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Autore: julies    05/09/2012    1 recensioni
E successe, tutto in una notte.
Una gelida notte di Dicembre.
Freddo, pungente freddo che congela le membra e strazia l'animo.
Lui, lei, loro, una nenia senza fine.
E la neve che continuava a scendere...
Genere: Drammatico, Poesia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allucinazioni di una notte di Dicembre

 

 

 

Corro, affondando sempre più nel bianco mare sotto i miei piedi.

Scappo, il battito forte del cuore nelle orecchie.

Tremo, il pungente freddo che mi divora il corpo, il sacro terrore che mi logora l’anima.

Corro e non v’è speranza di salvezza, lo so, lo sento, eppure continuo a correre incurante di tutto, incurante di ciò che mi circonda,

corro, corro verso la luce che non esiste.

Fiocchi candidi danzano attorno a me mentre fuggo attraverso l’oceano di perversione,

l’immagine di te steso a terra ancora negli occhi.

 

Perché non mi hai detto addio?

 

Nella testa rimbomba il rumore dei miei passi sul deserto di ghiaccio, deserto di dolore, nessun suono attorno a me.

Io so, so che verranno, so che ci sono.

Io li sento.

Vago, desolata come un’anima, spettro sul bianco, angoscia nel cuore.

Ferma, su di un prato candido, un rumore alle mie spalle.

Sei tu che mi segui, che segui i miei passi verso la vita, verso la morte,

scivolando silente alle mie spalle.

 

Come ho potuto lasciarti andare?

 

 

Attendo il momento, so che è vicino, ci ricongiungeremo presto.

Non temere, tu sei al sicuro ormai.

Ora è inutile correre, dolce la vendetta, loro sono qui.

Li vedo tutt’intorno, sagome terree che confuse danzano sinuose sullo sfondo scuro del male,

non mi ero accorta di essere stanca.

La neve sta ancora scendendo.

Freddo, freddo dentro di me, gela le ossa, penetra nella pelle.

 

Come ho potuto lasciarti cadere?

 

Un brivido mi trapassa il corpo, dolore lancinante che squarcia la mia carne.

La vista si appanna, voci di sottofondo come lenta nenia che mi culla verso l’oblio.

Cado, carponi nel bianco, le porte del regno si spalancano sopra di me.

E tutto si sta rapidamente colorando di rosso...

Eccoti, mi vieni incontro inondato di luce, dolce allucinazione, mi tendi la mano.

E la afferro con forza, tutto si sta colorando di rosso.

La neve sta ancora scendendo...

 

Come ho potuto lasciarti morire?

 

 

 

   
 
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