei super poteri da SuperPayneDestroyYourPain sono riuscito a sentire i tuoi pensieri e il tuo amore per me ed era un’attrazione troppo forte- disse il ragazzo, spostandole una ciocca di capelli dal viso. -Ho scalato montagne, navigato oceani, combattuto contro orsi e contro squali, contro il freddo e contro il caldo, solo per te, mia piccola dolce Lily. Ho persino ucciso Peppa Pig! Cazzo, è insopportabile quella maiala!-
Lily scoppiò a ridere, ma Liam la prese a sé e sfiorò piano le sue labbra, per finire poi in un bacio ancor migliore di quelli che ogni volta Lily immaginava con i poster.
-Ti amo.- sussurrò Liam.
-Ti amo.- sussurrò Lily.
E vissero felici e contenti.
‘Sta beata minchia felici e contenti!
Dopo tutto ciò che aveva provato, Lily, al suo risveglio, era ancora più depressa.
THE END
Ciaaao!
Questa è la prima OS che pubblico e boh, non so cosa dire, spero che la leggerete e che vi piaccia!
Baaaaaaci baci baci baci a tutti :3
Greta c: