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Autore: Hels Skydust    05/09/2012    5 recensioni
Ma è tutto inutile: domani tu non sarai mai esistito, non avrai mai fatto parte della mia vita.
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Sommario: Ma è tutto inutile: domani tu non sarai mai esistito, non avrai mai fatto parte della mia vita.

Rating: Giallo.

Disclaimer: La storia è mia, occorre il mio permesso per postarla su siti esterni o tradurla (come se qualcuno avesse intenzione di farlo!). Tutti i riferimenti a fatti e persone realmente esisisti sono puramente casuali, o quasi.

Beta: Onda1965

 

Susac[1]

Guardo il tuo corpo riverso in una pozza di sangue. Cerco di memorizzare ogni particolare della scena che ho davanti: i tuoi occhi azzurri spalancati, i capelli scuri intrisi di sangue, il labbro spaccato, la ferita sul cranio. Tento di fissarli nella mia labile memoria, che mai odiato come ora.

Ma è tutto inutile: domani tu non sarai mai esistito, non avrai mai fatto parte della mia vita.

Questa mattina, quando sono mi svegliato, mi hai spiegato che stiamo insieme da cinque anni e che ho un problema: ricordo solamente gli eventi delle ultime ventiquattr'ore. Mi sono fidato di te istintivamente, già prima che tu mi prendessi per mano, mostrandomi il nostro appartamento e le nostre foto che lo tappezzano, come anche i promemoria su post-it colorati appiccicati dovunque. Mi hai raccontato della mia vita e di noi. Nonostante tu sia costretto a farlo spesso, come mi hai detto, hai usato una delicatezza ed una pazienza che mi ha fatto capire ciò che mi ha fatto innamorare di te.

Abbiamo trascorso l'intera giornata insieme: lavori al bioparco come bigliettaio, oggi era il tuo giorno libero.

...Lavoravi al bioparco. Ora non fai più questo, non fai nient'altro, né mai più lo farai, ora sei riverso sull'asfalto, zuppo del tuo stesso sangue, perché un fascistello dell'ultima ora ha deciso che meritavi questo, perché noi ci stavamo tenendo per mano, perché abbiamo avuto la faccia tosta di baciarci.

Avrebbe ucciso anche me, non fosse stato per l'intervento di due passanti: è bastato quello a spaventarlo.

Ma non è bastato a salvare te.

E' bastato, però, il colpo di una mazza per porre fine alla tua vita. E' stato inutile, privo di ogni logica, accanirsi ancora sul tuo corpo quando i tuoi occhi ormai erano vuoti, quando io ero ancora in piedi, ancora illeso, troppo scioccato per scappare o difendermi.

Una facile preda, no?

Eppure lui ha continuato a colpirti, brutale, bestiale. Se avessi saputo che a breve qualcuno l'avrebbe fatto fuggire, gli avrei urlato di lasciarti stare, di dirigere la sua furia su di me. Non m'importava di soffrire, volevo solo morire.

Lo voglio ancora, mentre la polizia qui intorno fa foto e stende nastri. Cosa cazzo fanno, mi chiedo, cosa cazzo fanno adesso?

Non c'è più nulla da fare. Non c'è nemmeno da cercare il tuo assassino, perché non è importante: lui ha comunque più di me. Lui ti ha ucciso, e ti ricorderà; io ti ho amato, e domani ti avrò già dimenticato.

Non mi racconterai più chi sono quando non lo saprò. Ci sarà qualcun altro a farlo, qualcun altro che forse, nemmeno mi parlerà di te. E tu allora non sarai mai esistito, sarai soltanto un'altra vittima dell'odio e dell'ignoranza, una tomba senza fiori, un ragazzo dimenticato da tutti.

Anche da me.

 

[1] La sindrome di Susac è una patologia estremamente rara (attualmente ne sono accerti 250 casi in tutto il mondo) che comporta, appunto, una memoria della limitata durata di 24 ore.

 

Note dell'Autrice: Dubito che sia un capolavoro, ma mi piace. Spero la storia vi abbia trasmesso qualcosa; d'altronde, è il mio unico obiettivo quando scrivo.

  
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