«Madison! Madison sono le 8, è pronta la colazione, scendi!» non c’è modo più orrendo per svegliarsi al mattino della voce della propria madre che sbraita contro ogni singolo membro della famiglia per la colazione. È in ritardo, è costantemente in ritardo, quindi le sembra giusto mettere sotto pressione anche mio fratello James di 5 anni alle 8 del mattino. Io ormai ci sono abituata, sono 16 anni che la sopporto anche se, dopotutto, è la mamma migliore del mondo, ognuno ha i suoi difetti insomma. Tengo gli occhi chiusi ancora per qualche secondo, poi penso ad un buon motivo per farmeli aprire: è il compleanno di Nicholas. Nicholas è il mio migliore amico circa da quando portavamo ancora il pannolino, è la persona che mi conosce meglio di tutti, a parte il mostro che sbraita di sotto, è l’unica mia certezza. Apro finalmente gli occhi, mi stiracchio e abbandono con un’immensa tristezza nel cuore il mio lettuccio caldo, trascinandomi in bagno. Mi guardo allo specchio e faccio qualche smorfia, mi do una pettinata e mi passo un velo di matita e mascara. Okay, non sono una ragazza fissata con lo stile, non ho sempre i capelli a posto e preferisco decisamente un paio di vans a dei tacchi 12 centimetri, anche se quando c’è qualche occasione speciale o devo andare in discoteca mi tiro a lucido per bene. Non sono brutta, o almeno non mi considero tale e non credo che anche gli altri lo facciano, anzi sto bene con me stessa, sono soddisfatta e orgogliosa di ciò che sono. Infilo dei leggins neri semplici, una felpa grigia dell’obey e le mie vans nere: pronta. Prendo la borsa a tracolla di pelle marrone stra colma di libri e finalmente scendo in cucina. «Ciao mostriciattolo» do un bacio sulla testa al mio fratellino e fermo mia madre prendendola per i polsi «Calmati, okay? Non sei in ritardo mamma, sei giusta, quindi per favore passami un pancake e un bicchiere di latte» le sorrido e lei ricambia, passandomi la colazione. «Papà?» «E’ uscito dieci minuti fa, ha una riunione tra mezz’oretta e odia il ritardo, così come lo odio anche io, quindi cercate di muovervi e andiamo!» Finisco di mangiare e aiuto mio fratello a mettersi le scarpe, poi saliamo in macchina e dopo dieci minuti sono a scuola. «Auguri president!» gli piombo alle spalle, si gira mostrandomi il sorriso più bello che avessi mai visto in tutta la mia vita e lo stringo forte come un CD appena comprato. «Grazie Mandy» ancora quel sorriso. «Smettila di sorridere o dovremmo mandarti da un sorrisologo» Joseph Adam Jonas, il ragazzo più stupido, dolce e altruista del mondo. E’ uno dei fratelli maggiori di Nick ed è una delle poche persone capaci di farmi sorridere sempre, anche quando vorrei sprofondare. Oh, non mi sono presentata. Mi chiamo Madison Bryant, ho 16 anni (quasi 17, puntualizziamo!) e sono del New Jersey, vivo per la musica, per la mia famiglia e per i miei amici. Ah, Nicholas è l'unico al mondo a chiamarmi Mandy.

Heeey, sono @babybestrong su twitter e ammetto che è tanto, tanto, tantissimo tempo che non scrivo, ma pensavo di iniziare qualcosa. Fatemi sapere i vostri commenti tramite menzioni su twitter o recensite direttamente la ff qui, mi farebbe davvero piacere qualche complimento ma soprattutto qualche critica per migliorare. Spero davvero che vi piaccia, anche se non è ancora molto, lo ammetto :) - ser.
ps. Mandy: