05/09/2012
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-Sei uno stronzo!- urlò Destiny spingendo il suo ragazzo con rabbia.
-Des..ti prego..- sussurrò Harry cercando la mano della mora.
-Non toccarmi.- esclamò a denti stretti. -Mi fai schifo, ti odio!- gli lanciò un'occhiata carica d'odio che riuscii a far venire la pelle d'oca al riccio.
-Non dire così.- singhiozzò. -Per favore..-
-Esci. Fuori di qui.- lo guardò.
-Des..ti prego, io ti amo.- bisbigliò col cuore in mano.
-Vattene, ora. Vai da quella troia che ti sei scopato. Forza, fuori.- disse evitando gli occhi verdi di Harry mentre aprii la porta della loro casa e lo spinse fuori.
-Des, ti sup..- non riuscii a finire di parlare che la porta gli si chiuse in faccia.
Uno squillo, Destiny corse al telefono e rispose sotto gli occhi indiscreti di Louis, Zayn, Niall e Liam.
-Si, si sono io.- ascoltò con il fiato corto le parole che l'anziana signora all'altro capo del telefono le disse. La cornetta le scivolò dalle mani e cadde per terra proprio come la ragazza. I quattro ragazzi automaticamente si alzarono, Niall e Liam si diressero al telefono mentre Louis corse dalla mora e Zayn li guardava preoccupati.
Con le gambe strette al petto Destiny si dondolava avanti e indietro.
-Cos'è...cos'è successo?- chiese Zayn quando Liam con lo sguardo perso nel vuoto chiuse il telefono.
-Harry.- balbettò. -Ha avuto un'incidente.- continuò spostando gli occhi su Louis e Des che era scoppiata in lacrime.
-E..?- osò chiedere Niall.
-Non lo dire!- urlò la ragazza tappandosi le orecchie.
I tre amici si voltarono verso Liam che semplicemente abbassò lo sguardo scuotendo il capo e nascondendo le lacrime che iniziarono a scendere sulle guance di tutti mentre un silenzio terrificante coprii la stanza.
Era appena rientrata dal funerale di Harry quando Destiny col suo vestino nero si lasciò cadere sul letto e diede libero sfogo alle sue lacrime.
Pianse per ore combattendo contro la stanchezza che alla fine prese il sopravvento.
Una strana stanza completamente bianca, senza nessuno mobile le si presentò davanti.
"Verrai, verrai, all'albero verrai, cui hanno appeso un uomo che tre ne ha uccise, o pare? Strani eventi qui si son verificati e nessuno mai verrebbe a curiosare se a mezzanotte ci incontrassimo all'albero degli impiccati.
Verrai, verrai, all'albero verrai, là dove il morto implorò l'amor suo di scappare? Strani eventi qui si son verificati e nessuno mai verrebbe a curiosare se a mezzanotte ci incontrassimo all'albero degli impiccati.
Verrai, verrai, all'albero verrai, ove ti dissi "Corri se ci vuoi liberare"? Strani eventi qui si son verificati e nessuno mai verrebbe a curiosare se a mezzanotte ci incontrassimo all'albero degli impiccati.
Verrai, verrai, all'albero verrai, di corda una collana, insieme a dondolare? Strani eventi qui si son verificati e nessuno mai verrebbe a curiosare se a mezzanotte ci incontrassimo all'albero degli impiccati." canticchiò una voce roca alle sue spalle. La ragazza con gli occhi spalancati si voltò di scatto e lo vide. Era sempre lo stesso, indossava una camicia, con i primi tre bottoni sbottonati, bianca, un pantalone e le scarpe dello stesso colore. Seduto su una poltroncina bianca. Stava intrecciando una corda mentre ripeteva quella strana e inquietante canzoncina.
Dopo aver cantanto circa quattro volte il riccio alzò lo sguardo e piantò gli occhi in quelli della ragazza. -Ti amo, e ti aspetterò. Sempre.-
-Harry!- urlò con il fiato corto Destiny. Grondande di sudore si guardò intorno e capii di essere nella sua stanza.
Si alzò e scese di sotto. "Verrai, verrai, all'albero verrai, cui hanno appeso un uomo che tre ne ha uccise, o pare? Strani eventi qui si son verificati e nessuno mai verrebbe a curiosare se a mezzanotte ci incontrassimo all'albero degli impiccati." le risuonò in mente.
Prese un bicchiere d'acqua e lo bevve tutto di un sorso. Si poggiò al mobile della cucina e fissò un punto davanti a lei. "Verrai, verrai, all'albero verrai, là dove il morto implorò l'amor suo di scappare? Strani eventi qui si son verificati e nessuno mai verrebbe a curiosare se a mezzanotte ci incontrassimo all'albero degli impiccati. " sentii ancora. Scosse la testa, quella canzone le metteva ansia.
Salii al piano di sopra e andò a fare una doccia, e mentre l'acqua bollente le rilassava i muscoli.. "Verrai, verrai, all'albero verrai, ove ti dissi "Corri se ci vuoi liberare"? Strani eventi qui si son verificati e nessuno mai verrebbe a curiosare se a mezzanotte ci incontrassimo all'albero degli impiccati." risentii, ma questa volta fischiettò il motivetto. Uscii dalla doccia, si asciugò e raggiunse l'armadio.
Indossò il suo vestito buono, si aggiustò i capelli e giocò con un laccio fischiettando ancora. Prese una sedia,
fece un nodo intorno alla mazza di legno appesa in alto sopra la finestra, quella che teneva la tenda.
Creò una specie di collana larga con lo stesso laccio. Salii sulla sedia e se la mise intorno al collo.
"Verrai, verrai, all'albero verrai, di corda una collana, insieme a dondolare? Strani eventi qui si son verificati e nessuno mai verrebbe a curiosare se a mezzanotte ci incontrassimo all'albero degli impiccati." cantò, diede un calcio alla sedia e mentre il flusso di sangue nel corpo le si fermava e il cuore rallentava, la ragazza sorrise.
ZAN ZAN ZAAAAN. *musichetta horror.*
questa OS non doveva essere così, lol.
volevo che fosse una cosa più strappalacrime.
poi ho visto in lontananza il mio libro di Hunger Games e mi sono ricordata della canzone degli "innamorati impiccati" (io la chiamo così, quindi sh. ee)
Se non avete letto "Il canto della rivolta" non potete capire.(?)
lol, mi inquieta quella canzone, a voi no?
ora mi dileguo.
#asia.