"Paige, tesoro, io vado a lavoro!" urlò la mamma dalla soglia della porta d' ingresso. "Si mamma!" rispose Paige dalla sua camera blu.
Appena la ragazza sentì il rumore della porta che sbatteva, si diresse in salotto e prese il telefono.
"Pronto?" fece una voce dall' altro capo del fisso
"Ciao Allyson" disse Paige
"Oh, ciao Paige! Allora: tua madre se n'è andata?"
"Si... e sai che vuol dire?"
"Che ora vengo da te. A tra poco."
"Si, ciao"
Ciao".
Aspettando l' amica, Paige andò in camera sua, accese il comuter, e iniziò a chattare su Facebook. Aveva più di trecento amici in ogni parte della Gran Bretagna e dell' Irlanda e chattava quasi con tutti, anche con gli sconosciuti. Scostò una ciocca di capelli rosso fuoco dai suoi occhi verdi e continuò a battere le dita sulla tastiera. All' improvviso vide lo stato della sua compagna di scuola, Rose, che diceva "Tutti amano la musica perché una canzone dice più di quello che riesce a uscire dalla nostra bocca". Paige girò la testa e chiuse il pc.
Se c'era una cosa che odiava quella era la musica. Tutti dicevano che ere fondamentale nella vita, che dice tutto quello che si pensa e cose varie, ma la verità era una: la musica ti riempe la testa di idee stupide, di balle, ti fa credere una cosa quando in realtà è tutto al contrario.Per questo Paige Forster odiava la musica. Ma in particolare odiava i One Direction, una nuova boy-band che aveva fatto perdere la testa a tutte le sue amiche, Allyson compresa. Tutte dicevano che sapevano far sognare una ragazza, che erano veri, che non avevano paura di mostrarsi per ciò che erano davvero. Paige invece li vedeva solo come dei bravissimi attori bugiardi. 
Nei suoi quindici anni di vita, infatti, aveva imparato che nessun ragazzo dice cose così sdolcinate a una ragazza senza un secondo fine. E il fine di quei cinue deficienti era chiaro: loro volevano il successo ed erano troppo intelligenti per non sapere che basta segiure le leggi di mercato per averlo. In questo caso la legge era: fai sognare un branco di ragazze sognatrci con il tuo bell'aspetto e la tua voce intonata e puff! Hai ottenuto la tua popolarità. Ecco perché Paige non ascoltava la musica.
Il campanello la riportò alla realtà. Allyson.
"Macciao amichetta mia!" fece
"Ehi pazzoide!" rispose Paige facendola entrare
"Allora, come va?"
"Benone, a te?"
"Male"
"Che è succeso?"
"Marcos.. mi ha mollata!"
"Mi dispiace, ma sapevi che vaeva la fama del puttaniere"
"Si, ma con me semprava diverso.."
"Allyson, Allyson, Allyson... i ragazzi sono tutti uguali"
"In che senso?"
"Nel senso che a loro importa solo il numero di quante ragazze possono farsi in una settimana"
"Oh, Paige, non è vero,poi quando ti innamorerai mi darai ragione"
"Allora aspetta seduta che all' impiedi ti stanchi"
"Ma certo.. tu sei Paige Forster, la ragazza-che-non-si-vuole-innamorare"
"Esatto carissima... andiamo a fare shopping allora?"
"E me lo chiedi?"
Così le due ragazze presero i loro capootti ed uscirono. Andarono in centro ed entrarono nei loro negozi preferiti. Allyson non sapeva mai cosa comprare per risultare più carina, mentre Paige prendeva quello che le piaceva, lo provava e , se le stava bene e non era proprio out, lo comprava.
Quindi in due ore di shopping Allyson aveva preso solo un paio di pantaloni e Paige due pantaloni e tre maglie. Fortuuna che il padre della ragazza ogni mese le ricaricava la carta di credito!
Passarono davanti ad una profumeria e Allyson si fermò.
"Ehi Paige, io entro, vieni con me?"
"No, Ally, sai che odio il trucco e il profumo.Vado a prendere la mia rivista, poi magari ti raggiungo"
"Ok" e l' amica entrò.
Paige iniziò a correre verso l' edicola quando sbattè contro qualcosa, anzi qualcuno.
"Ehi tutto bene?2 disse una voce maschile
"Si, si scusa stavo correndo" si scusò Paige. Poi alzò gli occhi e vide il ragazzo più carino che avesse mai visto. 
Era altro, aveva i capelli neri, un paio di occhiali, un giubbotto verde e un jeans nero.
"Come ti chiami?" chiese lui
"Paige"
"Che bel nome"
"Grazie e tu come ti chiami?"
Lui la guardò sorpreso. Poi, nervoso, disse: "Brett"
"Piaceredi averti conosciuto Brett, olra scusa, ma devo andare"
"Si si, allora ci si vede in giro"
"Eh... si" concluse Piage e riprese a correre.
Lui la guardò da lontano. Com'era possibile che non sapesse chi era? Si, perché lui non era un ragazzo qualunque, lui era Zayn Malik.