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Autore: Skatach    05/09/2012    8 recensioni
«No!» Un' ondata di terrore la avvolse. Erano tornati. Ancora loro, con i corpi semi-umani, alcuni con lunghi zampe da insetto, altri con il viso in continua trasformazione, in un guazzabuglio di forme mostruose.
Genere: Horror, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Can't wake up in sweat,

cause it ain't over yet,

still dancin' with your demons

(Victim of your own creation)

 

Non puoi svegliarti coperto di sudore

perchè ancora non è finita,

continua a danzare con i tuoi demoni

(vittima della tua stessa creazione)

 

Nightmare~ Avenged Sevenfold

 

 

 


 

 

 

Le cinghie in pelle le stringevano i polsi. Tutto attorno a lei era di un bianco abbagliante: la porta, le pareti, il lettino su cui si trovava. Non c'erano finestre e non sapeva se fosse notte o giorno, ma di quello poco le importava. Aveva deciso che sarebbe scappata da quel covo di mostri molto presto. Iniziò a dibattersi, ma le cinghie che la trattenevano le logoravano la pelle e avvertì una fitta all'avambraccio. Si voltò per trovare la fonte del dolore e vide un ago che penetrava la cute, coperto per metà da un cerotto. Pensò di staccarlo a morsi tanto era il fastidio che le dava, ma non era alla sua portata. Sentì dei passi che si avvicinavano dietro la porta, che pochi secondi dopo si spalancò. «No!» Un' ondata di terrore la avvolse. Erano tornati. Ancora loro, con i corpi semi-umani, alcuni con lunghi zampe da insetto, altri con il viso in continua trasformazione, in un guazzabuglio di forme mostruose. Erano in sei e si avvicinarono tutti a lei. Passata la paralisi iniziale, gridò e strepitò. Una delle bestie prese una siringa e fece uscire delle gocce di un liquido dalla punta mentre si accostava alla donna. Le altre, nel frattempo, cercavano di tenerla ferma, ma la forza della disperazione si fece sentire. Un grido quasi disumano uscì dalla sua bocca e le cinghie che la bloccavano si allentarono leggermente per lo sforzo che dovettero sopportare. Nell'aria risuonarono delle lunghe e veloci serie di “bip” e i mostri cercarono di tenerla ferma. Si avvicinò quello con la siringa e le iniettò un liquido trasparente nel braccio, dove c'era il cerotto. Si sentì percorrere il corpo da un brivido freddo e i movimenti si fecero difficili per lei. Nel frattempo le creature si allontanavano di pochi passi dal lettino, continuando però ad osservarla. Poco alla volta le palpebre le si fecero più pesanti. I suoni sfumarono e la vista le divenne annebbiata: sprofondò nel buio del sonno.

 

Una giovane dottoressa con i biondi capelli raccolti in una coda di cavallo scriveva, su una cartellina, i peggioramenti della sua paziente quel giorno. Scosse la testa.

Ormai solo il sistema limbico, la parte del cervello che fa sognare, funzionava.
Il suo tumore cerebrale era incurabile.









Salve a tutti! Qui Skatach, sono tornata! 
Spero vi sia piaciuta questa flashfic, e vi prego di lasciare una recensioncina, anche e soprattutto con consigli e (magari un po' meno) critiche!
A presto!

P.S. Grazie a Reaper_Hel per i suoi consigli e le sue correzioni!

   
 
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